<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> L'Italia è una minaccia per l'Eurozona | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

L'Italia è una minaccia per l'Eurozona

matteomatte1 ha scritto:
Kren ha scritto:
A chi giova?
E se servisse per destabilizzare o peggio per speculare?

questi sono i dati piaccia o no....
a me i dati piacciono :lol:.....
ma guardandoli (debito pubblico in % sul PIL a parte) non mi sembrano molto peggio della Germania e della Francia (quest'ultima poi ha un fabbisogno finanziario molto più alto del nostro).
 
vero il discorso sulla sanità, è inutile lamentarsi, è una delle poche cose che rispetto agli standard italiani va un pò meglio.
La nostra palla al piede è proprio la politica, è quello il ramo marcio da potare con più urgenza, altrimenti tutta la pianta piano piano incancrenisce...
 
Kren ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
Kren ha scritto:
A chi giova?
E se servisse per destabilizzare o peggio per speculare?

questi sono i dati piaccia o no....
a me i dati piacciono :lol:.....
ma guardandoli (debito pubblico in % sul PIL a parte) non mi sembrano molto peggio della Germania e della Francia (quest'ultima poi ha un fabbisogno finanziario molto più alto del nostro).

fanno solo circa 20/30 mld/anno che gli altri investono e noi li usiamo a servizio del debito...
 
matteomatte1 ha scritto:
Kren ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
Kren ha scritto:
A chi giova?
E se servisse per destabilizzare o peggio per speculare?

questi sono i dati piaccia o no....
a me i dati piacciono :lol:.....
ma guardandoli (debito pubblico in % sul PIL a parte) non mi sembrano molto peggio della Germania e della Francia (quest'ultima poi ha un fabbisogno finanziario molto più alto del nostro).

fanno solo circa 20/30 mld/anno che gli altri investono e noi li usiamo a servizio del debito...
su questo non ci piove......purtroppo
 
jaccos ha scritto:
http://www.ilsole24ore.com/art/Sole...cf-11df-b68a-7f42509e5788&DocRulesView=Libero

Mundell: «L'Italia è una minaccia per l'Eurozona
più della Grecia»


Non è la Grecia, ma l'Italia «la maggior minaccia all'Eurozona.» A sostenerlo è Robert Mundell, premio Nobel per l'economia nel 1999 in un'intervista concessa a Bloomberg Tv a New York. «Sarebbe molto difficile riuscire a salvare l'Italia - ha detto Mundell - Qualsiasi cosa si stia facendo per la Grecia e magari per il Portogallo e anche per l'Irlanda, deve anche essere fatto per salvare l'Italia. L'Italia deve essere preoccupata».

Secondo Mundell, l'alto livello del debito dell'Italia, che secondo la Ue toccherà il 117% del Pil quest'anno, potrebbe creare problemi per l'intera Eurozona qualora un aumento degli oneri finanziari rendesse difficile far fronte agli impegni. L'Italia ha debiti per circa 1. 800 miliardi di euro, oltre cinque volte quelli della Grecia. «Se l'Italia avrà delle difficoltà e diventerà un bersaglio della speculazione - spiega Mundell nell'intervista - allora ci saranno problemi enormi per l'euro». Riguardo all'Eurozona, Mundell - i cui studi contribuirono a preparare le fondamenta per la creazione della moneta unica - ritiene del tutto ingiustificati gli allarmi di chi preconizza una spaccatura dell'unione monetaria. Anzi a suo parere l'Eurozona dovrebbe continuare a crescere arrivando a includere anche l'Inghilterra. Nell'immediato tuttavia le autorità europee «non devono mai permettere per almeno dieci anni» all'euro di superare quota 1,40 sul dollaro perché questo rischia di penalizzare fortemente le esportazioni e di conseguenza l'economia continentale. Quanto alla Grecia Mundell ritiene che sia un problema locale, così come lo è la California per gli Stati Uniti. La California può anche andare in default, ha detto, ma questo non avrà alcuna conseguenza sul resto del paese (P. F.)



La sensazione che noi siamo l'anello debole della catena c'è l'ho sempre avuta... :rolleyes:
Che ne pensate voi?

Che e' ovvio.
L'Italia e' un carrozzone per alimentare i nostri oligarchi.
 
massì dai buttiamoci un po di merda addosso

come se quella che già ci sommerge non bastasse

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Il vero problema di tutti i paesi aderenti al Trattato è l'art 104 del trattato stesso, ovvero i famosi parametri di Maastricht, 60% debito/Pil e 3% di indebitamento.
Questo rende impossibile per ogni paese attuare delle efficaci politiche interne tese alla crescita data la priorità di raggiungere questi obbiettivi, dimostratisi sbagliati e non modificabili se non con l'unanimità dei 25 paesi membri.
Adesso che anche Francia e Germania si sono accorte che questi vincoli sono un cappio al collo dello sviluppo e che anche loro negli ultimi 15 anni hanno dimezzato la crescita forse qualcosa si muoverà...il fondo europeo che avrebbe dovuto mitigare gli shocks esogeni in realtà non esiste perchè ovviamente un paese è obbligato a ripagare il debito per raggiungere obbiettivi anacronistici, togliendo risorse allo sviluppo interno...quale paese sarebbe disposto a privarsi di ulteriori risorse da destinare al calderone comunitario?

