Se ne parla spesso, e certamente ne ho letto almeno una volta una minuziosa descrizione con tanto di consigli su come comportarsi. Eppure, quando è successo a me non ho potuto evitare alcuni errori.
Procedo tranquillamente lungo la circonvallazione esterna di Milano, è sera e c?è poco traffico. L?auto che mi precede ? una Punto bianca - accende i lampeggianti, rallenta e si mette sulla destra, senza fermarsi. C?è molto spazio, inserisco la freccia e sorpasso mantenendo un?ampia distanza (le corsie a sinistra sono completamente libere!). Sento tuttavia un gran botto sul lato sinistro della mia auto, quindi il veicolo superato mi affianca e il passeggero mi urla dal finestrino di accostare perché, a suo dire, avrei provocato un danno.
Sono convinto fin dal principio che l?accusa non regge e cerco di decidere rapidamente cosa fare, mentre accosto dietro di loro. Sono due uomini e io sono solo nella mia auto: c?è poco da fidarsi, meglio chiudere le sicure e parlare da una fessura di finestrino.
Il passeggero si avvicina e mi indica il danno. Mi mostro contrariato sulla dinamica, ma lui ha un testimone: avranno ragione loro in ogni caso. Lui è anche carrozziere e sa già che il danno è da 200 euro, il costo di sostituzione di uno specchietto elettrico. Possiamo metterci d?accordo o compilare la constatazione amichevole. Opto per la seconda, ma lui non ha i moduli e, dopo aver guardato i miei, dice che sono vecchi e non sono validi. Quindi o ci si mette d?accordo, o si chiamano i vigili. E chiamiamo i vigili allora! Ma la mia insistenza è debole, mentre il mio interlocutore cerca un accordo e tratta sul prezzo: 150 euro, poi 100? ?Qui vicino c?è un bancomat, e poi con l?assicurazione ti troverai a pagare molto di più??.
Mi mostro orientato all?accordo, chiedo di vedere un documento d?identità e di mettere la cosa per iscritto. Chiaramente non trovo carta né penna. Intanto sopraggiunge un'auto che mi costringe a spostarmi, perdendo così di vista il veicolo ?incidentato?.
PRIMO ERRORE: ho uno smartphone in tasca e non scatto neppure una foto (al veicolo, al danno e alla TARGA).
Mi sposto e mi raggiunge l?altro, il guidatore, con la sua carta d?identità. Il documento sembra autentico e la foto sembra corrispondere. Mi copio tutte le generalità (nome, cognome, numero documento, luogo e data di nascita, residenza): per la cronaca, si tratta di tal ********** , nato e residente a Napoli.
SECONDO ERRORE: non vedo più il veicolo e mi annoto la targa che lui mi detta. Non volendo scendere dalla mia auto, avrei potuto chiedere la carta di circolazione e copiare da lì targa, telaio e dati intestatario.
Compilo una ricevuta con i dati del furfante, la targa (naturalmente errata) e l?importo che consegnerò in contanti. Controllo quanto ho in tasca: con le monetine arrivo a 72 euro. Speravo meno. Ho solo quelli, niente bancomat o altro: o se li fa bastare o chiamiamo i vigili. Un po? di proteste, ma alla fine gli va bene anche così. Firma, prende i soldi e se ne va.
Mi fermo un minuto a pensare cosa fare e aspetto che l?auto "incidentata" mi passi accanto. Ma non passa. Si saranno dileguati in retromarcia, i vigliacchi. Chiamo il 112 e denuncio tutti i miei sospetti. Li richiamerò mezz?ora dopo, ormai sicuro della truffa: i segni sul mio specchietto destro non sono compatibili con il danno che mi si contestava; un rapido controllo su Quattroruote mi conferma che la targa non corrisponde a una fiat Punto, ma a un veicolo IVECO.
Nel dubbio, CHIAMATE SUBITO LA POLIZIA. Chiamatela voi.
MOD: Non si possono fare nomi e cognomi quando di mezzo c'è anche solo la presunzione di un reato o una truffa... Potrebbero averti dato un documento falso, e tu nominando potresti tirare in ballo una persona magari estranea ai fatti..
