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La &#34;falce&#34; DPF continua a mietere vittime......

rosmarc ha scritto:
@ aleshish2
In teoria, quando c'è da spurgare l'accrocchio, più che la velocità è importante il regime di rotazione del motore, che dovrebbe stare sui 3000 giri circa.
A 90 all'ora in sesta il motore gira bassissimo... magari era il caso di andarci con una marcia inferiore (terza o quarta al max), ma alla fine è il risultato che conta, quindi se la spia si è spenta, meglio così.
Comunque tieni sotto controllo la situazione e cerca di adottare uno stile di guida "brillante", per quanto possibile e ovviamente a motore ben caldo, evitando di mantenere regimi bassi per troppo tempo continuativamente.
Un saluto!

il filtro per rigenerarsi ha bisogno di termperature elevate, viaggiando costantemente con marce alte o peggio nello stop and go urbano, non riesce mai a scaldarsi a sufficienza, da qui le deleterie iniezioni supplementari di gasolio le quali fanno artificiosamente aumentare la temperatura e permettono l'attuazione del cilclo di autopulizia.
Come contropartita, putroppo, capita che i'eccesso di gasolio incombusto, quello proveniente dalla suddetta iniezione supplementare, riesca a trafilare nella coppa, attraverso i segmenti elastici , inquinando così il prezioso lubrificante che, nella fatttispecie, dovrà essere sostituito con magggior frequenza.
Per chi utilizza l'auto soprattutto su percorsi extraurbani, quelli di montagna ancora meglio, dove si raggiongono temperature elevate, il problema del filtro è molto meno sentito, le rigenerazioni avvengono senza che quasi ci si accorga e, soprattutto, senza sia necessario iniettare gasolio perchè le temperature elevate vengono raggiunte "naturalmente"
 
Uso sempre l'auto sotto i 2500 giri e la spia mi si era accesa da nuova una sola volta.
ha sempre rigenerato tranquillamente, stavolta son stato io ad interromperla per ben 2 volte.
Credo che la spia abbia un timer, infatti mi si è spenta circa dopo 150 km dalla rigenerazione completata.
ciao e grazie
 
quindi nel caso dovessi acquistare un'auto diesel converrebbe assolutamente senza accrocchio? quelli + moderni hanno gli stessi problemi? certo che senza poi non si entra in città..............ciao
 
chi più chi meno, di rogne ne portano tutti i tipi di accrocchi attualmente in circolazione, imho.
Credo che, principalmente a causa del dpf, di fatto ormai obbligatorio, mooolto difficilmente acquisterò auto diesel in futuro
 
rosmarc ha scritto:
chi più chi meno, di rogne ne portano tutti i tipi di accrocchi attualmente in circolazione, imho.
Principalmente a causa del dpf, di fatto ormai obbligatorio, credo che mooolto difficilmente acquisterò auto diesel in futuro

Infatti; si tratta di una bella scommessa che verte su diversi aspetti. Il primo, ovvio, sull'incidenza degli oneri manutentivi della vettura e sulla sua fruibilità in generale; il secondo, ancora più importante, è sull'affidabilità. Si stanno annoverando, infatti (vedi Lexus ma anche Bmw e sicuramente anche molti altri, vedi alcuni problemi sul comparto di lubrificazione - pompa dell'olio - su Audi-Volks) casi in cui il dpf non si intasa, l'olio si diluisce cospiquamente ma l'innalzamento del livello viene compensato dal consumo del medesimo da parte dei propulsori, e che, complici i tagliandi effettuati a scadenze scandalosamente rarefatte in relazione alla circostanza di specie, si trovano a funzionare, per lunghi periodi e percorrenze, con lubrificanti inadatti, sfibrati. Si vengono a creare, pertanto, situazioni in cui il motore, a prescindere da tipologia, frazionamento, potenza specifica e quant'altro, si comporta come se avesse fatto moltissimi km, ovvero mangiando assai più olio del dovuto e quindi, paradossalmente, facendo scomparire, nascondendolo grottescamente, il problema della diluizione. In sostanza, al di là di ogni e qulasiasi congettura personale, più che "l'accrocchio" in sé è tutto l'articolato del funzionamento del medesimo, in particolare per le rigenerazioni, che va a minare l'affidabilità della vettura; nel breve, costringendo sovente a soste per le mancate rigenerazioni e quindi intasamenti; nel lungo termine, comportando un'usura meccanica enormemente più elevata della norma.
La soluzione? cambiare l'olio drasticamente più spesso, reiettando ogni e qualsiasi dettame riportato sulle circolari ufficiali, nel caso in cui le rigenerazioni avvengano con post-iniezioni effettuate in camera di combustione. E, al momento attuale, rivolgersi al mercato dell'usato "fresco", aziendale o km zero, per avere una vettura priva di un oggetto che, come detto e dimostrato centinaia e centinaia di volte, a tutto serve, in negativo, tranne che ad inquinare meno. E chi debba per forza adottarlo per motivi di limiti alla circolazione, dovrà in ogni modo volgere la propria attenzione verso quei prodotti che abbiano implementato la rigenerazione con post-iniettori situati nel collettore di scarico, a monte di questa evidente e financo perniciosa inutilità che va sotto il nome di "filtro antiparticolato".
 
