<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Liberalizzazione distributori, cosa ne pensate? | Il Forum di Quattroruote

Liberalizzazione distributori, cosa ne pensate?

Monti contro le sette sorelle, la vedo dura. Quale vantaggio porterebbe al cliente il fatto che il gestore possa rifornirsi dove la benza è più conveniente, a prescindere dal marchio dell'impianto? Se voglio benza no-brand già ora posso scegliere impianti no-brand. Se vado all'Agip col dubbio che mi mettano benzina xaprovost, allora aff@nculo le liberalizzazioni. E in caso di pieno con l'acqua? Erano gli ultimi 1000 litri della XY di prima o i seguenti 50mila, della WH? Chi mi garantisce che a quel punto un distributore a marchio non si approvvigioni al risparmio e mi faccia pagare la benza a marchio?
Ma soprattutto, ha senso indire una lotta senza quartiere per veder calare -se va bene- 10 centesimi su un bene che tu, Stato, stai tasssando per più di un euro?

A chi giova tutto ciò? :shock:
 
l'Italia è il paese delle caste: ogni liberalizzazione REALE AD HOC è ben accetta e fa sentire i suoi effetti positivi sulle tasche dei cittadini ;) chi è contro le liberalizzazioni è parte integrante di una casta. Non ha più senso proteggere il proprio orticello di questi tempi: qualcuno però non vuole capirlo :rolleyes:
 
bellafobia ha scritto:
l'Italia è il paese delle caste: ogni liberalizzazione REALE AD HOC è ben accetta e fa sentire i suoi effetti positivi sulle tasche dei cittadini
parliamone.
il prezzo del carburante è principalmente costituito da una imposta (accisa) NON PROPORZIONALE; quindi da un costo sul quale il "venditore/distributore" non è assolutamente in grado di influire con comportamenti/ strategie di concorrenza o efficienza.
poi è costituito da un prezzo industriale che COMUNQUE è fatto da pochissime imprese, che lavorano ai limiti del cartello.
poi da costi di sistema (rete, distribuzione, stoccaggio) sui quali la liberalizzazione dei punti vendita avrà nessuna influenza.

infine, marginalmente, dal ricarico dell'ultimo operatore.
su questa ultima voce una apertura potrebbe influire su meccanismi di concorrenza o di maggiore efficienza, e avere un risultato positivo.
nulla di male, anzi, ma io che il carburante lo compro e non lo vendo non mi sento comunque di gioire con particolare entusiasmo.
 
belpietro ha scritto:
bellafobia ha scritto:
l'Italia è il paese delle caste: ogni liberalizzazione REALE AD HOC è ben accetta e fa sentire i suoi effetti positivi sulle tasche dei cittadini
parliamone.
il prezzo del carburante è principalmente costituito da una imposta (accisa) NON PROPORZIONALE; quindi da un costo sul quale il "venditore/distributore" non è assolutamente in grado di influire con comportamenti/ strategie di concorrenza o efficienza.
poi è costituito da un prezzo industriale che COMUNQUE è fatto da pochissime imprese, che lavorano ai limiti del cartello.
poi da costi di sistema (rete, distribuzione, stoccaggio) sui quali la liberalizzazione dei punti vendita avrà nessuna influenza.

infine, marginalmente, dal ricarico dell'ultimo operatore.
su questa ultima voce una apertura potrebbe influire su meccanismi di concorrenza o di maggiore efficienza, e avere un risultato positivo.
nulla di male, anzi, ma io che il carburante lo compro e non lo vendo non mi sento comunque di gioire con particolare entusiasmo.

Non è più questione di entusiasmo ma di sopravvivenza...se l'avvocato ha la tariffa minima, il notaio il numero chiuso, la farmacia vende aspirina e vibratori, il tassista ha strapagato la licenza e e allora non bisogna toccarla, il benzinaio, le ferrovie, la A2a etc etc
Sai che si fa? Si finisce in classe D come default o se preferisci come la Grecia.
In sto paese dei balocchi il problema è sempre " ben altro" e non si fa nulla coi risultati che vediamo ogni giorno...
 
facendo finta di aver risolto tutti i problemi di responsabilità, tessere punti, tessere di credito,ecc.ecc...

secondo voi agip spende 2 milioni per fare il mio impianto e poi io posso prendere la benzina dove voglio?
ma minimo minimo allora mi fà pagar l'affitto
e secondo voi poi l'affitto io a chi lo faccio pagare?
 
Grattaballe ha scritto:
Ma soprattutto, ha senso indire una lotta senza quartiere per veder calare -se va bene- 10 centesimi su un bene che tu, Stato, stai tasssando per più di un euro? A chi giova tutto ciò? :shock:
me lo chiedo anch'io.
Se possiamo avere qualche legittimo sospetto sui dati forniti dai nostri petrolieri
http://www.unionepetrolifera.it/it/show/34/La%20struttura%20del%20prezzo

non è difficile confrontarsi con i nostri vicini, che sono ancora, beati loro, a prezzo aministrato
http://www.petrol.eu/road/petrol-fuels/gas-prices/#petrol-95

allora, il costo industriale per i nostri è ? 0,578 + ? 0,118 di margine (poi ci va l'accisa, e su tutto l'iva

per gli altri abbiamo
Date Retail price [EUR/L] Selling price excluding charges Excise duty VAT
10.01.2012 1,38000 0,65933 0,49067 0,23000

Quindi i prezzi commerciali (incluso margine, accisa ed iva esclusa) sono vicinissimi, 0,696 noi e 0.65933 di là, un differenza di circa 3 centesimi e mezzo (in compenso noi abbiamo gli sconti self service, loro no perché c'è solo il self).

