<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Land Cruiser kzj95 GX - testata rotta: non fanno più le Toyota di una volta. | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Land Cruiser kzj95 GX - testata rotta: non fanno più le Toyota di una volta.

Finferlo58 ha scritto:
Matteo__ ha scritto:
Capito, grazie per la risposta.
In effetti si, la versione turbodiesel aveva 88 cv, ma io avevo il diesel normale, che nell'annata in cui la comprai (appena uscì la sette posti, il motivo dell'acquisto fu quello, l'Espace costava ancora troppo per le mie tasche di allora. Oltretutto col tempo la 21 si rivelò un'acquisto molto più azzeccato, almeno in relazione alle mie esigenze) ne sviluppava solo 69. A scriverlo ora che un'auto di quasi cinque metri e con quella capacità di carico potesse avere quella potenza risicata fa un certo effetto, proprio altri tempi! :D

Ps: Nafnlaus è G5? Caspita, ciao! Non lo sapevo, pensavo ci avessi abbandonati, meno male. :thumbup:
E' tornato il mitico venditore toiota e non me ne ero accorto ?
Da domani, giuro sarò più presente.

Nessun problema vi lascio al vostro cazzeggio.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Quando ieri mi sono presentato dalla genitrice con la Aygo nuova, lei ha capito che era arrivata l'ora di lasciare andare il panzer, ed ha pianto per quanto lo ha amato. Io stesso credo di doverle la vita dei miei, in due incidenti distinti, grazie alla robustezza della struttura. Ho solo qualche dubbio, e la faccenda dell'uso improprio mi pare stia poco in piedi.

Mi dispiace questa conclusione della vicenda. Hai dato via (magari per un'inezia) un KZJ per prendere un ovetto kinder? Peccato ...
Una volta sistemato il motore vai avanti per un altra vita .... queste sono cose che possono succedere un po' con tutti i motori Diesel di vecchia concezione e di grossa cubatura, e in particolare il KZJ per una serie di motivi (tecnici ma anche non - essendo il primo Land Cruiser "umano") e' stato per tempo al centro dell'attenzione in merito al discorso.
Io avevo pensato al tempo di prendere appunto uno di quelli, e mi sono documentato in merito e' il discorso della testata e' si preoccupante, ma non nella misura e rilievo che gli si e' dato in questo topic. Alla fine ho preso altro ma perche sono un animale :p

Per i motivi della rottura vedo avete gia' polemizzato abbastanza, quindi mi astengo .... :lol:
Ma do' ragione a naflaus, tutto 'sto topic non solo non aiuta al possibile interessato, ma dimostra anche la pochezza tecnica di questo forum nel suo insieme. C'e' un sacco di gente che capisce un sacco di auto e motori e sono anche molto abili nell'esprimersi e discorrere su queste conoscenze, e invece di contribuire in maniera positiva e costruttiva tutti insieme si perde solo tempo e sforzo in chiacchere di scarso valore intellettuale e diatribe da bar. Che pena ... :?
 
leolito ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Quando ieri mi sono presentato dalla genitrice con la Aygo nuova, lei ha capito che era arrivata l'ora di lasciare andare il panzer, ed ha pianto per quanto lo ha amato. Io stesso credo di doverle la vita dei miei, in due incidenti distinti, grazie alla robustezza della struttura. Ho solo qualche dubbio, e la faccenda dell'uso improprio mi pare stia poco in piedi.

Mi dispiace questa conclusione della vicenda. Hai dato via (magari per un'inezia) un KZJ per prendere un ovetto kinder? Peccato ...
Una volta sistemato il motore vai avanti per un altra vita .... queste sono cose che possono succedere un po' con tutti i motori Diesel di vecchia concezione e di grossa cubatura, e in particolare il KZJ per una serie di motivi (tecnici ma anche non - essendo il primo Land Cruiser "umano") e' stato per tempo al centro dell'attenzione in merito al discorso.
Io avevo pensato al tempo di prendere appunto uno di quelli, e mi sono documentato in merito e' il discorso della testata e' si preoccupante, ma non nella misura e rilievo che gli si e' dato in questo topic. Alla fine ho preso altro ma perche sono un animale :p

Per i motivi della rottura vedo avete gia' polemizzato abbastanza, quindi mi astengo .... :lol:
Ma do' ragione a naflaus, tutto 'sto topic non solo non aiuta al possibile interessato, ma dimostra anche la pochezza tecnica di questo forum nel suo insieme. C'e' un sacco di gente che capisce un sacco di auto e motori e sono anche molto abili nell'esprimersi e discorrere su queste conoscenze, e invece di contribuire in maniera positiva e costruttiva tutti insieme si perde solo tempo e sforzo in chiacchere di scarso valore intellettuale e diatribe da bar. Che pena ... :?

