<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 395 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Ma è una mia impressione oppure al di la delle Alpi si incaXXano molto più facilmente di noi?
Se non ricordo male è stato il caro carburanti a far nascere i gilet gialli,poi mi sembra che ogni scusa sia diventata buona per mettere a ferro e fuoco la Francia.
Ma cosa dici mai!
Pensa che da noi qualche migliaio di tassisti ha parallizzato le grandi città e sempre qualche migliaio di ricchi proprietari di stabilimenti balneari si oppone, riuscendoci, al PNRR.
Chissa come faranno.
Qualcuno lo sa?
 
Il problema dell'HVO è proprio la sua origine da scarti, che per definizione non possono fare grandi numeri. Il salto di qualità potrebbe essere la coltivazione di microalghe, che non competono con l'agricoltura e producono fino a 20 volte più dell'olio di palma a parità di superficie.
 
Però prendiamo un esempio pratico.
Io per adeguare casa mia (che non è una villa ottocentesca inefficiente ne io sono un barone o un conte che ha bisogno di 12 stanze e se ne frega se per riscaldarle consuma più energia di quella che occorre a un asilo,si tratta di un normalissimo appartamento costruito a fine anni 90 inizio 2000 che pur non essendo tecnologicamente al passo con gli standard attuali mi permette comunque di consumare poco) dovrei spendere buona parte dei risparmi che ho.
Mi conviene?
Dopo la mia qualità della vita sarebbe migliore o sarei io il farloccone (io conoscevo il termine frolloccone) che per rincorrere il luogo comune secondo cui gli altri sono avanti e chi si ferma è perduto si ritrova senza soldi che magari servivano per il dentista,per una vacanza,per cambiare la macchina o per qualsiasi altra necessità forse più impellente?
Se domani ad esempio l'azienda per cui lavoro chiudesse e io non trovassi un altro lavoro oltre a pesare sulla collettività beneficiando dei cosiddetti ammortizzatori sociali mi converrebbe avere il cappotto termico oppure 20000 euro in banca?

Io sono sempre scettico quando si fanno confronti sulla qualità della vita dei vari paesi.
Non sono convinto che siano veritiere,non del tutto almeno.
Che in cima ci siano quasi sempre i paesi più avanzati,con qualche outsider qua e la,è ovvio.
O meglio è ovvio che i paesi in cui la gente non ha l'acqua potabile siano in fondo alla classifica.
Ma sono convinto che si viva meglio a metà classifica.
Anche perchè il cosiddetto benessere che invidiamo tanto ad altri paesi imho in molti casi non è reale e non se lo potrebbero permettere nemmeno loro (vedere cosa sta succedendo in Francia).
Per me è impensabile che tutti possano tenere la stessa andatura,già in Europa non ne parliamo nel mondo.
Rincorrere chi sta davanti serve solo a stare peggio.
Certo non ci si deve fermare ma nemmeno ammazzarsi per tenere un ritmo che va oltre le proprie possibilità.




La paura dei cambiamenti però (almeno quando si tratta di cambiamenti enormi) credo che sia comprensibile.
E' un freno non ci piove,ma non sempre è un male.
Buttarsi a capo fitto verso le novità può voler dire progredire e prosperare oppure sbatterci il muso e non riprendersi più.
Capisco molto di più le resistenze e i timori di chi non è contro i cambiamenti per pigrizia o perchè è abituato a stare bene,ma perchè ha la matematica certezza che verrà lasciato indietro.
Per me la transizione lascerà indietro una marea di persone che se va bene potranno continuare a vivere nel loro modo arretrato (venendo giudicati da chi avrà già la pompa di calore e l'auto elettrica come un barbone anacronistico).
Se andrà male invece finiranno per vivere molto peggio di come vivono adesso.
Concordo. Si parla di adeguare condominii con spese di decine di migliaia di euro ad appartamento, di imporre auto elettriche nuove da 30 e passa mila euro. Ci sono milioni di famiglie che già ora arrivano al pelo a fine mese con i soldi. Che facciamo, li mettiamo a dieta? Visto che non gli resterà abbastanza neanche per comprare da mangiare al discount.
Gia solo con infissi adeguati e magari una coibentazione interna leggera nel lato più esposto guadagni un paio di gradi in appartamento, te lo dico per esperienza personale. Ed ogni grado guadganato equivale grosso modo all'8% di consumo e quindi di emissioni in meno.
Puntare alla quadrupla A per un condominio degli anni 60 è follia pura, portarlo in classe C è un eccellente compromesso tra costi e risparmi
Il punto è questo. Fare interventi ragionevoli con un accettabile rapporto tra costi e benefici è un conto. Che poi anche la classe C per molti edifici è ardua e assai costosa da ottenere ma già una D sarebbe un enorme miglioramento se si parte da G o F, la riduzione di consumi ed emissioni sarebbe drastica. Ma questi sono ragionamenti di buon senso che non vanno d'accordo con certe ideologie europee.
 
