<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La criminalità e l'auto. Ne parliamo? | Il Forum di Quattroruote

La criminalità e l'auto. Ne parliamo?

Buongiorno a tutti.
E' di oggi la notizia del cedimento di un tratto stradale inaugurato appena tre anni fa sulla strada statale 626 (ironia della sorte, lo stesso numero identifica la prima legge italiana organica sulla sicurezza) che collega Gela a Caltanissetta. Le indagini accerteranno cosa è accaduto, ma che sia ceduto l'appoggio della soletta al pilone o che abbia ceduto il terreno sottostante il pilone stesso, il succo è uno solo: chi può scommettere un solo centesimo che in quell'opera siano stati rispettati tutti gli standard (primo fra tutti: le imprese subappaltatrici non erano legate a clan mafiosi) sia nella costruzione che nelle fasi preliminari per la realizzazione delle fondazioni del pilastro?
Voglio far notare a tutti questa notizia in quanto, anche su Quattroruote, l'argomento criminalità organizzata rarissimamente viene accostato al nostro mondo, al mondo dell'auto. Eppure il settore auto è uno di quelli in cui le varie organizzazioni criminali operanti in Italia investono maggiormente: è infatti un settore dove, a fronte di movimenti documentali inerenti pochi prodotti, si possono movimentare (e riciclare) grandi cifre. Nelle opere pubbliche poi, le strade la fanno ovviamente da padrone nella spartizione illecita di appalti: basti pensare agli innumerevoli sequestri che hanno riguardato (anche molto recentemente) i cantieri della A3 Salerno-Reggio Calabria.
Una preghiera: non voltiamoci dall'altra parte. Se quella soletta avesse ceduto del tutto dal piano di appoggio, oggi parleremmo di 4 morti: ognuno di noi poteva essere sopra a quel viadotto.
Quanti viadotti sono stati costruiti così? Quanti sarebbero da verificare, ripristinare e sono invece sorretti da pali posticci (come 4R documentò qualche mese fa parlando della E45, se non erro)? Abbiamo o no il diritto di vivere in un paese normale dove, di fronte a certe situazioni, l'indignazione è tale da provocare reazioni politiche che non siano mere manifestazioni di contorno senza valore?
Spingiamo la nostra rivista a mobilitarsi per capire, almeno per i temi che ci interessano, che cosa sta succedendo in Italia?
 
Noto con poca sorpresa che l'argomento è stato ignorato dai più. O sono stato esaustivo io, o avevano nulla da dire i 55 che lo hanno letto.
Una cosa è certa: in altri paesi europei le strade non cadono a pezzi come da noi. Una possibile risposta al quesito elementare "perché" forse è questa: all'estero il fenomeno criminale è marginale e i controlli sugli appalti nelle opere pubbliche sono serrati. Certe imprese non riescono a fornire neppure la ferramenta di cantiere, mentre da noi diventano capofila delle imprese appaltatrici... E l'assessore che deve metterci una firma non viene protetto dal potente romano di turno.
Quindi chiedo nuovamente: nessuno ha niente da dire? Va bene a tutti rischiare la vita sulle strade perché qualche signorino si è intascato una parte consistente del denaro utile a realizzare l'opera che, necessariamente, diviene un manufatto scadente?
 
Signor Benassi, in questo paese, chiunque abbia qualcosa da dire, diventa automaticamente un comunista e quindi inaffidabile nonchè censurabile.

Si parla di ponte sullo stretto quando le infrastrutture stradali sono al collasso, vittime del malaffare quelle "nuove" dell'assenza di manutenzione quelle "vecchie".

Temo che il crollo del ponte sul pò, il cedimento sulla 626 rappresentino il prologo, spero di sbagliarmi.

"Io speriamo che me la cavo".
 
arhat ha scritto:
Signor Benassi, in questo paese, chiunque abbia qualcosa da dire, diventa automaticamente un comunista e quindi inaffidabile nonchè censurabile.