Io non so quanta benzina e quanto gasolio si ricavi da un barile (mi dicono circa 45-50 litri di benzina e altrettanti di gasolio), ma spannometricamente, visto che il barile è come il maiale, ovvero si butta via ben poco, un barile di petrolio sono circa 159 litri, siamo a circa 100$ al barile ovvero 77 euro (attuali) per 159 litri, cioè ? 0,48 per litro di greggio. Se, come mi dicono, un 5% va in autoconsumo per il processo di raffinazione, i litri utili sono 151, quindi circa 0,51 ? al litro di greggio. Trasporto, raffinazione e distribuzione qualcosa costeranno, quindi i conti apparentemente tornano (nel senso che questa "liberalizzazione" non servirà a nulla)

Il vero punto, mi pare, si invece quanto effettivamente le raffinerie paghino il greggio ... al di là del mercato dei futures :twisted:
 
dubbioso80 ha scritto:
facendo finta di aver risolto tutti i problemi di responsabilità, tessere punti, tessere di credito,ecc.ecc...

secondo voi agip spende 2 milioni per fare il mio impianto e poi io posso prendere la benzina dove voglio?
ma minimo minimo allora mi fà pagar l'affitto
e secondo voi poi l'affitto io a chi lo faccio pagare?
è proprio questo che non capivo; se gli impianti sono dell'agip ( o erg o total) come si può pretendere ch accettino che il gestore si rifornisca da un altro produttore?
 
dubbioso80 ha scritto:
facendo finta di aver risolto tutti i problemi di responsabilità, tessere punti, tessere di credito,ecc.ecc...
secondo voi agip spende 2 milioni per fare il mio impianto e poi io posso prendere la benzina dove voglio?
ma minimo minimo allora mi fà pagar l'affitto
e secondo voi poi l'affitto io a chi lo faccio pagare?
una domanda (mi pare di rocordare che tu sia un gestore), se posso: ma attualmente gli impianti ad insegna della compagnia sono concessi in comodato gratuito al gestore con vincolo d'acquisto dei prodotti a marchio o ci sono altre forme quali cointeressenza utili, associazione in partecipazione etc? (scusa la curiosità professionale ma è un settore che non conosco)
 
bumper morgan ha scritto:
dubbioso80 ha scritto:
facendo finta di aver risolto tutti i problemi di responsabilità, tessere punti, tessere di credito,ecc.ecc...

secondo voi agip spende 2 milioni per fare il mio impianto e poi io posso prendere la benzina dove voglio?
ma minimo minimo allora mi fà pagar l'affitto
e secondo voi poi l'affitto io a chi lo faccio pagare?
è proprio questo che non capivo; se gli impianti sono dell'agip ( o erg o total) come si può pretendere ch accettino che il gestore si rifornisca da un altro produttore?
ah proprio non lo sò..
se parliamo "solo" di soldi, ovvio che da qualche parte agip deve recuperarli, quindi mi metterebbe un bell'affitto per pareggiare, e addio risparmio

ma poi c'è pure una questione di "immagine". tu venderesti qualcosa con la tua firma che però ha fatto uno sconosciuto?
 
Mauro 65 ha scritto:
una domanda (mi pare di rocordare che tu sia un gestore), se posso: ma attualmente gli impianti ad insegna della compagnia sono concessi in comodato gratuito al gestore con vincolo d'acquisto dei prodotti a marchio o ci sono altre forme quali cointeressenza utili, associazione in partecipazione etc? (scusa la curiosità professionale ma è un settore che non conosco)
praticamente tutti in comodato gratuito con vincolo d'acquisto carburanti e lubrificanti, ora stanno iniziando a "consigliarci" di acquistare da loro(a prezzi assurdi) pure il resto.

non ricordo bene ma mi pare la shell, ha qualche impianto in associazione, però non conosco le condizioni
 
bumper morgan ha scritto:
il problema è che ci sono troppi distributori; ridurre il numero sarebbe opportuno.
e poi il problema è che ce ne sarebbero pochi, e dobbiamo aumentarli in modo che si facciano concorrenza :lol: (vedi taxi...)
decidetevi :lol:

il problema è che c'è 1? di tasse..
e che le ipermegacompagnie, che in teoria iper=risparmio, son diventate dei carrozzoni da mantenere pure loro, gestite da gente letteralmente fuori dal mondo reale(un pò come i politici..)
ripeto una cosa già scritta, eni spenderà in media 130mila ? a impianto per passare da agip a eni. ti pare che dei dirigenti sani di mente, in un momento come questo, avrebbero deciso una cosa del genere?
130000?/il mio erogato annuo=uno sconto di 7 cent
preferivi pagarla 7 cent in meno o farla alla eni piuttosto che all'agip?
 
bumper morgan ha scritto:
il problema è che ci sono troppi distributori; ridurre il numero sarebbe opportuno.

Ecco... qui calo il carico da 11. Già una decina d'anni fa, l'Europa ci bacchettò per via del ridondante (circa 9mila di troppo e troppo pochi con selfservice) numero di punti vendita rispetto al consumato con conseguente scarso erogato pro-capite e quindi scarsa redditività. Ora la benzina costa come lo schioppettino e la gente ha sempre meno soldi oltre che auto sempre più risparmiose. Il tutto in prospettiva porta ad un erogato ancora minore... quindi? :shock:
 
dubbioso80 ha scritto:
ripeto una cosa già scritta, eni spenderà in media 130mila ? a impianto per passare da agip a eni. ti pare che dei dirigenti sani di mente, in un momento come questo, avrebbero deciso una cosa del genere?
130000?/il mio erogato annuo=uno sconto di 7 cent
preferivi pagarla 7 cent in meno o farla alla eni piuttosto che all'agip?
130.000 solo per cambiare insegne :shock: :shock: o c'è dell'altro? (che so, ammodernamento impianto etc)
 
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