skamorza ha scritto:
come scrivo spesso la società attuale basa la propria sopravvivenza sui consumi. ci piaccia o no ...
Qui c'è secondo me un consistente errore.
La società attuale basa la propria sopravvivenza sugli
sprechi, il che è ben diverso. Sugli sprechi e anche sulla loro continua
intensificazione, che viene chiamata "crescita" o "sviluppo", ovvero dipinta come qualcosa di estremamente positivo.
[/quote]...se tutti vivessimo solo dei frutti del nostro orto saremmo all'età della pietra...[/quote]
Questo è un discorso estremizzato, che in quanto tale non approvo.
Non capisco per quale ragione si debba pensare, come
unica e sola alternativa all'andazzo attuale, al ritorno all'età della pietra o all'
abolizione del pane o della carne o delle auto.
O si produce e vende molto più pane del necessario, buttandone via ogni giorno quantitativi impressionanti,
oppure si smette categoricamente di produrre e vendere il pane. O si fanno sempre più "acquisti" di beni superflui, indebitandosi sempre di più a tutti i livelli, creando sempre più rifiuti, cementificando e asfaltando e inquinando sempre più,
oppure si smette categoricamente di comprare, costruire, asfaltare e via dicendo.
Come se non si potesse nemmeno lontanamente immaginare una razionale via di mezzo, un ragionevole e soprattutto stabile e sostenibile
equilibrio tra le varie esigenze, senza eccessivi e deleteri sbilanciamenti che, in quanto tali, prima o poi richiedono, ci piaccia o meno, più o meno piacevoli e volontarie manovre correttive.
Indubbiamente, se lasciamo che il grande bluff continui indisturbato la manovra "correttiva" arriverà da sé; il cocainomane che, rifiutandosi di ammettere il suo problema, continua ad aumentare le dosi per "sentirsi bene", ad un certo punto si ritrova, gli piaccia o meno, all'ospedale o peggio. Cose del genere sono già avvenute più volte nella storia, anche recentemente. Basta pensare alle guerre o alle catastrofi finanziarie, che come è noto sono
efficientissimi strumenti con cui creare ottimi presupposti per fulgide
"crescite" e
"sviluppi" e
"boom economici". Certo, ci sono dei piccoli effetti collaterali, come la morte o la totale rovina (con conseguente vita distrutta) di moltitudini di persone, ma evidentemente si ritiene che sia un prezzo ragionevole, specie se pagato da terzi.
Sarò insulso, ma io continuo a credere che quando si prende l'influenza sia molto più saggio prenderne atto e mettersi a letto un paio di giorni piuttosto che fare finta di nulla e trovarsi poi con una bella polmonite o peggio.