Aspettavo anche te....sei arrivato dopo. Eppure mi piacerebbe sapere una tua idea sul problema.

Alla fine sono sicuro di non aver fatto la cosa giusta per il mezzo in sè, perchè concordo che sarebbe potuto andare avanti ancora a lungo: è la sensazione che ho avuto quando l'ho visto bello pulito la sera prima di darlo via, mi è dispiaciuto seriamente, e pensavo di tenerlo quasi per me.

Ma il motivo per cui l'ho venduto è diverso, la testa fritta è stata solo il casus belli: come dicevo l'auto era semplicemente in mano al proprietario sbagliato. Era a tutti gli effetti una storica e, testa o non testa, cominciava a necessitare di una manutenzione più attenta ed affettuosa, che però, in assenza di DIY, costava troppi soldi per una signora in pensione. Sarei dovuto intervenire io, e l'avrei fatto volentieri, ma la signora non acconsente, tiene alla sua indipendenza. Se aggiungi che il barattolo le costa un terzo di assicurazione, metà ca. di bollo, e forse meno metà di consumi, oltre ad avere solo quattro anni....il tutto a costo zero..... forse capisci meglio la decisione.

Dimmi la tua, perchè mi interessa.

allego fotina del bisonte... sniff

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BelliCapelli3 ha scritto:
Aspettavo anche te....sei arrivato dopo. Eppure mi piacerebbe sapere una tua idea sul problema.
Scusa, purtroppo questi giorni sono assai preso.
Sul problema, un po' come hai descritto tu qui sopra e un po' come ha scritto G5 qualche pagina addietro, a volte ci sono mezzi costruiti in un modo che finiscono in un mercato diverso da quello pensato originalmente, oppure con componenti non progettati originalmente per la tipologia di cliente finale (es. il motore VM menzionato nelle pagine precedenti) ... capita.
A volte hai ottimi progetti ma con una piccola "defaillaince" che ti smonta la credibilita' dell'intero mezzo (la testata dei KZJ, la cinghia distribuzione dei 300tdi, gli alberi a camme dei primi V6 2.5 TDI Audi/VW, ecc.).

Concordo sul discorso DIY, mezzi del genere e specie negli anni beneficiano di una certa mano "diretta" per essere mantenuti in perfetta efficienza, cosa che purtroppo richiede tempo e conoscenze (e spazio e sforzo!), se uno non ha la possibilita' di farlo in proprio, oppure un appoggio corretto (meccanico amico oppure appassionato quindi "economico", ecc.), allora non vale molto la pena l'intero discorso.
Per esempio io negli ultimi mesi ho sostituito la cinghia della distribuzione, liquido servosterzo e raffreddamento motore, tutti i lubrificanti (eccetto il diff anteriore che non ho avuto ancora tempo), boccole della stabilizzatrice anteriore, adesso sto smontando i bracci del ponte anteriore per le boccole, ecc.
Se dovessi rivolgermi a un terzo per tutto questo la cosa diventerebbe complessa ...

Questo porta anche a un discorso molto sottovalutato a mio avviso, ovvero la famosa "indistruttibilita'" di certi blasonati veicoli.
Che ci siano mezzo progettati e costruiti con piu' "cura" e componentistica di qualita' e' risaputo, ma spesso nell'immaginario collettivo certi mezzi si dicono siano eterni per questo. Mica vero. Durano di piu', magari, ma non in eterno.
I mezzi "eterni" necessitano una manutenzione anche accurata e spesso, cosa che e' diventata oramai un passato, dove mani piene di grasso e cofani aperti nei w-e erano la norma (minchia quanto son vecchio! :p ).
La tabella di manutenzione del toyosauro per esempio richiede interventi di controllo e ingrassaggio ogni 5/10km ... vabbe' che per un uso meno intenso di una NGO in Africa si possono estendere un po', ma non per questo non considerare in virtu' della suddetta ... indistruttibilita' del mezzo :D
 
Mauro 65 ha scritto:
La presa EOBD aiuta (leggi scangauge) a tenere sotto controllo questi ad altri importanti parametri ben meglio che un tempo
Si, molto piu' precisa che non gli strumenti odierni, ho notato ...
Equivalente forse ai "vecchi" strumenti supplementari oggi non piu' in voga?

