<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La migliore segmento D. Alfa Romeo. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

La migliore segmento D. Alfa Romeo.

156jtd. ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
Una scelta di alcune alfa seg. D

scusa ma qui mancano tra le altre
159
156
155

Mi pare sia un sondaggio incompleto anche in considerazione che sono state le ultime segmento D di Alfa Romeo
Ti sfugge un piccolo ed insignificante particolare,per te, sono tutte Alfa prefiat e TP. ;)
 
75TURBO-TP ha scritto:
loopo ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
loopo ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
C'è un bel pò di confusione nei segmenti.
La 1750/2000, l'Alfetta e la 90 sono da inserire nel segmento E non nel segmento D.
E la 75, contrariamente a quel che scrive loopo, è la discendente della Giulietta e NON dell'Alfetta (la cui discendente è la 90).

Il segmento D dell'Alfa, nella sua evoluzione storica dagli anni '70 ad oggi è questo:
Giulia - Giulietta - 75 - 155 - 156 - 159
mentre il segmento E, sempre nella sua evoluzione storica nello stesso periodo, è questo:
1750/2000 - Alfetta - 90 - 164 - 166 - vuoto

Tornando in topic, a mio parere la miglior segmento D è stata la 75, la peggiore di gran lunga la 155. Nel segmento E per me la migliore è stata l'Alfetta, la peggiore la 166, la più incompresa (ingiustamente a mio parere) ovviamente la 90.
Saluti

Hai ragione da vendere, solo per precisare, intendevo la 75 come evoluzione in quanto usava lo stesso pianale / meccanica. L´Alfetta, per essere precisi non era ne D ne E, qualcosa in mezzo, come la 90, infatti l´Alfa6 si chiamava proprio 6 perché internamente l´E era il segmento 6.
;)
Vero il pianale era lo stesso dalla Alfetta alla 75 alla SZ RZ....l'unica che era diversa era l'Alfetta GT con passo piu' corto di 11mm.....per questo non ho detto nulla sulla presenza della 90.....la vera E era la 6,la Berlina 2000 era di segmento superiore alla Alfetta infatti rimase in produzione insieme fine al 1976 e doveva essere sostituita dalla 6 quindi alfetta e' D giulietta e' intermedia tra CD e prese il posto della giulia.

Si, giusto. Anche se la 6 derivava dall´Alfetta, aveva il cambio in blocco. Non era transaxle.
Anche se rimane un dubbio dove inserire la 90 e l´Alfetta.. secondo me non erano ne D ne E..
Ho aggiunto qualcosa alla fine. ;)

Una volta in Alfa i segmenti non erano cosi' netti

Si, ho visto ;)
Vero, usavano numeri. Sarebbe interessante sapere quando e come é nata la norma per i segmenti attuale.
 
fabiologgia ha scritto:
C'è un bel pò di confusione nei segmenti.
La 1750/2000, l'Alfetta e la 90 sono da inserire nel segmento E non nel segmento D.
E la 75, contrariamente a quel che scrive loopo, è la discendente della Giulietta e NON dell'Alfetta (la cui discendente è la 90).
Il segmento D dell'Alfa, nella sua evoluzione storica dagli anni '70 ad oggi è questo:
Giulia - Giulietta - 75 - 155 - 156 - 159
mentre il segmento E, sempre nella sua evoluzione storica nello stesso periodo, è questo:
1750/2000 - Alfetta - 90 - 164 - 166 - vuoto

Tornando in topic, a mio parere la miglior segmento D è stata la 75, la peggiore di gran lunga la 155. Nel segmento E per me la migliore è stata l'Alfetta, la peggiore la 166, la più incompresa (ingiustamente a mio parere) ovviamente la 90.

Saluti

Concordo: il segmento D dell'Alfa, nella sua evoluzione storica dagli anni '70 ad oggi è questo: Giulia - Giulietta - 75 - 155 - 156 - 159, mentre 1750/2000 - Alfetta - 90 - 164 - 166 le collocherei a cavallo del segmento superiore;
Per me la miglior segmento D è stata la 75.
 
