<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La fine dell'era dell'auto... | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

La fine dell'era dell'auto...

AndrewTheItalianBoss ha scritto:
Fosche nebbie si addensano sopra l'auto.

Penso e sono sicuro di non sbagliarmi, che il concetto di auto, inteso come lo intendiamo adesso, ha i giorni/mesi contati.
Siamo, insomma, alla fantomatica svolta epocale.

Oggi il petrolio ha toccato quasi i 112$, Brent 126$

Che significa?
Che l'auto per tutti diventerà l'auto per alcuni, per pochi, roba da ricchi, come negli anni '30.
I voli aerei saranno molto più costosi e tutto aumenterà.
Stamattina mio cugino che ha una pasticceria mi ha detto che la farina è già aumentata del 40% in pochi mesi.

Penso che una delle cause di questa accelerazione ancora una volta, la si debba dare alla centrale di Fukushima.
Questo disastro ci ha fatto "accorgere" che in realtà le centrali Giapponesi erano vecchie, vetuste e poco sicure.
Ecco che l'Italia...ZAC... spariti tutti i nuclearisti (con le loro 6 centrali a seguito)
La Germania le sta spegnendo pure lei...sostituendole col "sempreverde" petrolio (al momento).
In Francia stanno ripensando alle loro 55 ecc.ecc.

Ma la cosa peggiore che mi viene in mente è il povero Obama.
Di centrali in America ce ne sono 104 (CENTO QUATTRO)
L'ultima è del 1979, dopo l'incidente di three miles Island.
Avendo una centrale un ciclo di vita di 30/40 anni, ci troviamo che le "loro" centrali sono a fine ciclo.
Alcune hanno ben più di 35 anni, alcune ne hanno 40 più...quindi vuol dire progetti degli anni 50!

Obama dovrà, forzatamente, spegnerle, aumentando (ANCORA!) la richiesta di greggio.
Che sta lentamente volgendo al termine in un sacco di paesi, Arabia compresa.

Penso che entro il 2012 vedremo i 2?/litro.
Ho fatto un post qualche mese fa, che si sta rivelando di tragica attualità e soprattutto va verso la soluzione più pessimistica.

Voi che alternative vedete a questa situazione? Non ditemi l'auto elettrica che mi metto a ridere come la pubblicità dell'ENEL.
A proposito, nelle precedenti pubblicità, sullo sfondo si vedevano delle belle cupolone nucleari.
Tagliate di brutto pure quelle eh? :twisted:

catastrofista .... 8)

trascuri una variabile importante, cioè la speculazione finanziaria :D

Sono i cinesi che alterano la domanda al momento, la loro crescita non può durare all'infinito. ;)
 
marimasse ha scritto:
99octane ha scritto:
...Non e' un fatto: e' una tua opinione. Quali spostamenti siano indispensabili e quali no è una scelta di ciascuno...
Nossignore.
Se io prendo la macchina per andare a lavorare in assenza mezzi pubblici è un conto, se la prendo per fare un giretto fine a sé stesso è cosa ben diversa. La stessa differenza che corre, ad esempio, tra una alimentazione equilibrata (necessaria per l'organismo) e le abbuffate di piatti golosi. Non nascondiamoci dietro un dito.

Ribadisco: persone diverse hanno concetti diversi di "indispensabile".
Se proprio tieni a vivere in un paese dove ci si basa sul concetto di "indispensabile" deciso a priori dallo Stato, esiste la meravigliosa "repubblica" della Nord Corea.

...che gli spostamenti debbano essere limitati a quelli "indispensabili" ... e' altrettanto una tua opinione...
Mai ho detto che gli spostamenti debbano essere limitati. Ho detto, piuttosto, che tutti facciamo anche, seppure in misure diverse, spostamenti non necessari e che non mi sembra onesto negarlo.
Nessuno l'ha negato. Si sta dicendo che l'auto e' indispensabile. Che poi la si usi ANCHE per cose non indispensabili e' tutt'altro discorso.

