<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Lancia, de profundis... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Lancia, de profundis...

-Logan- ha scritto:
bumper morgan ha scritto:
se ci fate caso, tutto ció che é passato alla Fiat, é finito male.
In una intervista - pubblicaa su 4R tempo a - ad un vecchio concessionario Lancia, la Lancia é morta nel momento in cui é stata acquisatata dalla Fiat; stessa roba per Autobianchi. Ee....la prossima sará AR.
grazie fam Agnelli

Eh già, per non parlare poi di Ferrari, Maserati, Abarth, eccetera...

Tutti accquistati floridi e ridotti al fallimento.
Già già...

La verità è che, anche se in alcuni casi sono ombra di se stesse (Lancia sempre, Alfa a periodi), L e AR sarebbero belle che fallite da 20 anni senza Fiat...
Che prima era troppo miope per rilanciarle, e ora non ne ha le risorse.
Se non sbaglio era il Sole che diceva che per rilanciare un marchio premium del genere serve un piano decennale, con almeno i primi 5 anni in perdita.
Ferrari a parte ( e che comunque ha vuto la propria gestione) la Maserti e la Abath erano fallite e sono state fatte rinascere ma le vendite sono quelle che sono. E la prossima baby maserati avrá molto di aemericano e motori diesel VM
Lancia e AR sarebbero fallite? e chi lo dice? se avessero investito direi di no e comunque AR poteva finire sotto la Ford; ció detto, VW ha 12 marchi ed evidentemente sono capaci di gestirli....mentre Fiat non é stata capace di gestirne 3
 
è una contraddizione,Lancia non esiste più (e fin qui sono daccordo con tutti ma aggiungo che la penso così da sempre visto che quando sono nato già faceva parte di Fiat) però di contro ha un listino abbastanza completo che va dalla utilitaria fino all'ammiraglia passando per la compatta,una cabriolet e una monovolume. Oltretutto questa gamma fatta di vetture dalla discussa provenienza e dalle discusse dimensioni (oh! o troppo piccole o troppo grandi! ma una Lancia di dimensioni umane no?) vende e porta soldi più dell'AlfaRomeo (diciamo quasi il doppio). Non è la strada più nobile quella che stanno seguendo però bisogna aspettare la nuova generazione di vetture Chrysler per capire se hanno intenzione di vendere qualche macchina in europa utilizzando il marchio Lancia. Se la nuova 200C avrà una linea digeribile pure per l'europa allora non ci vedo niente di diverso da una Dedra o da una Lybra,alla fine quelle erano delle Fiat rivestite e queste saranno delle Chrysler rimarchiate anzi....almeno saranno fatte meglio!

Il prolema e' proprio il fatto che non e' che c'e', a mio parere, da aspettarsi molto dal "rilancio" Chrysler e la sua eventuale ricaduta su Lancia....ancora non si e' visto molto sui prodotti nuovi, molti "rimescolamenti" di carte, parecchi annunci, molto fumo ma poco arrosto...ho sempre detto che la prova del nove dell'acquisizione di Chrysler era proprio quando giungeva il momento di metterci i soldi e fare cose nuove.....prendersi il marchio e' stata la parte facile....

Marchionne e' addirittura andato a bussare alla porta Mazda affinche gli diano il pianale della futura Miata per un eventuale Duetto Alfa Romeo....parlano di "costi condivisi" ma stringi stringi il punto e' quello.....non c'e' volonta' a mettere le mani in tasca per uno svluppo in casa organico...

Le attuali Chrysler qualitativamente non sono assolutamente in grado di far reggere nemmeno una immagine pseudo-premium a Lancia...a meno che non lo si faccia diventare a tutti gli effetti un marchio generalista e manco tra i primi se e' per quello......il che equivale comunque alla fine....
 
matteomatte1 ha scritto:
«LA LANCIA NON È PIÙ QUELLA DI UN TEMPO»- Nel corso della conference call, Marchionne ha parlato anche del futuro di Lancia. Il passato glorioso è alle spalle, «Lancia non tornerà quella che era una volta» spiegando che «l'unico modello economicamente sostenibile è la Ypsilon che sarà preservata». Come già accade oggi, quindi, il marchio vivrà dei prodotti Chrysler concepiti a Detroit, «fino a quando ci sarà un ritorni economici».

un altro marchio glorioso che se ne va... :cry:

.... evidentemente gli "ottimi" risultati ottenuti da Thema, Voyager e Flavia hanno convinto Marchionne a scegliere questa strategia.
D'altronde lui se ne intende di automobili, e sa che le auto americane sono sempre state "molto " apprezzate in Europa !!!!
 
certo che è rimasta solo la ypsilon

la musa, monovolume più venduta d'Italia è uscita di produzione mentre dovevano sospenderla solo e terminare l' idea, non esiste che chi voleva una musa ora si compri la 500L, io non cambierei mai la nostra musa per l'altra

vogliono terminare anzitempo anche la produzione della delta senza prevedere sostituzione con auto analoga, eppure di delta se ne venderebbero se solo ne facessero una nuova release, un po' come successe per la scomparsa prematura della lybra

la voyager non viene acquistata neppure dai dipendenti che sinora avevano girato in phedra

la thema ha i numeri di vendita che ha e non pensano a fare una SW

la flavia, pur sospendendo il giudizio per il tempo di una anno dal lancio, non è significativa in una nicchia
 
-Logan- ha scritto:
Un operazione alla Jaguar-Land Rover con gli indiani o alla Volvo con i cinesi potrebbe essere la soluzione.

