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La mia prima elettrica ID.3

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Mi sa che faccio bene a non seguirli, questi youtuber.
 
Vedi l'allegato 32732
Mi sa che faccio bene a non seguirli, questi youtuber.
Diciamo che la stragrande maggioranza dei così detti YouTuber/influencer deve monetizzare in qualche (ogni) modo la propria attività.

Quindi nel caso dello YouTuber in questione, ci potrebbero essere sponsorizzazioni da parte di gestori di colonnine, di costruttori di auto elettriche, di servizi di nlt per privati o aziende dedicati al mondo elettrico...

Come diceva agri il punto, come nel resto dell'informazione, è di prendere qualche spunto o dettaglio ma certamente non vanno presi come oracoli (per tanti motivi, non solo per le sponsorizzazioni). ;)
 
Indubbiamente sei persona che sa discernere.
Per quanto mi riguarda, differentemente da tanti, per quel poco che ho visto non lo stimo.
Come in genere non stimo nessun "fenomeno" del tubo.
E, per conto mio, molti, se non tutti, si prostituiscono per un loro seppur piccolo tornaconto.

Come dice il mio babbo, per niente neanche il cane muove la coda.

P.S. era in risposta al post di a_gricolo...
 
il problemi degli youtuber per me non è invece nelle sponsorizzazioni, o meglio quelle lo sono ma uno se le conosce fa la tara, ma il modo in cui monetizzano . Credo che tutti sappiamo come funziona il guadagno, le pubblicità vengono dirottate sul canale a seconda del seguito che questo ha e di conseguenza si ha una parte di quanto gli inserzionisti pagano, da qui mi viene quindi il dubbio che ci sia un interesse, di per se lecito, a trattare solo quello che la gente vuole sentire, che poi innesca un circolo vizioso e non se ne esce.
 
il problemi degli youtuber per me non è invece nelle sponsorizzazioni, o meglio quelle lo sono ma uno se le conosce fa la tara, ma il modo in cui monetizzano . Credo che tutti sappiamo come funziona il guadagno, le pubblicità vengono dirottate sul canale a seconda del seguito che questo ha e di conseguenza si ha una parte di quanto gli inserzionisti pagano, da qui mi viene quindi il dubbio che ci sia un interesse, di per se lecito, a trattare solo quello che la gente vuole sentire, che poi innesca un circolo vizioso e non se ne esce.

Poi c'è da dire che gli algoritmi dei social propongono appunto ciò che l'utente desidera, non è un caso se tutti i post che trovo fanno capo a tre o quattro tematiche.... comunque, credo che il discorso sia più o meno lo stesso delle ricerche in rete fatte con Google, ma anche con la stessa I.A.: sono attendibili nella misura in cui conosci a fondo l'argomento e riesci a separare il grano dalla pula..... ma se sei completamente profano, come spesso avviene su questioni tecniche, la separazione di cui sopra diventa problematica.
 
Ultima modifica:
Poi c'è da dire che gli algoritmi dei social propongono appunto ciò che l'utente desidera, non è un caso se tutti i post che trovo fanno capo a tre o quattro tematiche.... comunque, credo che il discorso sia più o meno lo stesso delle ricerche in rete fatte con Google, ma anche con la stessa I.A.: sono attendibili nella misura in cui conosci a fondo l'argomento e riesci a separare il grano dalla pula..... ma se sei completamente profano, come spesso avviene su questioni tecniche, la separazione di cui sopra diventa problematica.

per me tutto giusto quello che dici, c'è di base poi la capacità di chi accede a questi contenuti di distinguere i contenuti e di fare la tara.
 
se sei completamente profano, come spesso avviene su questioni tecniche, la separazione di cui sopra diventa problematica.
E' esattamente per questo motivo che la fanfara del "i social non sono pericolosi, ma vanno saputi usare" è una emerita sciocchezza. I social sono per loro stessa definizione (cioè per come sono stati sviluppati, dopo l'innocente pensata inziale di Mark Z. che poi ha giocato il jolly col diavolo) uno strumento per turlupinare "la gente", cioè i non addetti ai lavori. A mio avviso quell'ignobile mantra si potrebbe applicare alle armi... stessa cosa.
 
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Oggi la id.3 mi ha portato a Montalcino (in parte lungo il tracciato di strade bianche dell'eroica).
L'occasione è stata un sopralluogo presso un'azienda vinicola, insieme a due dirigenti di una società delle mie parti.
Abbiamo preso la id.3 al posto delle loro Q3 e Q5 TDI 2.0.
I tempi erano strettini causa complessità dell'impegno lavorativo e, compatibilmente con le strade non propriamente dritte, abbiamo tenuto un buon passo, sia all'andata che al ritorno.
Non mi è venuto di fotografare il display prima di attaccare la spina, ma al termine dei circa 210 km il consumo è stato di 12,8 kWh/100 km.
Non c'era bisogno del clima.
I due compagni di viaggio si sono detti stupiti della fluidità di marcia nei saliscendi delle crete senesi, delle doti di ripresa e, ovviamente, della silenziosità del cassonetto.
Poi abbiamo tirato le somme dei consumi...
 
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Al momento l'autonomia teorica sembra mantenersi a livelli discreti.
In compenso tra 51 giorni scade il tagliando (che fortunatamente è già stato pagato dal proprietario precedente).
 
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