Si parla di ponte sullo stretto quando le infrastrutture stradali sono al collasso, vittime del malaffare quelle "nuove" dell'assenza di manutenzione quelle "vecchie".

Temo che il crollo del ponte sul pò, il cedimento sulla 626 rappresentino il prologo, spero di sbagliarmi.

"Io speriamo che me la cavo".
semplice,breve,chiarissimo,lapidario,e condivisibile....
"anch'io speriamo che me la cavo"
 
benassistefano ha scritto:
Noto con poca sorpresa che l'argomento è stato ignorato dai più. O sono stato esaustivo io, o avevano nulla da dire i 55 che lo hanno letto.
Una cosa è certa: in altri paesi europei le strade non cadono a pezzi come da noi. Una possibile risposta al quesito elementare "perché" forse è questa: all'estero il fenomeno criminale è marginale e i controlli sugli appalti nelle opere pubbliche sono serrati. Certe imprese non riescono a fornire neppure la ferramenta di cantiere, mentre da noi diventano capofila delle imprese appaltatrici... E l'assessore che deve metterci una firma non viene protetto dal potente romano di turno.
Quindi chiedo nuovamente: nessuno ha niente da dire? Va bene a tutti rischiare la vita sulle strade perché qualche signorino si è intascato una parte consistente del denaro utile a realizzare l'opera che, necessariamente, diviene un manufatto scadente?

Forse non ne parla nessuno perchè non c'è nulla da aggiungere.

Forse solo da riflettere bene quando sei in cabina elettorale con la matita in mano .. ;)

Ci sono politici che stanno denunciando e combattendo queste storie ma la gente segue le veline e non si informa :?
 
NEWsuper5 ha scritto:
arhat ha scritto:
Signor Benassi, in questo paese, chiunque abbia qualcosa da dire, diventa automaticamente un comunista e quindi inaffidabile nonchè censurabile.

Si parla di ponte sullo stretto quando le infrastrutture stradali sono al collasso, vittime del malaffare quelle "nuove" dell'assenza di manutenzione quelle "vecchie".

Temo che il crollo del ponte sul pò, il cedimento sulla 626 rappresentino il prologo, spero di sbagliarmi.

"Io speriamo che me la cavo".
semplice,breve,chiarissimo,lapidario,e condivisibile....
"anch'io speriamo che me la cavo"

Il mezzo gaudio però non ci coglie.
 
benassistefano ha scritto:
Noto con poca sorpresa che l'argomento è stato ignorato dai più. O sono stato esaustivo io, o avevano nulla da dire i 55 che lo hanno letto.
Una cosa è certa: in altri paesi europei le strade non cadono a pezzi come da noi. Una possibile risposta al quesito elementare "perché" forse è questa: all'estero il fenomeno criminale è marginale e i controlli sugli appalti nelle opere pubbliche sono serrati. Certe imprese non riescono a fornire neppure la ferramenta di cantiere, mentre da noi diventano capofila delle imprese appaltatrici... E l'assessore che deve metterci una firma non viene protetto dal potente romano di turno.
Quindi chiedo nuovamente: nessuno ha niente da dire? Va bene a tutti rischiare la vita sulle strade perché qualche signorino si è intascato una parte consistente del denaro utile a realizzare l'opera che, necessariamente, diviene un manufatto scadente?

io sono così allibito da certe notizie che non riesco ad aggiungere proprio nulla alla cruda realtà.
la cosa peggiore è che purtroppo in italia si fa finta di niente, come se tutto fosse normale.. e lo si sarebbe fatto anche con 4 morti in più, non ne ho dubbi.
ti faccio un plauso per tenere vivo il ricordo di quanto è successo, ma non saprei proprio proporre una contromisura alla situazione. metterla sul piano politico, come ha fatto qualcuno, è quanto mai ingenuo ed inutile.. come se non sapessimo già che son fatti della stessa pasta..
 
