<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La fragilità dell'essere umano | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

La fragilità dell'essere umano

Farei dei distinguo. In Lombardia le scuole sono generalmente serie e selettive, per cui se un ragazzo ottiene 100, vuol dire che è davvero in gamba.
Mah, parlo di Lodi e dei suoi Licei. Ce ne sono un paio "importanti" e da lì escono solo i migliori. La borghesia lodigiana DEVE passare in quei licei. Poi ... vabbé ... figlie di amici li hanno frequentati, ragazze in gamba che han fatto l'Uni col massimo dei voti avevano problemi con alcuni professori ... non con le materie ...

Poi ho visto mia figlia, non è mai stata da tutti 10 (anche se poi all'uni è uscita con lode studiando quel che le piace) ... anche stasera si parlava "del mondo" e si lamentava di avere lacune accumulate a scuola.
Poi magari son io che penso d'aver imparato di più ai miei tempi perché studiare m'è sempre piaciuto (purtroppo anche adesso perdo ore di sonno leggendo cose che catturano il mio interesse).
La sensazione che qualcosa mancasse rispetto "ai miei tempi" all'ITIS era ben marcata.

Faccio un esempio banale: mia figlia di chimica ci capiva una cippa. Bene alla terza fetta mi son rotto le balle e preso in mano il libro ho iniziato a togliere ruggine dalla mia chimica del biennio e rispiegargliela.
Alla fine prendeva bei voti e la prof un giorno le chiese com'era possibile visto che in classe quando spiegava lei mostrava di non capire nulla. Le rispose che capiva quando "me lo spiega mio padre" ... la prof ammutolì e le compagne iniziarono a farsi spiegare chimica da mia figlia.
Siamo d'accordo che se io perito industriale in informatica riesco a spiegare chimica meglio di un laureato che di mestiere fa l'insegnate, qualcosa non funziona? E non era proprio un caso così isolato - solo il più eclatante :rolleyes:
 
In realtà, non è faticoso, almeno non più di altri lavori meccanizzati.....

CLAAS_Atos_cabina.jpg


...purtroppo, non è neppure redditizio.....

In Puglia, dove c'è olio e vino di qualità, lo è. Conosco miei coetanei che guadagnano bene. Però parliamo di gente che possiede ettari ed ettari, non il campicello. Io li ammiro molto, perché non riuscirei ad alzarmi alle 5 del mattino.
 
Già parecchi anni fa dei lontani parenti hanno smesso perchè dicevano che in certi casi conveniva più lasciar marcire tutto piuttosto che pagare personale e macchinari per raccogliere e poi vendere alla grande distribuzione.
Forse si salvano ancora nelle piccole aziende agricole che si gestiscono più o meno in famiglia e poi vendono direttamente al pubblico.
Mah, non saprei. Conosco almeno 3 coetanei che lavorano la terra e danno lavoro ad altre persone. Certo, parliamo di persone che sanno il fatto loro, nel senso che conoscono bene il mestiere, non si sono improvvisati contadini per mancanza d'altro. Io per esempio non saprei da dove iniziare, non avendoci mai lavorato e farei fallire tutto nel giro di 3 mesi .
 
In Puglia, dove c'è olio e vino di qualità, lo è. Conosco miei coetanei che guadagnano bene. Però parliamo di gente che possiede ettari ed ettari, non il campicello. Io li ammiro molto, perché non riuscirei ad alzarmi alle 5 del mattino.
Un mio ex compagno delle elementari tornato giù da ragazzo adesso lavora in una azienda agricola e da wu vediamo che è in movimento ben prima delle 5 :D

Non se la passa malissimo ma non è che navighi poi nell'oro. anzi.
 
Faccio un esempio banale: mia figlia di chimica ci capiva una cippa. Bene alla terza fetta mi son rotto le balle e preso in mano il libro ho iniziato a togliere ruggine dalla mia chimica del biennio e rispiegargliela.
Alla fine prendeva bei voti e la prof un giorno le chiese com'era possibile visto che in classe quando spiegava lei mostrava di non capire nulla. Le rispose che capiva quando "me lo spiega mio padre" ... la prof ammutolì e le compagne iniziarono a farsi spiegare chimica da mia figlia.
Grandissimo :)
 
Siamo d'accordo che se io perito industriale in informatica riesco a spiegare chimica meglio di un laureato che di mestiere fa l'insegnate, qualcosa non funziona? E non era proprio un caso così isolato - solo il più eclatante :rolleyes:

Secondo me l'insegnamento richiede attitudini e capacità che non hanno nulla a che fare con la mera preparazione.
Penso che ci siano eccellenti matematici che non sarebbero in grado di insegnare a un bambino la tabellina del 3.
Io ho provato a dare ripetizioni a una parente e onestamente mi sono reso conto che conoscere un argomento e riuscire a farlo capire a un'altra persona sono due cose molto diverse.
Poi ci sono purtroppo insegnanti che sono un po' carenti anche dal punto di vista della preparazione.
Mi ricordo un supplente di fisica che doveva controllare sul libro le soluzioni dei problemi del biennio (rivoltando il libro perchè le soluzioni dei problemi erano scritte sotto sopra).
Il professore di matematica del triennio si divertiva a risolvere equazioni complesse a mente e quasi sempre ci azzeccava.
Noi non capivamo una mazza ma era una questione marginale,il suo scopo era mostrarci quanto era bravo non far diventare bravi noi altri.
 
