Il particolato sale. Come ogni inverno. Dove le macchine circolano tanto quanto d'estate, ma si accendono i riscaldamenti.
Qualche amministratore ha finalmente avuto il coraggio di ammettere che sono i riscaldamenti il problema, e che li' si deve intervenire, ma la maggior parte parla, di nuovo, di "necessarie misure impopolari". Targhe alterne, blocco del traffico, blocco delle auto "inquinanti" (qualsiasi cosa voglia dire), persino uno squilibrato che ha proposto il limite degli 80 all'ora in autostrada.
Sia chiaro: non sono proposte "impopolari" ma "illegittime e indemocratiche".
A fronte di questi vaneggiamenti si apprende che i fumatori aumentano da 11 milioni a 13 milioni, e che una sigaretta emette per chi la fuma e chi ne subisce il fumo passivo concentrazioni di sostanze tossiche pari a 400 volte i limiti massimi raggiunti dagli "allarmi inquinamento"...
Aumento dei fumatori da cui lo stato trae un lucro ENORME.
Infatti, ci han raccontato che lo Stato non gestisce piu' il tabacco, ma se andiamo a vedere cosa dice l'AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) vediamo che e' il solito papocchio all'italiana (come le "privatizzazioni").
Il 58,5% del prezzo di una sigaretta e' accisa.
Il 17% e' iva.
E l'AAMS ha il coraggio di venirci a raccontare che: "Come si può evincere lo Stato interviene in modo deciso sui tabacchi lavorati penalizzandone il consumo con una tassazione che sfiora il 75% del prezzo finale."
Certo. Prezzo finale accessibilissimo, distribuzione capillare e consumo elevatissimo.
Quello che si evince se non si hanno le fette di salame sugli occhi e' che lo stato trae un guadagno ENORME dal fumo.
E hanno il coraggio di venirci a rompere per il "particolato"?
Speriamo che passi la linea degli amministratori che intendono far rispettare le direttive sul riscaldamento. Tra l'altro comporterebbe anche un bel risparmio per il paese in termini di consumo di idrocarburi.
Qualche amministratore ha finalmente avuto il coraggio di ammettere che sono i riscaldamenti il problema, e che li' si deve intervenire, ma la maggior parte parla, di nuovo, di "necessarie misure impopolari". Targhe alterne, blocco del traffico, blocco delle auto "inquinanti" (qualsiasi cosa voglia dire), persino uno squilibrato che ha proposto il limite degli 80 all'ora in autostrada.
Sia chiaro: non sono proposte "impopolari" ma "illegittime e indemocratiche".
A fronte di questi vaneggiamenti si apprende che i fumatori aumentano da 11 milioni a 13 milioni, e che una sigaretta emette per chi la fuma e chi ne subisce il fumo passivo concentrazioni di sostanze tossiche pari a 400 volte i limiti massimi raggiunti dagli "allarmi inquinamento"...
Aumento dei fumatori da cui lo stato trae un lucro ENORME.
Infatti, ci han raccontato che lo Stato non gestisce piu' il tabacco, ma se andiamo a vedere cosa dice l'AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) vediamo che e' il solito papocchio all'italiana (come le "privatizzazioni").
Il 58,5% del prezzo di una sigaretta e' accisa.
Il 17% e' iva.
E l'AAMS ha il coraggio di venirci a raccontare che: "Come si può evincere lo Stato interviene in modo deciso sui tabacchi lavorati penalizzandone il consumo con una tassazione che sfiora il 75% del prezzo finale."
Certo. Prezzo finale accessibilissimo, distribuzione capillare e consumo elevatissimo.
Quello che si evince se non si hanno le fette di salame sugli occhi e' che lo stato trae un guadagno ENORME dal fumo.
E hanno il coraggio di venirci a rompere per il "particolato"?
Speriamo che passi la linea degli amministratori che intendono far rispettare le direttive sul riscaldamento. Tra l'altro comporterebbe anche un bel risparmio per il paese in termini di consumo di idrocarburi.