A prescindere dalle segmentazioni di mercato, io ho votato Alfetta. Nel 1972 cadde come un'alieno nel segmento delle berline sportive, una volta riserva di caccia esclusiva del Biscione. L'Alfetta portò con sè una innumerevole serie di soluzioni tecniche all'avanguardia che ne fanno ancor oggi un esempio irraggiungibile per la maggior parte dei costruttori di auto di massa, e non solo. Per me rappresenta l'opera omnia della Casa.
 
75TURBO-TP ha scritto:
loopo ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
loopo ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
C'è un bel pò di confusione nei segmenti.
La 1750/2000, l'Alfetta e la 90 sono da inserire nel segmento E non nel segmento D.
E la 75, contrariamente a quel che scrive loopo, è la discendente della Giulietta e NON dell'Alfetta (la cui discendente è la 90).

Il segmento D dell'Alfa, nella sua evoluzione storica dagli anni '70 ad oggi è questo:
Giulia - Giulietta - 75 - 155 - 156 - 159
mentre il segmento E, sempre nella sua evoluzione storica nello stesso periodo, è questo:
1750/2000 - Alfetta - 90 - 164 - 166 - vuoto

Tornando in topic, a mio parere la miglior segmento D è stata la 75, la peggiore di gran lunga la 155. Nel segmento E per me la migliore è stata l'Alfetta, la peggiore la 166, la più incompresa (ingiustamente a mio parere) ovviamente la 90.
Saluti

Hai ragione da vendere, solo per precisare, intendevo la 75 come evoluzione in quanto usava lo stesso pianale / meccanica. L´Alfetta, per essere precisi non era ne D ne E, qualcosa in mezzo, come la 90, infatti l´Alfa6 si chiamava proprio 6 perché internamente l´E era il segmento 6.
;)
Vero il pianale era lo stesso dalla Alfetta alla 75 alla SZ RZ....l'unica che era diversa era l'Alfetta GT con passo piu' corto di 11mm.....per questo non ho detto nulla sulla presenza della 90.....la vera E era la 6,la Berlina 2000 era di segmento superiore alla Alfetta infatti rimase in produzione insieme fine al 1976 e doveva essere sostituita dalla 6 quindi alfetta e' D giulietta e' intermedia tra CD e prese il posto della giulia.

Si, giusto. Anche se la 6 derivava dall´Alfetta, aveva il cambio in blocco. Non era transaxle.
Anche se rimane un dubbio dove inserire la 90 e l´Alfetta.. secondo me non erano ne D ne E..
Ho aggiunto qualcosa alla fine. ;)

Una volta in Alfa i segmenti non erano cosi' netti

Ragazzi, stiamo continuando a fare casino sui segmenti, o meglio, li stiamo valutando con gli occhi di oggi, mentre 30 o 40 anni fa erano molto diversi.
Il segmento D aveva cilindrate 1,3-1,6, il segmento E aveva cilindrate 1,8-2,0 e il segmento F era oltre i 2 litri e fino ai 3 litri circa. C'era anche il G per le mega berline oltre i 3 litri (ed oltre i 6 cilindri).
Non confondiamo con quel che accade oggi dove troviamo il 2 litri già nel segmento D.
E non facciamoci prendere per i fondelli dalle dimensioni, l'Alfetta è lunga poco più di una GPunto di oggi ma allora i 4,3 metri erano una signora lunghezza.

L'Alfa 6 ai suoi tempi, come tutte le "over 2 litri" era considerata una segmento F, l'Alfetta negli anni '70 ed '80 era un segmento E che competeva infatti con le analoghe Fiat 132/Argenta, BMW Serie 5 (quella di quegli anni, che partiva dal 1800, non quella di oggi che è una segmento F pieno), Audi 100 (sempre di allora) eccetera.
Valutando con gli occhi di oggi la gamma di ieri è chiaro che l'Alfetta sarebbe un D e sarebbe in plateale concorrenza con la Giulietta di quegli stessi anni, avevano le stesse motorizzazioni, le stesse dimensioni, la stessa tipologia di carrozzeria...... ma 35 anni fa invece erano due auto ben distinte.

