<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Investire per vendere | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Investire per vendere

sandro63s ha scritto:
Mi piace confermare che Skoda, a livello di creazione dei propri modelli, nulla ha a che vedere con VW, alla quale propone e chiede l'autorizzazione alla produzione delle auto da essa interamente progettate. Famosissima la presentazione della Superb ai vertici VW che, ritenutala troppo concorrenziale per la Passat, .

Mi risulta, correggimi se sbaglio, che alla Superb sia stata tolta qualche dotazione di serie proprio per non infastidire troppo la Passat.
 
renexx ha scritto:
Giusto per far polemica (non mi voglio nascondere dietro ad un dito), vedendo la discussione sui forum Alfa e Skoda, mi sono accorto di una cosa, parlando di investimenti che un Gruppo opera su di un Marchio.
Skoda ha un centro stile, guidato da Jozef Kaban, e poi:
"È stata posta la prima pietra del nuovo centro tecnologico Skoda di Mladà Bolesav, nella Repubblica Ceca. La cerimonia è avvenuta alla presenza di Bernd Pischetsrieder e Detlef Witting (presidenti, rispettivamente, di Volkswagen e Skoda), di Harald Ludanek (responsabile di tecnologia e sviluppo per il marchio Skoda)"
http://www.quattroruote.it/notizie/industria/nuovo-centro-davanguardia-tecnologia-skoda

Mi pare che le strategie siano ben diverse...

pensa un pò: un marchio come Skoda, viene rivalutato e portato "in alto" dopo cinquantanni di socialismo reale. Addirittura, senza che nessuno lo chiedesse, viene dotato di un centro stile proprio in Rep. Ceca, ed ha un proprio vertice direttivo per la gestione e creazione dei modelli.

Vogliamo parlare di Alfa, adesso?
Dopo cinquantanni di storia del biscione?
Ed il centro stile?
l'Autonomia aziendale?
Le corse?
MA che fine hanno fatto tutte queste cose?
Ma chi è il proprietario di Alfa?? E come mai una simile gestione?

Azzz...hai voglia a fare paragoni fra i due forum...passati e PRESENTI troppo diversi
 
alcheg ha scritto:
http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/lemozione-non-abita-piu-qui/

L'articolo, con tutto il rispetto per un direttore che ha saputo migliorare la rivista, a tratti mi sembra fornire degli spunti quasi comici. Il direttore pone delle domande esistenziali sulla stampa di settore in italia. Ma se le risposte non le ha lui, che E' la stampa di settore in Italia....mi sa che siamo un po' al paradosso.

Cominciamo a chiederci come vengono organizzate le prove sulla stampa italiana. Chi decide quali auto vanno provate e quali no? Quali motorizzazioni si e quali no? Chi decide quanti quintali di optional inutili e dannosi per prestazioni e consumi devono montare? ecc... ecc.....

Casomai fossero reputate domande interessanti, le risposte però non le possiamo dare noi.

Del resto la consecutio è questa: il mensile decide di provare certe vetture si ed altre no, i lettori in seguito esprimono il gradimento per la rivista, anche in conseguenza di queste scelte. Non accade mica il contrario: non sono i lettori a dettare l'agenda alla rivista. Quindi, se certe prove non si fanno....
 
BelliCapelli3 ha scritto:
alcheg ha scritto:
http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/lemozione-non-abita-piu-qui/

L'articolo, con tutto il rispetto per un direttore che ha saputo migliorare la rivista, a tratti mi sembra fornire degli spunti quasi comici. Il direttore pone delle domande esistenziali sulla stampa di settore in italia. Ma se le risposte non le ha lui, che E' la stampa di settore in Italia....mi sa che siamo un po' al paradosso.

Cominciamo a chiederci come vengono organizzate le prove sulla stampa italiana. Chi decide quali auto vanno provate e quali no? Quali motorizzazioni si e quali no? Chi decide quanti quintali di optional inutili e dannosi per prestazioni e consumi devono montare? ecc... ecc.....

Casomai fossero reputate domande interessanti, le risposte però non le possiamo dare noi.

Del resto la consecutio è questa: il mensile decide di provare certe vetture si ed altre no, i lettori in seguito esprimono il gradimento per la rivista, anche in conseguenza di queste scelte. Non accade mica il contrario: non sono i lettori a dettare l'agenda alla rivista. Quindi, se certe prove non si fanno....

Be come ogni azienda che vuole vendere anche 4R farà le sue indagini di mercato per conoscere i gusti degli automobilisti che leggono la rivista, pena la non vendita della stessa. A me è parso di capire che mentre all'estero si pubblicano alcune cose perchè la gente è ancora attratta da auto che creano emozioni qui da noi questa cosa si è persa (per questo non le pubblicano, altrimenti la rivista non la vendono), così come si è persa nelle aziende automobilistiche italiane (quest'ultima cosa è mio parere personale che nulla c'entra con l'articolo).
 
alcheg ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
alcheg ha scritto:
http://viamazzocchi.quattroruote.it/senza-categoria/lemozione-non-abita-piu-qui/

L'articolo, con tutto il rispetto per un direttore che ha saputo migliorare la rivista, a tratti mi sembra fornire degli spunti quasi comici. Il direttore pone delle domande esistenziali sulla stampa di settore in italia. Ma se le risposte non le ha lui, che E' la stampa di settore in Italia....mi sa che siamo un po' al paradosso.

