<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 234 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

L'ingegnere con la Ceed a nafta.

Per lavoro ho incontrato un ingegnere (credo elettronico, elettrotecnico, non sono sicuro) che ha da poco preso una Ceed turbo diesel.
Lavora, da remoto, per un'importante azienda francese che produce gruppi di continuità per grandi strutture (in primis ospedali).
Più o meno va a Firenze una volta al mese e, ogni due o tre mesi nei pressi di Parigi, ovviamente in aereo.
Sua moglie, ingegnere ambientale, lavora in una struttura pubblica ad una decina di chilometri da casa.
Hanno una villetta unifamiliare acquistata di recente e mi hanno chiesto se conosco qualcuno per installare il fotovoltaico.
Parlando del più e del meno, dei vari aspetti del fotovoltaico, siamo ovviamente caduti nella questione auto.
Gli ho chiesto come mai, se pensava di installare il fotovoltaico, non avesse preso una BEV, essendo peraltro in un campo lavorativo diciamo "affine".
Le solite argomentazioni, scarsa autonomia, costi maggiori, difficoltà di ricarica, durata delle batterie e, addirittura, rischio di incendio!
Gli ho chiesto, allora, quali fossero i loro utilizzi soliti dell'auto.
"Facciamo in media 30-40 km. al giorno, soprattutto mia moglie per andare a lavoro e per la scuola dei bimbi, una volta al mese prendo io l'auto per andare a Firenze, a volte due per andare in aeroporto, ogni due o tre mesi e durante le vacanze andiamo nella costa Toscana dai miei, circa 300 km. tra andata e ritorno".
Obietto garbatamente che l'uso che ne fanno è ampiamente gestibile con una BEV.
"Si, hai ragione, ma non me la sono sentita, ho le mie abitudini, faccio gasolio due volte al mese, non voglio sbattimenti. Poi non mi va di fare da beta tester, vediamo come si evolveranno le cose".

Non lo biasimo, comprendo il suo punto di vista e le sue remore.
Come dice il proverbio "chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa lascia ma non cosa trova".

Tuttavia mi lasciano perplesso questa sorta di "svogliatezza" e di mancanza di curiosità anche da parte di persone giovani verso quelle che sono, comunque le si voglia valutare, innovazioni.
 
Non è che basta mettere il fotovoltaico e magicamente diventa conveniente.
L'installazione del FV ha un costo non indifferente e serve molto tempo per ammortizzare la spesa. Inoltre, avere un'auto in carica col FV vuol dire caricare di giorno e non poter usare altri apparecchi elettronici di giorno. A meno che non si installa un impianto oserei dire quasi industriale, con costi molto più elevati, con contatori più potenti che costano di più e rendono più costosa TUTTA l'elettricità consumata, anche quella che non ha a che fare con l'auto. Più tutti i soliti discorsi sulle BEV: sono costose, la manutenzione bo, l'autonomia, le stazioni di ricarica... eccetera. Non voglio ripetermi.
A me sembra che le motivazioni per NON avere un'auto elettrica oggi siano così tante e così evidenti che non servano complicati studi e fini ragionamenti per rendersi conto che è come minimo un rischio e di sicuro un capriccio.
E non sto dicendo che sarà sempre così: le cose si stanno evolvendo rapidamente e questo per me è un motivo in più per restare fermi su soluzioni consolidate.
 
Non è che basta mettere il fotovoltaico e magicamente diventa conveniente.
L'installazione del FV ha un costo non indifferente e serve molto tempo per ammortizzare la spesa. Inoltre, avere un'auto in carica col FV vuol dire caricare di giorno e non poter usare altri apparecchi elettronici di giorno. A meno che non si installa un impianto oserei dire quasi industriale, con costi molto più elevati, con contatori più potenti che costano di più e rendono più costosa TUTTA l'elettricità consumata, anche quella che non ha a che fare con l'auto. Più tutti i soliti discorsi sulle BEV: sono costose, la manutenzione bo, l'autonomia... eccetera. Non voglio ripetermi.
A me sembra che le motivazioni per NON avere un'auto elettrica oggi siano così tante e così evidenti che non servano complicati studi e fini ragionamenti per rendersi conto che è come minimo un rischio e di sicuro un capriccio.
Il fotovoltaico lo metteranno comunque (da ALMENO 6 Kw), anche perché hanno già un impianto di climatizzazione estiva e vorrebbero passare alla pompa di calore anche per il riscaldamento, in maniera tale da disconnettersi dalla fornitura del metano.
Nelle loro condizioni, invece, a mio modo di vedere la convenienza ci starebbe TUTTA.
Che sia un capriccio è un tuo punto di vista, eviterei di essere così categorico.
Per me è soprattutto un bel risparmio, al momento.
 