Saluti
 
Ho votato Alfetta, anche se, col cuore, avrei scritto 1750, che ha accompagnato i miei primi 4 anni di vita ( ed al mio babbo over 70 luccicano ancora gli occhi quando la nomina)
 
Certamente l'Alfetta, perchè ha rappresentato una rivoluzione nel modo di progettare un'auto da famiglia.

Se oggi qualcuno dovesse progettare una segmento E con gli stessi criteri con cui fu messa su strada l'Alfetta, ci si ritroverebbe davanti ad un'auto con soluzioni mai viste e superiori a qualunque cosa giri attualmente su strada. Una specie di UFO che farebbe invecchiare tutto il parco circolante attuale, e farebbe apparire noioso anche quello circolante fra vent'anni, come l'ALfetta fa con il parco circolante odierno, che non propone nulla di concettualmente più innovativo.

Una cosa che oggi non esiste più, visto che il livello medio della tecnologia e delle soluzioni implementato è piuttosto livellato. Non c'è più nessuno che osi nulla dipiù esotico che la classica accoppiata quadrilatero + ml.

Si potrebbe dire che, concettualmente, il mondo automobilistico attuale è ancora fermo all'Alfetta.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Certamente l'Alfetta, perchè ha rappresentato una rivoluzione nel modo di progettare un'auto da famiglia.

Se oggi qualcuno dovesse progettare una segmento E con gli stessi criteri con cui fu messa su strada l'Alfetta, ci si ritroverebbe davanti ad un'auto con soluzioni mai viste e superiori a qualunque cosa giri attualmente su strada. Una specie di UFO che farebbe invecchiare tutto il parco circolante attuale, e farebbe apparire noioso anche quello circolante fra vent'anni, come l'ALfetta fa con il parco circolante odierno, che non propone nulla di concettualmente più innovativo.

Una cosa che oggi non esiste più, visto che il livello medio della tecnologia e delle soluzioni implementato è piuttosto livellato. Non c'è più nessuno che osi nulla dipiù esotico che la classica accoppiata quadrilatero + ml.

Si potrebbe dire che, concettualmente, il mondo automobilistico attuale è ancora fermo all'Alfetta.

Concordo perfettamente, e dirò di più concettualmente il mondo automobilistico attuale ancora non è arrivato ai livelli dell'Alfetta!
 
fpaol68 ha scritto:
Concordo perfettamente, e dirò di più concettualmente il mondo automobilistico attuale ancora non è arrivato ai livelli dell'Alfetta!

Hai ragione. Vorrei anche aggiungere che quella sui segmenti delle Alfa di allora mi pare un po' una discussione sul sesso degli angeli: si sa che la capacità di diversificazione del prodotto dell'Alfa di allora non era molto sviluppata, e che quindi sullo stesso impianto di base ( ancorchè "da paura" ) la casa ha poi edificato 5 o 6 modelli diversi, in segmenti diversi ed epoche diverse.

Quello che conta è che di fatto l'Alfetta sul mercato se la vedeva con la serie 5, e la Giulietta con la serie 3. Quindi per il mercato erano una segmento E ed una segmento D. Ed erano entrambe superiori alle tedesche, su carta e su asfalto.
 
fabiologgia ha scritto:
C'è un bel pò di confusione nei segmenti.
La 1750/2000, l'Alfetta e la 90 sono da inserire nel segmento E non nel segmento D.
E la 75, contrariamente a quel che scrive loopo, è la discendente della Giulietta e NON dell'Alfetta (la cui discendente è la 90).
Il segmento D dell'Alfa, nella sua evoluzione storica dagli anni '70 ad oggi è questo:
Giulia - Giulietta - 75 - 155 - 156 - 159
mentre il segmento E, sempre nella sua evoluzione storica nello stesso periodo, è questo:
1750/2000 - Alfetta - 90 - 164 - 166 - vuoto

Tornando in topic, a mio parere la miglior segmento D è stata la 75, la peggiore di gran lunga la 155. Nel segmento E per me la migliore è stata l'Alfetta, la peggiore la 166, la più incompresa (ingiustamente a mio parere) ovviamente la 90.

