<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Italia: ormai siamo indietro come le balle del cane... | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Italia: ormai siamo indietro come le balle del cane...

FELIPEMELO ha scritto:
GheddoStella ha scritto:
99octane ha scritto:
Mentre in Italia si blocca la TAV (operativa in giappone dal 1964!) e si boicotta il ponte sullo stretto di Messina (l'Italia e' l'unico paese europeo ad avere ancora una considerevole parte del proprio territorio separata dal mare dal resto della nazione), a Dubai si costruisce un grattacelo alto 831 metri, e a Houston teorizzano una cupola geodetica di 2 milioni di metri quadrati che copra la citta', che la proteggerebbe dagli uragani e ne regolerebbe il clima interno (e ripulirebbe l'aria sporca).
Si calcola che la cupola, pur avendo costi enormi, si ripagherebbe in pochissimi anni riducendo enormemente i costi di condizionamento e riscaldamento.
In Giappone hanno costruito un'ISOLA per espandere l'aeroporto, sempre a Dubai hanno realizzato interi arcipelaghi residenziali.

Da noi non si riesce a decidere dove fare una discarica.

Siamo il paese piu' progredito del terzo mondo.
E se continuiamo cosi', presto ci sorpasseranno (se non l'hanno gia' fatto).
Sai, a noi basta avere l'ultimo modello di cellulare ipercostoso e una bella macchina iperpotente. Tutto il resto non ci frega 8)
...ma scusa e lo schermo da sessantanove pollici dove lo mettiamo (pagato a rate rigorosamente)? ;)
con uno scrmo così vedi tutto sottosopra!
 
Il fatto e' che un'opera come il ponte sullo stretto in un'altra nazione si farebbe perche' porta benessere e progresso alla nazione. In Italia si fa per permettere all'oligarchia di mangiarci.
E' per quello che restiamo sempre piu' indietro.
 
99octane ha scritto:
Il fatto e' che un'opera come il ponte sullo stretto in un'altra nazione si farebbe perche' porta benessere e progresso alla nazione. In Italia si fa per permettere all'oligarchia di mangiarci.
E' per quello che restiamo sempre piu' indietro.

Ummmmmm..........

In un'altra Nazione come la Colombia, il Congo, il Sud Africa o la Bolivia il ponte si farebbe per permettere all'oligarchia di mangiarci (come è in Italia).

In un'altra Nazione CIVILE il Ponte NON si farebbe perchè non serve a niente.

Tranne a permettere all'oligarchia di mangiarci.
 
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
Il fatto e' che un'opera come il ponte sullo stretto in un'altra nazione si farebbe perche' porta benessere e progresso alla nazione. In Italia si fa per permettere all'oligarchia di mangiarci.
E' per quello che restiamo sempre piu' indietro.

Ummmmmm..........

In un'altra Nazione come la Colombia, il Congo, il Sud Africa o la Bolivia il ponte si farebbe per permettere all'oligarchia di mangiarci (come è in Italia).

In un'altra Nazione CIVILE il Ponte NON si farebbe perchè non serve a niente.

Tranne a permettere all'oligarchia di mangiarci.

fede for president....e ...pasticcini attutttiiiiii
 
Tornando in tema...

dog.jpg
 
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
Il fatto e' che un'opera come il ponte sullo stretto in un'altra nazione si farebbe perche' porta benessere e progresso alla nazione. In Italia si fa per permettere all'oligarchia di mangiarci.
E' per quello che restiamo sempre piu' indietro.

Ummmmmm..........

In un'altra Nazione come la Colombia, il Congo, il Sud Africa o la Bolivia il ponte si farebbe per permettere all'oligarchia di mangiarci (come è in Italia).

In un'altra Nazione CIVILE il Ponte NON si farebbe perchè non serve a niente.