quotazione d'obbligo per meipso

... e sì, in effetti sostituire spesso l'olio è una delle poche armi di difesa sui motori con dpf.
Non sto mancando di farlo, e speriamo bene (sgrat sgrat :D )
 
p.s. (nota moolto a margine in fatto di cambio olio): ho fatto di recente il tagliando e la terza sostituzione dell'olio.
Già prima era silenziossimo, ora se possibile ancora di più; in pratica si sente (ma proprio poco poco) solo a freddo.
Inoltre, l'erogazione è diventata ancora più morbida e pastosa e il motore sale di giri con fuidità e rapidità impressionanti: se non si tiene d'occhio la lancetta del contagiri, ci si ritrova in zona rossa in una frazione di secondo!!!
Che dire, è sempre più una goduria guidare il mio beneamato i-ctdi 8)
 
meipso ha scritto:
rosmarc ha scritto:
chi più chi meno, di rogne ne portano tutti i tipi di accrocchi attualmente in circolazione, imho.
Principalmente a causa del dpf, di fatto ormai obbligatorio, credo che mooolto difficilmente acquisterò auto diesel in futuro

Infatti; si tratta di una bella scommessa che verte su diversi aspetti. Il primo, ovvio, sull'incidenza degli oneri manutentivi della vettura e sulla sua fruibilità in generale; il secondo, ancora più importante, è sull'affidabilità. Si stanno annoverando, infatti (vedi Lexus ma anche Bmw e sicuramente anche molti altri, vedi alcuni problemi sul comparto di lubrificazione - pompa dell'olio - su Audi-Volks) casi in cui il dpf non si intasa, l'olio si diluisce cospiquamente ma l'innalzamento del livello viene compensato dal consumo del medesimo da parte dei propulsori, e che, complici i tagliandi effettuati a scadenze scandalosamente rarefatte in relazione alla circostanza di specie, si trovano a funzionare, per lunghi periodi e percorrenze, con lubrificanti inadatti, sfibrati. Si vengono a creare, pertanto, situazioni in cui il motore, a prescindere da tipologia, frazionamento, potenza specifica e quant'altro, si comporta come se avesse fatto moltissimi km, ovvero mangiando assai più olio del dovuto e quindi, paradossalmente, facendo scomparire, nascondendolo grottescamente, il problema della diluizione. In sostanza, al di là di ogni e qulasiasi congettura personale, più che "l'accrocchio" in sé è tutto l'articolato del funzionamento del medesimo, in particolare per le rigenerazioni, che va a minare l'affidabilità della vettura; nel breve, costringendo sovente a soste per le mancate rigenerazioni e quindi intasamenti; nel lungo termine, comportando un'usura meccanica enormemente più elevata della norma.
La soluzione? cambiare l'olio drasticamente più spesso, reiettando ogni e qualsiasi dettame riportato sulle circolari ufficiali, nel caso in cui le rigenerazioni avvengano con post-iniezioni effettuate in camera di combustione. E, al momento attuale, rivolgersi al mercato dell'usato "fresco", aziendale o km zero, per avere una vettura priva di un oggetto che, come detto e dimostrato centinaia e centinaia di volte, a tutto serve, in negativo, tranne che ad inquinare meno. E chi debba per forza adottarlo per motivi di limiti alla circolazione, dovrà in ogni modo volgere la propria attenzione verso quei prodotti che abbiano implementato la rigenerazione con post-iniettori situati nel collettore di scarico, a monte di questa evidente e financo perniciosa inutilità che va sotto il nome di "filtro antiparticolato".

buongiorno meipso, scusa se approfitto della tua disponibilità, ma quali sono
i modelli-le marche che adottano questo accorgimento?
Ovviamente lo chiedo perchè rientro nella categoria dei dieselisti da Euro5...:-(
grazie. ciao.
 
MATTEORE2009 ha scritto:
buongiorno meipso, scusa se approfitto della tua disponibilità, ma quali sono
i modelli-le marche che adottano questo accorgimento?
Ovviamente lo chiedo perchè rientro nella categoria dei dieselisti da Euro5...:-(
grazie. ciao.

http://forum.quattroruote.it/posts/list/16486.page

Per quanto attiene Renault, il piccolo 1.5 dci (110cv) si comporta molto bene con il filtro; non presenta diluizione e, per quanto ne so, almeno finora i casi di intasamento sono assai rari. Alla guida, come è ovvio, si percepisce (e lo è) meno brillante del pressochè pari potenza (106cv) senza filtro.
Sempre da notizie "ufficiose", pare che questa soluzione verrà adottata in maniera sempre più diffusa ed anche in altre cilindrate tra i vari modelli del costruttore ed anche da Nissan che monta lo stesso propulsore su diverse vetture (Note, Qashqai, Micra).
Per quanto riguarda Toyota, non ho notizie certe ma sembra che il 2.0 ed il 2.2 (ma non quello attualmente montato su Lexus IS220d) già lo adottino. Devo trovare qualcuno di informato nell'ambiente specifico da cui attingere informazioni rispondenti al reale; per ora, sento pareri che, più che discordanti, sono poco sicuri e chiari.
Comunque, a scanso di equivoci, è bene tenere presente che, post-iniettore o no, la cosa migliore è che il dpf non ci sia.
 
ciao. trovata! quindi, riconfermo quello che avevo detto in un altro precedente post... non si è mai accessa. ma questo DPF non pò essere TOLTO?
 
meglio spendere qualche (decina o anche, a seconda dei casi, centinaio di) euro in più di benzina, piuttosto che dover sottostare all'inconcepibile giogo del dpf

... sempre e ovviamente imho...
 
ciao. ieri non avevndo niente da fare sono andato a vedere un meglio sotto il cofano della mia accord i-dtec. troppi sensori, e non so se ho capito bene ma i colettori finiscono dritti nel dpf, e da li esce un solo tubo con il diametro 60mm(esterno). finità la garanzia proverò a toglierlò. tanto fino a giugno 2011, ancora c'è tempo, quindi forse ci sarrano buone notizie fino ad allora. io sono fiducioso. intanto ho fatto lo sdoppiamento del finale (da solo), come il 2.4 benzina. :D
 
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