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Jeep Compass 1.6 mjet allestimento Limited - Euro 6 d-temp - rapportatura inadeguata del cambio

Jeep Compass 1.6 mjet allestimento Limited - Euro 6 d-temp - rapportatura inadeguata del cambio - opinioni e discussioni sul Forum di Quattroruote

  1. meipso

    meipso

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    Mi pregio pubblicare le impressioni della vettura di cui al titolo, acquistata per uso di famiglia lo scorso novembre e ritirata nei primi di dicembre. Attualmente, la percorrenza si attesta intorno ai 4000 km, fatti in buona parte da mia moglie. Le finalità sono, ovviamente, rivolte al più ampio confronto sulle diverse tematiche che riguardano il veicolo nel suo complesso.
    Mi scuso in anticipo se la questione fosse stata già trattata in questa stanza del forum; sono stato un assiduo frequentatore qualche anno fa ma, ultimamente, scrivo assai, assai di rado, essenzialmente per motivi di tempo.

    In generale, trovo la vettura di cui trattasi un buon progetto complessivo, realizzato, però, con alcune ingenuità. Partendo dalle meno rilevanti, evidenzio l'impossibilità di ripiegare gli specchi retrovisori a quadro spento; questo può comportare un certo disagio poiché, spesso, si ravvede la necessità di farlo al momento in cui si apre la portiera per uscire, dopo aver spento il quadro. Cosa veniale, ma basterebbe poco a reimpostare.
    Un altro aspetto è la regolazione della temperatura dell'abitacolo; si ravvede una evidente disomogeneità che si manifesta intorno ai 20 - 21° C. Nella fattispecie, regolando la temperatura fino a circa 20°, la temperatura dell'abitacolo si percepisce come troppo fredda; non appena si varca questa soglia, ovvero si regola la temperatura a 20.5 o 21, si instaura la situazione opposta: l'abitacolo diviene, al contrario, troppo caldo. Bisognerebbe rivedere questo aspetto. Non si tratta, tuttavia, di difetto troppo fastidioso anche se lascia un po' perplessi dal momento che realizzazioni di prezzo decisamente inferiore non hanno questo problema.
    Non sono riuscito a trovare il sistema per regolare la luminosità dell'ampio display touch che troneggia in mezzo alla plancia; di notte è piuttosto fastidioso, anche se la buona resa dei fari xenon riesce a smussare la circostanza. la regolazione della luminosità della strumentazione di fronte al guidatore è abbastanza buona anche se non eccelle in progressività.
    Un difetto che ritengo di notevole rilevanza è riferibile all'indicatore del consumo istantaneo; esso, infatti, è tutto tranne che istantaneo. Buona la grafica, con il semicerchio di colore variabile, l'indicazione che si limita solo a numeri interi è passabile ma poco accorta; ma ciò che NON va è il fatto che il consumo viene indicato con un ritardo molto consistente, nell'ordine di diversi secondi. Questo allontana la funzione dello strumento dal suo scopo dichiarato e lo rende utile solo a velocità stabilizzata. Peccato. Inutile tanta "scena" se poi la funzionalità risulta decisamente scarsa.
    Passiamo agli aspetti positivi, che non sono pochi, per lasciare il vero, gravissimo, difetto di questa vettura in fondo alla presente recensione, per dargli il dovuto rilievo.
    Buon assetto, tendente al rigido ma poco indulgente al rollio; questo si riverbera anche nella prontezza ed efficacia dello sterzo, diretto e abbastanza progressivo, nonostante, in alcune situazioni, non fornisca un adeguato feeling del "centro", cosa che, peraltro, potrebbe anche dipendere dalle coperture di serie, pur buone (Bridgestone Dueller H/P sport 225/55 R 18). Lo smorzamento delle asperità stradali, ormai diffuse ben più dei tratti di asfalto regolare, segno dell'eccellente efficienza delle nostre P.A., si rivela accettabilmente efficace, specie considerando la spalla delle gomme e la natura piuttosto tenace delle tele della carcassa delle medesime. La meneggevolezza è superiore alle aspettative.
    I freni sono piuttosto potenti e progressivi, non accennano al fading e sono silenziosi. Il pedale non rende mai una sensazione "spugnosa".
    Il comfort a bordo è di buon livello; i sedili sono comodi ed avvolgenti, il rumore del motore non è mai invadente, lo spazio anche per i sedili posteriori è buono. Più limitata la capienza della bauliera; ci si aspetterebbe di più da una valutazione visiva della stazza esterna. Comunque, il vano è piuttosto ben sfruttabile ed ha il fondo regolabile su tre posizioni. Sembra una cosa da poco ma, invece, è apprezzabile.
    Altri aspetti che non cito per brevità risultano all'incirca come quanto derivato dagli attuali standards realizzativi e grossomodo allineati anche a quanto proposto dalla concorrenza.

