scipione1 ha scritto:
mah che dire... sostanzialmente vi siete già risposti.
Quello che non capisco è perché vogliate che tutti coloro che non comprano Honda, debbano comprare Honda.
Consideratelo quello che è cioè the best kept secret.
In italia siamo ancora fermi alla mentalità del morto di fame che, magari indebitandosi, compra un'auto per stupire il borghese (gli americani usano l'espressione keep up with the Joneses, cioè per tenere il passo del vicino), dimenticandosi che ormai il borghese non si stupisce più di niente!
Andare in giro con la solita Audi Merc o BMW secondo me non ha senso; quello che credi di acquisire in immagine, lo perdi in personalità.
L'Italia è per Honda un mercato che dà al max l'1%, mentre l'Europa il 2%; non ha né l'ambizione, né (soprattutto) la capacità produttiva per tentare un attacco ulteriore al mercato. La pubblicità costa, lo sviluppo di motori dedicati alla nicchia del gasolio italo-europeo costa; molto meglio appiccicare un motore elettrico a un buon motore a benzina per ottenere senza grandi sforzi lo stesso risultato di consumo e passare magari per un produttore di auto verdi.
Negli Stati Uniti, per fare il solito esempio numerico, Honda vende più di Audi Merc Bmw e VW messe insieme: ancora, Accord vende 270.000 auto l'anno contro le 140.000 della Serie 3 di BMW.
Insomma, nei paesi che danno importanza alla sostanza e al valore del denaro senza però l'ossessione per il consumo (che, secondo me, è un falso problema), i valori vengono a galla (non a caso mercati ricchi e simili vedono prevalere le marche giapponesi sulle tedesche: USA, Svizzera, BENELUX).
In un altro post che riguardava l'acquisto (teorico) di una Legend, un lettore si stracciava le vesti perché Legend consumava (sulla carta) 1 litro in più ogni 100 km rispetto ad omologhe (ma nettamente più care) berline tedesche.
Orbene questo fatto drammaticamente squalificava ai suoi occhi la giapponese, dimenticando che su 100.000 km ciò avrebbe comportato un maggiore consumo di circa 1.200 litri (cioè 1.700 euro) a fronte di un maggiore costo (a parità d'allestimento e al netto di sconti) di circa 22.000 euro.
Se poi avete l'ossessione della rivendibilità dell'auto, allora non comprate auto tout court, tantomeno Honda.
L'acquisto di auto nuova è la cosa più irrazionale che si possa fare in termini di affare economico, come tutti ben sapete.
Ho finito il comizio!
Clap clap clap clap.
Come non quotarti.
Sono perfettamente d'accordo. Io ho sempre badato alla sostanza, contestando profondamente chi spendeva un mare di soldi per comprare auto alla moda senza nemmeno sapere cosa comprava.
Vengo da una Avensis D-Cat che è l'auto diesel in commercio al mondo con il rapporto di compressione più basso (15,8:1), iniettori piezoelettrici e turbina con palette ad azionamento elettrico ed iniettore post combustione per il Cat. (questo è anche più del iD-Tec)
Solo oggi le marche più blasonate si stanno avvicinando a queste tecnologie.
Parliamo inoltre di motori diesel interamente in alluminio, mentre molti hanno ancora i monoblocchi in ghisa.
Ma se vai in giro solo chi ha una 535 o una 335 o una 350cdi è quello dritto. Magari non sa cosa sia una trazione posteriore, magari va solo al bar, magari, magari, magari.
E la qualità, o meglio il rapporto qualità prezzo, va a farsi benedire.
E infine la rivendibilità: io credo che, se vuoi vendere e non in perdita, devi sperare che ti rubino la macchina con una buona assicurazione.
Si trovano quintali di Classe C attorno ai 25.000 euro usate, full optional e con pochi chilometri. A parte i malfattori che taroccano i Km (che inoltre è reato), una macchina da 44.000 euro che ha percorso 20.000 km che dopo poco vale la metà del prezzo di acquisto, ma che affare è?
Un mio cliente mi disse: io compro solo A3, Golf o auto così anche se peso una tonnellata perchè non voglio perderci molto e mi piace cambiare.
Aveva ragione.
L'auto non è un'investimento, anzi. L'auto è uno sfizio, se non una necessità. E, come tale, costa. E tanto.
Ma dove c'è il gusto, non si perde mai.