<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il primo è andato via (dall'Italia) | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Il primo è andato via (dall'Italia)

FedeSiena ha scritto:
Allora, secondo me questo paese è uno schifo.
Sia chiaro.

Qui da noi, la fa franca chi delinque, chi evade il fisco, chi ammazza, chi getta rifiuti radioattivi nel mare, insomma in italia conviene essere camorristi, mafiosi, truffatori e ladri.

Si, avete capito bene: CONVIENE.

Perchè?
Perchè i controlli sono assenti, chi dovrebbe controllare è corruttibilissimo, l'amministrazione pubblica è un colabrodo, mentre quella privata cerca solo di trarre un vantaggio per se infischiandosene delle conseguenze. Poi, anche nella remota ipotesi che ti beccano, le pene sono insulse, patteggiamento, collaborazioni con la giustizia e via... al massimo qualche mese di carcere e poi sei di nuovo fuori.

All'estero funziona un pò diversamente.

Allora, tanto per cominciare. mediamente all'estero sono più civili checchè se ne dica e spesso ci sarebbe da vergognarsi di discendere dall'Impero Romano.
In secondo luogo all'estero NON c'è la mentalità (del catzo) italica di fottere il prossimo. Li tutti pagano le tasse, tutti fanno la raccolta differenziata, tutti si allacciano la cintura e si mettono il casco, tutti fanno in poche parole "quello che si deve fare".
Poi c'è da dire che all'estero mediamente c'è meno ignoranza che da noi (ignoranza nel senso di conoscenza) all'estero c'è più coscienza "verde", c'è più attenzione ai consumi, c'è più consapevolezza di come gira il mondo.

Non fa una piega ;)

Ho sempre pensato che i Giapponesi fossero "brutti e sporchi" (e chiedo venia perchè non sapevo nemmeno io il motivo, se non pensare che fossero tutti come quelli che arrivano in Italia), e non mi sono mai vergognata tanto come quest'estate delle mie cattive abitudini...
 
Deb81 ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Allora, secondo me questo paese è uno schifo.
Sia chiaro.

Qui da noi, la fa franca chi delinque, chi evade il fisco, chi ammazza, chi getta rifiuti radioattivi nel mare, insomma in italia conviene essere camorristi, mafiosi, truffatori e ladri.

Si, avete capito bene: CONVIENE.

Perchè?
Perchè i controlli sono assenti, chi dovrebbe controllare è corruttibilissimo, l'amministrazione pubblica è un colabrodo, mentre quella privata cerca solo di trarre un vantaggio per se infischiandosene delle conseguenze. Poi, anche nella remota ipotesi che ti beccano, le pene sono insulse, patteggiamento, collaborazioni con la giustizia e via... al massimo qualche mese di carcere e poi sei di nuovo fuori.

All'estero funziona un pò diversamente.

Allora, tanto per cominciare. mediamente all'estero sono più civili checchè se ne dica e spesso ci sarebbe da vergognarsi di discendere dall'Impero Romano.
In secondo luogo all'estero NON c'è la mentalità (del catzo) italica di fottere il prossimo. Li tutti pagano le tasse, tutti fanno la raccolta differenziata, tutti si allacciano la cintura e si mettono il casco, tutti fanno in poche parole "quello che si deve fare".
Poi c'è da dire che all'estero mediamente c'è meno ignoranza che da noi (ignoranza nel senso di conoscenza) all'estero c'è più coscienza "verde", c'è più attenzione ai consumi, c'è più consapevolezza di come gira il mondo.

Non fa una piega ;)

Ho sempre pensato che i Giapponesi fossero "brutti e sporchi" (e chiedo venia perchè non sapevo nemmeno io il motivo, se non pensare che fossero tutti come quelli che arrivano in Italia), e non mi sono mai vergognata tanto come quest'estate delle mie cattive abitudini...

i Giapponesi sono anche degli ottimi clienti: non ci fanno dannare per avere i documenti utili per la difesa, sono precisi, puntuali (.....pure nei pagamenti......) e di fronte al Giudice rimangono imperturbabili e non si mettono a sparare cretinate se interrogati. Io li adoro. :D
 
LUISELLA1972 ha scritto:
Deb81 ha scritto:
FedeSiena ha scritto:
Allora, secondo me questo paese è uno schifo.
Sia chiaro.

