<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> L’auto “made in Germany” sconfitta dalla morsa di Tesla e delle case cinesi.. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

L’auto “made in Germany” sconfitta dalla morsa di Tesla e delle case cinesi..

sono d'accordo, ammenoche , come d'altrode a poco a poco sta accadendo, si pensi di azzerare la produzione europea di veicoli e comprarli direttamente tutti "dall'estero" allora i dazi avrebbe un piccolo senso....
non certamente per il cliente finale che paga due o tre volte il bene.....

vieppiu' i cinesi potrebbero produrre in europa i loro veicoli, ma se succede come in africa o in asia per altri settori si portano direttamenrte dalla cina gli operai e quant'altro....

Anche se portassero gli operi dalla Cina (e dubito), li dovrebbero comunque contrattualizzare secondo le norme europee.
 
Sarebbe curioso sapere del perche'/come
BMW stia vivendo un periodo floridissimo rispetto le concorrenti di sempre

A mio parere sono più simpatici di quelli del gruppo Vw e Mercedes..:emoji_wink:
Battute a parte, BMW batte Mercedes e Audi nelle vendite 2023: tra le tedesche premium sembra essere quella meglio piazzata nel passaggio all’elettrico...

Con 330.596 EV consegnate ai clienti, la marca di Monaco ha fatto un bel balzo in avanti rispetto al 2022: +92,2%. Anche se nell’ultimo trimestre dell’anno il ritmo di crescita è un po’ rallentato: 113.458 immatricolazioni (+55,4%).
Se poi consideriamo anche la Mini, le vendite totali di EV nel 2023 del gruppo salgono a 367.184 (+74,4%) e valgono il 15% del totale. Una bella perforamance, considerando anche che la gamma BMW elettrica è posizionata verso l’alto, con prezzi importanti.

Tra i marchi premium tedeschi al secondo posto c’è la Mercedes, che ha venduto 222.600 elettriche (+73%), pari all’11% delle vendite totali. Quota che sale al 19% se consideriamo anche le ibride plug-in. Con buone performance per EQA (+57%), EQB (+109%), EQE Sedan (120)%.

L’Audi si deve accontentare del terzo posto, nonostante sia stata la prima a lanciare modelli elettrici premium, con 178 mila auto vendute (+51%). Crescita dovuta soprattutto alla buona performance della Q4 (+112%)..

Schermata-2024-01-12-alle-08.55.22.png



Morale della favola: tutti i marchi tedeschi assieme, Volkswagen Group compreso (con Audi, Seat Cupra, Skoda...), vendono meno di Tesla.
Siamo a quota 1,359 milioni, contro 1,801 milioni della marca di Elon Musk, che di fatto può contare solo su 4 modelli, contro i venti e più dei costruttori tedeschi..
 
A mio parere sono più simpatici di quelli del gruppo Vw e Mercedes..:emoji_wink:
Battute a parte, BMW batte Mercedes e Audi nelle vendite 2023: tra le tedesche premium sembra essere quella meglio piazzata nel passaggio all’elettrico...

Con 330.596 EV consegnate ai clienti, la marca di Monaco ha fatto un bel balzo in avanti rispetto al 2022: +92,2%. Anche se nell’ultimo trimestre dell’anno il ritmo di crescita è un po’ rallentato: 113.458 immatricolazioni (+55,4%).
Se poi consideriamo anche la Mini, le vendite totali di EV nel 2023 del gruppo salgono a 367.184 (+74,4%) e valgono il 15% del totale. Una bella perforamance, considerando anche che la gamma BMW elettrica è posizionata verso l’alto, con prezzi importanti.

Tra i marchi premium tedeschi al secondo posto c’è la Mercedes, che ha venduto 222.600 elettriche (+73%), pari all’11% delle vendite totali. Quota che sale al 19% se consideriamo anche le ibride plug-in. Con buone performance per EQA (+57%), EQB (+109%), EQE Sedan (120)%.

L’Audi si deve accontentare del terzo posto, nonostante sia stata la prima a lanciare modelli elettrici premium, con 178 mila auto vendute (+51%). Crescita dovuta soprattutto alla buona performance della Q4 (+112%)..

