Non sono esperto in materia ma credo sia davvero assai difficile stabilire, specie quando si ha a che fare con meccanismi biologici che non sappiamo pilotare, quale sia la soglia tra un allarmismo giustificato e un allarmismo fasullo, creato a puro scopo speculativo.
In linea di massima, in simili contesti, ci si comporta in maniera abbastanza irrazionale. Se succede una cosa brutta si vogliono a tutti i costi individuare i "responsabili" (che sempre ci devono essere) e poi castigarli, se non altro accusando chi di dovere di non averci avvertito per tempo del pericolo che correvamo e di non averci dato modo di prevenirlo, anche magari obbligandoci.
Se, invece, veniamo avvertiti e allarmati e invitati a prendere precauzioni (= spese o comunque disagi di varia entità) e poi la cosa brutta non succede, ci lamentiamo di essere stati presi in giro e accusiamo chi ci ha messo in allarme di allarmismo, truffa, speculazione e via dicendo.
Nel caso di questa influenza il copione si ripete alla lettera. Senza alcun dubbio molte persone ed aziende marciano alla grande su questa situazione, allo scopo di ricavarne profitti economici, politici, ideologici e così via (peraltro se le aziende fanno profitti l'economia "gira" e si salvano posti di lavoro, no? perché non si protesta con altrettanto sdegno contro gli incentivi auto o il "piano casa" ecc.?).
Mi sembra però oggettivamente forzata l'ipotesi che tutti gli scienziati che si occupano di virologia, compresi tutti quelli che operano per l'OMS, siano esaltati estremisti o cinici affaristi al soldo di voraci aziende farmaceutiche.
Per convincerci al 100% che questa pandemia non è sopravvalutata, non è sfruttata per scopi di lucro (come se oggi ci fosse qualcosa di esente da ciò...), dovremmo vedere morire nei prossimi mesi qualche mezzo milione di nostri connazionali, con totale caos e terrore diffuso. In quel caso non solo divorzieremmo all'istante dalla teoria del complotto universale, ma con ogni probabilità ci lamenteremmo di non essere stati obbligati a prendere precauzioni ben più drastiche.
Speriamo, ovviamente, che accada l'esatto contrario. É indubbiamente meglio essere incavolati (più o meno a ragione) e magari anche un po' presi in giro ma in buona salute che trovarsi a dover ammettere un errore di valutazione mentre i polmoni smettono di funzionare. O no?
Per finire, una considerazione sulla manfrina sempre più ripetuta secondo la quale i morti di questi giorni non sono stati uccisi dall'influenza ma sono morti a causa di altre patologie già esistenti.
Sbaglierò, ma io la vedo diversamente: se quelle persone non avessero contratto questa influenza non sarebbero morte, quindi l'influenza le ha uccise, punto e basta. Altrimenti non si dovrebbe nemmeno dire che uno è morto per la puntura di un'ape, ma perché aveva una particolare allergia: non è stato ucciso dall'ape ma dall'allergia. Allora se io metto una mano sulla bocca di uno per immobilizzarlo e questo muore soffocato perché aveva il naso chiuso, io non ho ucciso nessuno e lui è morto di raffreddore?
In linea di massima, in simili contesti, ci si comporta in maniera abbastanza irrazionale. Se succede una cosa brutta si vogliono a tutti i costi individuare i "responsabili" (che sempre ci devono essere) e poi castigarli, se non altro accusando chi di dovere di non averci avvertito per tempo del pericolo che correvamo e di non averci dato modo di prevenirlo, anche magari obbligandoci.
Se, invece, veniamo avvertiti e allarmati e invitati a prendere precauzioni (= spese o comunque disagi di varia entità) e poi la cosa brutta non succede, ci lamentiamo di essere stati presi in giro e accusiamo chi ci ha messo in allarme di allarmismo, truffa, speculazione e via dicendo.
Nel caso di questa influenza il copione si ripete alla lettera. Senza alcun dubbio molte persone ed aziende marciano alla grande su questa situazione, allo scopo di ricavarne profitti economici, politici, ideologici e così via (peraltro se le aziende fanno profitti l'economia "gira" e si salvano posti di lavoro, no? perché non si protesta con altrettanto sdegno contro gli incentivi auto o il "piano casa" ecc.?).
Mi sembra però oggettivamente forzata l'ipotesi che tutti gli scienziati che si occupano di virologia, compresi tutti quelli che operano per l'OMS, siano esaltati estremisti o cinici affaristi al soldo di voraci aziende farmaceutiche.
Per convincerci al 100% che questa pandemia non è sopravvalutata, non è sfruttata per scopi di lucro (come se oggi ci fosse qualcosa di esente da ciò...), dovremmo vedere morire nei prossimi mesi qualche mezzo milione di nostri connazionali, con totale caos e terrore diffuso. In quel caso non solo divorzieremmo all'istante dalla teoria del complotto universale, ma con ogni probabilità ci lamenteremmo di non essere stati obbligati a prendere precauzioni ben più drastiche.
Speriamo, ovviamente, che accada l'esatto contrario. É indubbiamente meglio essere incavolati (più o meno a ragione) e magari anche un po' presi in giro ma in buona salute che trovarsi a dover ammettere un errore di valutazione mentre i polmoni smettono di funzionare. O no?
Per finire, una considerazione sulla manfrina sempre più ripetuta secondo la quale i morti di questi giorni non sono stati uccisi dall'influenza ma sono morti a causa di altre patologie già esistenti.
Sbaglierò, ma io la vedo diversamente: se quelle persone non avessero contratto questa influenza non sarebbero morte, quindi l'influenza le ha uccise, punto e basta. Altrimenti non si dovrebbe nemmeno dire che uno è morto per la puntura di un'ape, ma perché aveva una particolare allergia: non è stato ucciso dall'ape ma dall'allergia. Allora se io metto una mano sulla bocca di uno per immobilizzarlo e questo muore soffocato perché aveva il naso chiuso, io non ho ucciso nessuno e lui è morto di raffreddore?