Ma servirebbero veramente tanti soldi, tanto olio di gomito (ci sono chilometri di strada da recuperare per quanto riguarda l'immagine, soprattuto in alcuni stati come il Regno Unito), e tanto tempo.

Senza considerare poi l'onnipresente discorso stabilimenti.
Nessuno se li piglia.

Anche perché se qualcuno avesse mostrato l'interesse per Lancia e almeno uno stabilimento probabilmente il gruppo Fiat l'avrebbe venduta al volo.

Operazione non fattibile; nel caso di Jaguar e Volvo gli stranieri ci hanno messo i soldi, ma hanno preservato gli uffici tecnici ed i progetti in essere, fornendo la liquidità per portarli a termine.
Nel caso di Lancia quali uffici tecnici o progetti troverebbero? Nulla. E quindi dovrebbero partire da zero, e non ne hanno le competenze. Quindi a mio avviso il problema non sono gli stabilimenti (la ypsilon è fatta in Polonia in uno stabilimento Fiat, quindi un compratore non si dovrebbe accollare nessun stabilimento) ma il fatto che in eventuale vendita ci sia solo un marchio senza nulla attorno su cui investire, se non nel marchio stesso
 
-Logan- ha scritto:
I nodi vengono al pettine.
Ho sempre pensato che Lancia e Alfa non potessero sopravvivere nello stesso gruppo, soprattutto se il suddetto gruppo non ha i soldi necessari per rilanciare
neanche uno dei due.
E l'immagine di Lancia necessiterebbe di un rilancio a dir poco oneroso.

Finalmente si parla chiaro, anche se è una dura verità che, in quanto appassionato, mi rattrista profondamente.

Lancia a questo punto potrebbe essere venduta, e qualche gruppo straniero potrebbe lanciarsi in questa avventura e provare a reinvestire in questo glorioso marchio, ma purtroppo nessuno vuole accollarsi neanche l'ombra di uno stabilimento o di un operaio...
Così è troppo facile.

se avessero presentato qualche modello dedicato al mercato europeo invece di rimarchiare dei cassoni forse l'appeal del marchio si sarebbe visto.
la ypsilon è un buon successo, la voyager nemmeno col marchio audi avrebbe venduto :!:
scaricare l'incapacità gestionale sull'appeal del marchio è un comportamento riprovevole imho.
 
bumper morgan ha scritto:
se ci fate caso, tutto ció che é passato alla Fiat, é finito male.
In una intervista - pubblicata su 4R tempo fa - ad un vecchio concessionario Lancia, la Lancia é morta nel momento in cui é stata acquisatata dalla Fiat; stessa roba per Autobianchi. E.la prossima sará AR.
grazie fam Agnelli

quoto, questa è una costante nella storia fiat..
 
marchionne pensava che gli automobilisti fossero pirla a comprare vecchi catorci americani rimarchiati lancia .. :evil:
 
danilorse ha scritto:
matteomatte1 ha scritto:
«LA LANCIA NON È PIÙ QUELLA DI UN TEMPO»- Nel corso della conference call, Marchionne ha parlato anche del futuro di Lancia. Il passato glorioso è alle spalle, «Lancia non tornerà quella che era una volta» spiegando che «l'unico modello economicamente sostenibile è la Ypsilon che sarà preservata». Come già accade oggi, quindi, il marchio vivrà dei prodotti Chrysler concepiti a Detroit, «fino a quando ci sarà un ritorni economici».

un altro marchio glorioso che se ne va... :cry:

.... evidentemente gli "ottimi" risultati ottenuti da Thema, Voyager e Flavia hanno convinto Marchionne a scegliere questa strategia.
D'altronde lui se ne intende di automobili, e sa che le auto americane sono sempre state "molto " apprezzate in Europa !!!!
non è stato apprezzato il cambio logo,penso che a fatica riescono a prendere i vecchi possessori della vecchia 300C e della GrandVoyager che le avevano comprate proprio per il "fascino del marchio americano" così come difficilmente prendono gli ex possessori di Thesis e Phedra. Mi sta bene che hanno completato la gamma Lancia arricchendola verso l'alto però avrei mantenuto pure il marchio Chrysler e avrei venduto gli stessi prodotti contemporaneamente con entrambi i marchi. Però voglio spezzare una "Lancia" a favore di Ypsilon e Delta,ci sono entrato qualche settimana fa e devo dire che rispetto alle cugine strette Punto e Bravo si respira effettivamente quell'aria di ben fatto,quella cura in più che il marchio ha sempre dato....mentre MiTo e Giulietta mi sono sembrate a pari livello delle Fiat,ne una virgola più ne una meno.
 