Tranne a permettere all'oligarchia di mangiarci.
Ma chi lo dice che non serve a niente? Per il ponte sullo stretto di Messina si spendono soldi pubblici da DECENNI, la società Stretto di Messina spa è operante dal 1981(con uffici, dipendenti, dirigenti, auto di servizio), forse è arrivato il momento di farlo questo benedetto ponte. Se non lo si facesse significherebbe aver buttato dalla finistra tutti i denari pubblici spesi fino ad ora. Inoltre un'opera così imponente necessariamente porterà benefici al meridione d'Italia. L'oligarchia mangia su TUTTO, non ha bisogno del ponte.

Ritornando al post iniziale, Octane ha tremendamente ragione. Ricordiamoci che in questo Paese è stata interrotta la realizzazione del ponte sullo stretto perchè le ombre dello stesso avrebbero infastidito i delfini ed è stata bloccata la TAV perchè quattro paesani sostenevano che l'opera avrebbe rovinato il paesaggio della loro valle. L'opinione di quattro gatti, di fronte all'interesse dell'intera Nazione, è(e deve essere considerata) irrilevante, così come la tutela del paesaggio, pur avendo una qualche importanza, non può certo essere anteposta allo sviluppo economico del Paese(e quindi compromettere il benessere economico di tutti i cittadini).
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
Il fatto e' che un'opera come il ponte sullo stretto in un'altra nazione si farebbe perche' porta benessere e progresso alla nazione. In Italia si fa per permettere all'oligarchia di mangiarci.
E' per quello che restiamo sempre piu' indietro.

Ummmmmm..........

In un'altra Nazione come la Colombia, il Congo, il Sud Africa o la Bolivia il ponte si farebbe per permettere all'oligarchia di mangiarci (come è in Italia).

In un'altra Nazione CIVILE il Ponte NON si farebbe perchè non serve a niente.

Tranne a permettere all'oligarchia di mangiarci.
Ma chi lo dice che non serve a niente? Per il ponte sullo stretto di Messina si spendono soldi pubblici da DECENNI, la società Stretto di Messina spa è operante dal 1981(con uffici, dipendenti, dirigenti, auto di servizio), forse è arrivato il momento di farlo questo benedetto ponte. Se non lo si facesse significherebbe aver buttato dalla finistra tutti i denari pubblici spesi fino ad ora. Inoltre un'opera così imponente necessariamente porterà benefici al meridione d'Italia. L'oligarchia mangia su TUTTO, non ha bisogno del ponte.

Ritornando al post iniziale, Octane ha tremendamente ragione. Ricordiamoci che in questo Paese è stata interrotta la realizzazione del ponte sullo stretto perchè le ombre dello stesso avrebbero infastidito i delfini ed è stata bloccata la TAV perchè quattro paesani sostenevano che l'opera avrebbe rovinato il paesaggio della loro valle. L'opinione di quattro gatti, di fronte all'interesse dell'intera Nazione, è(e deve essere considerata) irrilevante, così come la tutela del paesaggio, pur avendo una qualche importanza, non può certo essere anteposta allo sviluppo economico del Paese(e quindi compromettere il benessere economico di tutti i cittadini).

Non sono d'accordo .

Sul ponte (opera a mio avviso inutile dal momento che mancano strade e treni in primis) diversi mafiosi sono gia' stati intercettati con l'intenzione di mettere le mani in torta. Se permetti io le tasse non le pago per loro (anzi ora sono proprio fuori dall'Italia e mi fa piacere non pagare piu' le tasse nel mio paese di questi tempi) ma le pago per vivere bene dove sono e qualora ci fossero risultati tangibili (ma nel caso del Sud non me ne ricordo) aiuterei con piacere i miei connazionali .
La TAV e' bloccata non da 4 paesani (non sono affatto 4 persone) ma da un popolo che vuole difendere il proprio territorio e ne hanno il SACROSANTO diritto di non vedere il loro territorio deturpato (come nel Sud Italia), se necessario anche di andare contro uno stato che non ha piu' nulla di democratico (con o senza armi oramai io direi). Cossiga docet .
 