Matteo__ ha scritto:
Per quel che riguarda scangauge e similari, è da quando ho avuto il primo smartphone che faccio un pensierino su una interfaccia obd, senza però decidermi su quale comprare. Ultimamente avevo messo un occhio sui dispositivi scantool, anche se sto aspettando che esca qualcosa che abbia l'interfacciabilità dei loro dispositivi wireless più USB con le prestazioni che per ora ha solo il loro modello miniaturizzato Bluetooth.
Se hai la presa OBD/OBD-II non e' cattiva idea, invero. Non costa molto ed e' trasferibile su piu' auto.
 
leolito ha scritto:
Mauro 65 ha scritto:
La presa EOBD aiuta (leggi scangauge) a tenere sotto controllo questi ad altri importanti parametri ben meglio che un tempo
Si, molto piu' precisa che non gli strumenti odierni, ho notato ...
Equivalente forse ai "vecchi" strumenti supplementari oggi non piu' in voga?
Esatto .. rammento i pannelli sui cinquini :D
Sulla precisione degli strumenti attuali, bisogna dire che in realtà la cpu motre "conosce"i valori necessari con assoluta precisione, ma, in alcuni casi, li reinvia all'eventuale strumento volutamenet starati.
Ad esempio il tachimetro, starato in eccesso in parte per "sicurezza" in parte per illudere su un minore consumo (tu pensi di andare a 130 in realtà vai a 120-125 ed a quelle velocità pochi km/h in meno significano tanti km/litri in più :twisted:
Oppure, uin altro esempio, il termometro acqua: su diverse produzoini da almeno 10 o anche 15 anni la lancetta no dava più lòa temperatura precisa ma indicava solo il range di corretto funzionamento (con un intervallo anche di 20°C - 30°C. Poi con lo s/s il termometro si è rivelato, nelle teste dei progettisti, controproducente (perché immaginavano che gli utenti avrebbero disabilitato il siostema se la temperatura fosse stata troppo bassa secondo l'opinione degli utenti, senza pensare che chi tra gli utenti fa un ragionamento sullo s/s lo disattiva di default :XD: ) E così hanno addirittura (esempio Smart) ristilizzato il cruscotto (spendendoci soldi) per toglierlo di mezzo, ovviamente spendedoci altri soldi per aunmentare la qualità e la qualità dell informazioni alla centralina sulle condizoini termiche del motore :?
Sul mio ferro posso soprassedere allo scangauge/scantool perché il sistema permette ancora di verificcre con un combinazione ufficialmente segreta" (ma ampiamente reperibile) alcuni valori importanti però è una cosa che metto in conto di prendere prima o poi.
(fermo restando che preferirei i cari vecchi strumenti analogici)

Quanto alla manutenzione DIY, bisogna dire che, in generale, i mezzi più "antichi" richiedevano sì cure più frequente ma erano anche più accessibili, mentre gli attuali (parliamo di uso stadale normale) beneficiano di intervalli ben più lunghi ma sono anche meno "accessibili" all'appassionato medio.
 
Beh, in effetti uno dei motivi per cui mi ostino a tenere la mia Nissan è il fatto che permetta quasi tutto al fai da te. Pensate che è dotata persino di autodiagnosi di tutti gli apparati (persino il clima automatico ce l'ha, data l'apparente spartanità non l'avrei mai detto) controllati da centraline, accessibili mediante l'esecuzione di determinate sequenze di comandi, reperibili sui manuali di servizio presenti in rete assieme alle legende per la lettura dei codici d'errore. Parlo di motore, cambio, ripartitore, freni, BCM, tutto insomma.
Poi tendicinghia manuali, distribuzione a catena, facile accessibilità di quasi tutti gli organi meccanici nonché dei filtri e tanto spazio per lavorarci sotto anche senza sollevarla, il che rende determinate operazioni, come ad esempio la sostituzione dei lubrificanti (i cui tappi di scolo hanno tutti le loro brave finestrelle nei carter di protezione del sottoscocca), veramente semplici e veloci. Senza contare che si potrebbe smontare praticamente tutto il veicolo con una semplice cassetta di attrezzi di media qualità reperibile al brico (serie di bussole da 1/2 e serie di chiavi combinate o poligonali).
E tutto parlando di un'auto non proprio semplicissima (motore longitudinale, cambio automatico, ripartitore con ridotte, doppio rinvio agli assali e sospensioni indipendenti alquanto più complesse rispetto ai classici mcpherson e interconnesse).
Di solito non parteggio per una determinata scuola (almeno ci provo), però se proprio dovessi dare un giudizio, da questo punto di vista devo ammettere che se i giapponesi fanno così tutte le auto non si può non dire che siano decisamente più attenti a rendere più semplice la vita del cliente. Ho posseduto tanti veicoli e marchi e già una quindicina di anni fa per i veicoli europei (tedeschi in primis) eravamo quasi agli antipodi (ad esempio andate in un'officina BMW seria e date un'occhiata in giro, dopo due secondi scoverete almeno un'intera parete allestita per i soli attrezzi speciali).

