<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> licei + 3% | Page 8 | Il Forum di Quattroruote

licei + 3%

desmo1987 ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
A dire il vero ho una laurea in ingegneria, e il latino non mi è mai servito.
Lo studio come "allenamento serve", e infatti ho studiato, e sempre cose necessarie.
Come dici tu: un calciatore si allena per la partita, ma non lo fa giocando a tennis se poi la partita è di calcio!

E per ribattere sul "chi non ha studiato..bla bla bla": il latino ed il greco sono sempre e solo utili a chi ha passato la sua adolescenza a studiarli, il resto del mondo non ne ha mai sentito il bisogno.

non ti è servito perchè non lo hai mai studiato o perchè lo ha studiato e dici che non tui è servito?

per fare ingegneria no serve, ripeto nemmeno la storia, la geografia, filosofia, storia dell'arte, letteratura, educazione civica, educazione fisica e quant'altro

servono a formare PERSONE

Mi pare piuttosto ovvio, e lo è ai più che il latino non serva di certo nella vita, e parere personale, non serve nemmeno a formare le persone.
Storia, letteratura, educazione civica sono altre "cose", sono "materie" che hanno un riscontro sulla vita e sui comportamenti delle persone, [b]sapere il latino ti serve solo a scrivere frasi incomprensibili ai più in fondo ai commenti su un forum[/b]

Io ho fatto il liceo scientifico e avrei preferito studiare anche il greco. Riuscire a ricavare l'etimologia di gran parte delle parole della lingua italiana non ha prezzo.

Bene, quindi ora ti chiedo: a cosa ti serve nella tua vita, se non ad essere felice di saperlo fare?
 
HomerJ-2 ha scritto:
Bene, da ignorante chiedo lumi a questo punto:
chiunque mi dia un esempio pratico, vero, vivo, di come la conoscenza di latino e greco antico abbia in qualche modo aiutato, influenzato, modificato la propria vita, professionale e non.

Il discorso dell'inglese si legge molto facilmente: in Italia i ragazzi che sono in grado di parlare inglese (non che lo hanno studiato, cosa ben diversa) sono molto molto pochi, però studiano latino e greco...la mia idea è: studiamo un po' di più di inglese, e se mai una seconda lingua vera, invece che due lingue morte.
non hai ancora capito che una non esclude la'altra opzione ma la potenzia

un giornalista italiano andò a lavorare per un paper ammericano

spesso non conosceva il termine in idioma albionico

prendeva il termine latino e lo anglizzava

i correttori gli contestavano termini a loro sconosciuti

ha vinto un sacco di scommesse trovandoli sui dizionari più ricchi di vocaboli

questa è cultura, multiinfomazione e sintesi e rielaborazione
 
HomerJ-2 ha scritto:
desmo1987 ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
A dire il vero ho una laurea in ingegneria, e il latino non mi è mai servito.
Lo studio come "allenamento serve", e infatti ho studiato, e sempre cose necessarie.
Come dici tu: un calciatore si allena per la partita, ma non lo fa giocando a tennis se poi la partita è di calcio!

E per ribattere sul "chi non ha studiato..bla bla bla": il latino ed il greco sono sempre e solo utili a chi ha passato la sua adolescenza a studiarli, il resto del mondo non ne ha mai sentito il bisogno.

non ti è servito perchè non lo hai mai studiato o perchè lo ha studiato e dici che non tui è servito?

per fare ingegneria no serve, ripeto nemmeno la storia, la geografia, filosofia, storia dell'arte, letteratura, educazione civica, educazione fisica e quant'altro

servono a formare PERSONE

Mi pare piuttosto ovvio, e lo è ai più che il latino non serva di certo nella vita, e parere personale, non serve nemmeno a formare le persone.
Storia, letteratura, educazione civica sono altre "cose", sono "materie" che hanno un riscontro sulla vita e sui comportamenti delle persone, [b]sapere il latino ti serve solo a scrivere frasi incomprensibili ai più in fondo ai commenti su un forum[/b]

Io ho fatto il liceo scientifico e avrei preferito studiare anche il greco. Riuscire a ricavare l'etimologia di gran parte delle parole della lingua italiana non ha prezzo.

