<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> In Europa volano le vendite del marchio Audi. | Il Forum di Quattroruote

In Europa volano le vendite del marchio Audi.

Mentre In Europa la Fiat nostrana è in profondo rosso (-19% rispetto al 2010), convinta che vendere auto americane in Italia sia la chiave del successo e con il solo marchio Alfa che fa segnare un andamento positivo, Audi sta facendo numeri di tutto rispetto diventando ufficialmente il secondo marchio del gruppo per vendite subito dietro a VW.

Nel periodo Gennaio-Giugno 2011 Audi ha venduto 359,302 unità con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2010 di un +8,6%.

Con un mercato dell'auto traballante come quello europeo direi che i numeri sono più che lusinghieri, segno che il marchio sta compiendo le scelte giuste (o in parte).

Con il Salone di Francoforte sono previste una pioggia di novità soprattutto dal mercato tedesco e non ultima Audi, vedremo cosa ci riserverà (leggasi gustosa novità) Audi per questo evento. ;)
 
Le politiche adottate dal management FIAT le ritengo attualmente molto discutibili ma in tanti non capiscono cosa si nasconda dietro a queste operazioni finanziarie e come tu stesso dici esultano per i nuovi modelli senza capire di cosa si parla.

Dopo l'accordo, in Italia ed Europa, è stato un proliferare di auto aumericane e di rebranding di auto americane sotto i marchi Fiat e Lancia, l'unica che si è salvata ma per il semplice fatto che ha due unici modelli che vendono è Alfa Romea; ma non durerà a lungo se mano a mano che la concorrenza introdurrà i nuovi modelli, quindi Nuova Bmw Serie 1, Nuova Audi A3, Nuova Classe A e B, Alfa non si aggiornerà.

Ciò che fa più rabbia è che non è che mancano tecnologia e capacità ma semplice volontà, Società come la Fiat vengono date in mano a speculatori finanziari che mirano al provento individuale in primis e poi allo stato dell'azienda.
Di questo passo Fiat diventerà americana. :(
 
FurettoS ha scritto:
Le politiche adottate dal management FIAT le ritengo attualmente molto discutibili ma in tanti non capiscono cosa si nasconda dietro a queste operazioni finanziarie e come tu stesso dici esultano per i nuovi modelli senza capire di cosa si parla.

Dopo l'accordo, in Italia ed Europa, è stato un proliferare di auto aumericane e di rebranding di auto americane sotto i marchi Fiat e Lancia, l'unica che si è salvata ma per il semplice fatto che ha due unici modelli che vendono è Alfa Romea; ma non durerà a lungo se mano a mano che la concorrenza introdurrà i nuovi modelli, quindi Nuova Bmw Serie 1, Nuova Audi A3, Nuova Classe A e B, Alfa non si aggiornerà.

Ciò che fa più rabbia è che non è che mancano tecnologia e capacità ma semplice volontà, Società come la Fiat vengono date in mano a speculatori finanziari che mirano al provento individuale in primis e poi allo stato dell'azienda.
Di questo passo Fiat diventerà americana. :(
Per personaggi del calibro di Marchionne vendere banane o auto è la stessa cosa. E' un abile giocoliere in ambito finanziario e qui finisce il suo prestigio.
Non ha cultura, e soprattutto amore, per l'auto. Non gliene può fregar di meno di dar lustro al marchio Fiat. Sposta un telaio di qua e una mescherina di la e il gioco (per il momento) è fatto. Come spostare pedine su una scacchiera, senza passione, senza tradizione senza pensare troppo al futuro che tanto lui
chissà dove sarà quando alcuni nodi verranno al pettine.
Nessuno vuol negare i suoi meriti, ci mancherebbe, ma il suo prestigio (del tutto personale) è cresciuto, anzi è esploso, in troppo breve tempo mentre il pianeta auto ha bisogno di semine a lungo termine, di passione di qualità e tecnologia ma, in principal modo, di fiducia da parte dei consumatori.
Io ho come l'idea che prima o poi cominci l'inesorabile discesa dall'olimpo in cui si trova. Spero, per Fiat, di sbagliarmi.
 
provocantibus ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Le politiche adottate dal management FIAT le ritengo attualmente molto discutibili ma in tanti non capiscono cosa si nasconda dietro a queste operazioni finanziarie e come tu stesso dici esultano per i nuovi modelli senza capire di cosa si parla.