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Ma chi lo dice che non serve a niente? Per il ponte sullo stretto di Messina si spendono soldi pubblici da DECENNI, la società Stretto di Messina spa è operante dal 1981(con uffici, dipendenti, dirigenti, auto di servizio), forse è arrivato il momento di farlo questo benedetto ponte. Se non lo si facesse significherebbe aver buttato dalla finistra tutti i denari pubblici spesi fino ad ora. Inoltre un'opera così imponente necessariamente porterà benefici al meridione d'Italia. L'oligarchia mangia su TUTTO, non ha bisogno del ponte.

Ritornando al post iniziale, Octane ha tremendamente ragione. Ricordiamoci che in questo Paese è stata interrotta la realizzazione del ponte sullo stretto perchè le ombre dello stesso avrebbero infastidito i delfini ed è stata bloccata la TAV perchè quattro paesani sostenevano che l'opera avrebbe rovinato il paesaggio della loro valle. L'opinione di quattro gatti, di fronte all'interesse dell'intera Nazione, è(e deve essere considerata) irrilevante, così come la tutela del paesaggio, pur avendo una qualche importanza, non può certo essere anteposta allo sviluppo economico del Paese(e quindi compromettere il benessere economico di tutti i cittadini).

Ogni opera pubblica deve avere un certo ritorno o di reddito di di qualità di vita dei cittadino (IMHO).
Il ponte sullo stretto senza autostrade e ferrovie decenti da entrambe le parti, come lo consideresti se non una voragine di soldi buttati nel cesso?
E sulla TAV, invece di insultare quei 4 paesani, che ne diresti di informarti sempre sul rapporto costi/benefici? Quanto finora è costata la TAV, quanto ci costa mantenerla, quanto soprattutto rispetto agli altri paesi europei.
Eppoi non chiamarla TAV ma chiamalo come è giusto che sia TAC/TAV, in quanto dovrebbe (dovrebbe) portare anche le merci.
Se poi l'opinione di quei 4 gatti è irrilevante, allora non avrai problemi a fare lo scambio di casa con uno di quei 4 gatti.
 
silverrain ha scritto:
DareAvere(exTDI89) ha scritto:
Ma chi lo dice che non serve a niente? Per il ponte sullo stretto di Messina si spendono soldi pubblici da DECENNI, la società Stretto di Messina spa è operante dal 1981(con uffici, dipendenti, dirigenti, auto di servizio), forse è arrivato il momento di farlo questo benedetto ponte. Se non lo si facesse significherebbe aver buttato dalla finistra tutti i denari pubblici spesi fino ad ora. Inoltre un'opera così imponente necessariamente porterà benefici al meridione d'Italia. L'oligarchia mangia su TUTTO, non ha bisogno del ponte.

Ritornando al post iniziale, Octane ha tremendamente ragione. Ricordiamoci che in questo Paese è stata interrotta la realizzazione del ponte sullo stretto perchè le ombre dello stesso avrebbero infastidito i delfini ed è stata bloccata la TAV perchè quattro paesani sostenevano che l'opera avrebbe rovinato il paesaggio della loro valle. L'opinione di quattro gatti, di fronte all'interesse dell'intera Nazione, è(e deve essere considerata) irrilevante, così come la tutela del paesaggio, pur avendo una qualche importanza, non può certo essere anteposta allo sviluppo economico del Paese(e quindi compromettere il benessere economico di tutti i cittadini).

