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La metà degli automobilisti sorpassa senza frecce

seconde una gran cosa l'ha detta Streak, con la maggior parte degli automobilisti che guida stravaccati, a 2 metri dal volante, e con l'unica mano al centro della corona mettere la freccia diventa un azione meno intuitiva se non meno pratica.
 
"metti la freccia a destra", ci vuole molta meno fatica a muovere il dito.
senza considerare che poi magari capisce male, e ti abbassa la ventola, oppure accende il riscaldamento del sedile del passeggero.

Pensa poi se, appena dici "metti la freccia...", ti fa partire una canzone che si intitola proprio "La freccia"...
 
Ma poi un sistema vocale riuscirebbe a capire uno slang tipicamente italiano?
Se è forbito riconoscerebbe solo il termine "indicatore di direzione" :emoji_wink:
E in tal caso finchè hai finito di pronunciarlo e il sistema ha riconosciuto la frase hai già spalmato sul guardrail un auto che ti sorpassa a sinistra.
 
Lo dicevo perchè se il problema fossero davvero le mani occupate col telefono o altro si potrebbe sopperire con la voce.
Poi cambierebbe poco se,al di la delle possibili incomprensioni,uno dice Mercedes metti la freccia quando ormai sta già svoltando.
 
È l’inciviltà, l’atteggiamento self centered e il totale menefreghismo per le regole. Ho guidato in tante parti del mondo (anche in Canada e negli USA) ma i peggiori atteggiamenti alla guida li ho visti qui. All’estero le frecce le usano praticamente tutti, le rotonde vengono affrontate correttamente, i limiti generalmente rispettati e nessuno sorpassa con la linea continua. Qua da noi invece? Generalmente l’inosservanza delle regole è un qualcosa di circoscritto ad alcune fasce sociali, mentre qua da noi l’atteggiamento di disinteresse per gli altri e la maleducazione hanno permeato la società. Questi sono gli italiani, tristemente famosi in tutto il mondo.
 
Condivido tutto. Un piccolo appunto su questa tua frase: all’estero non ci sono rettilinei di 3km senza accessi laterali con linea continua.
Qui spesso la segnaletica orizzontale è messa pene di cane
Confermo.
Addirittura, ci sono strade dove la linea di mezzeria è costantemente continua, e l'unico tratto dove è discontinua, si trova non in rettilineo, bensì in curva!
 
gli stanieri si adeguano ai nostri comportamenti,nei paesi di provenienza si comportano in modo totalmente diverso,ma li i controlli ci sono veramente e sono dolori.
Non che mal comune e' mezzo gaudio
Eh, no, non sono d'accordo, guidare in autostrada in Francia, e pure in città, è molto peggio che guidare a casa nostra
 
Beh, per esempio io quando varco il confine ed entro in Svizzera o in Austria (ma anche in Francia) divento un automobilista modello, nel senso che rispetto pedissequamente anche i limiti di velocità.
In Italia (bando alle ipocrisie) no, non sono così rispettoso dei limiti di velocità... così come non lo sono la stragrande maggioranza degli italiani.
Però quando viaggio all'estero trovo che i limiti di velocità hanno un certo significato, cosa che spesso in Italia non capita ( vedi tratti a 20-30kmh senza nessun legame con la condizione esterna : anche in francia, lungo le statali ci sono limiti molto bassi nell'attraversamento dei paesi, ma i limiti sono strettamente legati all'inizio e alla fine dell'attraversamento
 
Eh, no, non sono d'accordo, guidare in autostrada in Francia, e pure in città, è molto peggio che guidare a casa nostra
Ho letto le pagine precedenti pensando proprio a qualcosa del genere, e sorridevo della bonaria semplicità nel giudicarci "nani al cospetto dei giganti" in maniera così tranchant.

Io ho avuto la (s)fortuna (dove la s dipende da dovere, piacere, bel tempo, stagioni pessime, voglia, controvoglia e così via) di percorrere tanta strada al di fuori dei nostri confini.

La Francia, tra tutti i paesi, non la metterei esattamente tra quelli virtuosi sotto il profilo della guida. Certamente guidare in piacevoli strade lontane dai grandi centri limita di molto la possibilità di trovare il famoso "matto al volante", ma questo è vero anche da noi, e dappertutto (intendo in ogni regione).

Andando oltre, e riferendomi all'esperienza più recente che, fino a 2 anni fa (terminata poco dopo l'inizio del covid), per alcuni anni ogni mese/mese e mezzo andavo a Tolone in auto per lavoro e posso confermare che la quantità di inetti, distratti, "criminali" e strapazzatori del (loro) cds che ho incontrato è senza alcun dubbio statistico molto superiore a quanto osservo giornalmente nel milanese/lombardo. Senza alcun dubbio (parliamo di 5/7 ore di viaggio a + altrettante r ogni volta più parecchi km a raggio su Tolone).

Mi si potrà dire che essendo il sud della Francia è un po' diverso dal resto, io posso dire che anche attorno a Parigi (e dentro peggio che mai anche se lì da turista ci si sposta prevalentemente coi mezzi) è lo stesso!

Posso concordare che in alcune zone della Svizzera si guidi con più civiltà e rispetto (ma non dappertutto, e comunque è solo repressione pura e semplice), stesso dicasi per la Germania dove ho sempre trovato piloti provetti che superavano molto oltre il limite (in genere viaggio sempre sul filo del limite, ovunque) in posti abbastanza pericolosi e con condizioni avverse.

In Austria ho invece trovato molta più serenità, anche nei centri più grandi; ma vale lo stesso anche nel norditalia, escludendo le autostrade dove anche a 137 km/h rischi di essere oggetto di scarseggiate infinite (che cerco cmq di prevenire).

La questione indicatore di direzione è solo una delle tante sfaccettature dei comportamenti "migliorabili" alla guida, analizzando le cose più nel complesso i problemi sono gli stessi un po' ovunque a simili densità abitativa e di veicoli, unita a dimensione/tipologia di strade/zone.

Perché è chiaro che nelle alte valli lombarde o nei paesini della campagna Umbra ci si muova quasi come ci si potrebbe muovere nei sobborghi di Stoccolma, indicatori di direzione inclusi.

Scusate la lunghezza ma a me l'andazzo del tutti sono meglio di noi, e sempre, è una cosa che ha sempre messo un po' di prurito. :D

Che abbiamo un sacco di problemi e della malagestio è vero e bisogna osservare disincantati quanto ci troviamo a vivere, però da lì al mito degli altri "ce ne corre" (e poi, se vai a vedere, questi miti hanno sempre un'altra faccia della moneta).
 
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