<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> iva da 20 a 21% | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

iva da 20 a 21%

In compenso, l'autostrada Monselice-Padova (A13) passa da 1 euro a 1 e 10, e questo sì + il 10%. Siccome l'autostrada non è un bene primario, credo proprio che in futuro ne farò per quanto possibile a meno.
 
a_gricolo ha scritto:
In compenso, l'autostrada Monselice-Padova (A13) passa da 1 euro a 1 e 10, e questo sì + il 10%. Siccome l'autostrada non è un bene primario, credo proprio che in futuro ne farò per quanto possibile a meno.

... che poi, in fondo, che ci sarà mai di tanto bello a monselice ...

:lol: :lol: :lol: :lol:
 
suiller ha scritto:
penso sinceramente che la benzina è uno di quei beni che tuttosommato è un minimo "controllato", ovvero sotto gli occhi di tutti costantemente e quindi nel complesso credo che con l'iva al 21% il prezzo finale sarà proporzionato

quello che invece mi spaventa, diciamo così, sono gli aumenti indiretti a catena... aumenta la benzina e quindi i trasporti e quindi il costo della filiera, assurda x lo + in itaglia, aumenterà non proporzionalmente...

Per i fumatori una bottarella da 20 centisimi a pacchetto comunque....
 
marimasse ha scritto:
Caspita, come siete in mala fede!
Si vede che proprio nello stesso momento in cui è aumentata l'IVA sono aumentati anche altri costi di produzione e che quindi i petrolieri si sono trovati costretti, a malincuore (anzi, con il cuore sanguinante), ad aumentare i prezzi ulteriormente.

Comunque, ciò che in questi giorni si dovrebbe fare, al di là dei brontolamenti, è verificare con attenzione che i prezzi dei vari beni soggetti all'aumento NON siano cresciuti più dell'UNO%, rifiutandosi di comprare la merce (a meno che la cosa non sia davvero, ma davvero impossibile) in caso contrario.

Va anche detto che, oggettivamente, aumentare i prezzi esattamente dell'1% non è così facile all'atto pratico, se non altro perché si otterrebbero delle cifre inevitabilmente "strane", coi decimali, che complicherebbero non poco le normali operazioni di compravendita al minuto. Non a caso moltissimi venditori lasceranno i prezzi al pubblico invariati, traducendo quindi l'aumento dell'IVA in una tassa a loro carico; altri invece, magari perché più "scaltri" o anche, semplicemente, perché scarsamente dotati in quanto a capacità di calcolo matematico, si produrranno in rincari più o meno generosamente... arrotondati per eccesso.
Come sempre, in base alle leggi del mercato, il... successo di questi arrotondamenti NON dipenderà da quanto la clientela brontolerà, ma da quanto la clientela continuerà a comprare la merce.

Il cliente che brontola ma contemporaneamente compra e paga non fa testo, non è un problema. Il cliente che può "spaventare" è SOLO quello che di fronte all'aumento ingiustificato dice, senza tanti brontolamenti e senza chissà quali atteggiamenti bellicosi

"questo prezzo è aumentato troppo, lasciamo perdere, ci penserò, buongiorno"

e esce dal negozio a mani vuote.

Quoto.
Detto questo proprio stasera ci stavo facendo caso e stranamente alle 2 o 3 pompe dove son solito andare i prezzi erano gli stessi di Venerdì 16 (naturalmente altissimi ed improponibili)...che avessero aggiornato in anticipo??? 8)
 
GC9 ha scritto:
marimasse ha scritto:
Caspita, come siete in mala fede!
Si vede che proprio nello stesso momento in cui è aumentata l'IVA sono aumentati anche altri costi di produzione e che quindi i petrolieri si sono trovati costretti, a malincuore (anzi, con il cuore sanguinante), ad aumentare i prezzi ulteriormente.

Comunque, ciò che in questi giorni si dovrebbe fare, al di là dei brontolamenti, è verificare con attenzione che i prezzi dei vari beni soggetti all'aumento NON siano cresciuti più dell'UNO%, rifiutandosi di comprare la merce (a meno che la cosa non sia davvero, ma davvero impossibile) in caso contrario.

Va anche detto che, oggettivamente, aumentare i prezzi esattamente dell'1% non è così facile all'atto pratico, se non altro perché si otterrebbero delle cifre inevitabilmente "strane", coi decimali, che complicherebbero non poco le normali operazioni di compravendita al minuto. Non a caso moltissimi venditori lasceranno i prezzi al pubblico invariati, traducendo quindi l'aumento dell'IVA in una tassa a loro carico; altri invece, magari perché più "scaltri" o anche, semplicemente, perché scarsamente dotati in quanto a capacità di calcolo matematico, si produrranno in rincari più o meno generosamente... arrotondati per eccesso.
Come sempre, in base alle leggi del mercato, il... successo di questi arrotondamenti NON dipenderà da quanto la clientela brontolerà, ma da quanto la clientela continuerà a comprare la merce.

Il cliente che brontola ma contemporaneamente compra e paga non fa testo, non è un problema. Il cliente che può "spaventare" è SOLO quello che di fronte all'aumento ingiustificato dice, senza tanti brontolamenti e senza chissà quali atteggiamenti bellicosi

"questo prezzo è aumentato troppo, lasciamo perdere, ci penserò, buongiorno"

e esce dal negozio a mani vuote.

