<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Intervalli di Manutenzione | Il Forum di Quattroruote

Intervalli di Manutenzione

Come mai non vengono praticamente mai indicati sulle riviste, compreso Quattroruote mi pare, i diversi intervalli di manutenzione delle diverse marche.
E' pur vero che per molte auto gli intervalli dipendono da come viene utilizzata l'auto, ma un'indicazione sui libretti di uso e manutenzione la si trova comunque.
E' una voce piuttosto importante del capitolo di spesa dell'auto.

Ciao
 
Perchè il caprone medio non guarda queste sottigliezze. Anzi, ne è infastidito. Sapere che la macchina preferita è quella che costa di più da mantenere lo fa innervosire.
 
mikuni ha scritto:
Perchè il caprone medio non guarda queste sottigliezze. Anzi, ne è infastidito. Sapere che la macchina preferita è quella che costa di più da mantenere lo fa innervosire.

Vero, ma i costi sono spesso "indipendenti" dagli intervalli di manutenzione. Puoi avere auto e marche che impongono tagliandi ogni 15-20K km a prezzi ragionevoli. Altre che arrivano a 30K ma poi ti costano un botto..
 
Epme ha scritto:
mikuni ha scritto:
Perchè il caprone medio non guarda queste sottigliezze. Anzi, ne è infastidito. Sapere che la macchina preferita è quella che costa di più da mantenere lo fa innervosire.

Vero, ma i costi sono spesso "indipendenti" dagli intervalli di manutenzione. Puoi avere auto e marche che impongono tagliandi ogni 15-20K km a prezzi ragionevoli. Altre che arrivano a 30K ma poi ti costano un botto..
giusto...io farei una rubrica qui sl forum dove si faccia un listino dei costi e prezzi di componenti. a partire dai tagliandi ai prezzi di ricambi sensibili, come volano bimassa, iniettori,alternatori ammortizzatori e chi piu' ne ha piu' ne metta...almeno chi deve acquistare sa in anticipo anche i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria...sarebbe bruto acquistare un auto e sapere poi che quel componente che si e' rotto...solo perche' c'e' su marchiato audi piuttosto che fiat o ford...debba costare il doppio
 
assi66 ha scritto:
Come mai non vengono praticamente mai indicati sulle riviste, compreso Quattroruote mi pare, i diversi intervalli di manutenzione delle diverse marche.
E' pur vero che per molte auto gli intervalli dipendono da come viene utilizzata l'auto, ma un'indicazione sui libretti di uso e manutenzione la si trova comunque.
E' una voce piuttosto importante del capitolo di spesa dell'auto.

Ciao

non vorrei scagliare, ma una volta su 4R c'era scritto.....
come c'era scritto il paese d i produzione di una certa vettura :cry:
 
L'automobilista deve continuare a credere che l'automobile sia degna dell'enorme quantità di denaro (e quindi di lavoro) che divora, che comprare e guidare l'automobile nuova sia cosa buona e giusta, emozionante, socialmente gratificante e meritevole e, soprattutto, conveniente.

Qualsivoglia informazione capace di inquinare tale scenario è inopportuna.
 
spartacodaitri ha scritto:
non vorrei scagliare, ma una volta su 4R c'era scritto.....
come c'era scritto il paese d i produzione di una certa vettura :cry:
Poi ci si accorse che tanto nessuno leggeva quella roba li..e l'hanno tolta. Di conseguenza c'è gente che fotte la turbina e si chiede come mai l'olio, cambiato 50.000 km prima, si fosse già esaurito.

Diciamo la verità, all'italiano medio L'AUTO....BASTA CHE VADA...ecco perchè ci sono bollini, revisioni, obblighi di qua, obblighi di la...MA TANTO L'ITALIANO MEDIO E' MENEFREGHISTA e quindi se ne sbatte pure degli obblighi. Ed ecco come siamo messi per le strade.

Buon 2011 a tutti gli automobilisti :D
 
marimasse ha scritto:
L'automobilista deve continuare a credere che l'automobile sia degna dell'enorme quantità di denaro (e quindi di lavoro) che divora, che comprare e guidare l'automobile nuova sia cosa buona e giusta, emozionante, socialmente gratificante e meritevole e, soprattutto, conveniente.

