<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La situazione del Gruppone [ Alfa inside ] | Il Forum di Quattroruote

La situazione del Gruppone [ Alfa inside ]

MARPIONNE ANNO ZERO ? LA FIAT RIPIOMBA NEL BUIO PRE-MARCHIONNE: LA QUOTA DEL MERCATO EUROPEO (ITALIA ESCLUSA) STA PRECIPITANDO AI LIVELLI CHE L?AD AVEVA TROVATO AL SUO ARRIVO, NEL 2004 ? PER RIPRENDERSI DALLA BATOSTA SARà NECESSARIO UN ATTO DI FEDE DEGLI OPERAI DI POMIGLIANO E IL SUCCESSO (A RISCHIO) DELL?ACCORDO CON CHRYSLER?

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Luca Piana per L'espresso"

Ce la farà la Fiat? In queste settimane, mentre l'attenzione era concentrata sul futuro della fabbrica di Pomigliano, la casa automobilistica guidata da Sergio Marchionne si è ritrovata a vivere un momento di mercato negativo come non accadeva da tempo. Negli ultimi anni, infatti, la Fiat aveva mostrato una continua progressione nelle vendite o almeno, da quando era scoppiata la recessione mondiale, nelle quote di mercato.
marchionne napolitano

E la percezione di un risanamento ormai acquisito sembrava un dato di fatto, per di più dopo l'applaudito ingresso nell'americana Chrysler. A partire da aprile, però, la situazione è tornata a farsi difficile e alcuni problemi nelle strategie commerciali e di prodotto impostate da Marchionne sono venuti alla luce tutti insieme.

Poco più di un anno fa, nel maggio 2009, la Fiat aveva raggiunto una quota di mercato molto lusinghiera, non solo in Italia. In Europa occidentale aveva toccato un picco del 9,3 per cento, raggiunto anche grazie ai miglioramenti in mercati cruciali come Germania e Gran Bretagna.

Da allora, però, la situazione per l'azienda torinese è andata deteriorandosi rapidamente e, stando ai dati provvisori, il mese di maggio 2010 si è chiuso con una quota di mercato molto più bassa, ferma al 7,9 per cento. Un tracollo che, fra i big, ha visto dimensioni analoghe solo per Toyota e Opel, due marchi che vivono un momento piuttosto buio.
Le espressioni di Sergio Marchionne durante la presentazione del piano al Lingotto

Che cosa è accaduto? La risposta va cercata nella fine dei piani di incentivazione che in diversi Paesi d'Europa, dopo lo scoppio della crisi, erano stati avviati per dare ossigeno all'industria dell'auto, premiando in particolare le auto a più basso consumo. Si calcola che gli sconti garantiti dai governi nel 2009 abbiano gonfiato le vendite di quasi 3 milioni di vetture, più della metà nella sola Germania.

E la Fiat, grazie all'ampia gamma di motori più piccoli e ad alimentazione alternativa (Gpl e metano), aveva fatto il pieno. Sul mercato tedesco, ad esempio, nei primi cinque mesi del 2009 aveva venduto 92.038 unità, con una quota del 5,64 per cento, un'enormità per un contesto da sempre difficile per il produttore italiano.

"In Germania non era mai stata attuata una campagna di rottamazione di così ampia scala: il successo di marchi come Fiat, Kia o Hyundai indica che, grazie a prezzi di listino molto aggressivi, le aziende sono riuscite a fare breccia fra clienti che, in precedenza, compravano magari un'auto usata. Allo stesso prezzo, invece, l'anno scorso hanno potuto portarsi a casa una Panda nuova", spiega un esperto come Marco Santino, partner della società di consulenza A.T. Kearney.
Fiat by diesel

Dopo la sbornia, però, Fiat si è risvegliata con il mal di testa. Da gennaio le vendite in Germania si sono ridotte a meno della metà e la quota del mercato europeo, Italia esclusa, sta tornando verso livelli vicini a quelli che Marchionne aveva trovato al suo arrivo a Torino, nel 2004.