Schermata-2024-01-12-alle-08.55.22.png



Morale della favola: tutti i marchi tedeschi assieme, Volkswagen Group compreso (con Audi, Seat Cupra, Skoda...), vendono meno di Tesla.
Siamo a quota 1,359 milioni, contro 1,801 milioni della marca di Elon Musk, che di fatto può contare solo su 4 modelli, contro i venti e più dei costruttori tedeschi..


Vuoi saperne una
??
Pensavo peggio....
( Probabilmente pensando al nostro piccolo mondo Italico )
 
Anche se portassero gli operi dalla Cina (e dubito), li dovrebbero comunque contrattualizzare secondo le norme europee.

da quello che si sa, e poco, in ungheria per la fabbrica delle "batterie" non sta succedendo questo....ma al di fuori dell'europa e' normale....per loro...per cui non credo che si facciano problemi del nostro piccolo continente.....
 
da quello che si sa, e poco, in ungheria per la fabbrica delle "batterie" non sta succedendo questo....ma al di fuori dell'europa e' normale....per loro...per cui non credo che si facciano problemi del nostro piccolo continente.....

Qui ci sono delle regole.
Non credo che possano fare quello che vogliono.
Non è il laboratorietto tessile, fatto di nascosto. Un'industria automobilistica è un po' più difficile da tenere sommersa.
 
Qui ci sono delle regole.
Non credo che possano fare quello che vogliono.
Non è il laboratorietto tessile, fatto di nascosto. Un'industria automobilistica è un po' più difficile da tenere sommersa.

lo spero...molto, attenzione in Ungheria non fanno nulla di "nascosto" .
semplicemente da quello descritto negli articoli c'e' una "specie" di extraterritorialità....
 
ho provato a dirglielo, ma non mi han ascoltato.
anche li', le sanzioni, come la lotta al clima, funzionano solo se le fanno tutti assieme.
ma se 3 miliardi di persone non le applicano, son solo soldi buttati (come sempre da parte nostra)
 
Come ho scritto, un conto è un laboratorio tessile, un altro un'azienda automobilistica. Rimanere sommersi è un tantino più difficile.
In linea di massima si.
Ma se ci ritrovassimo ad avere un'azienda cacciavite, che monta i componenti prodotti da tante fabbrichette da 15 addetti.. Dalle mie parti ad esempio ci sono diverse microaziende che producono pastiglie dei freni, per conto di un big del settore.
Addirittura (20 anni fa) molte famiglie si prendevano una pressa da tenere in garage e far girare un paio d'ore al giorno. Ma almeno questo fenomeno si è esaurito (e meno male).
Il big fornisce ferodo e placchette di metallo, e i piccoli stampano e restituiscono.
Lo stesso schema si può ripetere per impianti elettrici, parti in plastica stampate, lamiere..
 
Ultima modifica:
Rassegna Stampa Quotidiani tedeschi..

''Ora tutti i fallimenti degli ultimi anni si stanno manifestando in forma condensata. Si tratta di carenze qualitative dovute a misure di riduzione dei costi, troppo pochi prodotti nuovi e validi e una strategia poco chiara per la mobilità elettrica.''

Volkswagen (WKN: 766400) -19%, BMW (WKN: 519000) -32% e Mercedes-Benz (WKN: 710000) -22%. Questa è la disastrosa performance dei prezzi delle azioni delle tre principali case automobilistiche tedesche negli ultimi sei mesi. Per alcuni investitori potrebbe essere una magra consolazione il fatto che anche le azioni di altre grandi case automobilistiche, come Toyota, Stellantis e Ford, abbiano registrato performance miserevoli nel recente passato..

Secondo gli esperti di auto, la Germania è solo un “seguace” quando si tratta di auto elettriche, ma non più un pioniere. Il passaggio alle auto elettriche costa anche denaro. Un tecnico meccatronico di autoveicoli può costruire un motore a combustione, ma non può essere facilmente riqualificato per costruire un'auto elettrica.