    Il grosso, ma per davvero! difetto che si riscontra alla guida è la rapportatura del cambio. Questo gravissimo difetto è tale e tanto che se lo avessi potuto adeguatamente valutare prima dell'acquisto, con ogni probabilità questo non avrebbe avuto seguito. È il segno sfacciatamente evidente di una superficialità eccessiva ed una assoluta mancanza di riguardo verso la buona meccanica e la buona guida; qui, veramente, i progettisti dovrebbero fare un grosso esame di coscienza e, coloro che dovessero non leggersi come idonei allo scopo, farebbero davvero, ma davvero meglio ad occuparsi d'altro. L'agricoltura ha bisogno di molte braccia.
    Mi spiace che buone tradizioni che durano da decenni vengano soverchiate da un - non so come definirlo - capriccio, leggerezza, disavvedutezza ecc. del genere. Non voglio pensare ad una ricerca di massimo risparmio; modificare il rapporto della coppia conica al ponte, quanto sarebbe costato? . . . . . . non mi ci fate pensare……
    Passo al quanto.
    Il cambio manifesta una ottima manovrabilità; in un’epoca dove si cerca di far scegliere il cambio automatico prendendo per sfinimento i guidatori per l'eccessiva ruvidità del comando manuale, qui ci si trova di fronte ad una situazione che, con piacevole sorpresa, funziona quasi come i buoni cambi di una volta. Anche la frizione si dimostra modulabile anche se la corsa del pedale è, forse, un po' troppo ampia.
    Il problema, come preannunciato al titolo, è la rapportatura del cambio. Descrivo con precisione: c'è un salto eccessivo tra la prima e la seconda (quest'ultima è lunga quasi il doppio della prima, recando la sensazione di effettuare un passaggio prima - terza). Ciò comporta che si debba insistere sul rapporto più corto più del dovuto per evitare una caduta di regime eccessiva; diversamente, occorre accompagnare la seconda "con la frizione", cioè senza lasciare completamente il pedale ad innesto completo. Anche le marce successive sono lunghe, ma la caduta di regime tra queste è un poco più ridotta e quindi, tutto sommato, si può accettare.
    La tragedia, ovviamente sotto questo punto di vista, è la lunghezza della sesta marcia. Si parla di un rapporto di ben 59,1 km/h ogni 1000 giri. Per far capire l'effettiva consistenza del fatto, si pensi che diversi 3000 (tremila) cc turbodiesel aventi valori di erogazione enormemente più elevati (molto spesso il doppio, o più, in termini di KW e NM) del pur buono 1.6 TD di derivazione diretta Fiat, hanno un rapporto superiore che si attesta su circa 61 - 61,5 km/h ogni 1000 rpm (quindi, praticamente uguali).
    Quanto sopra rende, in pratica, il compass 1.6 mjet (ma, da quel che so, pure il 2.0 non sostiene questa rapportatura come si converrebbe) una vettura con cambio a soli 5 rapporti e, oltretutto, questi non sono nemmeno ben "scalati". Nel XXI secolo queste perniciose “sciocchezze”, per non dire peggio, non dovrebbero assolutamente essere fatte. Senza contare che il 2.0, pur avendo un poco di potenza e di coppia in più, ha un rapporto finale al ponte più corto. D'accordo che ha le 4 ruote motrici, però..... beh....
    In sesta il consumo è quasi sempre superiore che in quinta e, insieme alla non eccellente efficienza aereodinamica della vettura (a causa della notevole sezione frontale), si penalizza questa vettura eccessivamente, soprattutto nella marcia autostradale, al punto da farne un pesante discrimine per l'acquisto. I consumi, infatti, non sono molto buoni; si riescono a fare i circa 15 km/l ma solo guidando con estrema attenzione e limitando la velocità tenuta in autostrada ben al di sotto dei limiti di codice (110-120 km/h di tachimetro). Un cambio con rapportatura così sbagliata va a macchiare una buona fetta del ritorno qualitativo che l'acquirente, come fruitore, potrebbe ragionevolmente aspettarsi e vanifica gran parte della guidabilità e dell'efficienza del veicolo nel suo complesso.

    Peccato.
     
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  2. alfalele

    alfalele

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    Le marce stralunghe sono un male moderno..purtroppo molti altri modelli hanno lo stesso problema...mi ricordo la Polo 1.4 tdi con una seconda da 100 orari..o altre tutor a parte con velocità di crociera di 180 orari a 3000 giri...come la mia V40.

    E poi ti danno il 9 marce automatico..che poi anche qui..la 330i nuova in una prova concorrente aveva 6a 7a e 8a praticamente uguali.

    Ps la prima corta credo che l'abbiano studiata per il fuoristrada....
     
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  3. Yaris Mille

    Yaris Mille

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    citazione molto accurata.
     

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