<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Industria automobilistica italiana rispetto a quella tedesca. Perché un simile disastro ? | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Industria automobilistica italiana rispetto a quella tedesca. Perché un simile disastro ?

HenryChinaski ha scritto:
La corsa verso i profitti premium con contenuti generalisti fa ridere.

Infatti il premium o non premium in se è una, per dirla come paolo villaggio, una cagata pazzesca.
E' semplicemente un modo con cui le case cercano di rendere appetibile il prodotto senza ricorrere esclusivamente alla leva prezzo.
A volte ci riescono, a volte no.
 
FatBastard78 ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Il valore aggiunto di una nuova Punto?
Ma stai scherzando? Storicamente il segmento B ha salvato la Fiat producendo utili, poi 127, Uno e Grande Punto sono state leader di vendite in Europa e rappresentano quello che la Fiat storicamente sapeva fare meglio.
Non trovi strano che tutti i costruttori hanno modelli nuovi di segmento B e la Fiat vende un modello di 10 anni.
Su Alfa vedremo, per adesso sono state cancellate diverse auto che non hanno avuto sostitute e la pazienza è finita da un pezzo.
Per adesso io vedo che il gruppo fiat ha perso grandi quote di mercato in favore dei concorrenti e ha una gamma ridicola.

Qua bisognerebbe un attimino capirsi.
Avresti ragionissima se le quote di mercato fossero il fine ultimo di SM.
Il marchio VW non arriva al 2% di redditività, e sarebbe interessante capire quanto di questo 2% è generato da - dico a caso - Passat, Tiguan, Golf, e quanto da Polo.
Anzi, probabilmente questa la vendono in perdita.
E son politiche che puoi fare, senza portare i libri in tribunale in poco tempo, se dietro hai aiuti pubblici oppure le spalle abbastanza grandi da potertelo permettere per stroncare i generalisti forti nel seg B come fiat e francesi.
Ora, posto che le risorse son poche, mi pare non del tutto idiota investire su segmenti dove potenzialmente c'è più ciccia e soprattutto vendibili pure in mercati meno asfittici del nostro.
Ma se uno deve essere contro.................. :lol:
 
FatBastard78 ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
La corsa verso i profitti premium con contenuti generalisti fa ridere.

Infatti il premium o non premium in se è una, per dirla come paolo villaggio, una cagata pazzesca.
E' semplicemente un modo con cui le case cercano di rendere appetibile il prodotto senza ricorrere esclusivamente alla leva prezzo.
A volte ci riescono, a volte no.
Più che di "premium" bisognerebbe parlare di "desiderabile".
 
HenryChinaski ha scritto:
stefanocanale ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Infatti non c'è più nulla,la Lancia non esiste più, l'Alfa ha due modelli e la Fiat non sostituisce più le macchine, la Punto ha dieci anni e fa solo 500...
Ma scusa, che valore aggiunto darebbe una nuova Punto a FCA? O la attuale Lancia? Lancia è morta da almeno due decenni, per cui anche volendo non credo che SM potesse rianimarla.
L'Alfa invece ha ricevuto investimenti e si appresta a lanciare nuovi modelli, però serve pazienza. Ma voi credete davvero che si possa far rinascere tutti i marchi in contemporanea? I tedeschi ci hanno messo decenni e ora invece noi dobbiamo fare tutto subito...ma dai!!!
Leggete l'editoriale del nostro Direttore sul numero di Aprile, credo che interpreti bene lo spirito del futuro FCA.

Il valore aggiunto di una nuova Punto?
Ma stai scherzando? Storicamente il segmento B ha salvato la Fiat producendo utili, poi 127, Uno e Grande Punto sono state leader di vendite in Europa e rappresentano quello che la Fiat storicamente sapeva fare meglio.
Non trovi strano che tutti i costruttori hanno modelli nuovi di segmento B e la Fiat vende un modello di 10 anni.
Su Alfa vedremo, per adesso sono state cancellate diverse auto che non hanno avuto sostitute e la pazienza è finita da un pezzo.
Per adesso io vedo che il gruppo fiat ha perso grandi quote di mercato in favore dei concorrenti e ha una gamma ridicola.

