Io penso che non esista ma posso sbagliare;per me' l'auto che non c'è è quella semplice ma di gran qualita'.
Semplice perche' priva di esagerazioni apparentemente utili ma che complicano a volte la vita all'utente per via di un esagerato utilizzo dell'elettronica,di una meccanica sofisticata ma con una maggiore delicatezza dei singoli componenti.
Qualita' intesa come utilizzo di materiali all'avanguardia che sicuramente contribuiscono ad aumentare il prezzo finale ma che giovano al prodotto venduto con una maggiore soddisfazzione per il cliente che si orienta su questo tipo di autovettura.
Qualita',semplicita',affidabilita' quasi mai sono le entry level di marchi ben noti perche' ci sono dettagli percepiti per il comfort cui la maggior parte di noi non vuole giustamente rinunciare.
Un tempo si diceva che tutto quello che non c'è non si rompe ma oggi il problema è che quel poco che c'è non è per nulla affidabile,e nonostante cio',le campagne martellanti della pubblicita' complici le mode effimere,ci vogliono convincere dell'opposto.
Chi non si intende di auto intese come prodotto finito si affida alle ceninaia di riviste in commercio e ne valuta i pro' ed i contro e qui' casca l'asino perche' i contro non dovrebbero proprio esistere quando l'obiettivo non è l'apparenza,la gradevolezza all'occhio dell'auto,ma,cio' che non si vede e ne determina la qualita'.
Un tempo leggevo proprio sulla rivista Quattroruote un commento relativo ad un marchio noto, Audi,e si evinceva come le vetture costruite da tale brand erano curate in maniera maniacale;oggi,spesso si sente o si legge che cio' non è piu' vero.Ne consegue che chi acquista Audi lo faccia perche' gli piace l'auto e il marchio illudendosi con una spesa non da poco di avere un prodotto migliore rispetto ad un'altro.
Purtroppo credo che la qualita' si stia appiattendo e la diffferenza sia solo nel retaggio passato dei commenti positivi rispetto a marchi noti.
Semplice perche' priva di esagerazioni apparentemente utili ma che complicano a volte la vita all'utente per via di un esagerato utilizzo dell'elettronica,di una meccanica sofisticata ma con una maggiore delicatezza dei singoli componenti.
Qualita' intesa come utilizzo di materiali all'avanguardia che sicuramente contribuiscono ad aumentare il prezzo finale ma che giovano al prodotto venduto con una maggiore soddisfazzione per il cliente che si orienta su questo tipo di autovettura.
Qualita',semplicita',affidabilita' quasi mai sono le entry level di marchi ben noti perche' ci sono dettagli percepiti per il comfort cui la maggior parte di noi non vuole giustamente rinunciare.
Un tempo si diceva che tutto quello che non c'è non si rompe ma oggi il problema è che quel poco che c'è non è per nulla affidabile,e nonostante cio',le campagne martellanti della pubblicita' complici le mode effimere,ci vogliono convincere dell'opposto.
Chi non si intende di auto intese come prodotto finito si affida alle ceninaia di riviste in commercio e ne valuta i pro' ed i contro e qui' casca l'asino perche' i contro non dovrebbero proprio esistere quando l'obiettivo non è l'apparenza,la gradevolezza all'occhio dell'auto,ma,cio' che non si vede e ne determina la qualita'.
Un tempo leggevo proprio sulla rivista Quattroruote un commento relativo ad un marchio noto, Audi,e si evinceva come le vetture costruite da tale brand erano curate in maniera maniacale;oggi,spesso si sente o si legge che cio' non è piu' vero.Ne consegue che chi acquista Audi lo faccia perche' gli piace l'auto e il marchio illudendosi con una spesa non da poco di avere un prodotto migliore rispetto ad un'altro.
Purtroppo credo che la qualita' si stia appiattendo e la diffferenza sia solo nel retaggio passato dei commenti positivi rispetto a marchi noti.