...Se voglio prendere l'auto per andare a fare un giro senza alcuna destinazione giusto perché mi va di fare un giro e godermi la giornata, sono fatti miei...
Infatti. Basta che tu non pretenda di classificare quel giro come uno spostamento oggettivamente necessario, paragonabile a quello di chi deve prendere l'auto al mattino per potersi recare a lavorare, pena la perdita del lavoro. Altrimenti dovremmo abolire il concetto di necessità e anche quello di superfluità. Tutto meriterebbe di essere considerato necessario, perché per qualsiasi cosa si potrebbe trovare qualcuno che la considera necessaria.
...C'è gente che mangia più di quel che dovrebbe ... ma ciò non toglie che il cibo sia indispensabile...
Secondo me un po' ti diverti a fare questi giochini di parole.
Io non faccio nessun gioco di parole: sei tu che stai cercando di sostenere che siccome un bene indispensabile viene usato ANCHE per scopo voluttuario allora indispensabile non e', con una grave fallacia formale di ragionamento.

Comunque voglio stare al gioco, fingendo che tu non sappia già benissimo dov'è il vistoso punto debole di questa affermazione: "il cibo" è indispensabile, ma non è affatto indispensabile mangiarne più del necessario o, per usare le tue stesse parole, mangiarne più di quel che si dovrebbe.
Esattamente come l'automobile: per moltissime persone averne una è senz'altro indispensabile, ma ciò non significa che tutto ciò che con essa si fa sia indispensabile, così come non significa che sia indispensabile spendere per essa tutti i quattrini che si spendono.

Di nuovo fallacia formale: stai discutendo di due argomenti distinti mischiandoli, salvo poi selezionarne solo uno secondo convenienza (non ti sto dicendo che lo fai apposta, ma cio' non di meno e' un errore formale di ragionamento).
Facciamo un po' d'ordine, perche' a questo punto si sta discutendo di:
1) l'argomento in oggetto,
2) l' indispensabilita' oggettiva dell'auto
e, infine,
3) il concetto di liberta' individuale.

Quello che sto cercando di dirti, e' che

1) contrariamente a quanto afferma il post d'apertura, l'auto e' tutt'altro che finita: anzi, e' in un periodo di massima ascesa, e solo qualcuno che guarda il mondo a testa in giu' o con gli occhi chiusi potrebbe sostenere quel che sostiene il subject.

2) L'auto e' manifestamente un bene indispensabile. E e' oggettivamente necessaria a mantenere l'elementare concetto di liberta' individuale.

3) Il fatto che la si usi per scopi voluttuari non la rende meno indispensabile, ANZI. Il fatto che un certo uso non sia indispensabile da un punto di vista oggettivo non significa certo che non sia sacrosanto diritto di un libero cittadino farlo.

Ora: PALESEMENTE esiste un abuso in termini di auto. Purtroppo non nell'uso, visto che, per lo meno in una citta' come Milano, dalle 7 di mattina alle 8 di sera non c'e' NESSUNO in giro in auto che non lo sia perche' gli tocca, anche se ne farebbe volentieri a meno.
Dico "purtroppo" perche' l'abuso e' molto piu' grave.
L'uso comporta uno spreco di risorse e di ricchezza nazionale assai limitato, confronto al vero problema, che e' un mercato dell'auto assolutamente gonfiato, con un rateo di cambio di auto insostenibile, con svalutazioni allucinanti e spese esorbitanti, assolutamente per nulla.

Dal mio punto di vista le cose sono molto meno banali di così.
Se io e te ci trovassimo chiusi in un appartamento e dovessimo restarci una settimana e avessimo a disposizione cibo e acqua strettamente sufficienti per arrivare entrambi a fine settimana senza danni e io, per esercitare la mia libertà, mi mettessi ad abbuffarmi o a usare un paio di bottiglie di acqua per rinfrescarmi la faccia e i piedi, ho l'impressione che tu non mi lasceresti fare di buon grado per rispettare democraticamente le mie scelte, ma ti arrabbieresti assai. O sbaglio?
Quindi non credo proprio che si tratti di un discorso così assurdo.

La differenza tra una situazione d'emergenza e una d'ordinaria amministrazione e' abissale, e non siamo assolutamente in una situazione d'emergenza.
E se c'e' un problema di consumi, non sta certo in occidente. Figurati poi quanto conta l'Italia... considerando che Pechino e provincia da sola ha un terzo dei nostri abitanti :rolleyes:
 
Cio' detto, faccio un breve excursus OT dicendo che se esiste un uso eccessivo dell'auto (ed e' un grossissimo "SE"), un paese civile e democratico contrasta la cosa proponendo alternative, educando, informando e incentivando.
Ma siccome e' facile farne una questione "religiosa" (nel senso antropologico del termine) riducendola a un puerile discorso di "bene" contro "male", dove il male va punito e il virtuoso approva, ecco che subito chi ha il potere e lo usa in modo spregiudicato ne approfitta per guadagnarne in termini politici e/o monetari.
 
rema007 ha scritto:
catastrofista .... 8)

trascuri una variabile importante, cioè la speculazione finanziaria :D

Sono i cinesi che alterano la domanda al momento, la loro crescita non può durare all'infinito. ;)

Panta rei.
Riflettici bene. ;)
 
la cosa è molto semplice:

uno Stato veramente libero e democratico incentiva l'utilizzo di determinati mezzi e di determinate soluzioni.