Secondo le serie storiche elaborate da Jato Dymamics, una società internazionale specializzata nella ricerca sul mercato automobilistico, a fine aprile (fino a quando sono disponibili numeri definitivi) la quota di mercato del gruppo in Europa occidentale, se si esclude l'Italia, era pari al 3,67 per cento, meglio del durissimo 2005 ma poco più alta del 3,41 del 2004.
MArchionne Fiat

Ed è probabile che, nel breve, la discesa non sia destinata a fermarsi, via via che termineranno gli incentivi in Spagna e Gran Bretagna, dove Fiat sta ancora facendo bene. Esagerando un po', si potrebbe dire che dopo sei anni la cura Marchionne, almeno sui mercati europei, deve ripartire quasi da zero.

In verità, non è detto che la fiammata del 2008- 2009 non dia qualche ricaduta positiva più duratura: "Il successo nella campagna degli eco-incentivi e l'exploit della 500 hanno contribuito a restituire freschezza al marchio Fiat, che in Paesi come la Germania era percepito come molto debole", osserva Santino. Che, però, aggiunge: "Allo stesso tempo l'effetto trascinamento sugli altri modelli del gruppo è stato più limitato di quanto si sperasse".
Logo "Chrysler"

Lo scorso aprile, durante la presentazione del piano industriale della nuova Fiat-Chrysler, Marchionne aveva messo le mani avanti, spiegando gli insuccessi europei con i falliti tentativi di rilanciare Alfa Romeo e Lancia e con la persistente debolezza nel cosiddetto segmento C, quello della Bravo. Tra gli osservatori, però, questi fallimenti trovano spiegazioni più generali, che non riguardano solo i flop di modelli specifici come l'Alfa 159 o la fatica che fa l'ultimo restyling della Punto (battezzato "Punto Evo") a difendere le posizioni.

L'elenco delle spiegazioni possibili è piuttosto lungo.
E comprende: l'incapacità di offrire una gamma più articolata, essenziale per rosicchiare posizioni in segmenti diversi dalle utilitarie; la fuga di manager verso la concorrenza, ripresa in questi ultimi anni; i continui tentennamenti su quale missione commerciale affidare all'Alfa Romeo, che per il numero uno Harald Wester dovrà ispirarsi ora a concorrenti focalizzati sulle famiglie come Volkswagen, invece che alle più prestazionali Audi e Bmw; gli obiettivi di vendita quasi rinunciatari affidati a modelli quali la Bravo, la Delta, la Mito ("È ben fatta ma io l'avrei concepita in modo diverso, meno di nicchia", ha ammesso Wester), facili da raggiungere ma insufficienti a garantire solide basi di sviluppo.

Quanto queste difficoltà peseranno nei prossimi anni, è presto per dirlo. Torino aspetta di vedere se il buon avvio dell'Alfa Giulietta (15 mila ordini in un mese) proseguirà in autunno. E un po' di fiato arriva dal Brasile, dove è stata lanciata con successo la nuova Uno e dove Fiat resta leader di mercato, con una quota in maggio del 22,5 per cento. Dal punto di vista finanziario, poi, è stato lo stesso Marchionne a definire 2010 e 2011 come anni di transizione, in attesa dell'annunciato spin-off di camion e trattori e dell'arrivo dei modelli comuni con Chrysler.
greatwall peri- fiat panda

Non manca però chi ritiene irrealistico l'obiettivo del manager di raggiungere nel 2014 un risultato operativo di oltre 6,4 miliardi, dal'1,1 annunciato per il 2010. "Nel 2006 il management aveva presentato un piano che rappresentava un atto di fede nelle sue capacità e nella stabilità dello scenario economico.

Mentre gli obiettivi del 2006 e del 2007 sono stati raggiunti, quelli per gli anni successivi sono stati largamente disattesi. Siamo preoccupati che la storia si possa ripetere", hanno scritto gli analisti di Kepler Capital Markets in un report. Nello studio si sottolinea che gran parte dell'aumento dei margini previsto da Marchionne dovrà arrivare proprio dalla collaborazione con Chrysler, la quale conserva elevati rischi di non andare in porto nei tempi e con i livelli di efficacia annunciati.