Dopo l'accordo, in Italia ed Europa, è stato un proliferare di auto aumericane e di rebranding di auto americane sotto i marchi Fiat e Lancia, l'unica che si è salvata ma per il semplice fatto che ha due unici modelli che vendono è Alfa Romea; ma non durerà a lungo se mano a mano che la concorrenza introdurrà i nuovi modelli, quindi Nuova Bmw Serie 1, Nuova Audi A3, Nuova Classe A e B, Alfa non si aggiornerà.

Ciò che fa più rabbia è che non è che mancano tecnologia e capacità ma semplice volontà, Società come la Fiat vengono date in mano a speculatori finanziari che mirano al provento individuale in primis e poi allo stato dell'azienda.
Di questo passo Fiat diventerà americana. :(
Per personaggi del calibro di Marchionne vendere banane o auto è la stessa cosa. E' un abile giocoliere in ambito finanziario e qui finisce il suo prestigio.
Non ha cultura, e soprattutto amore, per l'auto. Non gliene può fregar di meno di dar lustro al marchio Fiat. Sposta un telaio di qua e una mescherina di la e il gioco (per il momento) è fatto. Come spostare pedine su una scacchiera, senza passione, senza tradizione senza pensare troppo al futuro che tanto lui
chissà dove sarà quando alcuni nodi verranno al pettine.
Nessuno vuol negare i suoi meriti, ci mancherebbe, ma il suo prestigio (del tutto personale) è cresciuto, anzi è esploso, in troppo breve tempo mentre il pianeta auto ha bisogno di semine a lungo termine, di passione di qualità e tecnologia ma, in principal modo, di fiducia da parte dei consumatori.
Io ho come l'idea che prima o poi cominci l'inesorabile discesa dall'olimpo in cui si trova. Spero, per Fiat, di sbagliarmi.
Hai ragione da vendere, Marchionne serviva fino a quando i conti erano in profondo rosso, ora dovrebbe quantomeno lasciare più spazio all'autonomia dello sviluppo industriale, invece persevera con giochini che non funzionano, come appunto portare obsolete ed avulse auto americane rimarchiandole con i marchi Fiat e Lancia.
Appunto l'emblema di tutto ciò è il Dodge journey-Fiat Freemont, vettura già datata e non in grado assolutamente di giocarsela nè con il Q5 e l'X3, in quanto modelli premium, e nemmeno con il più generalista VW Tiguan, in quanto priva al momento dei must necessari per un Suv, ossia la TI e il cambio automatico ma, invece di provvedere a colmare il gap, il Marchionne che fa, intende portare a listino un V6 benzina, motore improponibile sul nostro mercato.
I presunti 13000 ordini riguardano in maniera schiacciante i noleggi a breve, medio e lungo termine e le flotte e si può desumere che il settore ormai sia saturo per alcuni anni, mentre sul mercato privato l'auto non decolla, complice anche la mancanza di prodotto, in quanto le prime consegne avverranno dopo settembre, e ciò non influisce positivamente come pubblicità.
Credo anch'io che tra un pò Marchionne scenderà dall'olimpo, anche perchè anche in America le cose non vanno per niente bene, con la 500 che in 4 mesi ha venduto meno di 5000 unità ed è lontanissima dalle vendite di Mini e i risultati preventivati per il 2011 sono lontani anni luce, e in Chrysler iniziano i mugugni sulla gestione degli italiani.
 
Overlandman ha scritto:
Credo anch'io che tra un pò Marchionne scenderà dall'olimpo, anche perchè anche in America le cose non vanno per niente bene, con la 500 che in 4 mesi ha venduto meno di 5000 unità ed è lontanissima dalle vendite di Mini e i risultati preventivati per il 2011 sono lontani anni luce, e in Chrysler iniziano i mugugni sulla gestione degli italiani.

A qualcuno gli è già venuto il sorriso a leggere dati negativi per Fiat ci sono certi ambienti e giri che hanno in fresco lo champagne da tirar fuori a festeggiare se crolla il gruppo italiano e non sono solo stranieri, anzi.

Io di contro mi preoccupo per l'Italia come sistema paese, se crolla Fiat e il suo indotto coi conti dello Stato messi come sono ho paura che le tensioni sociali superino il livello di guardia.
 
alexmed ha scritto:
Overlandman ha scritto:
Credo anch'io che tra un pò Marchionne scenderà dall'olimpo, anche perchè anche in America le cose non vanno per niente bene, con la 500 che in 4 mesi ha venduto meno di 5000 unità ed è lontanissima dalle vendite di Mini e i risultati preventivati per il 2011 sono lontani anni luce, e in Chrysler iniziano i mugugni sulla gestione degli italiani.

