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lavoreremo con chi ha detto si

D

dexxter

Guest
Il Gruppo Fiat ha diffuso un comunicato in risposta all'esito dei referendum di ieri fra i lavoratori di Pomigliano d'Arco sul nuovo piano industriale. Il sondaggio ha dato esito positivo (il 62,2% dei voti è andato al sì), ma Fiat attendeva un risultato più schiacciante. L'azienda torinese, comunque, si impegna a lavorare "con le parti sindacali che si sono assunte la responsabilità dell'accordo", vale a dire tutte ad eccezione della Fiom.

Di seguito, il comunicato integrale di Fiat Group.

L'azienda apprezza il comportamento delle Organizzazioni Sindacali e dei lavoratori che hanno compreso e condiviso l'impegno e il significato dell'iniziativa di Fiat Group Automobiles per dare prospettive allo stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano.

La Fiat ha preso atto della impossibilità di trovare condivisione da parte di chi sta ostacolando, con argomentazioni dal nostro punto di vista pretestuose, il piano per il rilancio di Pomigliano.

L'azienda lavorerà con le parti sindacali che si sono assunte la responsabilità dell'accordo al fine di individuare ed attuare insieme le condizioni di governabilità necessarie per la realizzazione di progetti futuri.

PS: e quelli che hanno detto no? si dovranno licenziare?
 
Ottima risposta di Fiat, la migliore che potesse dare a mio avviso.
Sarebbe interessante sapere come si comporteranno coloro che hanno votato no.
Da notare che, finalmente, la collettività non sborsa un Euro
 
alkiap ha scritto:
Ottima risposta di Fiat, la migliore che potesse dare a mio avviso.
Sarebbe interessante sapere come si comporteranno coloro che hanno votato no.
Da notare che, finalmente, la collettività non sborsa un Euro

Ci mancherebbe solo quello :evil:
Ciao
 
in effetti, se uno non è d'accordo, se ne dovrebbe andare. Poi mi immagino come possa lavorare uno che non vuole quel lavoro; un lavoratore così darà solo problemi.
 
[.
Da notare che, finalmente, la collettività non sborsa un Euro[/quote]

siamo sicuri? io mica tanto.
 
dexxter ha scritto:
PS: e quelli che hanno detto no? si dovranno licenziare?
Come ti ho risposto dall'altra parte ... penso che, se decidono di portare giù la Panda, faranno la newco e offriranno a tutti il nuovo contratto di lavoro, da sottoscrivere individualmente, saltando così a piè pari la mannaia dell'efficacia erga omnes. Antiestetico, ma è l'unico modo di far piazza pulita dei fancazzisti
 
|Mauro65| ha scritto:
dexxter ha scritto:
PS: e quelli che hanno detto no? si dovranno licenziare?
Come ti ho risposto dall'altra parte ... penso che, se decidono di portare giù la Panda, faranno la newco e offriranno a tutti il nuovo contratto di lavoro, da sottoscrivere individualmente, saltando così a piè pari la mannaia dell'efficacia erga omnes. Antiestetico, ma è l'unico modo di far piazza pulita dei fancazzisti
Anche secondo me. Il referendum è servito alla fiat per capire se la strada fosse percorribile.
Ora si va alla contrattazione individuale con buona pace delle tutele ad oltranza.
 
Kren ha scritto:
Ora si va alla contrattazione individuale con buona pace delle tutele ad oltranza.
e questo, imho, è prodromico ad una rivoluzione epocale, forse più grande del referendum sull'accordo San Valentino ... soppressione della moltitudine dei c.c.n.l. (chi sa quanti sono?) a favore di un unico c.c.n.l. suddiviso, solo là dove serve, per macrotipologie di lavoro (che so, servizi, commercio, artigianato e industria) e soppressione dei minimali retributivi distinti per c.c.n.l. a favore del salario minimo uguale per tutti + eventuale integrazione individuale (magari a cottimo). Libertà totale di licenziamento anche enza giusta causa o giustificato motivo accompagnata da congrua indennità proporzionale a età/anzianià (è ad es. il modello austriaco, non parlo del terzo mondo)

Ora mi attendo il fuoco di batteria :twisted:
Ma basterebbe questo per rimettere in moto tutta l'Italia.