Oltre che agli investitori, l'atto di fede è ora richiesto anche agli operai di Pomigliano, che aspettano di capire come Marchionne risolverà lo stallo sul promesso trasferimento della produzione della nuova Panda. Chiamati a dare la disponibilità a lavorare di più e a rinunciare ad alcuni diritti, devono sperare che le prossime auto partorite dall'azienda ripetano i fasti della 500 e non le delusioni di altri modelli.

Fonte: L'Espresso - via Dagospia
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-16983.htm

Come a dire: quello che pensiamo noi povveri forumisti, sprovveduti ed ignoranti, lo pensa anche la stampa, e lo hanno capito forse anche i sassi, gli alberi ed il mio cane . Gli unici ad avere la testa sotto vuoto spinto impermeabile, sono loro. Arriverà il giorno della vendita?

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articolo inquietante ma realistico , non credo possano esserci una forte alfa o una forte lancia con una fiat mal messa e purtroppo fiat è in gravi difficoltà al di fuori del settore piccole.
Persino la nuova punto evo fatica ed il guaio è che fiat non ha pronta nessuna uscita di rilievo , le famiglie italiane continuano mestamente ad acquistareauto da famiglia straniere visto che fiat dorme di brutto in questi settori.
OLtretutto mi pare che nei prossimi mesi il gruppone non abbia in previsione uscite di rilievo , gestire 3 marchi così sarebbe durissimo anche per vw , figuriamoci per corso marconi che sconta i cazzeggi passati
 
Io invece rileggo l'articolo, e soppeso la frase in cui Marpionne "giustifica il mancato RILANCIO Alfa e Lancia".

RILANCIO...uno si immagina un'operazione militare in grande stile....

Invece poi ti rendi conto che Marpionne ha deliberato 1 ( una ) Alfa regolarmente in vendita: la Mito, derivata dalla Punto, e poi 1 ( una ) Lancia: la Delta, basata sulla Bravo. Tutta una serie di concept acclamatissimi, invece, sistematicamente cestinati: Kamal, la Fulvia Spider, ecc...

Quindi, il grande manager de sti cazzi voleva RILANCIARE due marchi interi...........con due auto: il marchio sportivo con un'utilitaria, quello di lusso con una compatta, entrambe prodotte ricarrozzando modelli Fiat. Dopodichè i due ( 2 ) modelli di cui sopra non vanno come dovrebbero, e lui si riempie la bocca con niente di meno che "mancato rilancio".

E' come se io dovessi rilanciare il marchio Armani + Prada.......presentando una mutanda ed una cannottiera, ricavate ricamando i relativi brand su una mutanda ed una cannottiera della UPIM. L'operazione fallisce, ed io lo chiamo "mancato rilancio".

Applauso.

Qualcuno gli spieghi magari il concetto di "gamma di prodotti". Poi, quando avesse capito, magari gli diamo anche due ripetizioni sul concetto di "rilancio di un marchio". Fino ad allora userei termini meno altisonanti.
 
Notiza fresca...spin-off di Iveco e CNH questo mese...

Fiat to launch truck spin-off this month, report says

July 3, 2010 12:01 CET
MILAN (Reuters) -- Fiat S.p.A. will launch the spin-off of its truck and farm kit activities later this month, aiming to have two listed companies by the year-end, Italy's leading daily newspaper said on Saturday.

Fiat announced in April the plan to set up a separately listed company, to be called Fiat Industrial, which will own the group's stakes in truck unit Iveco and farm and construction equipment maker CNH Global NV.

Corriere della Sera newspaper said that on July 21, when Fiat's board is due to meet to approve second-quarter results, it will also call a shareholder meeting for September to approve the spin-off plan.

The existing Fiat company is due to keep the group's auto activities, including its own Fiat brand, Lancia and Alfa Romeo, as well as luxury brands Ferrari and Maserati.

Fiat also has a 20 percent stake in Chrysler Group.

The board meeting will appoint advisers for the spin-off, the newspaper said citing possible names as Goldman Sachs, UniCredit, Intesa Sanpaolo's unit IMI, and Italy's Banca Leonardo.

If shareholders approve the plan in September, a 60-day legal delay is required during which debtholders can query the operation, it said, adding that opposition is not expected.

Fiat was not immediately available to comment.

