Cari forumisti,
scrivo dall'Alabama, e sono sinceramente preoccupato per la direzione che la Fiat ha preso con l'accordo Chrysler per quanto riguarda il marchio Lancia.
Senza dubbio le sinergie riguardo le piattaforme meccaniche sono valide, in quanto anche con telai modesti, bastano pochi accorgimenti per dare a un'auto una personalita' propria, basta guardare cosa la fiat ha realizzato con la Mito partendo dalla Punto.
Sono molto deluso invece nel vedere che le Lancia Flavia e Thema saranno effettivamente delle Chrysler 200 e 300 sia per quanto riguarda gli interni, sia per le linee esterne. Un marchio che cerca di farsi spazio nei segmenti di prestigio come la Lancia non puo' appoggiarsi ad un semplice rebranding. Chi compra in questo segmente richiede si' tecnologia e qualita" (bmw in primis), ma anche un brand da riconoscere.
La nuova Chrysler 300 in America e' pensata per il mercato delle 30k$ 6 cilindri, o 37k$ 8 cilindri. Questo non tanto per via dei prezzi inferiori in America, ma proprio come mercato target. Non certo bmw serie 5 o Audi A6, che viaggiano sui 50k$. Ergo, gli accorgimenti di finitura e di tecnologia non si rivolgono certo alla clientela tipo serie 5 e A6, ma piuttosto a Buick Lucerne e Cadillac DTS. La macchina e' bella e ben fatta, ma e' molto piu' serie 5 2002 che non Lancia Thema 2011.
Molto piu' sconcertante la scelta di utilizzare la Chrysler 200, che conosco bene. Questa in America e' una macchina "budget", per il mercato dei 20k$+. La meccanica di base e' modesta, il feeling di guida e' decisamente modesto, le plastiche interne e la cura per i dettagli sono tirati via, con pochi accorgimenti superficiali per dare una sensazione premium. Insomma, si parla di un segmento dominato dalla Kia Optima, Hyundai Sonata, Ford Fusion, Chevrolet Malibu. Siamo ad anni luce di distanza dalle A4 e Classe C, che francamente viaggiano sui 35k$+.
Non riesco veramente a capire come un'auto pensata per questo tipo di mercato possa venire posizionata in Italia in un ambito premium competitivo. Non basta un marchio in calandra e il solito motore diesel multijet da 170cv per posizionare la Flavia.
Troppo tardi. La soluzione? Prossima generazione. Mi aspetto pianali e sospenzioni Chrysler, circa una o dure genrazioni indietro rispetto a Audi e Mercedes, ma rivisti in chiave Lancia con l'introduzione pero' di interni e carozzerie specifiche per Lancia (e Alfa).
Ciao dall"Alabama,
Daniele
scrivo dall'Alabama, e sono sinceramente preoccupato per la direzione che la Fiat ha preso con l'accordo Chrysler per quanto riguarda il marchio Lancia.
Senza dubbio le sinergie riguardo le piattaforme meccaniche sono valide, in quanto anche con telai modesti, bastano pochi accorgimenti per dare a un'auto una personalita' propria, basta guardare cosa la fiat ha realizzato con la Mito partendo dalla Punto.
Sono molto deluso invece nel vedere che le Lancia Flavia e Thema saranno effettivamente delle Chrysler 200 e 300 sia per quanto riguarda gli interni, sia per le linee esterne. Un marchio che cerca di farsi spazio nei segmenti di prestigio come la Lancia non puo' appoggiarsi ad un semplice rebranding. Chi compra in questo segmente richiede si' tecnologia e qualita" (bmw in primis), ma anche un brand da riconoscere.
La nuova Chrysler 300 in America e' pensata per il mercato delle 30k$ 6 cilindri, o 37k$ 8 cilindri. Questo non tanto per via dei prezzi inferiori in America, ma proprio come mercato target. Non certo bmw serie 5 o Audi A6, che viaggiano sui 50k$. Ergo, gli accorgimenti di finitura e di tecnologia non si rivolgono certo alla clientela tipo serie 5 e A6, ma piuttosto a Buick Lucerne e Cadillac DTS. La macchina e' bella e ben fatta, ma e' molto piu' serie 5 2002 che non Lancia Thema 2011.
Molto piu' sconcertante la scelta di utilizzare la Chrysler 200, che conosco bene. Questa in America e' una macchina "budget", per il mercato dei 20k$+. La meccanica di base e' modesta, il feeling di guida e' decisamente modesto, le plastiche interne e la cura per i dettagli sono tirati via, con pochi accorgimenti superficiali per dare una sensazione premium. Insomma, si parla di un segmento dominato dalla Kia Optima, Hyundai Sonata, Ford Fusion, Chevrolet Malibu. Siamo ad anni luce di distanza dalle A4 e Classe C, che francamente viaggiano sui 35k$+.
Non riesco veramente a capire come un'auto pensata per questo tipo di mercato possa venire posizionata in Italia in un ambito premium competitivo. Non basta un marchio in calandra e il solito motore diesel multijet da 170cv per posizionare la Flavia.
Troppo tardi. La soluzione? Prossima generazione. Mi aspetto pianali e sospenzioni Chrysler, circa una o dure genrazioni indietro rispetto a Audi e Mercedes, ma rivisti in chiave Lancia con l'introduzione pero' di interni e carozzerie specifiche per Lancia (e Alfa).
Ciao dall"Alabama,
Daniele