Qualsivoglia informazione capace di inquinare tale scenario è inopportuna.

Chi compra ogni 2-4 anni un'auto nuova è un benefattore della collettività, bisogna congratularsi con lui. Se tutti facessero come me e credo te metà dei concessionari o multimarche sarebbero già falliti, fabbriche di auto ce ne sarebbero la metà... sai quanti disoccupati? Spero che poche persone facciano come me che le auto le acquisto usate e le tengo fino a quando funzionano o fino a quando mi obbligano a buttarle (successo in passato con due auto non catalizzate perfettamente efficienti ma precluse a circolare).
 
alexmed ha scritto:
...Se tutti facessero come me e credo te metà dei concessionari o multimarche sarebbero già falliti, fabbriche di auto ce ne sarebbero la metà... sai quanti disoccupati?...
Dipende dai punti di vista.
Si potrebbe dire che se il mercato dell'auto non fosse stato pesantemente drogato per anni ed anni, tanti di quei posti di lavoro che oggi vengono "persi" non sarebbero nati e quindi oggi nessuno li perderebbe.
Se uno evita di assumere cocaina vive senza dubbio in maniera meno "pimpante", ma poi non si trova di fronte ai piaceri della tossicodipendenza e della relativa disintossicazione (con tutte le sofferenze e difficoltà che ciò comporta).

Certo, una persona può anche consapevolmente ritenere conveniente assumere la cocaina, la quale in effetti produce dei vistosi effetti prestazionali e permette ad esempio ad un professionista di sopportare pesantissimi ritmi di lavoro ottenendo strepitosi risultati, così come accade all'atleta che grazie al doping raggiunge traguardi che altrimenti non avrebbe raggiunto. In tal caso, però, bisogna mettere in conto anche la "fase due". Se si accetta di buon grado che il mercato venga drogato, dando origine a fatturati e posti di lavoro "truccati", non bisogna certo meravigliarsi e tanto meno arrabbiarsi nel momento in cui, come è ovvio che sia, l'effetto del trucco svanisce assieme ai relativi fatturati e posti di lavoro.
Altrimenti si pretende la medaglia senza rovesci, che continua a non esistere.
 
come scrivo spesso la società attuale basa la propria soppravvivenza sui consumi. ci piaccia o no. facile scrivere certe cose sapendo che la nostra fonte di reddito deriva da attività ben lontane dal settore auto.
mi piacerebbe leggere di un fornaio "il glutine nuoce alla salute, se tutti facessero come me che non mangio pane staremmo meglio", o ancora di un macellaio "la carne contiene steroidi ed anabolizzanti, oltre ad antibiotici in quantità. io sono furbo e non la mangio".
peccato che se tutti vivessimo solo dei frutti del nostro orto saremmo all'età della pietra. del resto basta vedere quanti scioperi e manifestazioni fanno non solo lavoratori cassintegrati, persino studenti. ed anche il mercato degli insegnanti è stato drogato da numeri falsi. mi piacerebbe capire come potrebero mantenere le famiglie i lavoratori italiani se tutti spendessero solo per lo strettissimo necessario.
 
skamorza ha scritto:
come scrivo spesso la società attuale basa la propria sopravvivenza sui consumi. ci piaccia o no ...
Qui c'è secondo me un consistente errore.
La società attuale basa la propria sopravvivenza sugli sprechi, il che è ben diverso. Sugli sprechi e anche sulla loro continua intensificazione, che viene chiamata "crescita" o "sviluppo", ovvero dipinta come qualcosa di estremamente positivo.

[/quote]...se tutti vivessimo solo dei frutti del nostro orto saremmo all'età della pietra...[/quote]
Questo è un discorso estremizzato, che in quanto tale non approvo.
Non capisco per quale ragione si debba pensare, come unica e sola alternativa all'andazzo attuale, al ritorno all'età della pietra o all'abolizione del pane o della carne o delle auto.