Fonte: Automotive News Europe
 
certo BC che con la temperatura esterna a 40° e questi "polpettoni indigesti" che ci posti... ci vuoi proprio male eh... :D

ma una notizia più fresca e piacevole...? si trova...?

:lol:
 
Non so se sia più triste o più comico (inteso come amara ironia) il fatto che chi analizza criticamente la situazione di Alfa (e Lancia), venga aspramente criticato a sua volta dalla "curva Mirafiori" (siamo arrivati all'accusa di anti-italianismo :rolleyes: ), per poi veder confermate le proprie analisi da Mirafiori stessa.
Si è gridato allo scandalo quando si è detto che Alfa non poteva competere con i marchi premium, e Wester "punta" VW come target; così come si è detto che MiTo e Delta non erano all'altezza dei rispettivi marchi, e adesso si scopre che il rilancio, che da quei modelli avrebbe dovuto prendere vita, ha già il fiato corto...
 
autofede2009 ha scritto:
certo BC che con la temperatura esterna a 40° e questi "polpettoni indigesti" che ci posti... ci vuoi proprio male eh... :D

ma una notizia più fresca e piacevole...? si trova...?

:lol:

Sorry...non avevo pensato al caldo...sto sdraiato sotto una quercia palustre a bordo vasca, bimbi in ammollo. :D
 
autofede2009 ha scritto:
certo BC che con la temperatura esterna a 40° e questi "polpettoni indigesti" che ci posti... ci vuoi proprio male eh... :D
ma una notizia più fresca e piacevole...? si trova...? :lol:

Ti tiro su io :lol: :lol: :lol:

Ecco Lesbo, Drag e Cool: le "nuove" 500 per il Gay Pride
Cinque modelli realizzati ad hoc per le manifestazioni in corso nel week end a Madrid


C'è la versione "Drag" e quella "Lesbo"; la versione "Leather" e quella "Cool". Cinque modelli in tutto. Disegnati in occasione delle sfilate del Gay Pride che si tengono a Madrid in questo week end. La Fiat presenta in Spagna le "nuove" 500: le vetture personalizzate, che sfileranno lungo le strade della capitale spagnola durante la marcia dell'orgoglio omosessuale, saranno poi esposte nella Plaza de Vázquez de Mella. Non è prevista la vendita.
Ogni modello è stato disegnato cercando di cogliere le caratteristiche estetiche dei gruppi che l'azienda ha deciso di rappresentare. La "Drag 500", ad esempio, è ornata di piume rosa e paillettes. Un rossetto gigante, con uno smack sulla fiancata, caratterizza invece la vettura "Lesbo". "Bear Fiat 500" è rivestita come un pelouche gigante, "Cool 500" è la più brillante di tutte, mentre la "Leather 500" punta su cuoio e borchie. Un'iniziativa, quella della Fiat, legata esclusivamente al Gay Pride di Madrid. Insomma: solo vetture da guardare, per ora.

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http://motori.corriere.it/motori/varie/10_luglio_03/fiat-orgoglio-gay_03e5d422-8690-11df-8332-00144f02aabe.shtml
 
magari le prendono i ns politici al posto dell'auto blu...

un vicino mi ha detto che oggi al Tg hanno parlato di un parlamentare trovato con 3 trans, imbottito di cocaina a tal punto che è uscito fuori e dalla finestra si è messo a urlare in stato confusionale tanto che hanno dovuto chiamare il 113...

comunque oggi anche a roma c'è il gay pride...
 
autofede2009 ha scritto:
magari le prendono i ns politici al posto dell'auto blu...
:XD: :XD: :XD:

un vicino mi ha detto che oggi al Tg hanno parlato di un parlamentare trovato con 3 trans, imbottito di cocaina a tal punto che è uscito fuori e dalla finestra si è messo a urlare in stato confusionale tanto che hanno dovuto chiamare il 113...
sì, le prime notizio poi corrette dicevano addirittura che aveva improvvisato un comizio sul balcone
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_luglio_1/festino-trans-1703302915846.shtml?fr=correlati
evidentemente i trans sono bipartisan

ma chiudiamo qui, che un conto è mandara in vacca il 3d con delle foto di auto :oops: altro conto è toccare i temi rigorosamente off limits :D
 

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