Ho rivisto con piacere il film Rush.
A differenza della maggioranza dei film sul tema delle corse, con riprese improbabili, trama idiota e dialoghi ridicoli, qui le sequenze sono spettacolari ed anche la storia ha il suo spessore e credibilità.
I primi piani dei semiassi, degli scarichi, il rumore, la lancetta del contagiri su fondo nero che va al limite, le immagini ripetute della fascia tricolore della Ferrari 312 col cavallino e lo specchietto Vitaloni denunciano la mano dell'appassionato esperto. Complimenti.
Però, oltre alla grave mancata citazione di Merzario nel salvataggio, una critica da Lancista va fatta. La sequenza della Lancia 2000 era per me ignota e potenzialmente gustosa, il modello molto bello (anche se la macchina non aveva le targhe originali), ma la rappresentazione dei 2 italiani proprietari della 2000 del tutto macchiettistica e lontana dall'utente tipo all'epoca della signorile berlina. Sembrava presa dal consunto luogo comune dei nostri connazionali emigrati visti come dei poveri rozzi deficienti, piccoli, neri e pelosi. Evidentemente negli USA eravamo e siamo ancora visti cosi.
saluti.
A differenza della maggioranza dei film sul tema delle corse, con riprese improbabili, trama idiota e dialoghi ridicoli, qui le sequenze sono spettacolari ed anche la storia ha il suo spessore e credibilità.
I primi piani dei semiassi, degli scarichi, il rumore, la lancetta del contagiri su fondo nero che va al limite, le immagini ripetute della fascia tricolore della Ferrari 312 col cavallino e lo specchietto Vitaloni denunciano la mano dell'appassionato esperto. Complimenti.
Però, oltre alla grave mancata citazione di Merzario nel salvataggio, una critica da Lancista va fatta. La sequenza della Lancia 2000 era per me ignota e potenzialmente gustosa, il modello molto bello (anche se la macchina non aveva le targhe originali), ma la rappresentazione dei 2 italiani proprietari della 2000 del tutto macchiettistica e lontana dall'utente tipo all'epoca della signorile berlina. Sembrava presa dal consunto luogo comune dei nostri connazionali emigrati visti come dei poveri rozzi deficienti, piccoli, neri e pelosi. Evidentemente negli USA eravamo e siamo ancora visti cosi.
saluti.