Ricordiamo anche che la Punto 1'edizione è stata forse l'unica auto che, anche solo per un breve periodo, ha scalzato Golf dalla leadership di vendite in europa. Ed all'epoca l'Italia aveva praticamente defaultato, tanto che Amato fece quell'operazione di svalutazione della Lira.
 
La cosa più curiosa è che SM non ha mai parlato di FCA come di un gruppo automobilstico, o in chiave di soggetto produttore di auto. Le poche volte in cui nei suoi discorsi sono entrate le auto è stato per parlare di quanto avevano sbagliato i suoi predecessori. Non è un manager di prodotto.punto.somiglia più a quelli che vengono chiamati per salvare le aziende in fallimento, capitalizzano, smembrano, razionalizzano. Si riempie la bocca del nome Alfa Romeo perché è forse l'unico campanello che richiama l'attenzione.di auto non sa nulla.ma nulla nulla,infatti spiegava dei capannoni segreti dove vengono svolte prove segrete mentre scorreva lo spaccato della bmw serie3. Quindi se vogliamo parlarne come di un capitalista che di auto non sa nulla, ed orgogliosamente sbandiera che di auto non gliene frega niente, bene.ma se lo si guarda ragionando come di un creativo che salvera una fabbrica di auto,abbiamo sbagliato soggetto.potrebbe parlare delle macchinette del caffè o della domotica, non avvertiremmo alcuna differenza.
 
non è importante vendere ma guadagnare, se vendo 5 milioni di utilitarie guadagnandoci 1 euro può sembrare un bel traguardo, meglio di chi vende 500000 utilitarie guadagnandoci 1000 euro
 
franco58pv ha scritto:
vero dal 5,7% al 5,9% in europa , sono aumenti impressionanti partendo da una base altissima (5,7) anche perchè tutti sappiamo che il gruppo fiat non dipende solo dalle vendite nel mercato nazionale come i tedeschi ed occupa solo le fasce di mercato a più alto valore aggiunto, quindi solo auto di lusso, suv , super station e niente utilitariette da 12-15000 euro...

L'ultima volta che ho controllato, mi pare che il marchio Jeep facesse parte di FCA e che non venda auto low cost.... ;)

============================================

Diciassette mesi di crescita consecutiva in Europa, e un primo trimestre del 2015 semplicemente da incorniciare: il marchio Jeep ha registrato un rialzo del 98% nelle vendite della regione Emea tra gennaio e marzo. Un risultato determinante per i buoni risultati complessivi del Gruppo Fca, che secondo i dati Acea ha chiuso il Q1 in Europa al +12,1%.
Oltre 12.000 auto in un mese. Marzo, in termini di volumi, è stato l'ennesima soddisfazione: nell'ultimo mese la Jeep ha venduto 12.270 auto nella regione Emea, il risultato migliore di sempre in termini assoluti. L'Italia si è confermata il mercato principale della zona, con 2.990 unità. Alle sue spalle Regno Unito (2.190), Germania (1.357) e Medio Oriente (1.267). Il record precedente, di 10.440 vetture vendute, era stato fissato soltanto lo scorso dicembre.
Incrementi percentuali a tre cifre. Anche guardando alle percentuali di crescita, il terzo mese del 2015 risulta impressionante: globalmente l'incremento nella regione Emea è stato del 124%, ma i mercati principali hanno superato di parecchio la media. In Francia è stato registrato un +434%, nel Regno Unito il +397%, in Spagna è stato raggiunto il +260% e in Italia il +249%.

L'Europa diventa importante per Chrysler. Numeri da record, dietro cui è evidente lo zampino della Renegade, il cui peso commerciale ha spinto i principali Paesi europei in cima alla lista dei più interessanti per il versante americano di Fca. Di tutti i mercati dove è commercializzato almeno un marchio Usa (Chrysler, Jeep, Ram, Dodge), l'Italia è il terzo più rilevante, la Germania il quinto e la Francia l'ottavo a livello mondiale.
Melfi, è "baby-boom". Le cifre del "baby-boom" di Melfi, in effetti, parlano chiaro: dal lancio dello scorso settembre, la "Jeepina" è stata immatricolata in 21.600 esemplari, dei quali 5.523 soltanto in marzo. E anche il debutto degli esemplari con guida a destra ha avuto buoni riscontri: il lancio nel Regno Unito è stato suggellato dalla registrazione di 1.174 contratti, e presto per la Renegade arriverà il momento del debutto in Medio Oriente e Sudafrica, dove il marchio Jeep ha storicamente una presenza radicata.