Cominciamo a chiederci come vengono organizzate le prove sulla stampa italiana. Chi decide quali auto vanno provate e quali no? Quali motorizzazioni si e quali no? Chi decide quanti quintali di optional inutili e dannosi per prestazioni e consumi devono montare? ecc... ecc.....

Casomai fossero reputate domande interessanti, le risposte però non le possiamo dare noi.

Del resto la consecutio è questa: il mensile decide di provare certe vetture si ed altre no, i lettori in seguito esprimono il gradimento per la rivista, anche in conseguenza di queste scelte. Non accade mica il contrario: non sono i lettori a dettare l'agenda alla rivista. Quindi, se certe prove non si fanno....

Be come ogni azienda che vuole vendere anche 4R farà le sue indagini di mercato per conoscere i gusti degli automobilisti che leggono la rivista, pena la non vendita della stessa. A me è parso di capire che mentre all'estero si pubblicano alcune cose perchè la gente è ancora attratta da auto che creano emozioni qui da noi questa cosa si è persa (per questo non le pubblicano, altrimenti la rivista non la vendono), così come si è persa nelle aziende automobilistiche italiane (quest'ultima cosa è mio parere personale che nulla c'entra con l'articolo).

è anche vero che una rivista come 4R, per autorevolezza e diffusione, non può fare recensioni e parlare di auto a seconda della convenienza spicciola del momento, ma deve essere in grado di anticipare i tempi e le idee, esprimere concetti e linee di pensieri e, se del caso, tentare di evidenziare le lacune ed i controsensi (anche culturali) del mercato dell'auto e del consumo.
Facendo un paragone, sarebbe un pò come se i giornali di opinione affrontassero le tematiche in maniera puramente utlitaristica, facendo "pro o contro" in base al mero calcolo di convenienza, sull'onda dei sondaggi pre-confezionati o dei luoghi comuni. Senza sviscerare idee e pensieri (anche contro-corrente).

Personalmente, non vorrei ma vedere un 4R così.

Per cui eggregio direttore, si passi dai proponimenti ai fatti! ;)
 
alcheg ha scritto:
E' di poche ore fa la notizia del record di vendite ed utili che Il Gruppo Volkswagen ha effettuato in piena crisi. Marchionne pochi giorni fa ha dichiarato che non c'è volontà di non sfornare modelli ma poi a chi li si vende? Allora mi chiedo a chi li abbia venduti Il Gruppo Volkswagen. Secondo me in Fiat si è proprio perso lo spirito di fare AUTO. Non ascoltano più la clientela. Un esempio è l'Alfa Romeo dove da tutte le parti e in tutte le voci di possibili acquirenti si rievocano le alfa del passato ma la dirigenza è sorda. A chi la vendi la nuova Giulia se i possibili acquirenti te la chiedono TP e tu tiri dritto senza ascoltare (vedi 159, della quale sono un felice proprietario, con vendite mensili a due cifre). Una volta qualche peccatuccio si compensava con lo stile oggi è in discussione anche quello. Da italiano spero il gruppo si riprenda e si riprendano sopratutto a costruire emozioni perchè l'auto è anche questo, un emozione.

Il sig. Maglione lo ritengo il manager più sopravvalutato del mondo e lo dico sinceramente. Uno che muove pedine come se stesse giocando a Risiko o a Monopoli.
Sposto di qua, metto di là, questo lo faccio attendere, ma questo lo butto fuori subito. Qui chiudo, ma riapro dall'altra parte...
Beh, non è così che si fa "mercato".
Se uno ha questa visione delle cose, contrasta di certo con il lato umano: da qui, le persone non contano, non contano le opinioni, non contano le ambizioni, non contano le emozioni.
Il discorso Giulia non è tanto a chi la vendo, ma la domanda da farsi secondo me è: "siamo sicuri che sia il tempo giusto e non siamo in ritardo?" Forse il mercato la chiedeva dopo la 166, dopo la Thesis, invece per questi anni, l'Italia è rimasta senza un'ammiraglia e il risultato è che i compratori sono andati verso VW, Audi, Mercedes, Bmw, ecc. Hai perso diversi clienti e ora hai voglia recuperarli.
Stesso discorso con quella che ormai secondo me è una barzelletta (dopo la Giulia e i suoi tempi biblici), la Kamal. Quando ci fu il boom dei suv l'Alfa ritirò il progetto...
Mi sa che comunque sia ora si è in forte ritardo sul mercato, proprio perchè il mercato non viene ascoltato come sostieni tu.
 
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