<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La fine della carta stampata? | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

La fine della carta stampata?

Secondo me è anche calata la qualità giornalistica.
Mi spiego, ho l’abbonamento alla versione digitale e cartacea. Ieri dopo 2 settimane che mi è arrivata la rivista cartacea la spacchetto e mi leggo l’articolo della Formentor plugin.
Nelle varie tabelle di confronto tra Formentor 2021 e 2025 leggi degli strafalcioni tecnici , come la confusione che hanno tra capacità netta e lorda della batteria della gemella della mia , scrivendo che la capacità netta è 12,8 kWh ( quando quella è la lorda) mentre per la nuova azzeccano la capacità netta è di circa 20 kWh.
Pagare ( tanto o poco) per leggere certi strafalcioni toglie il desiderio di comprare questa o quella rivista.
 
Ecco, quest'altro ultimo intervento mi ha fatto venire in mente un altro vantaggio del giornalismo online rispetto alla carta stampata: agli eventuali errori e strafalcioni si può rimediare in tempo reale, mentre con la carta stampata non c'è niente da fare, resta così com'è.
Nella mia memoria resterà per sempre un clamoroso strafalcione su un mensile cartaceo di camper (di cui ancora conservo la pagina): "la cacata delle Marmore", che ci ha fatto ridere a crepapelle ma è veramente imbarazzante per la casa editrice.
Per quanto riguarda il mio lavoro, a volte ci arriva un errata corrige da parte degli uffici stampa per un comunicato già pubblicato, oppure ci accorgiamo troppo tardi di un errore di uno dei nostri giornalisti: nessun problema, in pochi minuti errore corretto, correzione subito online. Impossibile e impensabile con la carta stampata!
 
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Purtroppo

Le case Editrici
( per tagliare i costi )
hanno,
da 20/30 anni, almeno,
tagliato la figura del
" CORRETTORE DI BOZZE ",
e da allora....
Di BOIATE a ripetizione
se ne sono viste sin troppe
 
Ultima modifica:
Nel nostro caso siamo io, mia moglie e una nostra collega a fare da "correttori di bozze", e non è certo la nostra occupazione principale, ma mancando una figura apposita...
E non avete idea di certi strafalcioni che arrivano dagli uffici stampa, da persone che sono (o dovrebbero essere) professionisti della comunicazione. Poi un controllo di tutto ciò che scrivono i nostri giornalisti è doveroso: non esiste che un articolo venga pubblicato senza una supervisione e una validazione finale. Bisogna evitare a ogni costo che siano i lettori a segnalare l'errore.
Certo, qualcosa può sempre sfuggire (e accade più spesso di quanto vorremmo) ma per fortuna - come già detto - con l'online si può rimediare in tempi brevissimi.
Con la carta stampata, una volta stampate migliaia, decine di migliaia e a volte centinaia di migliaia di copie, non c'è niente da fare. L'unico rimedio è mettere una nota "errata corrige" nel numero successivo, ma non fa certo una bella impressione sui lettori...

P.s. per deformazione professionale rileggo sempre persino tutto ciò che scrivo sui forum come questo... e a volte pure io faccio diversi erori! :emoji_grin:
 
Errori ci stanno, e visti i tempi si accettano.

MA la perdita voluta di contenuti, per scelta editoriale nò non è giustificata/giustificabile...almeno per chi conserva memoria delle prove come devono e dovrebbero essere fatte, con dati e riferimenti.

Opinione personale comperare una rivista cartacea o digitale che abbia solo parole.....meglio non riempirsi di carta o pagare anche pochi euro per notifiche....
 
MA la perdita voluta di contenuti, per scelta editoriale nò non è giustificata/giustificabile...almeno per chi conserva memoria delle prove come devono e dovrebbero essere fatte, con dati e riferimenti.
Ma quello non dipende dall'essere digitale o cartaceo.
Anch'io ho nostalgia delle lunghe e dettagliate prove su strada di Quattroruote negli anni 80, con dovizia di particolari anche degli aspetti più tecnici (con tanto di disegni e spaccati). Mi ricordo il testo delle prove non come un blocco unico, e pure un po' troppo breve come avviene oggi, ma suddiviso in tante sezioni (da "Esterni" - sì, facevano lunghe considerazioni pure sul design - all'ultimo, che forse era "Consumo"). Certo, è molto impegnativo pubblicare prove su strada così per ogni modello che si prova, e infatti oggi anche sul cartaceo è tutto molto più sintetico.
In compenso oggi, rispetto a una volta, ci sono più misurazioni, più numeri (per es. nelle prove dinamiche) e più test specifici (per es. ADAS, costi d'esercizio delle BEV...), doverosi visto come sono le auto di oggi.
Bisogna adeguarsi ai tempi attuali, e anche l'editoria naturalmente lo deve fare.
 
