75turboTP ha scritto:
gitizetadue ha scritto:
una gran bella macchina con una linea superlativa e ricordo che l'elemento di rottura dovuto all'introduzione della TA sulle Alfa di alta gamma non fu mai un problema e fu percepito quasi un giusto cambiamento fisiologico dovuto alla modernizzazione ed al progresso. Non ricordo lamentele e mugugni per il passaggio alla TA forse anche perchè era comunque ancora a tutti gli effetti un "made in Alfa"
Dal punto di vista dinamico ho ricordi solamente di un modello dell' ultima serie e nello specifico della versione 3.0 V6 24v Super che ho provato però solamente in pista nell'ambito di un corso di guida sicura integrato da un corso di guida sportiva e veloce ed il ricordo che conservo è che era un'ottima e veloce berlina che sapeva unire un gran confort ad una grande stabilità, il tutto in un'atmosfera di lusso con un sound molto accattivante in accelerazione, anche se nell'abitacolo era molto filtrato
Invece ricordo che, il malcontento nei confronti della TA e verso il nuovo corso (quello Fiat) arrivò quando fu presentata la 155, li si che gli alfisti si ifuriarono!
fu solo perche' avevamo ancora la 75......con la 155 ci si rese conto Finalmente quale sarebbe stato il futuro dell'alfa......io fui uno di quelli che lo capirono vedendo il busso trasversale sulla sostituta della 75......la 164 non fu molto criticata perche' andava a riempire un segmento che da tanto tempo era vuoto(se si considera l'alfa 6 messa in produzione dieci anni dopo la sua realizzazione 69-79) e la 90 anche se con ottimi interni e motori era pur sempre una alfetta del 1972.
Inoltre quelli erano tempi in cui con una TA si riuscivano ancora a gestire le potenze fino ai 3 litri.
Una 164 2.0 TS era nettamente più veloce di una 520i, una MB 200 E o una Audi 100 2.0E.
Per non parlare poi della 164 Turbo, prima a quattro cilindri e poi 6 a V.
Inoltre.....la 164 dissimulava molto bene la parentela con Thema, Saab & c.; aveva il giroporta diverso.....e i motori Alfa al 100 % (anche il Turbodiesel era esclusivo del marchio) contruibuivano a non sollevvare troppe critiche.
La BMW serie 5 all'epoca, per sfidare la 164 in accelerazione, doveva ricorrere alla 530i da 218 cv o la 540i da 286 cv, M5 a parte ovviamente.
Il settore delle ammiraglie italiane è rimasto competitivo diciamo fino al 93....poi BMW ha presentato il nuovo turbodiesel 6L da 143 cv, già con il volano bimassa all'epoca...