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Impossibile...

...fare industria in Italia:
http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/articoli/1109171/marchionne-nuove-alfa-all-estero-impossibili-le-condizioni-dell-italia-.shtml

Premesso che penso non abbia tutti i torti, ma se continua con questo fare denigratorio nei confronti del "bel paese", di sicuro non da una mano alle vendite... :rolleyes:
 
Ha ragione......anche se la fiat è l'ultima che deve parlare, con tutti gli aiuti che ha sempre avuto,
comunque in italia è impossibile fare impresa, figurarsi fare industria,
lo stato si pappa tutto voracemente perchè deve cercare di tenere in piedi la baracca.....una baracca piena di buchi e voragini......il famoso cane che si morde la coda!
 
manuel46 ha scritto:
Ha ragione......anche se la fiat è l'ultima che deve parlare, con tutti gli aiuti che ha sempre avuto,
comunque in italia è impossibile fare impresa, figurarsi fare industria,
lo stato si pappa tutto voracemente perchè deve cercare di tenere in piedi la baracca.....una baracca piena di buchi e voragini......il famoso cane che si morde la coda!

Giusto...però il problema e che LUI non ce l'ha con lo stato...
 
hewie ha scritto:
...fare industria in Italia:
http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/articoli/1109171/marchionne-nuove-alfa-all-estero-impossibili-le-condizioni-dell-italia-.shtml

Premesso che penso non abbia tutti i torti, ma se continua con questo fare denigratorio nei confronti del "bel paese", di sicuro non da una mano alle vendite... :rolleyes:
Sul costo del lavoro in Italia ha pienamente ragione.
Forse pero' non si ricorda quanta cassa integrazione lo stato gli ha concesso per compensare periodi di bassa produzione e la riorganizzazione di stabilimenti, per alcuni dei quali pero' il futuro non sembra piu' garantito.
Non so se all'estero avrebbe potuto fare altrettanto.
Faccio notare inoltre che nell'ultimo bilancio trimestrale sembra che stia rallentando anche Chrysler (crescita inferiore alle aspettative).
Io penso che il 30% del mercato italiano meriti di essere ben coltivato e con il rinnovamento dei prodotti potrebbe tranquillamente arrivare al 35% e oltre.
Chiudendo gli stabilimenti in Italia, gran parte della quota nazionale andrebbe ai competitor stranieri, che non aspettano altro !!
 
Perchè ho la pressante sensazione che la dichiarazione del maglionato in realtà sia un'esternazione di una decisione già presa, anzi progettata, svariati mesi fa????
 
alt ha scritto:
Perchè ho la pressante sensazione che la dichiarazione del maglionato in realtà sia un'esternazione di una decisione già presa, anzi progettata, svariati mesi fa????

Quoto e aggiungo che è senz'altro così purtroppo non vi è dubbio alcuno........... il settore che ha iniziato con queste scelte scellerate più di un decennio fa e oltre è stato il tessile dove purtroppo o per fortuna ormai non posso più defilarmi ed è l'unico che ancora mi fa mantenere la mia famiglia..................anche se ne ho fatto di tutti i colorri in giro per il mondo........ma ora rimango qui e non mi muovo più....vada come vada!!!

Sono convinto che si cambierà rotta...almeno lo spero... :rolleyes: :rolleyes:
 
Ciò che sostiene il mio sospetto è soprattutto il fatto che mi pare assai poco probabile (nel senso con cui in termodinamica si usa quel termine....in italiano comune diremmo "impossibile") che il grande manager si sia reso conto adesso di quanto sia complicato fare impresa in Italia e di quali costi comporti in confronto ad altre nazioni.
Uno che è pagato milioni di euro/dollari come faceva a non saperlo quando prometteva la non delocalizzazione di certe produzioni?
A me pare lapalissiano che si stia preparando il terreno per la grande fuga....
 
Ma come mai, mi chiedo, nessuna altra casa automobilistica mondiale ha mai aperto stabilimenti in Italia, così come hanno fatto, invece, in Francia, Belgio, Inghilterra, Olanda,Spagna, Ungheria, Rep,Ceca, Austria...ecc...ecc!

Abbiamo la "tigna e la rogna" o davvero li facciamo scappare a tutti?
 
ilopan ha scritto:
Ma come mai, mi chiedo, nessuna altra casa automobilistica mondiale ha mai aperto stabilimenti in Italia, così come hanno fatto, invece, in Francia, Belgio, Inghilterra, Olanda,Spagna, Ungheria, Rep,Ceca, Austria...ecc...ecc!

Abbiamo la "tigna e la rogna" o davvero li facciamo scappare a tutti?

Buona La Seconda.......per ora .....con tutti i casini ( non il politico in se..... ma tutti quanti insieme) che abbiamo 8) ....... e se poi non si cambia rotta il risultato può essere solo quello.