O si produce e vende molto più pane del necessario, buttandone via ogni giorno quantitativi impressionanti, oppure si smette categoricamente di produrre e vendere il pane. O si fanno sempre più "acquisti" di beni superflui, indebitandosi sempre di più a tutti i livelli, creando sempre più rifiuti, cementificando e asfaltando e inquinando sempre più, oppure si smette categoricamente di comprare, costruire, asfaltare e via dicendo.
Come se non si potesse nemmeno lontanamente immaginare una razionale via di mezzo, un ragionevole e soprattutto stabile e sostenibile equilibrio tra le varie esigenze, senza eccessivi e deleteri sbilanciamenti che, in quanto tali, prima o poi richiedono, ci piaccia o meno, più o meno piacevoli e volontarie manovre correttive.

Indubbiamente, se lasciamo che il grande bluff continui indisturbato la manovra "correttiva" arriverà da sé; il cocainomane che, rifiutandosi di ammettere il suo problema, continua ad aumentare le dosi per "sentirsi bene", ad un certo punto si ritrova, gli piaccia o meno, all'ospedale o peggio. Cose del genere sono già avvenute più volte nella storia, anche recentemente. Basta pensare alle guerre o alle catastrofi finanziarie, che come è noto sono efficientissimi strumenti con cui creare ottimi presupposti per fulgide "crescite" e "sviluppi" e "boom economici". Certo, ci sono dei piccoli effetti collaterali, come la morte o la totale rovina (con conseguente vita distrutta) di moltitudini di persone, ma evidentemente si ritiene che sia un prezzo ragionevole, specie se pagato da terzi.

Sarò insulso, ma io continuo a credere che quando si prende l'influenza sia molto più saggio prenderne atto e mettersi a letto un paio di giorni piuttosto che fare finta di nulla e trovarsi poi con una bella polmonite o peggio.
 
Questo è un discorso estremizzato, che in quanto tale non approvo.
Non capisco per quale ragione si debba pensare, come unica e sola alternativa all'andazzo attuale, al ritorno all'età della pietra o all'abolizione del pane o della carne o delle auto.

O si produce e vende molto più pane del necessario, buttandone via ogni giorno quantitativi impressionanti, oppure si smette categoricamente di produrre e vendere il pane. O si fanno sempre più "acquisti" di beni superflui, indebitandosi sempre di più a tutti i livelli, creando sempre più rifiuti, cementificando e asfaltando e inquinando sempre più, oppure si smette categoricamente di comprare, costruire, asfaltare e via dicendo.
Come se non si potesse nemmeno lontanamente immaginare una razionale via di mezzo, un ragionevole e soprattutto stabile e sostenibile equilibrio tra le varie esigenze, senza eccessivi e deleteri sbilanciamenti che, in quanto tali, prima o poi richiedono, ci piaccia o meno, più o meno piacevoli e volontarie manovre correttive.

Indubbiamente, se lasciamo che il grande bluff continui indisturbato la manovra "correttiva" arriverà da sé; il cocainomane che, rifiutandosi di ammettere il suo problema, continua ad aumentare le dosi per "sentirsi bene", ad un certo punto si ritrova, gli piaccia o meno, all'ospedale o peggio. Cose del genere sono già avvenute più volte nella storia, anche recentemente. Basta pensare alle guerre o alle catastrofi finanziarie, che come è noto sono efficientissimi strumenti con cui creare ottimi presupposti per fulgide "crescite" e "sviluppi" e "boom economici". Certo, ci sono dei piccoli effetti collaterali, come la morte o la totale rovina (con conseguente vita distrutta) di moltitudini di persone, ma evidentemente si ritiene che sia un prezzo ragionevole, specie se pagato da terzi.

Sarò insulso, ma io continuo a credere che quando si prende l'influenza sia molto più saggio prenderne atto e mettersi a letto un paio di giorni piuttosto che fare finta di nulla e trovarsi poi con una bella polmonite o peggio.

