Che sia stata questa? :shock: :shock:
Incredibile a Milano, l?auto parte da sola
http://www.alvolante.it/news/incredibile_milano_auto_parte_sola-376976
Tre giorni fa, una Kia Sorento è letteralmente ?impazzita?: si è avviata da sola, urtando in retromarcia una vettura parcheggiata lì vicino. Un bel mistero.
COME NEI FILM - La macchina che si avvia da sola non è più roba da film: provate a chiederlo a Nicola Sette. Tre giorni fa, l?uomo ha parcheggiato la sua Kia Sorento in largo Treves a Milano. Secondo il racconto del proprietario, la vettura (un esemplare con cambio manuale) si è avviata da sola e ha sbattuto contro la Fiat Seicento della figlia, in sosta appena dietro. AlVolante.it si è fatto raccontare tutto: ?Dalla vetrina del bar che gestisco, ho assistito alla scena insieme ad alcuni miei clienti: sulle prime, pensavo me la stessero rubando, poi ho visto che in macchina non c?era nessuno. La vettura, che aveva la retromarcia inserita, si è messa in moto da sola?. Ma il signor Sette non s?è lasciato prendere dal panico: ?Ho raggiunto la mia auto, aperto le porte, e inserito la chiave. Sono riuscito a inserire la prima e a spostare l?auto in avanti. Dopodiché, ho spento il motore, ma si è riavviato automaticamente. Era incontrollabile. L?unica è stato staccare i cavi della batteria?.
Nicola Sette e una Sorento simile alla sua. Nella foto più in alto, la locandina del film del 1983 "Christine la macchina infernale" di John Carpenter, nel quale una Plymouth Fury del 1958 ha una misteriosa e diabolica anima.
INSPIEGABILE - Non basta: ?Ogni volta che riattaccavo i cavi della batteria, la Sorento sussultava. Come un cavallo imbizzarrito. Perfino dopo un?ora, davanti al meccanico del carro attrezzi, attaccati i cavi, non accennava a calmarsi?. Non c?è spiegazione, almeno per il momento. Forse saranno i meccanici dell?officina autorizzata Kia di viale Certosa a trovare la risposta ai quesiti. Fra l?altro, la suv del signor Sette era in ottime condizioni: 60.000 chilometri all?attivo senza mai un problema.
L?ALTRA ?CAMPANA? - AlVolante.it ha interpellato la casa coreana, che sta indagando sull?episodio e non è ancora in grado di fornire una risposta ufficiale. I tecnici escludono, però, che il motore possa essersi avviato automaticamente. Anche perché l?immobilizer toglie l?alimentazione agli iniettori. La colpa, invece, sarebbe del relè del motorino di avviamento, che avrebbe chiuso il circuito (attivando così il motorino stesso) a causa di un?infiltrazione d?acqua; vista la sua potenza, è in grado di far muovere il veicolo di qualche metro, se una marcia è inserita.
I danni subiti dall'auto "vittima" della Sorento "impazzita".
CHE COSA FARE IN UN CASO COME QUESTO? - Prima di tutto, non cercate di fermare l?auto con il vostro corpo (rischiereste solo di farvi del male). Una volta entrati (anche senza aver inserito la chiave nel quadro) premete subito frizione e freno, quindi tirate il freno a mano; dopodichè, mettete il cambio in folle, in modo da interrompere il collegamento tra il motore e le ruote. A quel punto, la macchina è bloccata: provate a girare la chiave nel quadro, per verificare se il problema persiste. In tal caso, staccate un cavo della batteria (meglio quello collegato al polo negativo) facendo attenzione a non toccare anche l?altro: la scossa elettrica può essere molto forte. Ovviamente, chiamate al più presto il soccorso stradale.
DOPPIA BEFFA - Tornando alla vicenda del signor Sette va aggiunto che, in caso di incidente fra parenti, quasi tutti i contratti Rca prevedono che i danni arrecati all?altra auto non vengano risarciti. Le riparazioni della Sorento, che ha causato il sinistro, saranno ovviamente a carico del proprietario. Ma anche i danni subiti dalla Seicento della figlia difficilmente verranno rimborsati dall?assicurazione, soprattutto se padre e figlia hanno la stessa residenza. Esiste infatti una precisa clausola contrattuale studiata per arginare il fenomeno delle truffe (fra parenti è più facile accordarsi per organizzare una frode) e poco importa se a pagarne le conseguenze sono gli automobilisti in buona fede.