
Al francese Joseph Nicolas Cugnot (1725-1804) è attribuita la costruzione del primo veicolo auto-mobile, ossia in grado di muoversi da solo, del mondo. Era un veicolo destinato al traino dell’artiglieria, funzionava con una enorme caldaia collocata anteriormente, non riusciva a sterzare. Finì la sua vita contro un muro ma entrò nella leggenda per essere stata la prima tappa nella storia della locomozione meccanizzata..
Terminati gli studi, il giovane Cugnot prestò servizio come ingegnere nell'esercito dell'imperatrice Maria Teresa, poiché la Lorena era allora annessa all'Impero austriaco. Nel 1766 e nel 1769 pubblicò due opere di ingegneria militare: Éléments de l'art militaire ancien et moderne (Elementi dell'arte militare antica e moderna) e La Fortification de campagne théorique et pratique (La fortificazione campale teorica e pratica). Il secondo riscosse un certo successo e fu persino tradotto in tedesco nel 1773. Nel 1778 pubblicò una Théorie de la fortification (Teoria della fortificazione), seguita dalla descrizione di un nuovo strumento topografico.Grazie alle sue invenzioni e ai suoi trattati, Cugnot comincia a farsi conoscere negli ambienti militari. E il suo progetto di costruire un “carro da fuoco” per il trasporto dei cannoni attira l'attenzione delle autorità. Quando si lancia nell'impresa, nel 1769, propone al ministro della Guerra, il duca di Choiseul, un sistema di propulsione a vapore che potrebbe sostituire vantaggiosamente il cavallo. Con perseveranza, l'ingegnere risolse uno ad uno i problemi tecnici per arrivare al prototipo in scala (1). È questa macchina, salvata per un soffio dalla rottamazione, che è ancora oggi esposta al Musée des arts et métiers.

Il 1886 è l’anno di svolta nella storia della mobilità terrestre, perché chiude l’epoca dei precursori e inizia quella dei pionieri dell’automobile. Karl Benz (1844-1929) inventa, brevetta, costruisce e pubblicizza la sua vetturetta a tre ruote denominata Benz Patent Motorwagen, la prima automobile moderna. È una carrozza spinta dal nuovo e rivoluzionario motore a combustione interna, denominato anche “a scoppio”.
Grande pubblicità suscitò, il 5 agosto 1888, il viaggio di Bertha, moglie di Benz, con due dei loro figli fino a Pforzheim, 180 km tra andata e ritorno. Si dimostrava così la grande affidabilità del nuovo mezzo, spinto da un piccolo motore monocilindrico di 580 cm3 che forniva una potenza di 0,75 CV a 400 giri e consentiva una velocità di 10 km/h.
I primi produttori europei:
Aziende come Benz, Daimler, Panhard e Peugeot producevano veicoli alla fine del 1890. In Francia, De Dion-Bouton, Peugeot e Renault erano le aziende più importanti.
La diffusione industriale dei veicoli a motore ha avuto alcuni effetti macroeconomici significativi prima del 1939 (sul reddito regionale e nazionale, sull'occupazione, sulle esportazioni e sui guadagni di produttività). Contemporaneamente, si è verificata tutta una serie di impatti microeconomici, che hanno interessato sia le famiglie che la creazione di centinaia di aziende di beni e servizi per il crescente parco veicoli sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. I veicoli a motore hanno introdotto cambiamenti economici e sociali e sono stati a loro volta influenzati da tali cambiamenti.
All'inizio del XX secolo, la Francia era in testa alla produzione mondiale e alle esportazioni del nuovo mezzo di trasporto, davanti al Regno Unito e alla Germania. Tuttavia, la dotazione di fattori produttivi, le dimensioni del suo mercato e le innovazioni nell'organizzazione delle fasi di produzione, distribuzione e vendita permisero ben presto agli Stati Uniti e alla loro industria automobilistica di raggiungere una posizione inattaccabile. Nel 1913, gli Stati Uniti producevano già il 79% dei veicoli sviluppati dai sei principali paesi produttori. Nel 1928, quando la produzione statunitense superò i 4,5 milioni di automobili, quasi dieci volte di più rispetto al 1913, la quota mondiale salì all'85%. Prima della crisi del 1929, l'industria automobilistica apparteneva al Nord America, poiché il Canada era salito al secondo posto nella classifica internazionale.
Produzione di veicoli nei sei paesi leader 1900-1932