In presenza di due alternative, una palesemente la più seguita ed efficiente - pur con i suoi risvolti negativi - e l'altra meno gradita, è semplicemente una stupidaggine disincentivare la prima rendendola persino meno efficace dell'altra! Semmai sarebbe necessario migliorare la seconda, rendendola più appetibile.

In altre parole se voglio rendere la bicicletta un mezzo di locomozione più efficiente del cavallo, non azzoppo il cavallo, semmai provo a montare un motore sulla bici... inventando la moto ;)
 
nuvolari2 ha scritto:
la cosa è molto semplice:

uno Stato veramente libero e democratico incentiva l'utilizzo di determinati mezzi e di determinate soluzioni.

In presenza di due alternative, una palesemente la più seguita ed efficiente - pur con i suoi risvolti negativi - e l'altra meno gradita, è semplicemente una stupidaggine disincentivare la prima rendendola persino meno efficace dell'altra! Semmai sarebbe necessario migliorare la seconda, rendendola più appetibile.

In altre parole se voglio rendere la bicicletta un mezzo di locomozione più efficiente del cavallo, non azzoppo il cavallo, semmai provo a montare un motore sulla bici... inventando la moto ;)

I regimi di tutto il mondo mascherano le loro inadempienze e inadeguatezze con legislazioni prevaricatorie volte a mascherarle. Basta rendere l'auto piu' problematica da utilizzare, con tasse esorbitanti, bolli tanto costosi quanto illegittimi, facendo sparire i parcheggi e facendo costare quelli che restano cifre da capogiro per mascherare che mancano i mezzi pubblici e quelli che ci sono sono costosissimi, fanno schifo ai maiali da tanto son lerci, sono inaffidabili e frequentati da una fauna poco raccomandabile.
 
99octane ha scritto:
...stai cercando di sostenere che siccome un bene indispensabile viene usato ANCHE per scopo voluttuario allora indispensabile non è, con una grave fallacia formale di ragionamento...
Parlerei piuttosto di grave fallacia di lettura.
Mai ho scritto che che considero l'automobile non indispensabile. Ho scritto più volte, invece, l'esatto contrario. Ho scritto anche e ribadisco, però, che non tutto quello che si fa con l'automobile è oggettivamente indispensabile (anzi) e che quindi non mi pare corretto includere nel concetto di indispensabilità e necessità ciò che invece ha a che fare con i propri capricci. Legittimi, ma pur sempre capricci.
Mai ho scritto che secondo me bisognerebbe abolire l'automobile, semplicemente perché allo stato attuale ciò è impossibile. Questo però non significa che non si possano ridurre di parecchio gli sprechi (di denaro, carburante ecc.) ad essa relativi. Si può eccome, in varie misure, senza per questo rinunciare ad alcuna delle necessità che l'automobile soddisfa e senza nemmeno adottare uno stile di vita monacale. Se poi uno non vuole, benissimo, buon per lui, ma non deve venirmi a dire che "non può". Non prendiamoci in giro.

...La differenza tra una situazione d'emergenza e una d'ordinaria amministrazione è abissale...
Non è una situazione di emergenza, ma una situazione in cui le risorse a disposizione non sono inesauribili e quindi sarebbe senz'altro sensato, pur senza esasperazioni, evitare di sprecarle.
Come dicevo, è un discorso di ampio respiro, che a mio modesto avviso dovrebbe essere sempre tenuto in considerazione, anche se ormai ci siamo comodamente abituati a considerare qualsivoglia spreco come una cosa del tutto normale o addirittura come un sacrosanto diritto. Il fatto che io sia abituato a vedere le cose in un certo modo (che tra l'altro mi conviene) non significa automaticamente che quel modo sia corretto ed equo.
 
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