Qui da noi, la fa franca chi delinque, chi evade il fisco, chi ammazza, chi getta rifiuti radioattivi nel mare, insomma in italia conviene essere camorristi, mafiosi, truffatori e ladri.

Si, avete capito bene: CONVIENE.

Perchè?
Perchè i controlli sono assenti, chi dovrebbe controllare è corruttibilissimo, l'amministrazione pubblica è un colabrodo, mentre quella privata cerca solo di trarre un vantaggio per se infischiandosene delle conseguenze. Poi, anche nella remota ipotesi che ti beccano, le pene sono insulse, patteggiamento, collaborazioni con la giustizia e via... al massimo qualche mese di carcere e poi sei di nuovo fuori.

All'estero funziona un pò diversamente.

Allora, tanto per cominciare. mediamente all'estero sono più civili checchè se ne dica e spesso ci sarebbe da vergognarsi di discendere dall'Impero Romano.
In secondo luogo all'estero NON c'è la mentalità (del catzo) italica di fottere il prossimo. Li tutti pagano le tasse, tutti fanno la raccolta differenziata, tutti si allacciano la cintura e si mettono il casco, tutti fanno in poche parole "quello che si deve fare".
Poi c'è da dire che all'estero mediamente c'è meno ignoranza che da noi (ignoranza nel senso di conoscenza) all'estero c'è più coscienza "verde", c'è più attenzione ai consumi, c'è più consapevolezza di come gira il mondo.

Non fa una piega ;)

Ho sempre pensato che i Giapponesi fossero "brutti e sporchi" (e chiedo venia perchè non sapevo nemmeno io il motivo, se non pensare che fossero tutti come quelli che arrivano in Italia), e non mi sono mai vergognata tanto come quest'estate delle mie cattive abitudini...

i Giapponesi sono anche degli ottimi clienti: non ci fanno dannare per avere i documenti utili per la difesa, sono precisi, puntuali (.....pure nei pagamenti......) e di fronte al Giudice rimangono imperturbabili e non si mettono a sparare cretinate se interrogati. Io li adoro. :D
Infatti, sono molto precisi, educati, ordinati, puliti, rispettosi delle leggi e del denaro.
Quando sono tornata a casa, appena atterrata a Fiumicino, mi sono sentita nel Terzo Mondo...
 
Deb81 ha scritto:
Secondo me non è tanto questione di coraggio, ma di quanto hai da perdere. A livello affettivo soprattutto ma anche lavorativo ed economico.
Non sono d'accordo nel valutare il cambio partendo dalla premessa di "cosa perdi". E' un compromesso, una specie di scambio, di baratto.
Cambiare non dev'essere per forza una "perdita" .... :D

Anche se un vecchio tango diceva che ....
Voy a partir
sabiendo que
partir es morir un poco...


:D
 
leolito ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Secondo me non è tanto questione di coraggio, ma di quanto hai da perdere. A livello affettivo soprattutto ma anche lavorativo ed economico.
Non sono d'accordo nel valutare il cambio partendo dalla premessa di "cosa perdi". E' un compromesso, una specie di scambio, di baratto.
Cambiare non dev'essere per forza una "perdita" .... :D

Anche se un vecchio tango diceva che ....
Voy a partir
sabiendo que
partir es morir un poco...


:D
Quindi tu cambieresti anche se avessi da perdere molto?
Secondo me sono scelte che si fanno in seguito a grosse delusioni o frustrazioni, perchè se uno vive bene nella sua dimensione non vedo perchè debba cambiarla...
Un baratto si fa alla pari, un compromesso anche... e in tempi precari e incerti come questi forse lo fai solo se hai da guadagnarci qualcosa...
 
