https://www.greenme.it/abitare/cani-gatti-e-co/28448-kaos-avvelenato certa gente?. Posso capire la non simpatia di tanti per gli animali. Ma una cosa cosi' squallida, meschina.... VERGOGNA
anche tenere un cane che abbaia alle due di notte, forse, non e' che sia proprio il massimo. non per giustificarli, ma ci sono cani che abbaiano continuamente, col caldo, e le finestre aperte... sai che gioia. tutti ad amare gli animali, ma poi alcuni rompono le palle agli altri, e i proprietari se ne guardano bene dal prendere provvedimenti. io, nel mio piccolo, raccolgo merde di gatti dei vicini, che vengono a farla nel mio giardino, ovviamente sui fiori o nei vasi, dove la terra e' piu' morbida. non li avveleno, ma non e' che mi stiano particolarmente simpatici.
un eroe, un angelo.... o magari "solo" un cane? Chi ha avvelenato quel cane è un bel bastardo, ma bisogna rendersi conto che si è superato il limite e di molto con questi cani. Tutti hanno cani e tutti vogliono avere più diritti perché hanno cani. Hai il cane? Buon per te, fai in modo che al tuo cane non debbano badare gli altri.
Ma questo cane viveva entro la proprietà o era in giro per i fatti suoi? Perchè se era libero non è automatico (se non per alcuni...) che gli sia stato somministrato del veleno appositamente. Potrebbe aver ingerito accidentalmente qualcosa (chi ha un cane sa o dovrebbe sapere che leccano qualsiasi cosa...) che non doveva.
credo che in questo caso sia da accertare bene la vicenda perchè mi sembra strano che un cane addestrato sia poi un cane che crea schiamazzi o problemi al vicinato. Parlando in generale,nel caso di cani che disturbano il vicinato io me la sono sempre presa con i padroni, anche in malo modo, i cani cosa c'entrano anzi probabilmente sono le prime vittime di una moda che per me è sbagliata.
Quando ho letto la notizia mi é venuto un magone che non vi dico. Povero cane, che cattiveria che gli é toccata. E penso alla sofferenza che sta provando Fabiano. Poveretto anche lui. Ma come si fa ? Che schifosi
A me la notizia pare un po' avventata. Il cane non è stato ritrovato all'interno della casa ma fuori,non si capisce se fuori dalla proprietà o semplicemente in giardino. Non ci sono elementi per pensare che possa essere stato avvelenato da un vicino a cui dava fastidio il rumore. C'è scritto che alle 2 ha abbaiato ma questo non vuol dire che abbia abbaiato per un'ora potrebbe anche solo aver fatto bau perchè era passata una macchina. Se è stato ritrovato fuori potrebbe benissimo aver mangiato un topo che a sua volta era stato avvelenato,oppure del veleno destinato a qualche animale infestante e non ai cani. Dopo tutto i cani da guardia sono addestrati a non mangiare cibo sospetto che potrebbe essere avvelenato,ma in questo caso si trattava di un cane da ricognizione. Secondo me chi ha scritto la notizia legge troppi gialli,saltare alla conclusione che si tratti di un avvelenamento volontario e magari che la vittima designata fosse proprio quel cane e non un cane qualsiasi mi sembra un po' esagerato. Ovviamente dispiace sempre quando un animale muore,specie un cane che ha salvato tante vite,ma prima di farne un martire e invocare leggi restrittive per la vendita di ogni prodotto che potrebbe essere utilizzato per far del male agli animali forse bisognerebbe fermarsi un attimo a ragionare. La caccia alle streghe mi pare che parta troppo facilmente.
La penso esattamente allo stesso modo. Oltretutto reputo assolutamente inutile la proposta : "“Presenteremo una denuncia. Chiederemo al Governo una legge che vieti la vendita e il commercio di veleni e fitofarmaci, se non con ricetta che renda rintracciabile chi li compra”" perchè servirebbe solo a complicare la vita a chi li vende e chi li compra per usarli legittimamente. Oltretutto non sono gli unici veleni mortali in commercio, quindi non risolverebbe il problema, che sta nella testa di chi pensa di usarli in questo modo, non certo nei prodotti. Caccia alle streghe, "giustizia" diretta, e altre amenità che ci stanno riportando indietro di qualche secolo nel processo evolutivo. Le sanzioni penali ci sono già, inutile anche perdere tempo ad inasprirle. Meglio spenderlo a chiedere che vengano applicate, quando occorra.
Il punto è esattamente questo. Sono i possessori di cani che andrebbero stangati, ma a livello legislativo in Italia siamo messi peggio che nel Far West... fuori città il problema dei cani che abbaiano è gigantesco: basta un vicino sbagliato che decide di piazzare un cane isterico in giardino e sei fatto. Non è colpa dell'animale: quello abbandonato da solo giorno e notte non ha altro da fare che abbaiare.
il problema a mio avviso nasce da una umanizzazione degli animali di cui le vittime sono loro stessi, questo poi porta ad una convivenza alquanto difficile con chi invece ha un altro concetto degli animali, ma anche qui ci sono una serie di gradi di giudizio, c'è chi come me ama gli animali ma proprio perchè li rispetta li considera esseri diversi dagli uomini e chi invece ha un rifiuto verso generi differenti al nostro e quindi considera gli animali inferiori e non meritevoli di nulla. Francamene trovare una sintesi in queste posizioni mi sembra difficile, l'unica sarebbe far applicare le leggi, ma come spesso accade da noi poi ci sono mille motivi per cui non lo si fa e si lascia in deroga tutto al vivi e lascia vivere.
Gia'.... Tempo fa, causa pioggia, la siepe ha preso un certo " mal bianco ", una specie di muffa ( le foglie nuove che si accartocciano su loro stesse ).... Vado a comprare il farmaco in un Garden e mi fanno scrivere nome, cognome, codice fiscale.... In compenso, le pastiglie anti topo le vendono ovunque a tutti. Mah?!
non vorrei dire una stupidaggine ma per quanto riguarda quel genere di prodotti è reso necessario per motivi di sicurezza interna, nel senso che quelli sono materiali utilizzabili anche per creare ordigni che poi vengono utilizzati ad altro scopo.
Dovrebbero proibire tutto,dai detersivi allo smalto per le unghie per prevenire ogni rischio di avvelenamento.
No, semplicemente l'acquisto di prodotti fitosanitari ad uso professionale da un paio d'anni in qua è consentito solo a chi è in possesso dell'apposito patentino (o, se l'agricoltore non ce l'ha, può delegare un contoterzista all'acquisto e alla distribuzione), e il loro impiego deve essere registrato sul quaderno di campagna. Tuttavia, in assenza di prodotti alternativi "da banco" che le ditte produttrici avrebbero dovuto mettere in commercio, in alcuni casi c'è chi li vende ancora semplicemente con scontrino e codice fiscale. Sempre meno, comunque.