Per quel che riguarda le strumentazioni, d'accordissimo, ma parlando per il solo tachimetro, lo scarto deve essere almeno del 6% in eccesso ed è prescritto dalla legge. A 130 km/h questo significa circa 8 km/h di indicazione in più rispetto alla realtà. Di questo sono ragionevolmente sicuro.
 
leolito ha scritto:
Per i motivi della rottura vedo avete gia' polemizzato abbastanza, quindi mi astengo .... :lol:
Ma do' ragione a naflaus, tutto 'sto topic non solo non aiuta al possibile interessato, ma dimostra anche la pochezza tecnica di questo forum nel suo insieme. C'e' un sacco di gente che capisce un sacco di auto e motori e sono anche molto abili nell'esprimersi e discorrere su queste conoscenze, e invece di contribuire in maniera positiva e costruttiva tutti insieme si perde solo tempo e sforzo in chiacchere di scarso valore intellettuale e diatribe da bar. Che pena ... :?
Io di penoso trovo ben altro.
 
Matteo__ ha scritto:
Beh, in effetti uno dei motivi per cui mi ostino a tenere la mia Nissan è il fatto che permetta quasi tutto al fai da te. Pensate che è dotata persino di autodiagnosi di tutti gli apparati (persino il clima automatico ce l'ha, data l'apparente spartanità non l'avrei mai detto) controllati da centraline, accessibili mediante l'esecuzione di determinate sequenze di comandi, reperibili sui manuali di servizio presenti in rete assieme alle legende per la lettura dei codici d'errore. Parlo di motore, cambio, ripartitore, freni, BCM, tutto insomma.
Poi tendicinghia manuali, distribuzione a catena, facile accessibilità di quasi tutti gli organi meccanici nonché dei filtri e tanto spazio per lavorarci sotto anche senza sollevarla, il che rende determinate operazioni, come ad esempio la sostituzione dei lubrificanti (i cui tappi di scolo hanno tutti le loro brave finestrelle nei carter di protezione del sottoscocca), veramente semplici e veloci. Senza contare che si potrebbe smontare praticamente tutto il veicolo con una semplice cassetta di attrezzi di media qualità reperibile al brico (serie di bussole da 1/2 e serie di chiavi combinate o poligonali).
E tutto parlando di un'auto non proprio semplicissima (motore longitudinale, cambio automatico, ripartitore con ridotte, doppio rinvio agli assali e sospensioni indipendenti alquanto più complesse rispetto ai classici mcpherson e interconnesse).
Di solito non parteggio per una determinata scuola (almeno ci provo), però se proprio dovessi dare un giudizio, da questo punto di vista devo ammettere che se i giapponesi fanno così tutte le auto non si può non dire che siano decisamente più attenti a rendere più semplice la vita del cliente. Ho posseduto tanti veicoli e marchi e già una quindicina di anni fa per i veicoli europei (tedeschi in primis) eravamo quasi agli antipodi (ad esempio andate in un'officina BMW seria e date un'occhiata in giro, dopo due secondi scoverete almeno un'intera parete allestita per i soli attrezzi speciali).
Per quanto mi riguarda ciò oltre che globalmente essere esemplificativo circa l'approccio tipo nipponico, nel caso automotive, altrettanto ben rientra, e quindi rappresenta, la mia visione in tal senso/contesto ...

Insomma, massima concretezza sia per il costruttore stesso (minori costi di produzione senza pee questo lesinare in qualità), che per il cliente finale (a sua volta possibilità in minori costi di manutenzione per via di &gt semplicità di interventi fai da te ...) il quale ne giova anche in una difettosità inferiore alla media ...
 
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