Frallog1 ha scritto:
http://www.autoblog.it/post/141247/laferrari-il-design-ferrari-stacca-con-la-tradizione
Le esigenze di funzionalita' aerodinamica a questo mostro sacro appena apparso sullo scenario dell'automotive hanno indotto il marchio di Maranello a non far uso di designers esterni. Cosi' nella LaFerrari non c'e' ad esempio neanche un dettaglio disegnato da Pininfarina. La collaborazione tra Ferrari e Pininfarina comunque prosegue su futuri modelli.
Regards,
The frog
Giudicare una Ferrari mi sembra sempre un po' come cercare di criticare Leonardo da Vinci per la prospettiva , Alessandro Manzoni per l'uso delle interiezioni o Michelangelo per la mano sullo scalpello ; se poi si parla di un modello speciale "tirato" in soli 500 esemplari , le cose si complicano vieppiù .
Certo non c'è la matita di Pininfarina , che almeno dalla Dino del 1965 in poi ha dato una volta per sempre la siluoette a tutte le auto di Maranello a motore centrale ,compresa questa ,però a me "La Ferrari" piace assai . Sarà perchè il concetto "disegnata dal vento" esce dai depliant pubblicitari e dalle filosofia dei designer , per quanto supportata da prove alla galleria del vento , per diventare realtà .
Le linee , secondo quanto spiegato da Flavio Manzoni , capo del centro stile Ferrari , sono nate come risposta naturale ai flussi aereodinamici e addirittura alcune forme , intagli e pieghe esistono solo in funzione dell'aria che le attraversa !
Il risultato non può che essere strepitoso , non solo per le doti di deportanza aereodinamica che servono per incollare alla strada un'auto da quasi 1000 hp ,
ma anche per la linea in sè , simile a quanto il vento e il mare possono fare con la sabbia , le radici degli alberi , gli ossi di seppia o le scogliere . Il fatto che poi sia quasi una formula 1 rivestita , con ruote appena coperte dai parafanghi muscolosi ,aggiunge fascino all'azione del vento , proiettando in avanti le proporzioni e con coda lunga e degradante anche per contenere il motore elettrico .
Il tetto nero in contrasto che s'incunea sino al cofano motore fondendosi prima con le portiere avvolgenti e poi con il lunotto dal quale s'intravede il motore fa il resto e attualizza il rosso Ferrari . Il profondo incavo sulle fiancate che convoglia l'aria alle ruote posteriori , già in parte accennato sulla F12 , collega magistralmente e visivamente il parafango anteriore alla zona posteriore donando ulteriore slancio all'insieme.
In definitiva se già sulla F12 , supervisionata da Pininfarina , si notava l'azione diretta del vento a contrastare linee e forme piatte , qui si capisce immediatamente che nessun designer l'avrebbe disegnata così se non la necessità in sè di ottimizzare la linea in funzione del passaggio dell'aria al fine di ottenere il giusto rapporto fra penetrazione e deportanza.
Quindi , secondo il mio modesto parere , Ferrari su questo modello , si è potuta permettere un disegno autonomo dal suo Carrozziere di sempre , al contrario di altre case come Peugeot , proprio per l'eccezionalità del progetto , senza che l'impatto estetico ne soffra.
Attached files /attachments/1562791=23975-La Ferrari 2013.jpg