Bene, quindi ora ti chiedo: a cosa ti serve nella tua vita, se non ad essere felice di saperlo fare?

serve a capire meglio, a comunicare con maggior proprietà di linguaggio e a non dover avere google strumenti per le lingue o altro dizionario per afferrare il senso di una parola

poi la felicità è il fine vero della vita, non lo sapevi?

ti consiglio epicuro, lettera sulla felicità, si legge in mezz'oretta
 
pi_greco ha scritto:
Botto88 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
hai ricevuto proposte da assicurazioni? mai sentito che cerchino liceali se non figli di dipendenti, ma a parte questo cosa hai fatto e i tuoi amici periiti e tecnici?

non capisco dove tu vogli aarrivare

Io invece ho avuto 3 proposte da altrettante assicurazioni e non ho parenti che lavorino nel settore. Hanno chiamato anche tuttiquelli che si sono diplomati con me.
Non voglio arrivare da nessuna parte, volevo solo raccontare la mia esperienza.

e poi come è finita?

il liceo non è servito?

università?

Frequento agraria. Il liceo non è stato inutile, ma di certo non è indispensabile. Secondo me se uno ha la voglia e ha fatto bene le superiori, può affrontare qualsiasi università senza problemi.
PS: mi sono accorto che nel mio primo post era poco chiaro.. i miei amici che dicevo che hanno trovato lavoro in poco tempo si sono diplomati in istituti tecnici.
 
pi_greco ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
Bene, da ignorante chiedo lumi a questo punto:
chiunque mi dia un esempio pratico, vero, vivo, di come la conoscenza di latino e greco antico abbia in qualche modo aiutato, influenzato, modificato la propria vita, professionale e non.

Il discorso dell'inglese si legge molto facilmente: in Italia i ragazzi che sono in grado di parlare inglese (non che lo hanno studiato, cosa ben diversa) sono molto molto pochi, però studiano latino e greco...la mia idea è: studiamo un po' di più di inglese, e se mai una seconda lingua vera, invece che due lingue morte.
non hai ancora capito che una non esclude la'altra opzione ma la potenzia

un giornalista italiano andò a lavorare per un paper ammericano

spesso non conosceva il termine in idioma albionico

prendeva il termine latino e lo anglizzava

i correttori gli contestavano termini a loro sconosciuti

ha vinto un sacco di scommesse trovandoli sui dizionari più ricchi di vocaboli

questa è cultura, multiinfomazione e sintesi e rielaborazione

Quindi stai dicendo, in soldoni, che scriveva su un giornale americano con parole che gli americani non capivano :?: :rolleyes: :?
Però grazie alla conoscenza del latino..interessante..

Questo non fa altro che rinforzare la mia opinione, tuttavia non pretendo che nessuno cambi la sua.

Salutoni.
 
pi_greco ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
desmo1987 ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
A dire il vero ho una laurea in ingegneria, e il latino non mi è mai servito.
Lo studio come "allenamento serve", e infatti ho studiato, e sempre cose necessarie.
Come dici tu: un calciatore si allena per la partita, ma non lo fa giocando a tennis se poi la partita è di calcio!

E per ribattere sul "chi non ha studiato..bla bla bla": il latino ed il greco sono sempre e solo utili a chi ha passato la sua adolescenza a studiarli, il resto del mondo non ne ha mai sentito il bisogno.

non ti è servito perchè non lo hai mai studiato o perchè lo ha studiato e dici che non tui è servito?

per fare ingegneria no serve, ripeto nemmeno la storia, la geografia, filosofia, storia dell'arte, letteratura, educazione civica, educazione fisica e quant'altro

servono a formare PERSONE

Mi pare piuttosto ovvio, e lo è ai più che il latino non serva di certo nella vita, e parere personale, non serve nemmeno a formare le persone.
Storia, letteratura, educazione civica sono altre "cose", sono "materie" che hanno un riscontro sulla vita e sui comportamenti delle persone, [b]sapere il latino ti serve solo a scrivere frasi incomprensibili ai più in fondo ai commenti su un forum[/b]

Io ho fatto il liceo scientifico e avrei preferito studiare anche il greco. Riuscire a ricavare l'etimologia di gran parte delle parole della lingua italiana non ha prezzo.

Bene, quindi ora ti chiedo: a cosa ti serve nella tua vita, se non ad essere felice di saperlo fare?

serve a capire meglio, a comunicare con maggior proprietà di linguaggio e a non dover avere google strumenti per le lingue o altro dizionario per afferrare il senso di una parola

poi la felicità è il fine vero della vita, non lo sapevi?

ti consiglio epicuro, lettera sulla felicità, si legge in mezz'oretta

Ringrazio, ma per la mia felicità mi limiterò a non sprecare mezz'ora del mio tempo, giocherò con mia figlia, starò in compagnia di mia moglie, le porterò a prendere un gelato.
 