Io sono praticamente certo che il sistema attuale finirà al collasso. ma sono altrettanto certo che la fase dell'influenza sia passata da molto, troppo tempo e che ormai le nostre difese immunitarie siano state definitivamente soppresse. Per questo motivo sono altrettanto convinto che la soluzione prospettata da alcuni, tra i quali tu, ovvero di NON spendere soldi se NON per il minimo indispensabile e quando questo sia strettamente necessario (hai fatto nuemrosi esempi, computer, cellulare, auto e via discorrendo) porterà alla morte, comunque inevitabile del sistema prima dello sperabile. avendo famiglia ed ingenuamente convinto che invece si possa sostenere questa malatissima economia ancora per decenni gradirei evitare che il marito cornuto si eviri per far dispetto alla signora. ecco il succo del mio discorso.
come scrissi tempo fa, ho un cognato che forte del prorpio lavoro in campagna vive dei frutti della terra, l'auto rigorosamente superbase l'acquistò vent'anni or sono, non ha mai fatto una manutenzione presso un'officina ma solo personalmente cambiando l'olio a casa occasionalmente e naturalmente usandola pochissimo e con nessuna intenzione di sostituirla se non tra almeno dieci anni. non spende in abbigliamento, non spende in cibo, non ha mai fatto una sola vacanza, non ha un hobby, non va al bar, non pratica sport, non compera libri e/o giornali, non beve e figuriamoci se fuma.
se tutti avessimo le sue sane abitudini (perchè non si possono certo definire insalubri) vivremmo bene come lui. io però non sarei tanto convinto di vivere bene: amo le belle auto, amo i bei viaggi, amo il buon bere, amo i ristoranti di qualità, ho almeno un paio di hobby costosi. non mi potrei permettere nulla di tutto ciò. anche se oggi fatico a permettermelo penso sia meglio che non essermelo mai goduto.
 
Perche' ciu vuole un Enterprise Resoruce Planing: un software in grado ci monitorare l'intero veicolo con le scadenze burocratiche e di manutenzione tecnica per tutte le parti del veicolo. Sono anni che mi batto per l'ERP, continuero' farlo, fino a quando non lo realizzeranno.

Regards,
The frog
 
skamorza ha scritto:
"il glutine nuoce alla salute"
capisco il fervore, ma piano con le fesserie: il glutine non è assolutamente dannoso per la salute se non per chi soffre di celiachia, ovvero per soggetti che presentano una specifica intolleranza (né più né meno quindi di altre innumerevoli sostanze)

skamorza ha scritto:
"la carne contiene steroidi ed anabolizzanti, oltre ad antibiotici in quantità"
esiste anche carne di animali sani. basta volerla trovare.

comunque, se non mangi carne perché fa male sostituiscila con il seitan, la famosa "carne vegetariana". occhio però perché quella roba lì sta insieme grazie... al glutine! ;)
 
skamorza ha scritto:
...avendo famiglia ed ingenuamente convinto che invece si possa sostenere questa malatissima economia ancora per decenni...
Direi che il punto chiave sta proprio in questa tua convinzione, che io non condivido, a meno che con il verbo "sostenere" tu non intenda qualcosa di diverso rispetto al "continuare allegramente con l'andazzo degli ultimi anni".

Avendo famiglia, ti occuperai certamente della gestione finanziaria familiare. Se ti accorgessi che la famiglia è gravata da pesanti debiti, non impossibili ma sicuramente assai impegnativi da sanare, quali raccomandazioni daresti ai tuoi figli? Li esorteresti a concedersi tutti i capricci che desiderano (tanto si vive una volta sola), magari sfruttando a piene mani le strepitose promozioni "compri oggi pagheranno i posteri" oppure diresti loro che è necessario, pur senza colossali sacrifici (e proprio per non ritrovarsi in futuro a doverli fare per forza) darsi una calmata?
Ti indebiteresti per rifare tutto l'arredamento di casa, ancora in ottimo stato ma oggettivamente vecchiotto e fuori moda, oppure diresti che è meglio aspettare?

...ho un cognato che ... vive dei frutti della terra, l'auto rigorosamente superbase l'acquistò vent'anni or sono, non ha mai fatto una manutenzione presso un'officina ... non spende in abbigliamento, non spende in cibo, non ha mai fatto una sola vacanza, non ha un hobby, non va al bar, non pratica sport, non compera libri e/o giornali, non beve e figuriamoci se fuma...
Qui torni al discorso estremista, che nulla ha a che fare con quanto io vado dicendo.
 

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