Pensare che eccelliamo in quasi tutti i settori.......dal manifatturiero all'altisima tecnologia ......provate a pensarci . :? :?
 
Chi è senza peccato scagli la prima pietra!

In Italia bisognerebbe aprire un tribunale generale...ma la magistratura (e rientriamo in OT) sta sdegnando FIAT e molti altri.

Credete che sia giusto stare sempre dalla parte degli operai e dei lavoratori?
Commettono tante ingiustizie ed abusi pure questi e fanno danno...protetti da una magistratura e dal sindacato che all'insegna dei più deboli...ammazzano i più forti.

Mi fermo qui perchè accenderei un fuoco che non ci farebbe stare calmi.

Quindi oltre a Pomigliano anche i 3 sfaticati di Melfi rientreranno al lavoro.

Dove sta l'autorità aziendale...quando questi vincono le cause, gli stabilimenti diventano ingovernabili...e come se tanti piccoli cobas gridassero alla vendetta e w il potere operaio!!

Non ce l'ho con nessuno...sia chiaro, io sono di provenienza operaio ma a volte per una famiglia non è un problema l'azienda per cui lavora il congiunto, ma i suoi comportamenti...si sappia ciò!
 
ilopan ha scritto:
Chi è senza peccato scagli la prima pietra!

In Italia bisognerebbe aprire un tribunale generale...ma la magistratura (e rientriamo in OT) sta sdegnando FIAT e molti altri.

Credete che sia giusto stare sempre dalla parte degli operai e dei lavoratori?
Commettono tante ingiustizie ed abusi pure questi e fanno danno...protetti da una magistratura e dal sindacato che all'insegna dei più deboli...ammazzano i più forti.

Mi fermo qui perchè accenderei un fuoco che non ci farebbe stare calmi.

Quindi oltre a Pomigliano anche i 3 sfaticati di Melfi rientreranno al lavoro.

Dove sta l'autorità aziendale...quando questi vincono le cause, gli stabilimenti diventano ingovernabili...e come se tanti piccoli cobas gridassero alla vendetta e w il potere operaio!!

Non ce l'ho con nessuno...sia chiaro, io sono di provenienza operaio ma a volte per una famiglia non è un problema l'azienda per cui lavora il congiunto, ma i suoi comportamenti...si sappia ciò!

beh vero anche questo, dei 3 sfaticati che rientrano, c'è gente che magari boicotta, che ha un lavoro, ma che NON ha voglia di lavorare, fa casini, tanto i lavoratori sono sempre tutelati, chi gli fornisce il lavoro no invece!

Assurdo, siamo in italia!

Come sono tutelati quelli che non pagano, le ditte falliscono anche perché magari hanno clienti che non pagano e chi non paga è tutelato, non gli succede nulla, e il fornitore magari ci ha pagato su tasse e iva e non prende i soldi dal cliente.

Bisognerebbe cambiare un bel po' di cose in italia! Tante e TROPPE!
 
ottovalvole ha scritto:
ma un argomento nuovo no, vero?
Ma se si parla solo di questo in Italia...!
Che ci possiamo fare, però...si parla e si parla..ma non cambia niente..proprio niente.
Alla fine della "fiera" saranno dolori...e tutti diremo : Ma l'avevamo detto! :shock:
 
danilorse ha scritto:
hewie ha scritto:
...fare industria in Italia:
http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/articoli/1109171/marchionne-nuove-alfa-all-estero-impossibili-le-condizioni-dell-italia-.shtml

Premesso che penso non abbia tutti i torti, ma se continua con questo fare denigratorio nei confronti del "bel paese", di sicuro non da una mano alle vendite... :rolleyes:
Sul costo del lavoro in Italia ha pienamente ragione.
Forse pero' non si ricorda quanta cassa integrazione lo stato gli ha concesso per compensare periodi di bassa produzione e la riorganizzazione di stabilimenti, per alcuni dei quali pero' il futuro non sembra piu' garantito.
Non so se all'estero avrebbe potuto fare altrettanto.
Faccio notare inoltre che nell'ultimo bilancio trimestrale sembra che stia rallentando anche Chrysler (crescita inferiore alle aspettative).
Io penso che il 30% del mercato italiano meriti di essere ben coltivato e con il rinnovamento dei prodotti potrebbe tranquillamente arrivare al 35% e oltre.
Chiudendo gli stabilimenti in Italia, gran parte della quota nazionale andrebbe ai competitor stranieri, che non aspettano altro !!

sembra uno che cerchi il " casus belli " un giorno si e l' altro pure
per passare da vittima ( un classico nostrano ), qualora dovesse sbaraccare
veramente
 
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