Ogni opera pubblica deve avere un certo ritorno o di reddito di di qualità di vita dei cittadino (IMHO).
Il ponte sullo stretto senza autostrade e ferrovie decenti da entrambe le parti, come lo consideresti se non una voragine di soldi buttati nel cesso?
E sulla TAV, invece di insultare quei 4 paesani, che ne diresti di informarti sempre sul rapporto costi/benefici? Quanto finora è costata la TAV, quanto ci costa mantenerla, quanto soprattutto rispetto agli altri paesi europei.
Eppoi non chiamarla TAV ma chiamalo come è giusto che sia TAC/TAV, in quanto dovrebbe (dovrebbe) portare anche le merci.
Se poi l'opinione di quei 4 gatti è irrilevante, allora non avrai problemi a fare lo scambio di casa con uno di quei 4 gatti.
Il fatto che la TAV sia costata uno sproposito purtroppo corrisponde alla realtà, ma quale opera in Italia non costa uno sproposito rispetto agli iniziali costi preventivati? E in ogni caso, sproposito o no, la TAV è un'opera ESSENZIALE, va fatta costi quel che costi.
Io non ho affatto insultato i movimenti NO-TAV, sostengo semplicemente come la loro opinione, di fronte alle esigenze di sviluppo dell'ottavo Paese più industrializzato del mondo, sia irrilevante(opinione personale ovviamente). Per ciò che concerne il ponte sullo stretto di Messina, ripeto, potremmo parlarne se gli studi e le progettazioni iniziassero ora, ma per il ponte sono iniziate TRENT'ANNI FA. Sprechiamo tutti i denari pubblici spesi fino ad ora? Si tratta di una montagna di miliardi.
 
FedeSiena ha scritto:
99octane ha scritto:
Il fatto e' che un'opera come il ponte sullo stretto in un'altra nazione si farebbe perche' porta benessere e progresso alla nazione. In Italia si fa per permettere all'oligarchia di mangiarci.
E' per quello che restiamo sempre piu' indietro.

Ummmmmm..........

In un'altra Nazione come la Colombia, il Congo, il Sud Africa o la Bolivia il ponte si farebbe per permettere all'oligarchia di mangiarci (come è in Italia).

In un'altra Nazione CIVILE il Ponte NON si farebbe perchè non serve a niente.

Tranne a permettere all'oligarchia di mangiarci.

In Svezia, Giappone, Danimarca, Islanda, Dubai, Taiwan la pensano diversamente. Ci sarebbe anche la Cina, ma non la annovero tra i paesi civili.
Come ho detto, siamo l'unica nazione europea ad avere ancora una vasta parte del territorio nazionale tagliata fuori dal resto dal mare.
E non solo la pensano diversamente, ma i fatti han dimostrato che hanno ragione.
Naturalmente loro non costruiscono cattedrali nel deserto.
 
silverrain ha scritto:
Ogni opera pubblica deve avere un certo ritorno o di reddito di di qualità di vita dei cittadino (IMHO).
Il ponte sullo stretto senza autostrade e ferrovie decenti da entrambe le parti, come lo consideresti se non una voragine di soldi buttati nel cesso?
E sulla TAV, invece di insultare quei 4 paesani, che ne diresti di informarti sempre sul rapporto costi/benefici? Quanto finora è costata la TAV, quanto ci costa mantenerla, quanto soprattutto rispetto agli altri paesi europei.
Eppoi non chiamarla TAV ma chiamalo come è giusto che sia TAC/TAV, in quanto dovrebbe (dovrebbe) portare anche le merci.
Se poi l'opinione di quei 4 gatti è irrilevante, allora non avrai problemi a fare lo scambio di casa con uno di quei 4 gatti.

Il ritorno di opere pubbliche come la TAV o il ponte non si misura con i conti della serva, perche' ha un impatto sulla societa' e l'economia della nazione che va ben oltre la semplice valutazione del suo costo/rendimento. E' un catalizzatore economico, che non deve necessariamente rendere "di per se'", nella misura in cui produce progresso e miglioramenti.
Quanto e' costata la TAV? Chiedilo a chi ha continuamente bloccato i lavori.
Sai cosa costa UN GIORNO di ritardo in un'opera simile? Si parla di centinaia di migliaia di euro, e i ritardi ormai assommano ad ANNI.
La TAV e' un'opera indispensabile senza la quale l'Italia restera' tagliata fuori dall'Europa. Ma tanto, come dicevo, gia' quasi lo siamo. :rolleyes:
 
doncamilloo ha scritto:
la pedemontana 30 mln di euro al km.....60 miliardiiiiiiii