Il tutto va denunciato alle autorità...
Gasato70
Procedo tranquillamente lungo la circonvallazione esterna di Milano, è sera e c?è poco traffico. L?auto che mi precede ? una Punto bianca - accende i lampeggianti, rallenta e si mette sulla destra, senza fermarsi. C?è molto spazio, inserisco la freccia e sorpasso mantenendo un?ampia distanza (le corsie a sinistra sono completamente libere!). Sento tuttavia un gran botto sul lato sinistro della mia auto, quindi il veicolo superato mi affianca e il passeggero mi urla dal finestrino di accostare perché, a suo dire, avrei provocato un danno.
Sono convinto fin dal principio che l?accusa non regge e cerco di decidere rapidamente cosa fare, mentre accosto dietro di loro. Sono due uomini e io sono solo nella mia auto: c?è poco da fidarsi, meglio chiudere le sicure e parlare da una fessura di finestrino.
Il passeggero si avvicina e mi indica il danno. Mi mostro contrariato sulla dinamica, ma lui ha un testimone: avranno ragione loro in ogni caso. Lui è anche carrozziere e sa già che il danno è da 200 euro, il costo di sostituzione di uno specchietto elettrico. Possiamo metterci d?accordo o compilare la constatazione amichevole. Opto per la seconda, ma lui non ha i moduli e, dopo aver guardato i miei, dice che sono vecchi e non sono validi. Quindi o ci si mette d?accordo, o si chiamano i vigili. E chiamiamo i vigili allora! Ma la mia insistenza è debole, mentre il mio interlocutore cerca un accordo e tratta sul prezzo: 150 euro, poi 100? ?Qui vicino c?è un bancomat, e poi con l?assicurazione ti troverai a pagare molto di più??.
Mi mostro orientato all?accordo, chiedo di vedere un documento d?identità e di mettere la cosa per iscritto. Chiaramente non trovo carta né penna. Intanto sopraggiunge un'auto che mi costringe a spostarmi, perdendo così di vista il veicolo ?incidentato?.
PRIMO ERRORE: ho uno smartphone in tasca e non scatto neppure una foto (al veicolo, al danno e alla TARGA).
Mi sposto e mi raggiunge l?altro, il guidatore, con la sua carta d?identità. Il documento sembra autentico e la foto sembra corrispondere. Mi copio tutte le generalità (nome, cognome, numero documento, luogo e data di nascita, residenza): per la cronaca, si tratta di tal ********** , nato e residente a Napoli.
SECONDO ERRORE: non vedo più il veicolo e mi annoto la targa che lui mi detta. Non volendo scendere dalla mia auto, avrei potuto chiedere la carta di circolazione e copiare da lì targa, telaio e dati intestatario.
Compilo una ricevuta con i dati del furfante, la targa (naturalmente errata) e l?importo che consegnerò in contanti. Controllo quanto ho in tasca: con le monetine arrivo a 72 euro. Speravo meno. Ho solo quelli, niente bancomat o altro: o se li fa bastare o chiamiamo i vigili. Un po? di proteste, ma alla fine gli va bene anche così. Firma, prende i soldi e se ne va.
Mi fermo un minuto a pensare cosa fare e aspetto che l?auto "incidentata" mi passi accanto. Ma non passa. Si saranno dileguati in retromarcia, i vigliacchi. Chiamo il 112 e denuncio tutti i miei sospetti. Li richiamerò mezz?ora dopo, ormai sicuro della truffa: i segni sul mio specchietto destro non sono compatibili con il danno che mi si contestava; un rapido controllo su Quattroruote mi conferma che la targa non corrisponde a una fiat Punto, ma a un veicolo IVECO.
Nel dubbio, CHIAMATE SUBITO LA POLIZIA. Chiamatela voi.
MOD: Non si possono fare nomi e cognomi quando di mezzo c'è anche solo la presunzione di un reato o una truffa... Potrebbero averti dato un documento falso, e tu nominando potresti tirare in ballo una persona magari estranea ai fatti..
Il tutto va denunciato alle autorità...
Gasato70