Mah, non saprei. Conosco almeno 3 coetanei che lavorano la terra e danno lavoro ad altre persone. Certo, parliamo di persone che sanno il fatto loro, nel senso che conoscono bene il mestiere, non si sono improvvisati contadini per mancanza d'altro. Io per esempio non saprei da dove iniziare, non avendoci mai lavorato e farei fallire tutto nel giro di 3 mesi .
poi come sempre bisogna vedere ognuno cosa pretende di guadagnare.
 
Un mio ex compagno delle elementari tornato giù da ragazzo adesso lavora in una azienda agricola e da wu vediamo che è in movimento ben prima delle 5 :D

Non se la passa malissimo ma non è che navighi poi nell'oro. anzi.

Boh. Uno che lavora la terra è un mio cugino che addirittura ha lasciato un altro mestiere perché dice che è piu redditizia la terra. Certo, ha investito nei macchinari e possiede parecchia terra da generazioni, però so che sta bene, economicamente.
Ne conosco altri che se la passano abbastanza bene. Però è un ambito nel quale sono troppo ignorante per poter capire.
 
Boh. Uno che lavora la terra è un mio cugino che addirittura ha lasciato un altro mestiere perché dice che è piu redditizia la terra. Certo, ha investito nei macchinari e possiede parecchia terra da generazioni, però so che sta bene, economicamente.
Ne conosco altri che se la passano abbastanza bene. Però è un ambito nel quale sono troppo ignorante per poter capire.

Credo che dipenda anche da cosa si coltiva e dove.
Da quanto se ne coltiva e da chi compra il raccolto.
Io ho letto storie di gente che si fa un mazzo così e quando va a vendere all'ingrosso viene preso per il collo dai colossi della gdo che pagano prezzi miseri.
Forse se la cavano ancora bene le piccole aziende agricole che si gestiscono ancora a livello familiare o quasi e vendono direttamente al pubblico.
 
In Puglia, dove c'è olio e vino di qualità, lo è

Anche nelle zone a vini DOCG del Veneto (uno su tutti il sopravvalutatissimo Prosecco) fanno una barca di soldi, e lavorano come schiavi.... ma è una nicchia. L'agricoltura estensiva rende su realtà produttive ad alta meccanizzazione (e investimenti), il "ritorno alla terra" purtroppo (o per fortuna) è un'altra utopia di qualche sciroccato che si crede Napoleone.
 
Anche nelle zone a vini DOCG del Veneto (uno su tutti il sopravvalutatissimo Prosecco) fanno una barca di soldi, e lavorano come schiavi.... ma è una nicchia. L'agricoltura estensiva rende su realtà produttive ad alta meccanizzazione (e investimenti), il "ritorno alla terra" purtroppo (o per fortuna) è un'altra utopia di qualche sciroccato che si crede Napoleone.

Qualche tempo fa le Iene avevano fatto vedere un ragazzo calabrese tornato nel paesino d'origine della sua famiglia che si era inventato l'orto social.
In pratica la gente affittava il suo orto e decideva che prodotti voleva coltivarci.
Lui si occupava della coltivazione e della raccolta e tramite social appunto avvisava i proprietari quando erano pronte le patate,le zucchine etc etc.
Come idea sembrava originale e dicevano che stava riscuotendo un certo successo,che la gente era disposta ad anticipare anche qualche centinaia di euro per avere poi la verdura fresca tutta la stagione risparmiando molto rispetto ai prezzi del supermercato.
Certo non è che la fonte sia molto attendibile però pur essendo un'eccezione e non rappresentando la regola mi è sembrata una cosa bella.
 
Ultima modifica:
Qualche tempo fa le Iene avevano fatto vedere un ragazzo calabrese tornato nel paesino d'origine della sua famiglia che si era inventato l'orto social.
In pratica la gente affittava il suo orto e decideva che prodotti voleva coltivarci.
Lui si occupava della coltivazione e della raccolta e tramite social appunto avvisava i proprietari quando erano pronte le patate,le zucchine etc etc.
Come idea sembrava originale e dicevano che stava riscuotendo un certo successo,che la gente era disposta ad anticipare anche qualche centinaia di euro per avere poi la verdura fresca tutta la stagione risparmiando molto rispetto ai prezzi del supermercato.
Certo non è che la fonte sia molto attendibile però pur essendo un'eccezione e non rappresentando la regola mi è sembrata una cosa bella.

Vado fuori tema per dire che è un'idea geniale, andrebbe ''coltivata'', migliorata e pubblicizzata il più possibile in modo che anche altri in altre parti d'Italia sfruttino l'idea. Qualità migliore, prezzi inferiori ( in rapporto alla qualità) miglior remunerazione del lavoro. Messa a punto bene la vedo un'ottima idea.
 
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