A qualcuno gli è già venuto il sorriso a leggere dati negativi per Fiat ci sono certi ambienti e giri che hanno in fresco lo champagne da tirar fuori a festeggiare se crolla il gruppo italiano e non sono solo stranieri, anzi.

Io di contro mi preoccupo per l'Italia come sistema paese, se crolla Fiat e il suo indotto coi conti dello Stato messi come sono ho paura che le tensioni sociali superino il livello di guardia.

Al di la di ogni questione la cosa che mi da più fastidio è che nel momento in cui le cose prenderanno una brutta piega, perchè con questi numeri e con quelle idee non si va da nessuna parte in un mercato competitivo come l'attuale, ne Marchionne ne il suo management pagheranno un soldo anzi avranno anche succulente buoneuscite; mentre gli operai ed il sistema-Paese se la prenderà in quel posto vedendo la Fiat diventare a tutti gli effetti americana.

I gusti e le passioni sono una cosa, ma il senso di appartenenza ad un sistema è un altro. Io da italiano "vero" non godo nel vedere una storica (ed unica) azienda automobilistica in campo generalista morire per l'inettitudine e le speculazioni delle solite classi dirigenti incapaci e autoreferenziali.
 
FurettoS ha scritto:
Al di la di ogni questione la cosa che mi da più fastidio è che nel momento in cui le cose prenderanno una brutta piega, perchè con questi numeri e con quelle idee non si va da nessuna parte in un mercato competitivo come l'attuale, ne Marchionne ne il suo management pagheranno un soldo anzi avranno anche succulente buoneuscite; mentre gli operai ed il sistema-Paese se la prenderà in quel posto vedendo la Fiat diventare a tutti gli effetti americana.

I gusti e le passioni sono una cosa, ma il senso di appartenenza ad un sistema è un altro. Io da italiano "vero" non godo nel vedere una storica (ed unica) azienda automobilistica in campo generalista morire per l'inettitudine e le speculazioni delle solite classi dirigenti incapaci e autoreferenziali.
Il problema sono le tempistiche di uscita dei modelli, non l'idea di integrarsi con Chrysler o Marchionne "finanziere senza passione".

Ha ritenuto di poter rischiare il 2011 e parte del 2012, per finire l'integrazione e trovarsi nettamente più solido dopo.

Da quì la mancata vendita di Alfa Romeo, che è proprio il marchio che gli servirà ad integrazione fatta per aumentare i margini.

E' una scommessa da ultima spiaggia. Se il Gruppo regge l'urto per i prossimi 15/18 mesi, poi il cielo dovrebbe schiarire e lui va dritto dritto nell'Olimpo.
 
I commenti più critici e preoccupati sul nuovo corso Fiat sono sul forum Audi.
E questo, secondo me, è un grosso merito del nostro forum.
Siamo tutti giustamente preoccupati perchè vediamo il naufragio di una importante industria nazionale.

La VW e le altre case automobilistiche sono ben attente ai conti, ma sanno che vendono se il prodotto è buono.
La Fiat pensa soltanto a come guadagnare senza nessuna attenzione al prodotto.
Ieri sono salito su una nuova Grande Punto con 14.000 km, abbiamo faticato per aprire la portiera del passeggero, la chiusura centralizzata funzionava a singhiozzo, gli alzacristalli non si dovevano toccare ("sai sono tutte baracche...", ecc. ecc.

Penso che Marchionne non serva proprio a nulla, è uno furbo e sveglio, guadagna lui e fa guadagnare il suo padrone.
Ma a spese di tutti.
 
chassis_engineer ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Al di la di ogni questione la cosa che mi da più fastidio è che nel momento in cui le cose prenderanno una brutta piega, perchè con questi numeri e con quelle idee non si va da nessuna parte in un mercato competitivo come l'attuale, ne Marchionne ne il suo management pagheranno un soldo anzi avranno anche succulente buoneuscite; mentre gli operai ed il sistema-Paese se la prenderà in quel posto vedendo la Fiat diventare a tutti gli effetti americana.

I gusti e le passioni sono una cosa, ma il senso di appartenenza ad un sistema è un altro. Io da italiano "vero" non godo nel vedere una storica (ed unica) azienda automobilistica in campo generalista morire per l'inettitudine e le speculazioni delle solite classi dirigenti incapaci e autoreferenziali.
Il problema sono le tempistiche di uscita dei modelli, non l'idea di integrarsi con Chrysler o Marchionne "finanziere senza passione".

