OT: dipende cosa si intende per “integrazione”.
Ho vissuto 8 anni in Inghilterra, lavorando sia in un ambiente pieno di “inglesi” (metto il virgolettato perchè erano la maggior parte inglesi di passaporto ma per lo più figli di emigranti ex-commonwealth) sia in un ambiente dove ci sono italiani, spagnoli, portoghesi, polacchi ecc e ho constatato che la VERA integrazione è difficile direi quasi impossibile. Al massimo direi che la cosa viene “sfumata” tra paesi del sud europa e paesi nordici ma manco tanto.
Alla fine i “gruppi” erano inevitabili: italiani con italiani ecc.
In Veneto a Cittadella mia moglie ha i parenti da 40 anni stanno la, dire che sono INTEGRATI è un parolone. Di “veneto” non hanno preso nulla sono rimasti Campani-inside.
Inoltre lo posso confermare anche adesso che vivo in Lombardia, anche qui ci sono tantissimi seconde generazioni figli di emigrati dal sud e sono abbastanza chiaramente riconoscibili dagli autoctoni.
E dico PURTROPPO, ma è così.
Perchè integrarsi non vuol solo dire avere rispetto o essere rispettati, lavorare e pagare le tasse (fino a li è facile) ma anche assimilare tradizioni, usi, cultura e mentalità del posto (questo secondo step è difficile).