Anche li', vien da chiedersi perche'.
Vale lo stesso quasi per qualsiasi tratto di strada. Si confrontano i costi (e i tempi) di altre nazioni e i nostri... e il risultato e' raggelante.
Il problema e' la polverizzazione dell'autorita' e la burocrazia strangolante che permette a ogni piccolo satrapo di fare quel che preferisce per tutelare o ingrandire la sua base di potere (vedansi nullita' come Agnoletto o Casarini).
 
blackshirt ha scritto:
biasci ha scritto:
blackshirt ha scritto:
doncamilloo ha scritto:
duroi1 ha scritto:
E' inutile fare il ponte sullo stretto se poi la Salerno-Reggio Calabria è ancora un campo minato esploso...

Poi è altresì inutile fare cose grandiose, se poi il resto del paese cade a pezzi.
Si pensi prima a ammodernare tutta la rete autostradale e FERROVIARIA soprattutto. A migliorare la vivibilità delle città, dei litorali etc.

come fare il passante di mestre e lasciare la milano ts a due corsie... :D :D

al primo esodo 32 km di coda

:evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
Qualcosa mi fa capire che ci sei rimasto in mezzo......

per fortuna no, ma le 2 corsie da mestre a trieste ormai sono una tortura, dato che la prima corsia è ormai una fila interminabile di camion, e quindi appena trovi il fenomeno in seconda corsia a 105 km/h che non si schioda è finita....

:evil: :evil: :evil: :evil:
.............
Possibile? Possibile che si sia speso un miliardo di euro per fare danni? Purtroppo sì, perché questa superstrada è la principale responsabile della creazione di un gigantesco imbuto a Quarto d'Altino, quando le corsie passano da tre a due.

"Imbuto", proprio il principale problema che tutti gli esperti di traffico americano cercano sempre di evitare. E per capire quanto sia lontana la nostra politica dei trasporti da quella - la più evoluta al mondo - degli Usa, basta leggere le dichiarazioni del governatore della regione Galan e del commissario per il Passante Silvano Vernizzi che invece di cercare di cancellare l'imbuto, cercano a loro insaputa - di fatto - di peggiorare ancora di più la situazione: "Non è il passante che non ha funzionato - spiega il commissario con il pieno appoggio politico del presidente della regione - la questione è la terza corsia da Quarto d'Altino a San Donà del Piave".
L'idea è quella aumentare il tratto a tre corsie, ma così si sposterà solo l'imbuto, aumentando paradossalmente il traffico nel tratto a tre corsie perché una cosa è certa infatti: non si può trasformare tutta la viabilità a tre corsie visto che all'uscita dell'autostrada la viabilità torna a una corsia sulle statali.

La "buona politica del traffico" vorrebbe invece che si annullassero il più possibile le differenze di velocità fra le strade. In sostanza, così come si lavora per aumentare la velocità di percorrenza su alcuni tratti, così si deve lavorare per diminuire la velocità su altri percorsi. Il problema infatti non è costituito - come erroneamente pensano Galan e soci - da sezioni autostradali lente, ma dalla convivenza di arterie velocissime e ad alta capacità con altre strozzate. E' per questo che negli Usa tutte le autostrade hanno il limite di 90 orari: fin dagli anni Settanta lì hanno capito che rendere simili le velocità di spostamento fra autostrade e strade statali era l'unico modo per evitare, o meglio, rendere meno pericolosi gli imbuti. Già perché gli imbuti non si possono eliminare del tutto, è ovvio, ma si possono rendere meno pericolosi abbassando la velocità di ingresso e aumentando quella di uscita. Proprio l'opposto di quello che fa il passante di Mestre.
.......da Repubblica del 2 agosto
 
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