Che mi manchi, la Fabia, è certo. L'Italia invece proprio no...
Quanti di voi mi conoscono sanno dove io incontri problemi a ricordare con piacere la mia vita italiana, dal momento che ad ogni "ritorno" risponde una cattiva esperienza (prima di oggi, l'ultima era stata una banca, una filiale Unicredit nel pieno centro meneghino, che non effettua cambi di valuta, anche se in quel caso è stata colpa mia... come ho potuto pensare che in Italia le banche trattassero le valute monetarie?). Oggi, pranzando dai miei, prendo atto che la Regione Lombardia (orgoglio d'Italia, che singolarmente produce un quinto dell'intero PIL nazionale) mi avvisa che la tassa automobilistica della mia Skoda Fabia è scaduta il 31.08.2009. La missiva, inviata al mio precedente domicilio milanese (i miei genitori ora risiedono in quel di Sedriano, quindi altrove e oltretutto in provincia), mi fa capire che i baluba non hanno preso atto della vendita del veicolo. O, probabilmente, e non me ne stupirei, la stessa auto risulta nei loro uffici (forniti di liane, palme e banani) intestata sia a me che alle persone cui l'ho venduta un anno fa.
Con la documentazione in mio possesso scriverò una bella raccomandata (dalla Svizzera, perché nelle poste italiane io non metto piede), dove oltre ad allegare tutto il necessario (copia dell'atto di cessione, copia del bollo 2008-9 pagato dal sottoscritto...) farò menzione del mio attuale indirizzo elvetico, e della mia iscrizione all'anagrafe degli italiani residenti all'estero. Una decina di franchi buttati, come sempre, per l'italiuccia alla quale non affiderei nemmeno la cura del più autosufficiente degli scarafaggi.
Complimenti al sistema (ridicolo e senza speranza), complimenti agli impiegati statali di turno, complimenti a chiunque abbia fatto sì che l'Italia non abbia credibilità, non in passato, non ora, e con ogni probabilità mai.
Quanti di voi mi conoscono sanno dove io incontri problemi a ricordare con piacere la mia vita italiana, dal momento che ad ogni "ritorno" risponde una cattiva esperienza (prima di oggi, l'ultima era stata una banca, una filiale Unicredit nel pieno centro meneghino, che non effettua cambi di valuta, anche se in quel caso è stata colpa mia... come ho potuto pensare che in Italia le banche trattassero le valute monetarie?). Oggi, pranzando dai miei, prendo atto che la Regione Lombardia (orgoglio d'Italia, che singolarmente produce un quinto dell'intero PIL nazionale) mi avvisa che la tassa automobilistica della mia Skoda Fabia è scaduta il 31.08.2009. La missiva, inviata al mio precedente domicilio milanese (i miei genitori ora risiedono in quel di Sedriano, quindi altrove e oltretutto in provincia), mi fa capire che i baluba non hanno preso atto della vendita del veicolo. O, probabilmente, e non me ne stupirei, la stessa auto risulta nei loro uffici (forniti di liane, palme e banani) intestata sia a me che alle persone cui l'ho venduta un anno fa.
Con la documentazione in mio possesso scriverò una bella raccomandata (dalla Svizzera, perché nelle poste italiane io non metto piede), dove oltre ad allegare tutto il necessario (copia dell'atto di cessione, copia del bollo 2008-9 pagato dal sottoscritto...) farò menzione del mio attuale indirizzo elvetico, e della mia iscrizione all'anagrafe degli italiani residenti all'estero. Una decina di franchi buttati, come sempre, per l'italiuccia alla quale non affiderei nemmeno la cura del più autosufficiente degli scarafaggi.
Complimenti al sistema (ridicolo e senza speranza), complimenti agli impiegati statali di turno, complimenti a chiunque abbia fatto sì che l'Italia non abbia credibilità, non in passato, non ora, e con ogni probabilità mai.