marcoamedeo ha scritto:
http://www.youtube.com/watch?v=dgETL2hSE1w minuto 4:30
Una delle tante prove che l'auto non è l'unica responsabile dell'inquinamento.
E quindi? Bruciare benzina fa crescere i fiori?
E' chiaro che le fonti di inquinamento sono molteplici.
Il fatto è che l'auto è ciò che è più facile da colpire, a livello normativo, fiscale, assicurativo etc. perché è un bene mobile registrato che deve circolare.
Le norme, e tante, ci sono anche in campo edilizio, ma l'adeguamento di fatto non è sempre obbligatorio, prima di tutto per una banale questione di controlli: è praticamente impossibile verificare tutti gli immobili, poi per le deroghe fatte agli edifici di vecchia costruzione, ed anche perché l'entrata in vigore delle più recenti normative è prorogata o demandata alla competenza delle regioni, etc etc.: un esempio su tutti la certificazione energetica degli edifici.
Faccio una semplice considerazione: credo che tutti qui avranno l'auto in regola con revisione periodica, assicurazione, bollo; credo invece che molti meno abitino un edificio completamente a norma per quanto riguarda le più recenti prescrizioni in campo impiantistico. Ancora meno, una minuscola minoranza, abiteranno in un edificio certificato energeticamente.
Pensiamo anche al, tristemente d'attualità, adeguamento sismico. Se guidi un'auto con le gomme usurate, e quindi pericolosa, rischi una multa; se vivi in una casa che non ha i requisiti per resistere a un sisma nessuno certo ti multerà, e probabilmente non lo sai neanche.
E' chiaro che sono problemi su una scala di complessità, anche d'interpretazione, molto diversa.
La porta aperta è un'aberrazione ed è giusto mettere in evidenza certi comportamenti negativi semplici da correggere (anche con un'ordinanza comunale), e le brutte abitudini: ma il conduttore per esempio sbaglia quando dice che il resto dell'edificio ha una dispersione bassa, con molta probabilità non è così, e si potrebbe quasi certamente migliorare di molto intervenendo sull'isolamento dell'edificio, abbattendo i consumi.
Il ciclo di vita "commerciale" di un'auto è immensamente più breve di quello di un edificio, anche per questo è più semplice imporre normative più stringenti a livello progettuale (dettate o meno dal buon senso, ma questo è un'altro discorso) e c'è una maggiore evoluzione tecnica. Se -ragionamento per assurdo- si cambiasse casa ogni tre anni come in tanti fanno per l'automobile, in molti la cercherebbero proprio in classe A...esattamente come cercano un'auto che consumi poco.
Quindi,il problema in realtà è molto più complesso tecnicamente, e lasciamo perdere l'ambientalismo, etc. : è una semplice questione pratica: l'automobile è più facile da normare e controllare rispetto al patrimonio edilizio.
)...si, si rimane a casa a scaldarsi e a inquinare di più di quello che inquinerebbe l'auto se uno andasse via.