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http://www.quattroruote.it/news/mercato/2015/04/17/jeep_europa_record_a_marzo_e_nel_primo_trimestre.html
 
FatBastard78 ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Il valore aggiunto di una nuova Punto?
Ma stai scherzando? Storicamente il segmento B ha salvato la Fiat producendo utili, poi 127, Uno e Grande Punto sono state leader di vendite in Europa e rappresentano quello che la Fiat storicamente sapeva fare meglio.
Non trovi strano che tutti i costruttori hanno modelli nuovi di segmento B e la Fiat vende un modello di 10 anni.
Su Alfa vedremo, per adesso sono state cancellate diverse auto che non hanno avuto sostitute e la pazienza è finita da un pezzo.
Per adesso io vedo che il gruppo fiat ha perso grandi quote di mercato in favore dei concorrenti e ha una gamma ridicola.

Qua bisognerebbe un attimino capirsi.
Avresti ragionissima se le quote di mercato fossero il fine ultimo di SM.
Il marchio VW non arriva al 2% di redditività, e sarebbe interessante capire quanto di questo 2% è generato da - dico a caso - Passat, Tiguan, Golf, e quanto da Polo.
Anzi, probabilmente questa la vendono in perdita.
E son politiche che puoi fare, senza portare i libri in tribunale in poco tempo, se dietro hai aiuti pubblici oppure le spalle abbastanza grandi da potertelo permettere per stroncare i generalisti forti nel seg B come fiat e francesi.
Ora, posto che le risorse son poche, mi pare non del tutto idiota investire su segmenti dove potenzialmente c'è più ciccia e soprattutto vendibili pure in mercati meno asfittici del nostro.

Anche qui bisogna capirsi, se la guardi dal punto di vista di una finanziaria internazionale che incidentalmente vende anche auto, il discorso fila anche, ma se la vedi da appassionato la cosa si complica.

Non credo che Vw smetterà mai di aggredire ogni segmento di mercato e fare macchine competitive come non credo che siano al tracollo, investono e vendono.

La nostra ex industria costruttrice di auto invece alleverebbe tacchini in Zambia, se fosse più profittevole farlo.

Personalmente mi piacciono di più quelli che fanno auto con passione e trovo anche che finanziarie non solo non abbiano un cuore ma hanno fatto anche troppi danni.

P.s. mai avuto macchine tedesche
P.P.s. chissà chi è in grado di quantificare la perdita di quote di mercato dal 2007 ad oggi?
 
saturno_v ha scritto:
franco58pv ha scritto:
vero dal 5,7% al 5,9% in europa , sono aumenti impressionanti partendo da una base altissima (5,7) anche perchè tutti sappiamo che il gruppo fiat non dipende solo dalle vendite nel mercato nazionale come i tedeschi ed occupa solo le fasce di mercato a più alto valore aggiunto, quindi solo auto di lusso, suv , super station e niente utilitariette da 12-15000 euro...

L'ultima volta che ho controllato, mi pare che il marchio Jeep facesse parte di FCA e che non venda auto low cost.... ;)