Il problema Chassis è che i modelli non ci sono proprio! :shock:

Sono mesi che seguo al vicenda Fiat e ti assicuro che se il gruppo avesse voluto relamente rilanciare la Fiat made in Italy avrebbe potuto farlo senza problemi.

Il telaio C-EVO è l'unico degno di nota nel gruppo ed all'altezza della concorrenza, certo c'è ancora molto da fare su altri fronti ma la sua versatilità avrebbe permesso di sfornare i giusti modelli per assicurare la produzione in Italia e la sopravvivenza del marchio in Europa.
La strategia è stata invece di puntare su un piano finanziario particolareggiato (con sostanziosi bonus per chi lo attuava) ma soprattutto legarsi ad una casa che stava fallendo risolevvandone le sorti per i proventi del piano di cui sopra e lasciando agonizzante la Fiat.

In Europa continuano a sbarcare auto Americane Jeep, Dodge, Chrysler sotto marchio a stelle e strisce o con rebranding idioti. Il punto è che in Italia non produci niente ed il PIL ringrazia.
 
hugo55 ha scritto:
Ieri sono salito su una nuova Grande Punto con 14.000 km, abbiamo faticato per aprire la portiera del passeggero, la chiusura centralizzata funzionava a singhiozzo, gli alzacristalli non si dovevano toccare ("sai sono tutte baracche...", ecc. ecc.

Penso che Marchionne non serva proprio a nulla, è uno furbo e sveglio, guadagna lui e fa guadagnare il suo padrone.
Ma a spese di tutti.

Beh non esageriamo però. Non so che GPunto fosse quella dove sei salito tu, ma quella che ha mio padre compie 5 anni il prossimo marzo e ad oggi non ha avuto problemi, ma solo due richiami dalla casa madre.

L'affidabilità c'è, mancano i prodotti che incontrano i gusti del mercato. Tra poco ci sarà la nuova Panda e sarà fondamentale per Fiat spero non la sbaglino.
 
hugo55 ha scritto:
I commenti più critici e preoccupati sul nuovo corso Fiat sono sul forum Audi.
E questo, secondo me, è un grosso merito del nostro forum.
Siamo tutti giustamente preoccupati perchè vediamo il naufragio di una importante industria nazionale.

La VW e le altre case automobilistiche sono ben attente ai conti, ma sanno che vendono se il prodotto è buono.
La Fiat pensa soltanto a come guadagnare senza nessuna attenzione al prodotto.
Ieri sono salito su una nuova Grande Punto con 14.000 km, abbiamo faticato per aprire la portiera del passeggero, la chiusura centralizzata funzionava a singhiozzo, gli alzacristalli non si dovevano toccare ("sai sono tutte baracche...", ecc. ecc.

Penso che Marchionne non serva proprio a nulla, è uno furbo e sveglio, guadagna lui e fa guadagnare il suo padrone.
Ma a spese di tutti.

Di questo ne sono contento Hugo perchè il Paese è uno ed uno solo, se andiamo a putt@ne ci andiamo tutti.
L'Italia non è più protagonista da anni sul mercato industriale e questo è un'handicap.

La germani con i marchi Audi, Bmw e Mercedes sfama migliaia di famiglie e le sfama anche bene oltertutto investono e tengono botta.

Quanti elettrodomestici o prodotti tecnologici hai in casa con il marchio italiano? Pochi se non nessuno.

A parte piccole realtà individuali c'è rimasto ben poco di globale del nostro sistema-Paese la politica e la corruzione lo ha ucciso. :evil:
 
FurettoS ha scritto:
chassis_engineer ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Al di la di ogni questione la cosa che mi da più fastidio è che nel momento in cui le cose prenderanno una brutta piega, perchè con questi numeri e con quelle idee non si va da nessuna parte in un mercato competitivo come l'attuale, ne Marchionne ne il suo management pagheranno un soldo anzi avranno anche succulente buoneuscite; mentre gli operai ed il sistema-Paese se la prenderà in quel posto vedendo la Fiat diventare a tutti gli effetti americana.

I gusti e le passioni sono una cosa, ma il senso di appartenenza ad un sistema è un altro. Io da italiano "vero" non godo nel vedere una storica (ed unica) azienda automobilistica in campo generalista morire per l'inettitudine e le speculazioni delle solite classi dirigenti incapaci e autoreferenziali.
Il problema sono le tempistiche di uscita dei modelli, non l'idea di integrarsi con Chrysler o Marchionne "finanziere senza passione".