Deb81 ha scritto:
mammo4 ha scritto:
Tempo fa chiesi qui consiglio se valesse la pena lasciare tutto e trasferirsi all'estero per fare una vita migliore.

Oggi un mio collega mi ha detto che lascerò il lavoro il 30 settembre (posto sicuro e ben retribuito) per andare in Thailandia e aprirsi un ristorante a khrabi.

Voglio fare un plauso a lui per il coraggio e un in bocca al lupo.
Secondo me non è tanto questione di coraggio, ma di quanto hai da perdere. A livello affettivo soprattutto ma anche lavorativo ed economico.

Io fossi stata single, figlia unica, non avessi avuto un buon rapporto con (entrambi :rolleyes: ) i miei genitori e un lavoro precario... non avrei aspettato un giorno in più... Perchè più vedo come vivono fuori dall'Italia, più penso che siamo un popolo di sfigati, ed ogni volta è una tristezza dover rientrare...

Ma ci sono troppe cose a cui tengo qui...

L'unica cosa che perde restando in Italia, è il lavoro sicuro. Non ha moglie, figli, legami. Ha solo i genitori, il che non è poco, ma non credo che sia un motivo sufficiente per non partire.
 
Deb81 ha scritto:
Quindi tu cambieresti anche se avessi da perdere molto?
Dipende dal "peso" di ogni fattore. Come hai scritto, ci sono famiglia, amici e/o conoscenti, paese/luogo natale, usi e costumi personali e sociali (es. il mangiare), logistica, lingua, distanze, clima, e chi piu' ne ha piu' ne metta .... :D
Non credo che esista un "manuale del perfetto cambiamento", ognuno di noi mette certe cose in un certo risalto e sulla base di quelle priorita' sceglie se 'cambiare' o meno ....
Personalmente ho cambiato molto, e me ne son pentito poco.

Deb81 ha scritto:
Secondo me sono scelte che si fanno in seguito a grosse delusioni o frustrazioni, perchè se uno vive bene nella sua dimensione non vedo perchè debba cambiarla...
Noia e routine, voglia di esperienze nuove, esigenze di miglioramento ... chi puo' dirlo?

Deb81 ha scritto:
Un baratto si fa alla pari, un compromesso anche... e in tempi precari e incerti come questi forse lo fai solo se hai da guadagnarci qualcosa...
Beh, certamente oggigiorno e' diventato meno semplice fare un "salto nel buio" ma again ... per me certe esperienze (es. cambiare aria) vanno fatte, sono una notevole fonte di arricchimento (non necessariamente materiale) personale ;)
 
leolito ha scritto:
Beh, certamente oggigiorno e' diventato meno semplice fare un "salto nel buio" ma again ... per me certe esperienze (es. cambiare aria) vanno fatte, sono una notevole fonte di arricchimento (non necessariamente materiale) personale ;)

Bulgaria a parte, quali sono i posti in cui hai vissuto?
 
io ragazzi sarò il prossimo :D
ho già vissuto a barcellona ed in australia e mi affascina moltissimo conoscere e vivere in culture diverse.. penso che sopratutto per un giovane ci siano paesi che offrono possibilità enormi rispetto all'italia..
il fatto di mollare tutto e rimettersi in gioco in un paese nuovo, assume secondo me maggiore valenza sotto l'aspetto dell'esperienza di vita che si realizza, degli stimoli che ci entusiasmano e ci consentono di realizzare cose o vivere situazioni che nel nostro contesto natio non saremmo mai in grado di fare..
non penso tuttavia sia solo una questione di andare a vivere in un paese migliore o più sviluppato, penso che dipenda molto anche dalla condizione psicologica con cui ci relazioniamo in un contesto nuovo
 
Deb81 ha scritto:
Secondo me sono scelte che si fanno in seguito a grosse delusioni o frustrazioni, perchè se uno vive bene nella sua dimensione non vedo perchè debba cambiarla...
Noia e routine, voglia di esperienze nuove, esigenze di miglioramento ... chi puo' dirlo?