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Diciassette mesi di crescita consecutiva in Europa, e un primo trimestre del 2015 semplicemente da incorniciare: il marchio Jeep ha registrato un rialzo del 98% nelle vendite della regione Emea tra gennaio e marzo. Un risultato determinante per i buoni risultati complessivi del Gruppo Fca, che secondo i dati Acea ha chiuso il Q1 in Europa al +12,1%.
Oltre 12.000 auto in un mese. Marzo, in termini di volumi, è stato l'ennesima soddisfazione: nell'ultimo mese la Jeep ha venduto 12.270 auto nella regione Emea, il risultato migliore di sempre in termini assoluti. L'Italia si è confermata il mercato principale della zona, con 2.990 unità. Alle sue spalle Regno Unito (2.190), Germania (1.357) e Medio Oriente (1.267). Il record precedente, di 10.440 vetture vendute, era stato fissato soltanto lo scorso dicembre.
Incrementi percentuali a tre cifre. Anche guardando alle percentuali di crescita, il terzo mese del 2015 risulta impressionante: globalmente l'incremento nella regione Emea è stato del 124%, ma i mercati principali hanno superato di parecchio la media. In Francia è stato registrato un +434%, nel Regno Unito il +397%, in Spagna è stato raggiunto il +260% e in Italia il +249%.

L'Europa diventa importante per Chrysler. Numeri da record, dietro cui è evidente lo zampino della Renegade, il cui peso commerciale ha spinto i principali Paesi europei in cima alla lista dei più interessanti per il versante americano di Fca. Di tutti i mercati dove è commercializzato almeno un marchio Usa (Chrysler, Jeep, Ram, Dodge), l'Italia è il terzo più rilevante, la Germania il quinto e la Francia l'ottavo a livello mondiale.
Melfi, è "baby-boom". Le cifre del "baby-boom" di Melfi, in effetti, parlano chiaro: dal lancio dello scorso settembre, la "Jeepina" è stata immatricolata in 21.600 esemplari, dei quali 5.523 soltanto in marzo. E anche il debutto degli esemplari con guida a destra ha avuto buoni riscontri: il lancio nel Regno Unito è stato suggellato dalla registrazione di 1.174 contratti, e presto per la Renegade arriverà il momento del debutto in Medio Oriente e Sudafrica, dove il marchio Jeep ha storicamente una presenza radicata.


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http://www.quattroruote.it/news/mercato/2015/04/17/jeep_europa_record_a_marzo_e_nel_primo_trimestre.html

Infatti chrysler sforna modelli che è una bellezza. L'accordo con il governo americano per l'acquisizione non può essere stato permesso senza l'obbligo di rilanciare innanzitutto i marchi americani. Questo spiega la gamma jeep totalmente rinnovata, ed alfa Romeo che "verrà rilanciata nel...."
 
Rickjapan ha scritto:
saturno_v ha scritto:
franco58pv ha scritto:
vero dal 5,7% al 5,9% in europa , sono aumenti impressionanti partendo da una base altissima (5,7) anche perchè tutti sappiamo che il gruppo fiat non dipende solo dalle vendite nel mercato nazionale come i tedeschi ed occupa solo le fasce di mercato a più alto valore aggiunto, quindi solo auto di lusso, suv , super station e niente utilitariette da 12-15000 euro...

L'ultima volta che ho controllato, mi pare che il marchio Jeep facesse parte di FCA e che non venda auto low cost.... ;)

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Diciassette mesi di crescita consecutiva in Europa, e un primo trimestre del 2015 semplicemente da incorniciare: il marchio Jeep ha registrato un rialzo del 98% nelle vendite della regione Emea tra gennaio e marzo. Un risultato determinante per i buoni risultati complessivi del Gruppo Fca, che secondo i dati Acea ha chiuso il Q1 in Europa al +12,1%.
Oltre 12.000 auto in un mese. Marzo, in termini di volumi, è stato l'ennesima soddisfazione: nell'ultimo mese la Jeep ha venduto 12.270 auto nella regione Emea, il risultato migliore di sempre in termini assoluti. L'Italia si è confermata il mercato principale della zona, con 2.990 unità. Alle sue spalle Regno Unito (2.190), Germania (1.357) e Medio Oriente (1.267). Il record precedente, di 10.440 vetture vendute, era stato fissato soltanto lo scorso dicembre.
Incrementi percentuali a tre cifre. Anche guardando alle percentuali di crescita, il terzo mese del 2015 risulta impressionante: globalmente l'incremento nella regione Emea è stato del 124%, ma i mercati principali hanno superato di parecchio la media. In Francia è stato registrato un +434%, nel Regno Unito il +397%, in Spagna è stato raggiunto il +260% e in Italia il +249%.