pi_greco ha scritto:
e quindi dove si dovrebbe pubblicare in una rivista a caso? le riviste scientifiche certificate e con regolare impact factor servono proprio perchè la pubblicazione è prima verificata da diverse commissioni competenti di altre istituzioni scientifiche, eventualmente contestata e verificata dalla rivista stessa per contenuti e forma di analisi e risultati

questa è storia (sono appassionato anche di questo): il progresso non viene e nella storia non è venuto, dalle riviste scientifiche... ma viene dalla fantasia di pochi uomini straordinari che vengono additati come pazzi dagli accademici della loro stessa generazione, appunto dagli stessi accademici che "verificano le suddette riviste". ti risulta?
se è accaduto in passato sistematicamente xke nn dovrebbe accadere ora?

pi_greco ha scritto:
l' informatica non è una scienza, visto che non applica il metodo scientifico galileiano, e nemmeno un'arte, di cui peraltro capisco poco ma che è incentrata sulla comunicazione estetica, l'informatica è una disciplina tecnica come l'ingegneria che non può prescindere dall'elettronica digitale e dalla logica che sta dietro ai comandi di un linguaggio

l'informatica nn è una scienza?? mmm probabilmente hai ragione.. forse nn è neanche arte! è semplicemente la libertà di creare a proprio piacimento senza nessuna regola fissa, e l'unico limite imposto dalla propria immaginazione!
un uomo molto piu titolato di me sul suddetto argomento dice:
"Sono convinto che l'informatica abbia molto in comune con la fisica. Entrambe si occupano di come funziona il mondo a un livello abbastanza fondamentale. La differenza, naturalmente, è che mentre in fisica devi capire come è fatto il mondo, in informatica sei tu a crearlo. Dentro i confini del computer, sei tu il creatore. Controlli ? almeno potenzialmente ? tutto ciò che vi succede. Se sei abbastanza bravo, puoi essere un dio. Su piccola scala."

pi_greco ha scritto:
ti risulta molto male, ti consiglio di informarti meglio

elencameli sono molto contento se mi fossi sbagliato,dico davvero!
 
pi_greco ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
Bene, da ignorante chiedo lumi a questo punto:
chiunque mi dia un esempio pratico, vero, vivo, di come la conoscenza di latino e greco antico abbia in qualche modo aiutato, influenzato, modificato la propria vita, professionale e non.

Il discorso dell'inglese si legge molto facilmente: in Italia i ragazzi che sono in grado di parlare inglese (non che lo hanno studiato, cosa ben diversa) sono molto molto pochi, però studiano latino e greco...la mia idea è: studiamo un po' di più di inglese, e se mai una seconda lingua vera, invece che due lingue morte.
non hai ancora capito che una non esclude la'altra opzione ma la potenzia

un giornalista italiano andò a lavorare per un paper ammericano

spesso non conosceva il termine in idioma albionico

prendeva il termine latino e lo anglizzava

i correttori gli contestavano termini a loro sconosciuti

ha vinto un sacco di scommesse trovandoli sui dizionari più ricchi di vocaboli

questa è cultura, multiinfomazione e sintesi e rielaborazione
Il latino è anche un indubbio vantaggio per chi studia tedesco... ;)
 
Botto88 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
Botto88 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
hai ricevuto proposte da assicurazioni? mai sentito che cerchino liceali se non figli di dipendenti, ma a parte questo cosa hai fatto e i tuoi amici periiti e tecnici?

non capisco dove tu vogli aarrivare

Io invece ho avuto 3 proposte da altrettante assicurazioni e non ho parenti che lavorino nel settore. Hanno chiamato anche tuttiquelli che si sono diplomati con me.
Non voglio arrivare da nessuna parte, volevo solo raccontare la mia esperienza.

e poi come è finita?

il liceo non è servito?

università?

Frequento agraria. Il liceo non è stato inutile, ma di certo non è indispensabile. Secondo me se uno ha la voglia e ha fatto bene le superiori, può affrontare qualsiasi università senza problemi.
PS: mi sono accorto che nel mio primo post era poco chiaro.. i miei amici che dicevo che hanno trovato lavoro in poco tempo si sono diplomati in istituti tecnici.

non è indispensabile nemmeno far agraria, puoi sempre prendere in mano la zappa
 
HomerJ-2 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
Bene, da ignorante chiedo lumi a questo punto:
chiunque mi dia un esempio pratico, vero, vivo, di come la conoscenza di latino e greco antico abbia in qualche modo aiutato, influenzato, modificato la propria vita, professionale e non.