L'ingegnere con la Ceed a nafta.

Per lavoro ho incontrato un ingegnere (credo elettronico, elettrotecnico, non sono sicuro) che ha da poco preso una Ceed turbo diesel.
Lavora, da remoto, per un'importante azienda francese che produce gruppi di continuità per grandi strutture (in primis ospedali).
Più o meno va a Firenze una volta al mese e, ogni due o tre mesi nei pressi di Parigi, ovviamente in aereo.
Sua moglie, ingegnere ambientale, lavora in una struttura pubblica ad una decina di chilometri da casa.
Hanno una villetta unifamiliare acquistata di recente e mi hanno chiesto se conosco qualcuno per installare il fotovoltaico.
Parlando del più e del meno, dei vari aspetti del fotovoltaico, siamo ovviamente caduti nella questione auto.
Gli ho chiesto come mai, se pensava di installare il fotovoltaico, non avesse preso una BEV, essendo peraltro in un campo lavorativo diciamo "affine".
Le solite argomentazioni, scarsa autonomia, costi maggiori, difficoltà di ricarica, durata delle batterie e, addirittura, rischio di incendio!
Gli ho chiesto, allora, quali fossero i loro utilizzi soliti dell'auto.
"Facciamo in media 30-40 km. al giorno, soprattutto mia moglie per andare a lavoro e per la scuola dei bimbi, una volta al mese prendo io l'auto per andare a Firenze, a volte due per andare in aeroporto, ogni due o tre mesi e durante le vacanze andiamo nella costa Toscana dai miei, circa 300 km. tra andata e ritorno".
Obietto garbatamente che l'uso che ne fanno è ampiamente gestibile con una BEV.
"Si, hai ragione, ma non me la sono sentita, ho le mie abitudini, faccio gasolio due volte al mese, non voglio sbattimenti. Poi non mi va di fare da beta tester, vediamo come si evolveranno le cose".

Non lo biasimo, comprendo il suo punto di vista e le sue remore.
Come dice il proverbio "chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa cosa lascia ma non cosa trova".

Tuttavia mi lasciano perplesso questa sorta di "svogliatezza" e di mancanza di curiosità anche da parte di persone giovani verso quelle che sono, comunque le si voglia valutare, innovazioni.
La convenienza sul medio lungo periodo potrebbe anche starci, anche se non è detto che uno abbia i soldi per il maggior esborso iniziale.
Il punto però secondo me è questo: vero che si tratta di innovazione, ma è una innovazione che comporta delle scomodità (chiamiamole così) e qualche rischio/incertezza.
Tutti, persino gli anziani, sono passati alla telefonia mobile prima e allo smartphone poi, perché offrono solo vantaggi.
Nel caso delle BEV invece ci sono anche delle "scomodità" che non tutti accettano, almeno per il momento.
 
Io vedo un segnale piuttosto forte nel fatto che a fare questa scelta siano due ingegneri, di cui una ambientale.....
Si, può essere.
La moglie, nello specifico, si occupa di sicurezza dei corsi d'acqua del comprensorio del Pratomagno, tuttavia entrambi non sono propriamente "ferrati" in ambito automobilistico, ho avuto la sensazione che dell'auto gliene fregasse poco e niente.
Purché faccia il suo lavoro, insomma, va bene tutto.

Ma può anche essere che siano invece molto competenti anche in tema di mobilità e che, fatte tutte le debite considerazioni, abbiano preferito rimanere sul diesel.

Io, allora, avrei preferito una Corolla come la tua......
 
non voglio sbattimenti.
Beh, come dargli torto, è dal 1886 ad oggi che le automobili ci semplificano la vita, non vedo perché ce la dovrebbero complicare. Già ci sono i vari "biciclettari" in posti più o meno istituzionali che stanno distruggendo la viabilità e per questo andrebbero esautorati, ce ne inventiamo altre?
 
Tutti, persino gli anziani, sono passati alla telefonia mobile prima e allo smartphone poi, perché offrono solo vantaggi.
in realtà lo smartphone l'avrebbero anche evitato.
Ma finché whatsapp è gratis (si fa per dire) ...
E poi, alternative?
I candy bar son praticamente scomparsi, se non costosi oggetti proprio per anziani, di marche astruse e dall'affidabilità opinabile (parlo per esperienza).
 
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