Deb81 ha scritto:
Un baratto si fa alla pari, un compromesso anche... e in tempi precari e incerti come questi forse lo fai solo se hai da guadagnarci qualcosa...
Beh, certamente oggigiorno e' diventato meno semplice fare un "salto nel buio" ma again ... per me certe esperienze (es. cambiare aria) vanno fatte, sono una notevole fonte di arricchimento (non necessariamente materiale) personale ;) [/quote]

quoto assolutamente quanto dice leolito.
penso ci siano persone che quando trovano una dimensione "ideale" fatta di routine e tranquillità, preferiscano mantenere lo status.. mentre altre che quando raggiungono una posizione, non vedono l'ora di rimettersi in gioco, ricostruire qualcosa, conoscere e provare cose nuove..
 
Io sento il rapporto dl territorio cosi' forte che da Napoli non mi sposterei neanche a Caserta per lavoro.

Poi e' pur vero che l'Italia la stiamo inguagiando in tutti i sensi, ma ogni Paese ha le sue vergogne da nascondere.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Io sento il rapporto dl territorio cosi' forte che da Napoli non mi sposterei neanche a Caserta per lavoro.

Poi e' pur vero che l'Italia la stiamo inguagiando in tutti i sensi, ma ogni Paese ha le sue vergogne da nascondere.

Regards,
The frog

Per vivere a Napoli bisogna essere napoletani.
Chiunque venga da un altro posto avrebbe difficoltà ad integrarsi.

Non che all'estero sia meglio, però è più facile...
 
FedeSiena ha scritto:
leolito ha scritto:
Beh, certamente oggigiorno e' diventato meno semplice fare un "salto nel buio" ma again ... per me certe esperienze (es. cambiare aria) vanno fatte, sono una notevole fonte di arricchimento (non necessariamente materiale) personale ;)

Bulgaria a parte, quali sono i posti in cui hai vissuto?
oh, solo in Argentina e Romania (oltre all'Italia, of course).
Ma ho "cambiato" molto dentro di essi ... pure troppo.
 
mammo4 ha scritto:
Tempo fa chiesi qui consiglio se valesse la pena lasciare tutto e trasferirsi all'estero per fare una vita migliore.

Oggi un mio collega mi ha detto che lascerò il lavoro il 30 settembre (posto sicuro e ben retribuito) per andare in Thailandia e aprirsi un ristorante a khrabi.

Voglio fare un plauso a lui per il coraggio e un in bocca al lupo.
Lasciare l'Italia per la Thailandia? E' come dismettere una BMW serie 5 per qualche cigolio per passare ad una Lada Niva. Che l'Italia abbia qualche problema penso sia fuori discussione, ma sono altrettanto convinto che l'Italia sia un grande Paese. Abbiamo una legislazione all'avanguardia, un assetto economico-sociale tra i migliori del mondo, immense ricchezze paesaggistiche e culturali, abbiamo UNA STORIA, abbiamo il caffè, la moda, i ristoranti migliori del mondo, città eterne come Roma e moderne come Milano, abbiamo un buon livello di benessere e ricchezza generale e invidiamo questi Paesi del cavolo(con tutto il rispetto per la Thailandia)? Mah...
 
doncamilloo ha scritto:
tutti facciamo gli auguroni di un successo a chi ha il coraggio

di lasciar un paese immondezzaio pieno di insolventi e truffatori.... :rolleyes:

male che vada la si spende poco per vivere...c'è il sole ed il mare

ed un clima migliore .
Come no, una meraviglia... Poi capita di ammalarsi o di finire nei guai con la giustizia(anche da innocenti) e si scopre quanto questi Paesi sono migliori dell'Italia...
Il sole e il mare sono anche qui, oltre alla civiltà.
 
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