cocis18 ha scritto:
marchionne pensava che gli automobilisti fossero pirla a comprare vecchi catorci americani rimarchiati lancia .. :evil:
non sono vecchi catorci almeno la Thema è una macchina nuova e in america stravende,la Flavia è la vecchia Sebring riveduta e corretta (decentemente) e la Voyager......si.....occorre quella nuova.
 
saturno_v ha scritto:
è una contraddizione,Lancia non esiste più (e fin qui sono daccordo con tutti ma aggiungo che la penso così da sempre visto che quando sono nato già faceva parte di Fiat) però di contro ha un listino abbastanza completo che va dalla utilitaria fino all'ammiraglia passando per la compatta,una cabriolet e una monovolume. Oltretutto questa gamma fatta di vetture dalla discussa provenienza e dalle discusse dimensioni (oh! o troppo piccole o troppo grandi! ma una Lancia di dimensioni umane no?) vende e porta soldi più dell'AlfaRomeo (diciamo quasi il doppio). Non è la strada più nobile quella che stanno seguendo però bisogna aspettare la nuova generazione di vetture Chrysler per capire se hanno intenzione di vendere qualche macchina in europa utilizzando il marchio Lancia. Se la nuova 200C avrà una linea digeribile pure per l'europa allora non ci vedo niente di diverso da una Dedra o da una Lybra,alla fine quelle erano delle Fiat rivestite e queste saranno delle Chrysler rimarchiate anzi....almeno saranno fatte meglio!

Il prolema e' proprio il fatto che non e' che c'e', a mio parere, da aspettarsi molto dal "rilancio" Chrysler e la sua eventuale ricaduta su Lancia....ancora non si e' visto molto sui prodotti nuovi, molti "rimescolamenti" di carte, parecchi annunci, molto fumo ma poco arrosto...ho sempre detto che la prova del nove dell'acquisizione di Chrysler era proprio quando giungeva il momento di metterci i soldi e fare cose nuove.....prendersi il marchio e' stata la parte facile....

Marchionne e' addirittura andato a bussare alla porta Mazda affinche gli diano il pianale della futura Miata per un eventuale Duetto Alfa Romeo....parlano di "costi condivisi" ma stringi stringi il punto e' quello.....non c'e' volonta' a mettere le mani in tasca per uno svluppo in casa organico...

Le attuali Chrysler qualitativamente non sono assolutamente in grado di far reggere nemmeno una immagine pseudo-premium a Lancia...a meno che non lo si faccia diventare a tutti gli effetti un marchio generalista e manco tra i primi se e' per quello......il che equivale comunque alla fine....

concordo, non c'è volontà di investire... forse nemmeno in U.S...
in questo senso dubito che le stesse AR e Maserati possano proporre dei contenuti tecnici in linea con la storia dei marchi.
Temo che si voglia sfruttare l'immagine a compensazione di un prodotto generalista (guarda caso quello che han fatto con lancia negli ultimi decenni)
 
ottovalvole ha scritto:
cocis18 ha scritto:
marchionne pensava che gli automobilisti fossero pirla a comprare vecchi catorci americani rimarchiati lancia .. :evil:
non sono vecchi catorci almeno la Thema è una macchina nuova e in america stravende,la Flavia è la vecchia Sebring riveduta e corretta (decentemente) e la Voyager......si.....occorre quella nuova.

otto, validi o meno, questi sono prodotti che il nostro mercato non vuole neanche regalati..
credevano che il marchio da solo faccesse il miracolo?
se sono queste le strategie del gruppone stiam freschi :D
 
moogpsycho ha scritto:
ottovalvole ha scritto:
cocis18 ha scritto:
marchionne pensava che gli automobilisti fossero pirla a comprare vecchi catorci americani rimarchiati lancia .. :evil:
non sono vecchi catorci almeno la Thema è una macchina nuova e in america stravende,la Flavia è la vecchia Sebring riveduta e corretta (decentemente) e la Voyager......si.....occorre quella nuova.

otto, validi o meno, questi sono prodotti che il nostro mercato non vuole neanche regalati..
credevano che il marchio da solo faccesse il miracolo?
se sono queste le strategie del gruppone stiam freschi :D
no,chi le comprava col marchio americano in passato lo faceva per il fascino di avere la macchina americana.
 
è inutile lamentarsi che il marchio non ha appeal, se le auto che vendi di più e che dominano i relativi segmenti di mercato le sospendi anzitempo dalla produzione e non le sostituisci

conosco dipendenti lancia e affiliati che pensano di andare a comprare marchi fuori dal gruppo dopo iltre mezzo secolo di fedelatà allo scudetto

altro che HiFi...
 
pi_greco ha scritto:
è inutile lamentarsi che il marchio non ha appeal, se le auto che vendi di più e che dominano i relativi segmenti di mercato le sospendi anzitempo dalla produzione e non le sostituisci
scusa pi ma quali sarebbero i modelli che dominavano il segmento sospesi anzitempo? (in logica europea ovvio, che il mercato italiano è un mercato residuale)
 
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