Saluti
Del seg.D voto la 75 anche se comunque la 159 ha qualcosa da dire,del seg.E voto la "vuoto" ahahahahah
 
fpaol68 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Certamente l'Alfetta, perchè ha rappresentato una rivoluzione nel modo di progettare un'auto da famiglia.

Se oggi qualcuno dovesse progettare una segmento E con gli stessi criteri con cui fu messa su strada l'Alfetta, ci si ritroverebbe davanti ad un'auto con soluzioni mai viste e superiori a qualunque cosa giri attualmente su strada. Una specie di UFO che farebbe invecchiare tutto il parco circolante attuale, e farebbe apparire noioso anche quello circolante fra vent'anni, come l'ALfetta fa con il parco circolante odierno, che non propone nulla di concettualmente più innovativo.

Una cosa che oggi non esiste più, visto che il livello medio della tecnologia e delle soluzioni implementato è piuttosto livellato. Non c'è più nessuno che osi nulla dipiù esotico che la classica accoppiata quadrilatero + ml.

Si potrebbe dire che, concettualmente, il mondo automobilistico attuale è ancora fermo all'Alfetta.

Concordo perfettamente, e dirò di più concettualmente il mondo automobilistico attuale ancora non è arrivato ai livelli dell'Alfetta!

e per non correre il rischio di essere troppo avanti, in fiat l'hanno buttata nel cesso insieme a qualche migliaia di posti di lavoro.
 
Merosi1910 ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
Certamente l'Alfetta, perchè ha rappresentato una rivoluzione nel modo di progettare un'auto da famiglia.

Se oggi qualcuno dovesse progettare una segmento E con gli stessi criteri con cui fu messa su strada l'Alfetta, ci si ritroverebbe davanti ad un'auto con soluzioni mai viste e superiori a qualunque cosa giri attualmente su strada. Una specie di UFO che farebbe invecchiare tutto il parco circolante attuale, e farebbe apparire noioso anche quello circolante fra vent'anni, come l'ALfetta fa con il parco circolante odierno, che non propone nulla di concettualmente più innovativo.

Una cosa che oggi non esiste più, visto che il livello medio della tecnologia e delle soluzioni implementato è piuttosto livellato. Non c'è più nessuno che osi nulla dipiù esotico che la classica accoppiata quadrilatero + ml.

Si potrebbe dire che, concettualmente, il mondo automobilistico attuale è ancora fermo all'Alfetta.

Concordo perfettamente, e dirò di più concettualmente il mondo automobilistico attuale ancora non è arrivato ai livelli dell'Alfetta!

e per non correre il rischio di essere troppo avanti, in fiat l'hanno buttata nel cesso insieme a qualche migliaia di posti di lavoro.
Quoto tutti e tre ;)
 
Ma tra Giulia e Giulietta (ovviamente quella del '77) quali erano le differenze di comportamento su strada?
Quale era più agile?
 
Maxetto ha scritto:
Ma tra Giulia e Giulietta (ovviamente quella del '77) quali erano le differenze di comportamento su strada?
Quale era più agile?

La Giulia era istituzionalmente un 1.3 che tirava maledettamente per la sua cilindrata, il 1.6 era un di più. La successiva Giulietta con la stessa cilindrata risultava lenta ed impacciata nonostante i 95 CV che erogava il suo motore (una volta e mezza la potenza media delle concorrenti), per muoverla decentemente ci voleva il 1.6 da 109 CV e comunque non raggiunse mai l'agilità della Giulia.

Saluti
 
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