Il discorso dell'inglese si legge molto facilmente: in Italia i ragazzi che sono in grado di parlare inglese (non che lo hanno studiato, cosa ben diversa) sono molto molto pochi, però studiano latino e greco...la mia idea è: studiamo un po' di più di inglese, e se mai una seconda lingua vera, invece che due lingue morte.
non hai ancora capito che una non esclude la'altra opzione ma la potenzia

un giornalista italiano andò a lavorare per un paper ammericano

spesso non conosceva il termine in idioma albionico

prendeva il termine latino e lo anglizzava

i correttori gli contestavano termini a loro sconosciuti

ha vinto un sacco di scommesse trovandoli sui dizionari più ricchi di vocaboli

questa è cultura, multiinfomazione e sintesi e rielaborazione

Quindi stai dicendo, in soldoni, che scriveva su un giornale americano con parole che gli americani non capivano :?: :rolleyes: :?
Però grazie alla conoscenza del latino..interessante..

Questo non fa altro che rinforzare la mia opinione, tuttavia non pretendo che nessuno cambi la sua.

Salutoni.

non c'è perggior sordo di chi non vuole intendere
 
alfistaConvinto ha scritto:
pi_greco ha scritto:
e quindi dove si dovrebbe pubblicare in una rivista a caso? le riviste scientifiche certificate e con regolare impact factor servono proprio perchè la pubblicazione è prima verificata da diverse commissioni competenti di altre istituzioni scientifiche, eventualmente contestata e verificata dalla rivista stessa per contenuti e forma di analisi e risultati

questa è storia (sono appassionato anche di questo): il progresso non viene e nella storia non è venuto, dalle riviste scientifiche... ma viene dalla fantasia di pochi uomini straordinari che vengono additati come pazzi dagli accademici della loro stessa generazione, appunto dagli stessi accademici che "verificano le suddette riviste". ti risulta?
se è accaduto in passato sistematicamente xke nn dovrebbe accadere ora?

pi_greco ha scritto:
l' informatica non è una scienza, visto che non applica il metodo scientifico galileiano, e nemmeno un'arte, di cui peraltro capisco poco ma che è incentrata sulla comunicazione estetica, l'informatica è una disciplina tecnica come l'ingegneria che non può prescindere dall'elettronica digitale e dalla logica che sta dietro ai comandi di un linguaggio

l'informatica nn è una scienza?? mmm probabilmente hai ragione.. forse nn è neanche arte! è semplicemente la libertà di creare a proprio piacimento senza nessuna regola fissa, e l'unico limite imposto dalla propria immaginazione!
un uomo molto piu titolato di me sul suddetto argomento dice:
"Sono convinto che l'informatica abbia molto in comune con la fisica. Entrambe si occupano di come funziona il mondo a un livello abbastanza fondamentale. La differenza, naturalmente, è che mentre in fisica devi capire come è fatto il mondo, in informatica sei tu a crearlo. Dentro i confini del computer, sei tu il creatore. Controlli ? almeno potenzialmente ? tutto ciò che vi succede. Se sei abbastanza bravo, puoi essere un dio. Su piccola scala."

pi_greco ha scritto:
ti risulta molto male, ti consiglio di informarti meglio

elencameli sono molto contento se mi fossi sbagliato,dico davvero!

1 affermazione: falsa, le riviste scientifiche ad il mondo accedemicosi basano ul metodo speimentale, non si può sfuggire, non mi risulta che einstein o fermi ne fossero avulsi

2 affermazione, informatica e fisica non sono nemmeno parenti, nemmeno di falcoltà
 
pi_greco ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
pi_greco ha scritto:
e quindi dove si dovrebbe pubblicare in una rivista a caso? le riviste scientifiche certificate e con regolare impact factor servono proprio perchè la pubblicazione è prima verificata da diverse commissioni competenti di altre istituzioni scientifiche, eventualmente contestata e verificata dalla rivista stessa per contenuti e forma di analisi e risultati

questa è storia (sono appassionato anche di questo): il progresso non viene e nella storia non è venuto, dalle riviste scientifiche... ma viene dalla fantasia di pochi uomini straordinari che vengono additati come pazzi dagli accademici della loro stessa generazione, appunto dagli stessi accademici che "verificano le suddette riviste". ti risulta?
se è accaduto in passato sistematicamente xke nn dovrebbe accadere ora?