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Vorrei fare un sondaggio: quanti di voi comprano il giornale tutti i giorni, o sono abbonati a un quotidiano?
E quanti invece si informano principalmente su internet, o su mezzi più tradizionali ma sempre immediati e fruibili senza andare in edicola (la TV e la radio)?
Quotidiani non ne compro da tempo, però sono abbonato a un quotidiano online.
Tuttavia sono ancora abbonato a due mensili (versione cartacea), e altri li compro in edicola sporadicamente.
Un altro mensile lo compro regolarmente in edicola, ne sono stato anche abbonato ma alla fine, nonostante la scomodità, preferisco acquistarlo in edicola perché a casa regolarmente mi arrivava con qualche giorno di ritardo, e in quel caso specifico per me era determinante visto che ci sono informazioni che mi interessano sul mese in corso.
In generale mi rattrista la chiusura delle edicole perché mi piace andare a farci un giro, dare un'occhiata a quello che c'è, e magari acquistare la rivista che ha catturato la mia attenzione, che altrimenti non avrei mai preso (neanche online, perché difficilmente l'avrei notata).
Penso che si dovrebbero e potrebbero differenziare i contenuti: se è vero che la notizia ormai non la leggo più sulla rivista, però su quest'ultima potrei trovare l'intervista esclusiva, il reportage, l'approfondimento tecnico che in rete non trovo, e che comunque su carta è più godibile.
In generale, a parte le notizie fresche, per tutto il resto preferisco ancora il cartaceo: vorrà dire che ormai sono vecchio.. sigh.
 
Quotidiani non ne compro da tempo, però sono abbonato a un quotidiano online.
Tuttavia sono ancora abbonato a due mensili (versione cartacea), e altri li compro in edicola sporadicamente.
Un altro mensile lo compro regolarmente in edicola, ne sono stato anche abbonato ma alla fine, nonostante la scomodità, preferisco acquistarlo in edicola perché a casa regolarmente mi arrivava con qualche giorno di ritardo, e in quel caso specifico per me era determinante visto che ci sono informazioni che mi interessano sul mese in corso.
In generale mi rattrista la chiusura delle edicole perché mi piace andare a farci un giro, dare un'occhiata a quello che c'è, e magari acquistare la rivista che ha catturato la mia attenzione, che altrimenti non avrei mai preso (neanche online, perché difficilmente l'avrei notata).
Penso che si dovrebbero e potrebbero differenziare i contenuti: se è vero che la notizia ormai non la leggo più sulla rivista, però su quest'ultima potrei trovare l'intervista esclusiva, il reportage, l'approfondimento tecnico che in rete non trovo, e che comunque su carta è più godibile.
In generale, a parte le notizie fresche, per tutto il resto preferisco ancora il cartaceo: vorrà dire che ormai sono vecchio.. sigh.
Ti capisco benissimo. Sapessi quanto mi manca sfogliare con tutta calma una bella rivista di carta!
Ma non me lo posso più permettere, per mancanza sia di tempo a disposizione per leggerle sia di spazio in casa per conservarle.
Già c'è la fila dei libri che devo portare in garage perché in casa lo spazio è esaurito...
 
Ma quello non dipende dall'essere digitale o cartaceo.
Anch'io ho nostalgia delle lunghe e dettagliate prove su strada di Quattroruote negli anni 80, con dovizia di particolari anche degli aspetti più tecnici (con tanto di disegni e spaccati). Mi ricordo il testo delle prove non come un blocco unico, e pure un po' troppo breve come avviene oggi, ma suddiviso in tante sezioni (da "Esterni" - sì, facevano lunghe considerazioni pure sul design - all'ultimo, che forse era "Consumo"). Certo, è molto impegnativo pubblicare prove su strada così per ogni modello che si prova, e infatti oggi anche sul cartaceo è tutto molto più sintetico.
Concordo ma anche il prezzo richiesto per alcuni potrebbe essere "impegnativo" ma ben venga se ci sono contenuti. Sennò tanto vale il videino del neopatentato che ti racconta l'auto...sul tubo, ovviamente quella del concessionario multimarca con cui collabora ed ovviamente ottima.....aggratisse....
 
Concordo ma anche il prezzo richiesto per alcuni potrebbe essere "impegnativo" ma ben venga se ci sono contenuti. Sennò tanto vale il videino del neopatentato che ti racconta l'auto...sul tubo, ovviamente quella del concessionario multimarca con cui collabora ed ovviamente ottima.....aggratisse....
Secondo me, se uno è interessato a un particolare modello di auto, servono entrambe le cose: la prova su strada fatta con metodi "scientifici" da professionisti, come Quattroruote, e i tanti video che si trovano su YouTube (senza fermarsi a quelli italiani, io ne guardo molti di più dall'estero) che non saranno "scientifici", ma danno più l'idea dell'impressione che può avere un normale utente vivendo e guidando quell'auto, senza stare tanto a guardare i freddi numeri e le stellette.
 
Secondo me, se uno è interessato a un particolare modello di auto, servono entrambe le cose: la prova su strada fatta con metodi "scientifici" da professionisti, come Quattroruote, e i tanti video che si trovano su YouTube (senza fermarsi a quelli italiani, io ne guardo molti di più dall'estero) che non saranno "scientifici", ma danno più l'idea dell'impressione che può avere un normale utente vivendo e guidando quell'auto, senza stare tanto a guardare i freddi numeri e le stellette.
Sì ma se quel metodo "scientifico" è un ricordo....che dobbiamo fare?
 
Sì ma se quel metodo "scientifico" è un ricordo....che dobbiamo fare?
Guarda, per quanto riguarda Quattroruote devo dire che, almeno per le prove più importanti, fanno un sacco di misurazioni, anche più del passato. Con questo intendo "metodo scientifico".
Quello che invece rimprovero loro sono i testi fin troppo sintetici delle prove, quindi la parte più "letteraria" e meno "scientifica". Spesso da questo punto di vista sono più esaustivi e analitici i video YouTube (soprattutto quelli esteri), e infatti quando mi interessano in modo particolare me li faccio trascrivere da NotebookLM e me li leggo con calma.
 
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