Ecco cosa dichiara l'Unita'.
«Nemmeno la Spagna franchista era arrivata a tanto», commenta Luigi Zanda, Pd, uno abituato a misurare le parole. «Arrestateci tutti, saremo tutti giornalisti», rincara il portavoce Idv Leoluca Orlando. Ieri pomeriggio la commissione Giustizia del Senato, dopo un?altra notte di lavori (lunedì due senatori leghisti sono stati fotografati mentre dormivano), ha approvato le dure sanzioni previste per gli editori: da 64mila fino a 464mila euro di sanzione. E questo per la pubblicazione di tutti gli atti di indagine fino al termine dell?inchiesta e all?avvio del processo. I media potranno comunicare se una persona è indagata e a dare conto delle eventuali ordinanze di custodia cautelare. Punto.
FONTE: http://www.unita.it/news/italia/98916/intercettazioni_censura_e_carcere_il_pd_nemmeno_con_franco
Ecco cosa dice il testo:
"Chiunque pubblica, in tutto o in parte, anche per riassunto o a guisa d'informazione, atti o documenti di un procedimento penale, di cui sia vietata per legge la pubblicazione, è punito con l'arresto fino a 30 giorni o con l'ammenda da euro mille a euro 5mila. Se il fatto riguarda le intercettazioni di conversazioni o comunicazioni telefoniche o di altre forme di telecomunicazione, le immagini mediante riprese visive o l'acquisizione della documentazione del traffico delle cnversazioni o comunicazioni stesse, la pena è dell'arresto fino 30 giorni o dell'ammenda da euro 2mila a euro 10mila".
FONTE: http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo482062.shtml
Ora: da quel che ho capito e che ho letto su altri siti e sentito in TV, Il provvedimento si limita a vietare la pubblicazione di atti processuali secretati ai fini d'indagine e di intercettazioni acquisite illegalmente.
Ora, fin qui vien da dire "E ci mancherebbe altro!", visto che solo in Italia dati importantissimi per la conduzione di indagini e processi vengono sistematicamente spiattellati a tutti (indagati compresi!). E solo in Italia intercettazioni illegali sono un metodo di costante pressione politica o ricatto in quanto tranquillamente pubblicabili (cosa che costituirebbe ovunque reato di diffamazione a mezzo stampa) senza che ci sia da temere alcuna ripercussione.
Se invece dietro al decreto stanno altri "camuffi" meno visibili ma piu' pericolosi, il discorso cambia...
Visto cosi', sembra la solita levata di scudi di una classe privilegiata di impuniti che cercano di proteggere i loro vantaggi illegittimi di fronte a un tentativo di ricondurli in un ambito democratico.
Pero'... trattandosi di una legge italiana, vai a sapere?
Qualcuno ne sa di piu?
«Nemmeno la Spagna franchista era arrivata a tanto», commenta Luigi Zanda, Pd, uno abituato a misurare le parole. «Arrestateci tutti, saremo tutti giornalisti», rincara il portavoce Idv Leoluca Orlando. Ieri pomeriggio la commissione Giustizia del Senato, dopo un?altra notte di lavori (lunedì due senatori leghisti sono stati fotografati mentre dormivano), ha approvato le dure sanzioni previste per gli editori: da 64mila fino a 464mila euro di sanzione. E questo per la pubblicazione di tutti gli atti di indagine fino al termine dell?inchiesta e all?avvio del processo. I media potranno comunicare se una persona è indagata e a dare conto delle eventuali ordinanze di custodia cautelare. Punto.
FONTE: http://www.unita.it/news/italia/98916/intercettazioni_censura_e_carcere_il_pd_nemmeno_con_franco
Ecco cosa dice il testo:
"Chiunque pubblica, in tutto o in parte, anche per riassunto o a guisa d'informazione, atti o documenti di un procedimento penale, di cui sia vietata per legge la pubblicazione, è punito con l'arresto fino a 30 giorni o con l'ammenda da euro mille a euro 5mila. Se il fatto riguarda le intercettazioni di conversazioni o comunicazioni telefoniche o di altre forme di telecomunicazione, le immagini mediante riprese visive o l'acquisizione della documentazione del traffico delle cnversazioni o comunicazioni stesse, la pena è dell'arresto fino 30 giorni o dell'ammenda da euro 2mila a euro 10mila".
FONTE: http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo482062.shtml
Ora: da quel che ho capito e che ho letto su altri siti e sentito in TV, Il provvedimento si limita a vietare la pubblicazione di atti processuali secretati ai fini d'indagine e di intercettazioni acquisite illegalmente.
Ora, fin qui vien da dire "E ci mancherebbe altro!", visto che solo in Italia dati importantissimi per la conduzione di indagini e processi vengono sistematicamente spiattellati a tutti (indagati compresi!). E solo in Italia intercettazioni illegali sono un metodo di costante pressione politica o ricatto in quanto tranquillamente pubblicabili (cosa che costituirebbe ovunque reato di diffamazione a mezzo stampa) senza che ci sia da temere alcuna ripercussione.
Se invece dietro al decreto stanno altri "camuffi" meno visibili ma piu' pericolosi, il discorso cambia...
Visto cosi', sembra la solita levata di scudi di una classe privilegiata di impuniti che cercano di proteggere i loro vantaggi illegittimi di fronte a un tentativo di ricondurli in un ambito democratico.
Pero'... trattandosi di una legge italiana, vai a sapere?
Qualcuno ne sa di piu?