L'Europa diventa importante per Chrysler. Numeri da record, dietro cui è evidente lo zampino della Renegade, il cui peso commerciale ha spinto i principali Paesi europei in cima alla lista dei più interessanti per il versante americano di Fca. Di tutti i mercati dove è commercializzato almeno un marchio Usa (Chrysler, Jeep, Ram, Dodge), l'Italia è il terzo più rilevante, la Germania il quinto e la Francia l'ottavo a livello mondiale.
Melfi, è "baby-boom". Le cifre del "baby-boom" di Melfi, in effetti, parlano chiaro: dal lancio dello scorso settembre, la "Jeepina" è stata immatricolata in 21.600 esemplari, dei quali 5.523 soltanto in marzo. E anche il debutto degli esemplari con guida a destra ha avuto buoni riscontri: il lancio nel Regno Unito è stato suggellato dalla registrazione di 1.174 contratti, e presto per la Renegade arriverà il momento del debutto in Medio Oriente e Sudafrica, dove il marchio Jeep ha storicamente una presenza radicata.


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http://www.quattroruote.it/news/mercato/2015/04/17/jeep_europa_record_a_marzo_e_nel_primo_trimestre.html

Infatti chrysler sforna modelli che è una bellezza. L'accordo con il governo americano per l'acquisizione non può essere stato permesso senza l'obbligo di rilanciare innanzitutto i marchi americani. Questo spiega la gamma jeep totalmente rinnovata, ed alfa Romeo che "verrà rilanciata nel...."
Chi mette soldi ha diritto a dire la sua...cosa molto logica.
 
angelo0 ha scritto:
Rickjapan ha scritto:
saturno_v ha scritto:
franco58pv ha scritto:
vero dal 5,7% al 5,9% in europa , sono aumenti impressionanti partendo da una base altissima (5,7) anche perchè tutti sappiamo che il gruppo fiat non dipende solo dalle vendite nel mercato nazionale come i tedeschi ed occupa solo le fasce di mercato a più alto valore aggiunto, quindi solo auto di lusso, suv , super station e niente utilitariette da 12-15000 euro...

L'ultima volta che ho controllato, mi pare che il marchio Jeep facesse parte di FCA e che non venda auto low cost.... ;)

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Diciassette mesi di crescita consecutiva in Europa, e un primo trimestre del 2015 semplicemente da incorniciare: il marchio Jeep ha registrato un rialzo del 98% nelle vendite della regione Emea tra gennaio e marzo. Un risultato determinante per i buoni risultati complessivi del Gruppo Fca, che secondo i dati Acea ha chiuso il Q1 in Europa al +12,1%.
Oltre 12.000 auto in un mese. Marzo, in termini di volumi, è stato l'ennesima soddisfazione: nell'ultimo mese la Jeep ha venduto 12.270 auto nella regione Emea, il risultato migliore di sempre in termini assoluti. L'Italia si è confermata il mercato principale della zona, con 2.990 unità. Alle sue spalle Regno Unito (2.190), Germania (1.357) e Medio Oriente (1.267). Il record precedente, di 10.440 vetture vendute, era stato fissato soltanto lo scorso dicembre.
Incrementi percentuali a tre cifre. Anche guardando alle percentuali di crescita, il terzo mese del 2015 risulta impressionante: globalmente l'incremento nella regione Emea è stato del 124%, ma i mercati principali hanno superato di parecchio la media. In Francia è stato registrato un +434%, nel Regno Unito il +397%, in Spagna è stato raggiunto il +260% e in Italia il +249%.

