Non ho fatto corsi di guida sulla neve, per lo meno non in senso ufficiale.
Però da ragazzo, quando venivano le nevicate "di una volta", più di qualche volta sono andato in una località montana poco lontana da casa e poco frequentata, dove c'era un grande piazzale circondato da prati.
Lì, con la 128 di terza mano che i miei mi avevano comprato (prima auto ad entrare in famiglia), mi divertivo a fare esperimenti con il freno a mano, il controsterzo e via dicendo, senza disturbare anima viva e, soprattutto, senza correre il benché minimo rischio, perché facevo quelle manovre a max 40km/h e la dimensione del piazzale garantiva che mi sarei comunque fermato prima di arrivare ai bordi (presso i quali, comunque, non c'erano ostacoli di sorta ma solo cumuli di neve che al limite avrebbero fatto da soffice barriera).
Se dicessi che non mi divertivo da matti mentirei spudoratamente.
Per darmi un tono serioso, però, potrei dire che forse anche da quelle esperienze (che a un 20enne di oggi probabilmente costerebbero la pubblica rispettabilità, la patente, i risparmi di un anno e chissà che altro) deriva il non panico con cui tendo ad affrontare le strade quando nevica. A dire proprio la verità, quando guido con la neve, come ho dovuto fare per qualche ora nei giorni scorsi, ciò che mi preoccupa di più non è l'idea di dover sbandare o perdere il controllo dell'auto, ma il pensiero che qualcuno mi possa venire addosso.
