<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 452 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
La globalizzazione si "autoestinguera'" ...

Non è una previsione, ma una certezza.
L'incognita è solo nei tempi in cui questo avverrà.
Basta pensare solo, se si mantiene il modello attuale, a quanto bisognerebbe incrementare i trasporti di cibo ed altri beni tra 50-60 anni, quando la popolazione mondiale sarà di quanti ? 11-12 miliardi ? O forse più...
 
La globalizzazione si "autoestinguera'" ...

Non è una previsione, ma una certezza.
L'incognita è solo nei tempi in cui questo avverrà.
Basta pensare solo, se si mantiene il modello attuale, a quanto bisognerebbe incrementare i trasporti di cibo ed altri beni tra 50-60 anni, quando la popolazione mondiale sarà di quanti ? 11-12 miliardi ? O forse più...

Non so poi bene cosa si intende per globalizzazione, che i mercati si chiudano e si ritorni a 70 anni fa io la vedo difficile, i mercati una volta aperti non tornano indietro e anzi di solito poi quando si pongono dei muri per fermarli arrivano le guerre
 
Ieri sera tardi ho ascoltato qualche minuto di un programma tv in cui si parlava di cambiamenti climatici etc etc.
Un ragazzo in collegamento (non so se fosse uno scrittore o un giornalista) alla domanda cosa fai tu in concreto per migliorare la situazione ha detto che vive in una casa di legno a consumo zero (diciamo più efficiente di una casa tradizionale per prudenza) e che comunque cerca di consumare meno risorse possibili.
Poi ha fatto notare che quando si fanno discorsi tipo che le risorse non sono illimitate e non si può crescere all'infinito c'è sempre qualcuno che alza gli occhi al cielo.
E in studio c'era un ospite che ha fatto proprio questo,non so se fosse un siparietto programmato o se la sua fosse una provocazione.
A me sembra evidente che finchè ci saranno tante persone (appartenenti per lo più alle generazioni più avanti con gli anni) che di fronte a qualsiasi ipotesi di cambiamenti reagiscono in quel modo come dire "Noi stiamo bene così" non si caverà un ragno dal buco.
Capisco che molte volte si prospettano cambiamenti irrealizzabili o enormi sacrifici economici.
Però non voler fare proprio niente non può essere una risposta intelligente al problema.
 
Sono andati la' ancora 30 e passa anni fa grandiose delegazioni
di industriali & P....

ma sono quelli che in parte determinano i destini dei paesi, se con un aereo in poche ore fai il giro del mondo non immagino come puoi evitare di non trasportare anche la marce e quindi avere la produttività in altri paesi.
 
Diciamo che almeno per i prodotti abbordabili (frutta e verdura non sempre lo sono) e che si acquistano una tantum uno sforzo in più si potrebbe fare.

dipende, io quelle volte che sono stato in posti del genere i prezzi erano molto più cari , poi non entro nel merito se siano giustificati o meno , e se non ho molto finanze probabilmente mi butto su quello che costa di meno.
 
il mio discorso nasce da discussioni anche fatte qui sul forum che vertevano sul fatto che prodotti di qualità e a km0 per forza di cose devono costare, del resto proprio pochi giorni fa l'ho sentito anche in una trasmissione alla radio in cui spiegavano che l'olio se non costa 15/20 euro al litro è da diffidare, la carne uguale , il parmigiano non ne parliamo , è normale poi che una fetta della popolazione si affida a prodotti che vengono da altri paesi e che magari costano la metà
 
ma sono quelli che in parte determinano i destini dei paesi, se con un aereo in poche ore fai il giro del mondo non immagino come puoi evitare di non trasportare anche la marce e quindi avere la produttività in altri paesi.


??
Mi sa che non ci siamo capiti

Sono andati la'
pensando di vendere loro, gli industriali, agli " indigeni "....
Invece, i considerati sprovveduti, hanno comprato per qualche hanno, poi copiando, specie i macchinari, partendo dai piu' semplici, hanno cominciato a farseli loro direttamente....

Poi, visto i loro costi ben diversi dai nostri....
....E' iniziata la vera Globalizzazione attuale
 
dipende, io quelle volte che sono stato in posti del genere i prezzi erano molto più cari , poi non entro nel merito se siano giustificati o meno , e se non ho molto finanze probabilmente mi butto su quello che costa di meno.

Imho dipende dal prodotto.
Un apribottiglie made in Cina diciamo che costa 3 euro.
Fatto in Europa magari ne costa 10.
Però lo compri una volta e ti dura 10 anni (anche la durata dei prodotti di scarsa qualità imho a volte fa si che siano più convenienti quelli più cari).
Sull'abbigliamento i margini tra il reale costo di un capo e il prezzo di vendita finale in negozio di solito sono molto elevati quindi non dico che si possa vendere allo stesso prezzo una t shirt fatta qui ma quasi.
Certo se si tratta di un'auto o un prodotto costoso potrebbe non essere economicamente sostenibile per i meno abbienti acquistare prodotti locali.
Ma almeno quando non ci sono difficoltà economiche oppure si tratta di prodotti che costano poco e non si devono comprare tutti i giorni imho non fa male buttare un occhio a dove e come vengono realizzati.
 
il mio discorso nasce da discussioni anche fatte qui sul forum che vertevano sul fatto che prodotti di qualità e a km0 per forza di cose devono costare, del resto proprio pochi giorni fa l'ho sentito anche in una trasmissione alla radio in cui spiegavano che l'olio se non costa 15/20 euro al litro è da diffidare, la carne uguale , il parmigiano non ne parliamo , è normale poi che una fetta della popolazione si affida a prodotti che vengono da altri paesi e che magari costano la metà

Prima della pandemia e della guerra dicevano ad esempio che 1 litro di olio extravergine di oliva prodotto in Italia con olive raccolte in Italia non poteva costare meno di 9 euro al litro.
Oggi probabilmente sono diventati 15-20.
La massaia che ogni giorno deve usare l'olio per cucinare ci sta che guardi più al prezzo e magari scelga un buon prodotto,di un marchio anche italiano,ma realizzato con olive che provengono da altri paesi.
In altri casi invece acquistare un prodotto locale o comunque non scegliere quello che costa meno in assoluto si può fare.
 
Imho dipende dal prodotto.
Un apribottiglie made in Cina diciamo che costa 3 euro.
Fatto in Europa magari ne costa 10.
Però lo compri una volta e ti dura 10 anni (anche la durata dei prodotti di scarsa qualità imho a volte fa si che siano più convenienti quelli più cari).
Sull'abbigliamento i margini tra il reale costo di un capo e il prezzo di vendita finale in negozio di solito sono molto elevati quindi non dico che si possa vendere allo stesso prezzo una t shirt fatta qui ma quasi.
Certo se si tratta di un'auto o un prodotto costoso potrebbe non essere economicamente sostenibile per i meno abbienti acquistare prodotti locali.
Ma almeno quando non ci sono difficoltà economiche oppure si tratta di prodotti che costano poco e non si devono comprare tutti i giorni imho non fa male buttare un occhio a dove e come vengono realizzati.

hai ragione , non avevo specificato che mi riferivo ai generi alimentari.
 
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