mitoAR ha scritto:
L'importanza del colore era molto sentita ad inizio 2000. Secondo me la 147 prima serie aveva una gamma colori a dir poco perfetta! Il verdone alfa era sicuramente fantastico se abbinato ai giusti interni, ma anche gli altri metallizzati erano notevoli ( ad esempio il grigio platino). Che dire poi del blu pastello della brera? Oggi mi pare tutto davvero uniformizzato, nel senso che non si considera che anche il colore potrebbe essere un elemento distintivo quando si propone al mercato una nuova vettura...
Oggi al max propongono la Giulietta bianca (perchè così fan tutti), oppure i vari grigio topo, grigio ratto, grigio pantegana... che tristezza!
La vera rivoluzione ed esplosione del colore applicato all'auto e' stato a partire dal 1967 fino al 1977.
In questo decennio di "illuminismo" artistico, dalla musica, al cinema, al teatro, all'industrial-design (vedi la Tv Algol o la Radio cubo di Brionvega ad esempio), anche il design del mondo dell'auto ha avuto il suo più alto traguardo, mai più raggiunto.
Esempi sarebbero tanti , ma basterebbe dire che
- la Lamborghini Miura usciva con i pastello Giallo, Arancione, Azzurro
- la lamborghini Countach fu presentato con un verde metallzzato fantastico
- La Alfa Montreal usciva con l'arancio, il verde pastello e metallizzato, azzurro pastello
- la Gt junior fu presentata con il Giallo ocra
- la teutonica Porsche 911 Targa usciva con l'arancio e il verdone, che facevano risaltare il montante in tinta metallo satin.
Insomma, anni luce dal piattume attuale. Che sia anche piattume culturale?
Paura di avere una libertà di identità svincolata dal global-tecno pensiero?
credo di si.