moogpsycho ha scritto:
benassistefano ha scritto:
Noto con poca sorpresa che l'argomento è stato ignorato dai più. O sono stato esaustivo io, o avevano nulla da dire i 55 che lo hanno letto.
Una cosa è certa: in altri paesi europei le strade non cadono a pezzi come da noi. Una possibile risposta al quesito elementare "perché" forse è questa: all'estero il fenomeno criminale è marginale e i controlli sugli appalti nelle opere pubbliche sono serrati. Certe imprese non riescono a fornire neppure la ferramenta di cantiere, mentre da noi diventano capofila delle imprese appaltatrici... E l'assessore che deve metterci una firma non viene protetto dal potente romano di turno.
Quindi chiedo nuovamente: nessuno ha niente da dire? Va bene a tutti rischiare la vita sulle strade perché qualche signorino si è intascato una parte consistente del denaro utile a realizzare l'opera che, necessariamente, diviene un manufatto scadente?

io sono così allibito da certe notizie che non riesco ad aggiungere proprio nulla alla cruda realtà.
la cosa peggiore è che purtroppo in italia si fa finta di niente, come se tutto fosse normale.. e lo si sarebbe fatto anche con 4 morti in più, non ne ho dubbi.
ti faccio un plauso per tenere vivo il ricordo di quanto è successo, ma non saprei proprio proporre una contromisura alla situazione. metterla sul piano politico, come ha fatto qualcuno, è quanto mai ingenuo ed inutile.. come se non sapessimo già che son fatti della stessa pasta..

Eccolo là puntuale il qualunquista che preferisce agitare le acque..

Allora di cosa parliamo se è poi la politica che ci governa???

Campa cavallo ....
 
Le grandi opere portano capitali a partiti e criminalità assortita.... :(

leggere il libro di un noto "comunista" come il giudice imposimato.

"Corruzione ad Alta Velocità"

E? uno specchio di come in Italia si gestiscano i grossi affari....
 
Mancano educazione, rispetto e coerenza di base. Il tutto si ripercuote poi ai livelli più alti.
Sono pessimista, al riguardo. :(
 
purtroppo in diversi casi nel settore dei lavori pubblici comprese la costruzione/gestione di strade e di opere connesse ad essa, vi è il fenomeno delle tangenti ed altre cose illegali che portano al risultato di fare incrementare il costo dell'opera e magari si costruisce in modo economico dando una qualità inferiore a quella preventivata.
Per risolvere il problema andrebbero prese diverse misure come modifiche delle norme sulla gestione degli appalti ed inoltre andrebbe modificato le procedure giudiziarie che fanno si che i colpevoli riescono a salvarsi dalle conseguenze legali del loro cattivo lavoro (mi riferisco sia a chi costruisce, a chi dovrebbe controllare ed a l funzionario pubblico che segue l'andamento dei lavori ed il loro pagamento) o che paghino solo dopo molti anni in maniera troppo leggera.

una riflessione: possibile che esco dall'Italia le strade migliorano decisamente?
 
rema07_99 ha scritto:
Eccolo là puntuale il qualunquista che preferisce agitare le acque..

Allora di cosa parliamo se è poi la politica che ci governa???

Campa cavallo ....

primo, qui dovremmo parlare di auto e non di politica.
secondo il qualunquista non sono io, ma semmai tu se pensi che basti apporre una crocetta nel posto giusto alle prossime elezioni per cambiare le cose. ci vuole ben altro, tra cui un comportamento socialmente attivo e responsabile..
comunque ripeto, non è questa la sede per trattare certi argomenti e quindi la chiudo anche per evitare inutili polemiche.
saluti
 