pi_greco ha scritto:
l' informatica non è una scienza, visto che non applica il metodo scientifico galileiano, e nemmeno un'arte, di cui peraltro capisco poco ma che è incentrata sulla comunicazione estetica, l'informatica è una disciplina tecnica come l'ingegneria che non può prescindere dall'elettronica digitale e dalla logica che sta dietro ai comandi di un linguaggio

l'informatica nn è una scienza?? mmm probabilmente hai ragione.. forse nn è neanche arte! è semplicemente la libertà di creare a proprio piacimento senza nessuna regola fissa, e l'unico limite imposto dalla propria immaginazione!
un uomo molto piu titolato di me sul suddetto argomento dice:
"Sono convinto che l'informatica abbia molto in comune con la fisica. Entrambe si occupano di come funziona il mondo a un livello abbastanza fondamentale. La differenza, naturalmente, è che mentre in fisica devi capire come è fatto il mondo, in informatica sei tu a crearlo. Dentro i confini del computer, sei tu il creatore. Controlli ? almeno potenzialmente ? tutto ciò che vi succede. Se sei abbastanza bravo, puoi essere un dio. Su piccola scala."

pi_greco ha scritto:
ti risulta molto male, ti consiglio di informarti meglio

elencameli sono molto contento se mi fossi sbagliato,dico davvero!

1 affermazione: falsa, le riviste scientifiche ad il mondo accedemicosi basano ul metodo speimentale, non si può sfuggire, non mi risulta che einstein o fermi ne fossero avulsi

2 affermazione, informatica e fisica non sono nemmeno parenti, nemmeno di falcoltà

3 affermazione vatti a leggere l'elenco dei premi nobel e dei candidati pur se non vincitori, e poi mi dici se non hanno contribuito al progresso e se non ci sono italiani

infine basta mi sono rotto di far la barba agli asini e chiedo scusa agli asini
 
jaccos ha scritto:
pi_greco ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
Bene, da ignorante chiedo lumi a questo punto:
chiunque mi dia un esempio pratico, vero, vivo, di come la conoscenza di latino e greco antico abbia in qualche modo aiutato, influenzato, modificato la propria vita, professionale e non.

Il discorso dell'inglese si legge molto facilmente: in Italia i ragazzi che sono in grado di parlare inglese (non che lo hanno studiato, cosa ben diversa) sono molto molto pochi, però studiano latino e greco...la mia idea è: studiamo un po' di più di inglese, e se mai una seconda lingua vera, invece che due lingue morte.
non hai ancora capito che una non esclude la'altra opzione ma la potenzia

un giornalista italiano andò a lavorare per un paper ammericano

spesso non conosceva il termine in idioma albionico

prendeva il termine latino e lo anglizzava

i correttori gli contestavano termini a loro sconosciuti

ha vinto un sacco di scommesse trovandoli sui dizionari più ricchi di vocaboli

questa è cultura, multiinfomazione e sintesi e rielaborazione
Il latino è anche un indubbio vantaggio per chi studia tedesco... ;)

anche
 
pi_greco ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
pi_greco ha scritto:
HomerJ-2 ha scritto:
Bene, da ignorante chiedo lumi a questo punto:
chiunque mi dia un esempio pratico, vero, vivo, di come la conoscenza di latino e greco antico abbia in qualche modo aiutato, influenzato, modificato la propria vita, professionale e non.

Il discorso dell'inglese si legge molto facilmente: in Italia i ragazzi che sono in grado di parlare inglese (non che lo hanno studiato, cosa ben diversa) sono molto molto pochi, però studiano latino e greco...la mia idea è: studiamo un po' di più di inglese, e se mai una seconda lingua vera, invece che due lingue morte.
non hai ancora capito che una non esclude la'altra opzione ma la potenzia

un giornalista italiano andò a lavorare per un paper ammericano

spesso non conosceva il termine in idioma albionico

prendeva il termine latino e lo anglizzava

i correttori gli contestavano termini a loro sconosciuti

ha vinto un sacco di scommesse trovandoli sui dizionari più ricchi di vocaboli

questa è cultura, multiinfomazione e sintesi e rielaborazione

Quindi stai dicendo, in soldoni, che scriveva su un giornale americano con parole che gli americani non capivano :?: :rolleyes: :?
Però grazie alla conoscenza del latino..interessante..

Questo non fa altro che rinforzare la mia opinione, tuttavia non pretendo che nessuno cambi la sua.

Salutoni.

non c'è perggior sordo di chi non vuole intendere

Ma per favore, ho ben capito dove vuoi andare a parare, ma non concordo.
Continuo a trovare inutile studiare qualcosa che "forse forse" potrà aiutarmi un po' in qualcosa nella mia vita..
Se non è per passione (e la scuola pubblica non è passione) meglio studiare qualcosa che ti aiuta per certo, che ti dona conoscenze spendibili nel mondo del lavoro. Tu hai una opinione diversa, amen, fine dei giochi, tuttavia questo non cambia la mia.
 
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