Quoto.
Detto questo proprio stasera ci stavo facendo caso e stranamente alle 2 o 3 pompe dove son solito andare i prezzi erano gli stessi di Venerdì 16 (naturalmente altissimi ed improponibili)...che avessero aggiornato in anticipo??? 8)

Ho notato comunque che il divario si va sempre piu' allargando fra il best price
e chi vende salatissimo.
Succede comunque molto piu' facilmente nei paesini, in quanto
o cosi', o ti fai tot km per andartela a cercare.
 
arizona77 ha scritto:
GC9 ha scritto:
marimasse ha scritto:
Caspita, come siete in mala fede!
Si vede che proprio nello stesso momento in cui è aumentata l'IVA sono aumentati anche altri costi di produzione e che quindi i petrolieri si sono trovati costretti, a malincuore (anzi, con il cuore sanguinante), ad aumentare i prezzi ulteriormente.

Comunque, ciò che in questi giorni si dovrebbe fare, al di là dei brontolamenti, è verificare con attenzione che i prezzi dei vari beni soggetti all'aumento NON siano cresciuti più dell'UNO%, rifiutandosi di comprare la merce (a meno che la cosa non sia davvero, ma davvero impossibile) in caso contrario.

Va anche detto che, oggettivamente, aumentare i prezzi esattamente dell'1% non è così facile all'atto pratico, se non altro perché si otterrebbero delle cifre inevitabilmente "strane", coi decimali, che complicherebbero non poco le normali operazioni di compravendita al minuto. Non a caso moltissimi venditori lasceranno i prezzi al pubblico invariati, traducendo quindi l'aumento dell'IVA in una tassa a loro carico; altri invece, magari perché più "scaltri" o anche, semplicemente, perché scarsamente dotati in quanto a capacità di calcolo matematico, si produrranno in rincari più o meno generosamente... arrotondati per eccesso.
Come sempre, in base alle leggi del mercato, il... successo di questi arrotondamenti NON dipenderà da quanto la clientela brontolerà, ma da quanto la clientela continuerà a comprare la merce.

Il cliente che brontola ma contemporaneamente compra e paga non fa testo, non è un problema. Il cliente che può "spaventare" è SOLO quello che di fronte all'aumento ingiustificato dice, senza tanti brontolamenti e senza chissà quali atteggiamenti bellicosi

"questo prezzo è aumentato troppo, lasciamo perdere, ci penserò, buongiorno"

e esce dal negozio a mani vuote.

Quoto.
Detto questo proprio stasera ci stavo facendo caso e stranamente alle 2 o 3 pompe dove son solito andare i prezzi erano gli stessi di Venerdì 16 (naturalmente altissimi ed improponibili)...che avessero aggiornato in anticipo??? 8)

Ho notato comunque che il divario si va sempre piu' allargando fra il best price
e chi vende salatissimo.
Succede comunque molto piu' facilmente nei paesini, in quanto
o cosi', o ti fai tot km per andartela a cercare.

Al momento, o meglio nell'ultimo mese, il diesel qui a Bari lo si poteva trovare con un range che andava da 1,374?/l fino a più di 1,5xx?/l (magari nello stesso gg). Fino a ieri il meno caro segnava sopra 1,414 ?/l (che rispetto a qlc tempo fa neanche troppo lontano è un prezzo altissimo e pensare che a momenti i 2/3 son tutti di tasse e che in Europa siamo tra quelli che pagan di più l'oro nero fa quantomeno incaxare)...
 
arizona77 ha scritto:
...o così, o ti fai tot km per andartela a cercare.
Questo è vero, però è anche vero che se davvero vogliamo protestare concretamente contro qualcosa dobbiamo accettare il fatto che la protesta, come tutte le proteste vere, ci "costi" qualche cosa, ad esempio in termini di tempo o denaro.
Ciò che nulla costa, in linea di massima, poco o nulla vale, come dimostra egregiamente, per esempio, la totale e pluridecennale inefficacia delle lamentele e dei brontolamenti, che per l'appunto nulla costano agli autori.

Ciò non significa ovviamente che uno debba fare chissà quali viaggi per andare a fare rifornimento; il senso della misura, per quanto sempre più raro, andrebbe sempre consultato, ad esempio osservando che ben pochi di noi possono dire di NON passare davanti a parecchi distributori durante i quotidiani ordinari spostamenti.
Assisteremmo già a una sorta di "rivoluzione" se solo la metà degli automobilisti decidesse di fare rifornimento sempre e soltanto presso il distributore meno caro tra quelli.
 
rosberg ha scritto:
augustocavalli ha scritto:
ma se l'iva sulla benzina è salita dell'1%, perchè il prezzo alla pompa è invece salito da oggi a domani di quasi il 10%? c'è qualcosa che non torna.

Il 10%? Ma che dici? Guarda che il 10% corrisponderebbe indicativamente a 16 centesimi e non mi pare proprio che da 1,60 si sia passati di botto in un giorno a 1,75 e dintorni...

http://www.quattroruote.it/notizie/prezzi-e-tariffe/manovra-fiscale-la-benzina-sfiora-17-euro-al-litro :?
 
Quindi? Non è certo aumentata di 17 centesimi...
Non sto dicendo che l'1,7 euro non sia veritiero (basta vedere al distributore) ma dico che non è veritiero l'aumento di 17 centesimi perchè non è l'1% ma sarebbe il 10% e non è così.
 
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