Certo, ci sarebbero delle vittime sul campo.
I sindacalisti (con un'unico contratto da studiare, interpretare ed applicare, ne basterebbero molti di meno) e i cdl (a quel punto la gestione paghe sarebbe alla portata di tutti o quasi).
Nulla di grave.
 
In effetti potenzialmente siamo di fronte ad una riforma del mercato del lavoro... "de facto" anzichè "de iure",dato che decenni di discussioni politiche non hanno portato a nulla
Rimane però un'incognita: le proposte di Fiat sono giuridicamente ammissibili?
Può essere considerato "giusta causa di licenziamento" uno sciopero effettuato durante i turni straordinari?
 
|Mauro65| ha scritto:
Kren ha scritto:
Ora si va alla contrattazione individuale con buona pace delle tutele ad oltranza.
e questo, imho, è prodromico ad una rivoluzione epocale, forse più grande del referendum sull'accordo San Valentino ... soppressione della moltitudine dei c.c.n.l. (chi sa quanti sono?) a favore di un unico c.c.n.l. suddiviso, solo là dove serve, per macrotipologie di lavoro (che so, servizi, commercio, artigianato e industria) e soppressione dei minimali retributivi distinti per c.c.n.l. a favore del salario minimo uguale per tutti + eventuale integrazione individuale (magari a cottimo). Libertà totale di licenziamento anche enza giusta causa o giustificato motivo accompagnata da congrua indennità proporzionale a età/anzianià (è ad es. il modello austriaco, non parlo del terzo mondo)

Ora mi attendo il fuoco di batteria :twisted:
Ma basterebbe questo per rimettere in moto tutta l'Italia.

Certo, ci sarebbero delle vittime sul campo.
I sindacalisti (con un'unico contratto da studiare, interpretare ed applicare, ne basterebbero molti di meno) e i cdl (a quel punto la gestione paghe sarebbe alla portata di tutti o quasi).
Nulla di grave.
Condivido e scendo in trincea munito di elmetto in attesa dell'offensiva di chi non condivide :lol: :lol: :lol:
Nel lungo periodo calerebbe anche il contenzioso, credo. O perlomeno il marasma delle fonti ne risulterebbe grandemente semplificato.
 
Kren ha scritto:
Condivido e scendo in trincea munito di elmetto in attesa dell'offensiva di chi non condivide :lol: :lol: :lol:
elmetti_guardia_nazionale.jpg


Nel lungo periodo calerebbe anche il contenzioso, credo. O perlomeno il marasma delle fonti ne risulterebbe grandemente semplificato.
propendo per la seconda ipotesi, il litigio è insito nell'animo umano 8)

Sto guardando nell'archiovo CNEL ... oltre 3.000 contratti (tra quelli vigenti e quelli scaduti) in banca dati ... di cui 1.120 vigenti poi ci si lamenta del costo della burocrazia ...
 
|Mauro65| ha scritto:
Kren ha scritto:
Condivido e scendo in trincea munito di elmetto in attesa dell'offensiva di chi non condivide :lol: :lol: :lol:
elmetti_guardia_nazionale.jpg


Nel lungo periodo calerebbe anche il contenzioso, credo. O perlomeno il marasma delle fonti ne risulterebbe grandemente semplificato.
propendo per la seconda ipotesi, il litigio è insito nell'animo umano 8)

Sto guardando nell'archiovo CNEL ... oltre 3.000 contratti (tra quelli vigenti e quelli scaduti) in banca dati ... di cui 1.120 vigenti poi ci si lamenta del costo della burocrazia ...
Lo immagino! Se nell'ultima riforma del ricorso per cassazione è stata prevista, a pena di inammissibilità, la specifica indicazione degli accordi collettivi sui quali il ricorso si fonda.... e questo, secondo alcuni giuristi, solo ed esclusivamente per falcidiare il numero di fascicoli....
 
ora pare cheM non voglia più spostare la prod della panda; intervenuto sacconi. Vedremo della belle
 

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