In passato il genio progettativo poteva esprimersi di più rispetto ad oggi, anche se alcune estremizzazioni venivano comunque bocciate (vedasi il "ventilatore" della Brabham-Alfa Romeo del 1978, che subito dopo la prima schiacciante vittoria fu bandito).
Oggi i vincoli che i progettisti devono rispettare a mio avviso sono troppi, e non solo in F.1. In altre categorie l'ingegnosità dei preparatori e la superiorità tecnica di una casa o di un modello vengono del tutto vanificate con il "BOP" (Balance Of Performances), ovvero un sistema per cui, se una casa ha una "base" poco valida e quindi anche preparando la vettura la stessa non è competitiva, provvede la FIA a fornire dei vantaggi in modo tale che un bidone diventi un missile (estremizzando il concetto).
Questo per me non è sport, è puro circo, wrestiling automobilitico. E non solo, anche i piloti più forti vengono penalizzati, appioppando loro delle zavorre ogni volta che vincono o facendoli partire dalla 4a fila dopo una vittoria. Sarebbe come se a Cristiano Ronaldo si imponesse di usare solo il piede destro per calciare o gli si impedisse di colpire di testa, perché è troppo forte.
Forse solo nel rallies WRC c'è una certa "purezza", anche se i motori sono molto simili tra loro dati i vincoli anche lì imposti.
Lo sport automobilistico vero è pressoché finito, Oggi in F.1, con le nuove unità motoristiche, si è voluto dare una "scossa", dato che i "lattinari" riuscivano a vincere molto più degli altri anche con i vincoli progettativi. Ma non dimentichiamo che al motore Renault V8 2.400 aspirato (ora in pensione) sono state concesse alcune deroghe.
Nelle prime gare alcune scuderie potrebbero avvantaggiarsi, ma se qualcuno andrà troppo forte state tranquilli che la FIA interverrà per tarpargli le ali.