Innanzi tutto, grazie per le risposte.
Le vostre opinioni mi fanno riflettere ulteriormente: emerge in alcuni di voi una sorta di rassegnazione all'inevitabilità dell'infiltrazione illecita nelle gare d'appalto; in altri la speranza di una reazione politica da spingere attraverso il voto. In altri ancora una forma di rassegnazione che deriva dalla scarsa propensione di tutti gli attori in gioco a fare la propria parte.
Ora vi chiedo questo: quanti di voi hanno mai segnalato alle forze dell'ordine un abuso, un errore nella segnaletica, una buca particolarmente pericolosa, un evento in qualche modo anomalo che potesse provocare un danno a noi utenti della strada?
Sottolineo: la domanda non è polemica. E' proprio per capire quanto siamo disposti a farci "difendere" dalle istituzioni quando sentiamo violato il nostro diritto ad una circolazione adeguatamente regolamentata oppure quanto siamo facili a voltarci dall'altra parte sperando che nella buca maledetta cada in moto il figlio di qualcun altro.
Aggiungo una notizia che ho appena letto: l'ASAPS ha diramato i dati inerenti gli incidenti avvenuti alle forze dell'ordine e il rilievo conduce a pensare che la maggioranza dei decessi tra i poliziotti sia dovuta al mancato uso delle cinture di sicurezza. Se non ne capiscono l'utilità loro, che arrivano sugli incidenti spesso per primi quando la massa orrenda di corpi devastati è ancora calda, possiamo pretendere che la casalinga con il figlio piagnone si renda conto che le gambe della nonna e relative braccia con osteoporosi non sono la miglior forma di sicurezza per il moccioso che trasporta? Mi lego alle domande precedenti: ritenete per le vostre esperienze che chi ci dovrebbe tutelare sulla strada sia all'altezza del compito?
Poi vi dirò cosa penso io.
 
benassistefano ha scritto:
Innanzi tutto, grazie per le risposte.
Le vostre opinioni mi fanno riflettere ulteriormente: emerge in alcuni di voi una sorta di rassegnazione all'inevitabilità dell'infiltrazione illecita nelle gare d'appalto; in altri la speranza di una reazione politica da spingere attraverso il voto. In altri ancora una forma di rassegnazione che deriva dalla scarsa propensione di tutti gli attori in gioco a fare la propria parte.
Ora vi chiedo questo: quanti di voi hanno mai segnalato alle forze dell'ordine un abuso, un errore nella segnaletica, una buca particolarmente pericolosa, un evento in qualche modo anomalo che potesse provocare un danno a noi utenti della strada?Sottolineo: la domanda non è polemica. E' proprio per capire quanto siamo disposti a farci "difendere" dalle istituzioni quando sentiamo violato il nostro diritto ad una circolazione adeguatamente regolamentata oppure quanto siamo facili a voltarci dall'altra parte sperando che nella buca maledetta cada in moto il figlio di qualcun altro.
Aggiungo una notizia che ho appena letto: l'ASAPS ha diramato i dati inerenti gli incidenti avvenuti alle forze dell'ordine e il rilievo conduce a pensare che la maggioranza dei decessi tra i poliziotti sia dovuta al mancato uso delle cinture di sicurezza. Se non ne capiscono l'utilità loro, che arrivano sugli incidenti spesso per primi quando la massa orrenda di corpi devastati è ancora calda, possiamo pretendere che la casalinga con il figlio piagnone si renda conto che le gambe della nonna e relative braccia con osteoporosi non sono la miglior forma di sicurezza per il moccioso che trasporta? Mi lego alle domande precedenti: ritenete per le vostre esperienze che chi ci dovrebbe tutelare sulla strada sia all'altezza del compito?
Poi vi dirò cosa penso io.

Dovrebbe essere nostro dovere....per quanto riguarda la città di residenza lo faccio senz'altro. Chiaramente, dovessi andare in ferie -mettiamo- a Genova, non credo andrei in municipio per denunciare una buca nell'asfalto ( a meno che, chiaramente, non ci sia finito io e mi sia costata dei danni...) o uno sconosciuto che abbandona un sacchetto di rifiuti fuori dal bidone.....
 

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