Mancano modelli più piccoli e accessibili. I produttori cinesi o statunitensi hanno molto più successo in questo senso. Per decenni, gli ingegneri e i dirigenti delle aziende di Monaco, Stoccarda e Wolfsburg sono stati abituati a essere sempre un passo avanti rispetto ai loro concorrenti stranieri. Ma la situazione è cambiata da tempo..

L'industria automobilistica è in crisi. Molte aziende stanno reagendo: Le case automobilistiche e i loro fornitori hanno tirato il freno e hanno fatto i nomi dei problemi più gravi.

L'industria automobilistica è il più grande settore industriale tedesco in termini di fatturato.
E l'umore è depresso: i produttori tedeschi sono alle prese, tra l'altro, con dati di vendita deboli e costi elevati per il passaggio alle unità elettriche. Allo stesso tempo, anche gli importanti affari all'estero stanno vacillando, soprattutto in Cina.. Nell'industria automobilistica interconnessa, ciò si ripercuote direttamente anche sui fornitori di autoveicoli.

Crollo delle vendite, contrazione dei profitti e tagli di posti di lavoro: l'industria automobilistica tedesca è in crisi. Volkswagen, BMW, Daimler Truck e il fornitore ZF hanno continuato la serie di cattive notizie dal settore, trascinando così al ribasso anche l'indice principale della borsa tedesca.

L'utile del Gruppo Volkswagen è sceso del 4% a 3,63 miliardi di euro nel secondo trimestre. Gli affari sono particolarmente deboli in Cina, dove il Gruppo VW vende un buon terzo di tutte le sue auto. Il più grande produttore di automobili d'Europa aveva già abbassato le sue aspettative per l'anno in corso a luglio. Oltre al calo delle attività quotidiane degli importanti motori di profitto Porsche e Audi, i costi della riduzione dei posti di lavoro nel marchio principale VW stanno costando caro al Gruppo. L'azienda ha accantonato 900 milioni di euro a questo scopo. Nel terzo trimestre si prevedono spese speciali di circa 1,3 miliardi di euro per la possibile chiusura dello stabilimento Audi di Bruxelles.

Il CEO del Gruppo Volkswagen, Oliver Blume, ha dichiarato a Wolfsburg: “Ora è tutta una questione di costi, costi e costi. Soprattutto per il marchio Volkswagen, ma anche per tutti gli altri marchi”.
 
Il mercato auto cinese oggi come numeri e' piu' grande dell'Europa che e' un mercato maturo.
VW ne risente di piu' perche' aveva le quote di mercato piu' alte , che sta lentamente perdendo.
Il mercato cinese e' un po' come quello francese in Europa ; per spirito di rivalsa verso gli europei
,anche se le auto cinesi per molti versi sono paragonabili ad auto di 40 anni fa, vengono comprate lo stesso
a testa bassa perche' il popolo spinge con il suo spirito nazionalistico a che le aziende cinesi trionfino nel mondo.
Una cosa a cui noi Europei non siamo piu' abituati , noi siamo i furbi della globalizzazione che sposta le aziende in Cina gli da le tecnologie per produrre a 2 soldi e vendere a prezzi alti in Europa.
Adesso tocca a noi pagare , perdendo posti di lavoro e ridimensionando le aziende.
Le auto cinesi sono diverse da quelle europee , lo sono nelle fondamenta.
L'auto Europea e' un tripudio di tecnica automobilistica (piacere di guida costruzione..) ,
quella cinese e' un elettrodomestico ambulante.
Per esempio ,,, se volete sapere uno dei motivi per cui i cinesi comprano spesso auto nazionali e' che sopra c'e' il karaoke. Ebbene si.
Rotture come quelle dei semiassi su auto nuove vengono tollerate dai clienti cinesi , per noi europei e' fantascienza.
Sono prodotti diversi.
Il passaggio all'elettrico li ha agevolati perche' si conforma meglio alla loro concezione di elettrodomestico auto.
VW doveva vendere il grosso delle elettriche in Cina sappiamo ormai che non e' andata cosi' , noi europei dovevamo cibarci le varie ID perche' tanto le dovevano vendere in Cina...
E' tutto in divenire in questo momento.
 
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