L'Europa si deve dare una mossa, guarda caso gli stati stanno tornando a rivendicare la loro sovranità e il potere di determinare liberamente le proprie politiche economiche, cosa che di fatto oggi in Europa non succede.
 
Smarteen ha scritto:
Il vero problema di tutti i paesi aderenti al Trattato è l'art 104 del trattato stesso, ovvero i famosi parametri di Maastricht, 60% debito/Pil e 3% di indebitamento.
Questo rende impossibile per ogni paese attuare delle efficaci politiche interne tese alla crescita data la priorità di raggiungere questi obbiettivi, dimostratisi sbagliati e non modificabili se non con l'unanimità dei 25 paesi membri.
Adesso che anche Francia e Germania si sono accorte che questi vincoli sono un cappio al collo dello sviluppo e che anche loro negli ultimi 15 anni hanno dimezzato la crescita forse qualcosa si muoverà...il fondo europeo che avrebbe dovuto mitigare gli shocks esogeni in realtà non esiste perchè ovviamente un paese è obbligato a ripagare il debito per raggiungere obbiettivi anacronistici, togliendo risorse allo sviluppo interno...quale paese sarebbe disposto a privarsi di ulteriori risorse da destinare al calderone comunitario?

L'Europa si deve dare una mossa, guarda caso gli stati stanno tornando a rivendicare la loro sovranità e il potere di determinare liberamente le proprie politiche economiche, cosa che di fatto oggi in Europa non succede.

giusto, ma già così abbiamo visto che certi paesi sbarellano, se a questi togliamo anche i vincoli finiscono come l'islanda.
dal tuo discorso sembra che l entità del debito in valore assoluto sia di secondaria importanza, ma oltre ai vincoli europei devi considerare quanto ti costa quel debito, e che rinuncie comporta pagarlo. inoltre si è storicamente viso che è facile ricorrere alla spesa per superare un momento di difficoltà, ma poi nessun governo si impegna a rintrare delle spese in eccesso... e il debito vola! col risultato che prima o poi diventa il cappio che oggi ci troviamo al collo
 
moogpsycho ha scritto:
Smarteen ha scritto:
Il vero problema di tutti i paesi aderenti al Trattato è l'art 104 del trattato stesso, ovvero i famosi parametri di Maastricht, 60% debito/Pil e 3% di indebitamento.
Questo rende impossibile per ogni paese attuare delle efficaci politiche interne tese alla crescita data la priorità di raggiungere questi obbiettivi, dimostratisi sbagliati e non modificabili se non con l'unanimità dei 25 paesi membri.
Adesso che anche Francia e Germania si sono accorte che questi vincoli sono un cappio al collo dello sviluppo e che anche loro negli ultimi 15 anni hanno dimezzato la crescita forse qualcosa si muoverà...il fondo europeo che avrebbe dovuto mitigare gli shocks esogeni in realtà non esiste perchè ovviamente un paese è obbligato a ripagare il debito per raggiungere obbiettivi anacronistici, togliendo risorse allo sviluppo interno...quale paese sarebbe disposto a privarsi di ulteriori risorse da destinare al calderone comunitario?

L'Europa si deve dare una mossa, guarda caso gli stati stanno tornando a rivendicare la loro sovranità e il potere di determinare liberamente le proprie politiche economiche, cosa che di fatto oggi in Europa non succede.

giusto, ma già così abbiamo visto che certi paesi sbarellano, se a questi togliamo anche i vincoli finiscono come l'islanda.
dal tuo discorso sembra che l entità del debito in valore assoluto sia di secondaria importanza, ma oltre ai vincoli europei devi considerare quanto ti costa quel debito, e che rinuncie comporta pagarlo. inoltre si è storicamente viso che è facile ricorrere alla spesa per superare un momento di difficoltà, ma poi nessun governo si impegna a rintrare delle spese in eccesso... e il debito vola! col risultato che prima o poi diventa il cappio che oggi ci troviamo al collo

Esatto, ma sarebbe bene che i vincoli fossero meno stringenti e che in alcuni casi eccezionali si concedesse un minimo di flessibilità...l'assenza di politiche monetarie a livello nazionale rende impossibile qualunque tipo di manovra correttiva, era impossibile coniugare crescita e diminuzione del debito.
Adesso siamo ormai (e non solo noi, la Germania è passata dal 40% al 77% di quest'anno, nonostante abbia beneficiato enormemente dell'Euro) in una situazione dove si deve accettare una temporanea "distrazione" di risorse da destinare alla crescita mettendo in secondo piano Maastricht, anche perchè se il debito cala ma il Pil cala in misura maggiore non va bene.
Il problema dell'Italia è che il debito viene utilizzato per coprire le spese correnti e non investimenti in infrastrutture, basti pensare che gli stipendi statali 2010 verranno interamente pagati con il ricavato dei titoli di Stato di prossima emissione.
Se il debito fosse stato utilizzato proficuamente, i risultati degli investimenti lo avrebbero ripagato, cosa che purtroppo non succede.
 
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