Concordo. Finché si tratta di recupero scarti (es olii di frittura ecc) se ne può anche parlare, se si tratta di coltivare terreni non ci siamo proprio, in ogni caso la resa sarebbe molto bassa in proporzione alla superficie utilizzata. Nel senso che non basterebbe coltivare l'intera superficie del pianeta per produrre biocombustibili sufficienti a tutto il consumo mondiale.
Piuttosto avrebbe più senso l'agrifotovoltaico, almeno si coltivano ortaggi e frutti pur producendo energia...
https://www.tvsvizzera.it/tvs/cultu...i-con-metà-dell-acqua-e-dell-energia/47620556
 
Ultima modifica:
Il problema dell'HVO è proprio la sua origine da scarti, che per definizione non possono fare grandi numeri. Il salto di qualità potrebbe essere la coltivazione di microalghe, che non competono con l'agricoltura e producono fino a 20 volte più dell'olio di palma a parità di superficie.
Qui va bene (non stai destinando un campo agricolo per produrre qualcosa apposta di non alimentare)
viene prodotto da materie prime di scarto e residui vegetali

Questo non troppo (stai togliendo campi a colture utili per sfamare la popolazione)
da olii generati da colture non in competizione con la filiera alimentare

Paragonandolo al biometano, questo ne esce vincente. Lo produci da FORSU (quindi spazzatura detta in maniera popolare), o da scarti alimentari\fanghi\scarti di coltivazione.
Non stai togliendo nulla di alimentare al mercato.

L'idea dell'HVO è nella direzione giusta, ma eticamente non è esattamente il meglio.
 
stai togliendo campi a colture utili per sfamare la popolazione
In linea di massima è vero, e chi mi legge da tempo sa che sono da sempre fortissimamente contrario ai biofuel cosiddetti "di prima generazione", ovvero da colture alimentari "deviate" sul no-food, che ho sempre considerato una bestemmia etica.
Nello specifico, si tratta anche di capire se i terreni in cui si coltivano biomasse da olio siano adatti anche a produrre colture alimentari, ad esempio ci sono piante oleose arbustive che sono addirittura tossiche: un esempio è la Jathropa, un arbusto tropicale che produce abbastanza e cresce praticamente dappertutto, anche dove una coltura alimentare non sopravvivrebbe. Messa così, va bene anche la coltivazione specifica, certo però che i grandi volumi non li fai.
 
Io ho dei terreni che negli ultimi anno sto destinando a foraggio, che sono poco produttivi (a voler essere buoni), ed i lavori per bonificarli (sono molto pietrosi) sono abbastanza onerosi e non risolutivo al 100%.

Un 10-15 anni avevo iniziato a "studiare" il miscanto (che dopo uno o 2 anni di irrigazione dovrebbe andare alla grande su quei terreni), all'epoca usato in GB per biocarburanti, strada poi abbandonata perché una normativa per il settore bioc. da noi non è mai stata avviata ...
 
Io ho dei terreni che negli ultimi anno sto destinando a foraggio, che sono poco produttivi (a voler essere buoni), ed i lavori per bonificarli (sono molto pietrosi) sono abbastanza onerosi e non risolutivo al 100%.

Un 10-15 anni avevo iniziato a "studiare" il miscanto (che dopo uno o 2 anni di irrigazione dovrebbe andare alla grande su quei terreni), all'epoca usato in GB per biocarburanti, strada poi abbandonata perché una normativa per il settore bioc. da noi non è mai stata avviata ...

Ecco, anche quella non sarebbe male come ipotesi.
 
Questa è Parigi, ora in diretta, per la questione pensionistica (posticipo del ritiro da 62 a 64 anni).
Vediamo che accadrà quando la massa comprenderà che non potrà più acquistare la Clio con il 1.5 dci
https://video.repubblica.it/mondo/francia-manifestanti-in-piazza-a-parigi-contro-la-riforma-delle-pensioni-la-diretta/440941/441904?
ref=RHLF-BG-I393406947-P5-S1-T1


Mi spiace per loro....
Son finiti, e da un pezzo, i gloriosi tempi di:
" Liberte' & C "
Ma pensare, OGGI, di poter continuare ad andare in pensione a 62,
e'
IMO,
da fuori di testa
 
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