L'Europa diventa importante per Chrysler. Numeri da record, dietro cui è evidente lo zampino della Renegade, il cui peso commerciale ha spinto i principali Paesi europei in cima alla lista dei più interessanti per il versante americano di Fca. Di tutti i mercati dove è commercializzato almeno un marchio Usa (Chrysler, Jeep, Ram, Dodge), l'Italia è il terzo più rilevante, la Germania il quinto e la Francia l'ottavo a livello mondiale.
Melfi, è "baby-boom". Le cifre del "baby-boom" di Melfi, in effetti, parlano chiaro: dal lancio dello scorso settembre, la "Jeepina" è stata immatricolata in 21.600 esemplari, dei quali 5.523 soltanto in marzo. E anche il debutto degli esemplari con guida a destra ha avuto buoni riscontri: il lancio nel Regno Unito è stato suggellato dalla registrazione di 1.174 contratti, e presto per la Renegade arriverà il momento del debutto in Medio Oriente e Sudafrica, dove il marchio Jeep ha storicamente una presenza radicata.


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http://www.quattroruote.it/news/mercato/2015/04/17/jeep_europa_record_a_marzo_e_nel_primo_trimestre.html

Infatti chrysler sforna modelli che è una bellezza. L'accordo con il governo americano per l'acquisizione non può essere stato permesso senza l'obbligo di rilanciare innanzitutto i marchi americani. Questo spiega la gamma jeep totalmente rinnovata, ed alfa Romeo che "verrà rilanciata nel...."
Chi mette soldi ha diritto a dire la sua...cosa molto logica.

Certo, infatti il governo americano ha fatto il suo dovere egregiamente.
Noi invece ascoltiamo il fenomeno.
 
Rickjapan ha scritto:
La cosa più curiosa è che SM non ha mai parlato di FCA come di un gruppo automobilstico, o in chiave di soggetto produttore di auto. Le poche volte in cui nei suoi discorsi sono entrate le auto è stato per parlare di quanto avevano sbagliato i suoi predecessori. Non è un manager di prodotto.punto.somiglia più a quelli che vengono chiamati per salvare le aziende in fallimento, capitalizzano, smembrano, razionalizzano. Si riempie la bocca del nome Alfa Romeo perché è forse l'unico campanello che richiama l'attenzione.di auto non sa nulla.ma nulla nulla,infatti spiegava dei capannoni segreti dove vengono svolte prove segrete mentre scorreva lo spaccato della bmw serie3. Quindi se vogliamo parlarne come di un capitalista che di auto non sa nulla, ed orgogliosamente sbandiera che di auto non gliene frega niente, bene.ma se lo si guarda ragionando come di un creativo che salvera una fabbrica di auto,abbiamo sbagliato soggetto.potrebbe parlare delle macchinette del caffè o della domotica, non avvertiremmo alcuna differenza.
L'ha già salvata!!!
 
Rickjapan ha scritto:
saturno_v ha scritto:
franco58pv ha scritto:
vero dal 5,7% al 5,9% in europa , sono aumenti impressionanti partendo da una base altissima (5,7) anche perchè tutti sappiamo che il gruppo fiat non dipende solo dalle vendite nel mercato nazionale come i tedeschi ed occupa solo le fasce di mercato a più alto valore aggiunto, quindi solo auto di lusso, suv , super station e niente utilitariette da 12-15000 euro...

L'ultima volta che ho controllato, mi pare che il marchio Jeep facesse parte di FCA e che non venda auto low cost.... ;)

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Diciassette mesi di crescita consecutiva in Europa, e un primo trimestre del 2015 semplicemente da incorniciare: il marchio Jeep ha registrato un rialzo del 98% nelle vendite della regione Emea tra gennaio e marzo. Un risultato determinante per i buoni risultati complessivi del Gruppo Fca, che secondo i dati Acea ha chiuso il Q1 in Europa al +12,1%.
Oltre 12.000 auto in un mese. Marzo, in termini di volumi, è stato l'ennesima soddisfazione: nell'ultimo mese la Jeep ha venduto 12.270 auto nella regione Emea, il risultato migliore di sempre in termini assoluti. L'Italia si è confermata il mercato principale della zona, con 2.990 unità. Alle sue spalle Regno Unito (2.190), Germania (1.357) e Medio Oriente (1.267). Il record precedente, di 10.440 vetture vendute, era stato fissato soltanto lo scorso dicembre.
Incrementi percentuali a tre cifre. Anche guardando alle percentuali di crescita, il terzo mese del 2015 risulta impressionante: globalmente l'incremento nella regione Emea è stato del 124%, ma i mercati principali hanno superato di parecchio la media. In Francia è stato registrato un +434%, nel Regno Unito il +397%, in Spagna è stato raggiunto il +260% e in Italia il +249%.

