non parla di figli d´arte, dice che chi è figlio di persona che ha studiato è incentivato a studiare, non necessariamente la stessa cosa, e questo posso solo (per la mia esperienza, poi non pretendo di avere la verità in mano) confermarlo, i miei, entrambi medici, entrambi figli di laureati in campo umanistico, hanno sempre spinto noi figli alla curiosità e allo studio, e infatti abbiamo tutti studiato (in campo scientifico non medico, ovvero chimica e ingegneria), quindi sì, siamo stati incoraggiati a studiare ma seguendo le nostre passioni, e credo che sia molto importante, diverso è il discorso di chi, forte di una posizione professionale importante, spinge il figlio svogliato a studiare la stessa cosa per consentirgli di avere un futuro agiato grazie a agganci che comunque garantiranno al figlio un lavoro, diverso ancora il discorso di chi, appassionandosi agli argomenti che si trattano a casa si appassiona e segue con entusiasmo e capacità le orme del/dei genitore/i, per fare un esempio Veronesi figlio, che ha curato poco fa una mia parente e, a detta di tutti coloro che professionalmente conoscono lui e il padre, è un medico ancora più bravo del padre, che già non era l´ultimo arrivato.