Il problema Chassis è che i modelli non ci sono proprio! :shock:

Sono mesi che seguo al vicenda Fiat e ti assicuro che se il gruppo avesse voluto relamente rilanciare la Fiat made in Italy avrebbe potuto farlo senza problemi.
.
Non è così lineare.

Deve integrare due aziende, e lo deve fare il prima possibile.

Come ho detto, è un'operazione ad alto rischio, ma se riesce ha creato un nuovo colosso con una sua solidità.

I modelli, se hai seguito le discussioni, ci sono ma, certo, con una latenza che ne costituisce il principale fattore di rischio.

Cioè, il punto è che lui lo sà che manca questo e quello, ma s'è preso il rischio per i motivi che ho detto.

Forse l'opacità verso l'esterno stà quì.
 
alexmed ha scritto:
Beh non esageriamo però. Non so che GPunto fosse quella dove sei salito tu, ma quella che ha mio padre compie 5 anni il prossimo marzo e ad oggi non ha avuto problemi, ma solo due richiami dalla casa madre.

L'affidabilità c'è, mancano i prodotti che incontrano i gusti del mercato. Tra poco ci sarà la nuova Panda e sarà fondamentale per Fiat spero non la sbaglino.

Purtroppo alex con la Panda non ci fai niente, è come sfamarsi con le olive mentre altri banchettano con un pasto completo.

Non è la Panda che risolleva le sorti della Fiat, all'appello mancano almeno dieci modelli sparsi per i vari marchi del gruppo. :(
 
chassis_engineer ha scritto:
FurettoS ha scritto:
chassis_engineer ha scritto:
FurettoS ha scritto:
Al di la di ogni questione la cosa che mi da più fastidio è che nel momento in cui le cose prenderanno una brutta piega, perchè con questi numeri e con quelle idee non si va da nessuna parte in un mercato competitivo come l'attuale, ne Marchionne ne il suo management pagheranno un soldo anzi avranno anche succulente buoneuscite; mentre gli operai ed il sistema-Paese se la prenderà in quel posto vedendo la Fiat diventare a tutti gli effetti americana.

I gusti e le passioni sono una cosa, ma il senso di appartenenza ad un sistema è un altro. Io da italiano "vero" non godo nel vedere una storica (ed unica) azienda automobilistica in campo generalista morire per l'inettitudine e le speculazioni delle solite classi dirigenti incapaci e autoreferenziali.
Il problema sono le tempistiche di uscita dei modelli, non l'idea di integrarsi con Chrysler o Marchionne "finanziere senza passione".

Il problema Chassis è che i modelli non ci sono proprio! :shock:

Sono mesi che seguo al vicenda Fiat e ti assicuro che se il gruppo avesse voluto relamente rilanciare la Fiat made in Italy avrebbe potuto farlo senza problemi.
.
Non è così lineare.

Deve integrare due aziende, e lo deve fare il prima possibile.

Come ho detto, è un'operazione ad alto rischio, ma se riesce ha creato un nuovo colosso con una sua solidità.

I modelli, se hai seguito le discussioni, ci sono ma, certo, con una latenza che ne costituisce il principale fattore di rischio.

Siamo seri chassis, la nuova Thema (330C), nuova Fulvia (200C), Lancia Grand Voyager, Fiat Freemont, sarebbero questi i nuovi modelli del Gruppo?

Auto concettualmente create per un mercato d'oltreoceano e riadattate per venderle in Europa con un costo pari allo zero!

L'attenzione è in America non in Italia e te lo dimostra il fatto dell'allergia mostrata da Marchionne verso Confindustria e verso alcune protezioni dei diritti. Tanto fumo ma poco arrosto.

Ci sono bonus di migliaia di euro per Marchionne se compie le operazioni finanziarie con Chrysler ed un accrescimento di potere azionario in seno all'azienda che vale altrettanto.
Tutto questo esula dal prodotto in se per se.

Vendere la 500 in USA è stata una bella pubblicità per Fiat ma queste operazioni sono per lo più un plus non ci basi un solido rientro nel mercato anche perchè poi non hai più nulla da vendere oltre quello.
Il Gruppo con i suoi tre marchi non ha niente da offrire in america, cabrio, spyder, sedan o SW, nulla.
 
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