L'Europa diventa importante per Chrysler. Numeri da record, dietro cui è evidente lo zampino della Renegade, il cui peso commerciale ha spinto i principali Paesi europei in cima alla lista dei più interessanti per il versante americano di Fca. Di tutti i mercati dove è commercializzato almeno un marchio Usa (Chrysler, Jeep, Ram, Dodge), l'Italia è il terzo più rilevante, la Germania il quinto e la Francia l'ottavo a livello mondiale.
Melfi, è "baby-boom". Le cifre del "baby-boom" di Melfi, in effetti, parlano chiaro: dal lancio dello scorso settembre, la "Jeepina" è stata immatricolata in 21.600 esemplari, dei quali 5.523 soltanto in marzo. E anche il debutto degli esemplari con guida a destra ha avuto buoni riscontri: il lancio nel Regno Unito è stato suggellato dalla registrazione di 1.174 contratti, e presto per la Renegade arriverà il momento del debutto in Medio Oriente e Sudafrica, dove il marchio Jeep ha storicamente una presenza radicata.


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http://www.quattroruote.it/news/mercato/2015/04/17/jeep_europa_record_a_marzo_e_nel_primo_trimestre.html

Infatti chrysler sforna modelli che è una bellezza. L'accordo con il governo americano per l'acquisizione non può essere stato permesso senza l'obbligo di rilanciare innanzitutto i marchi americani. Questo spiega la gamma jeep totalmente rinnovata, ed alfa Romeo che "verrà rilanciata nel...."

Discorso con poco senso.
Posto che le risorse sono poche, non mi pare strano che abbiano privilegiato investire dove il mercato tira e si fanno utili, piuttosto che nel mercato italico alla canna del gas e che si vende solo, o quasi, a km0.
Pure il rilancio Alfa (e Dodge, non scordiamolo) e' in quest'ottica.
Poi si puo' pure giocare a fare gli appassionati nei forum facendo i gay con i sederi altrui....
 
FatBastard ha scritto:
Discorso con poco senso.
Posto che le risorse sono poche, non mi pare strano che abbiano privilegiato investire dove il mercato tira e si fanno utili, piuttosto che nel mercato italico alla canna del gas e che si vende solo, o quasi, a km0.
Pure il rilancio Alfa (e Dodge, non scordiamolo) e' in quest'ottica.
Poi si puo' pure giocare a fare gli appassionati nei forum facendo i gay con i sederi altrui....
ricordo che il topic parla di "Industria automobilistica italiana rispetto a quella tedesca. Perché un simile disastro ?" cioè di quanti sederi nel mondo si siedono su auto tedesche rispetto a quelle italiane senza per forza fare i gay , a me non sembra che tutti vendano o svendano a km zero....qualcuno si, qualcuno parte con i listini da ben oltre 20000 euro, quella di un mercato fatto solo di km zero o discount è un disco che qualcuno sta riproponendo in maniera fin troppo disinvolta per giustificare situazioni di difficoltà
 
saturno_v ha scritto:
franco58pv ha scritto:
vero dal 5,7% al 5,9% in europa , sono aumenti impressionanti partendo da una base altissima (5,7) anche perchè tutti sappiamo che il gruppo fiat non dipende solo dalle vendite nel mercato nazionale come i tedeschi ed occupa solo le fasce di mercato a più alto valore aggiunto, quindi solo auto di lusso, suv , super station e niente utilitariette da 12-15000 euro...

L'ultima volta che ho controllato, mi pare che il marchio Jeep facesse parte di FCA e che non venda auto low cost.... ;)
140000 auto all'anno in europa ? (questa è la proiezione) non sono tante sai ? e cmq siamo li....mi sai dare i numeri di lancia ed alfa romeo ? anzi visto che sei così preciso mi sai dare il trend di lancia negli ultimi anni modello per modello ?....
 
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