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Il prezzo della benza scenderà !!!

belpietro ha scritto:
Imposte.

l'accisa (che è unica) è un'imposta, poi si applica anche l'IVA che è un'altra imposta.

non che cambi qualcosa.

Cambia molto invece: una imposta non aumenta il valore del prodotto. L'accisa si. E dato che aumenta il valore del prodotto, viene applicata l'IVA: Imposta Valore Aggiunto.

E' così in Italia, come in tutti gli altri pasi Europei: All'acciva viene applicata l'IVA.
 
The.Tramp ha scritto:
belpietro ha scritto:
Imposte.

l'accisa (che è unica) è un'imposta, poi si applica anche l'IVA che è un'altra imposta.

non che cambi qualcosa.

Cambia molto invece: una imposta non aumenta il valore del prodotto. L'accisa si. E dato che aumenta il valore del prodotto, viene applicata l'IVA: Imposta Valore Aggiunto.

E' così in Italia, come in tutti gli altri pasi Europei: All'acciva viene applicata l'IVA.

l'accisa è un'imposta.
precisamente: "accisa: l'imposizione indiretta sulla produzione e sui consumi prevista con la denominazione di imposta di fabbricazione o di consumo e corrispondente sovrimposta di confine o di consumo; "
la definizione non è mia è della legge fiscale.
art. 1, comma 2, lettera b) D. Lgs. 504/1995

ergo: il prezzo della benzina è composto principalmente di IMPOSTE, ovvero l'accisa e l'IVA.

e, ribadisco, ai fini delle presente discussione non fa differenza.
 
The.Tramp ha scritto:
tyzz76 ha scritto:
Ho letto l'articolo, speriamo davvero che si arrivi ad una soluzione che riduca il divario con il resto d'Europa...

Curioso, perché siamo nella media.

Francia, germania, Danimarca, belgio, Olanda e Norvegia han la benzna più cara che da noi. http://www.acl.lu/fr/trafic_news/prix_des_carburants

Quando ho iniziato a guidare la benzina era a 1410 lire - all'estero, la metà.

si peccato che in Francia, germania, Danimarca, belgio, Olanda e Norvegia gli stipendi sono almeno il 30/40% più alti dei nostri, in pratica da loro la benzina costa quasi la metà 8)
 
AUDIATRE ha scritto:
tranquilli che scende, se lo dicono loro.....

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2010/01/Carburanti-Vertice-Saglia-Consumatori-Unione_petrolifera.shtml?uuid=6c4fbe82-0522-11df-9833-731e880466d4&DocRulesView=Libero

...come il metano.... :D
 
AUDIATRE ha scritto:
...Scegliamo una compagnia per una settimana o per un mese...
Non credo serva scegliere una compagnia, anche perché il più delle volte i distributori che praticano i prezzi meno alti sono proprio quelli che non appartengono ad alcuna compagnia. Inoltre, non è rarissimo il caso di distributori di una certa compagnia che per qualche ragione "locale" praticano prezzi inferiori a quelli dei colleghi; non avrebbe senso penalizzarli.

Per me bisognerebbe uscire un po' dalle logiche del tipo "mettiamoci d'accordo", "organizziamo", "stabiliamo", come se per fare qualcosa si dovesse per forza avere una qualche sovrastruttura cui fare riferimento.

Dovremmo invece, molto più semplicemente e molto più efficacemente, fare ognuno la propria parte, senza riscaldamento di animi ma con tranquilla e coerente regolarità. Tutti noi ci muoviamo con il nostro veicolo in una certa zona più o meno ristretta; nel farlo, passiamo ogni giorno davanti a molti distributori e facciamo quindi pochissima fatica ad osservare i prezzi esposti e ad individuare il distributore che propone il prezzo (anche di poco) inferiore. A quel punto basterebbe fermarsi a quel distributore quando è ora di fare rifornimento. Non per una settimana o per un mese, ma a tempo indeterminato, per lo meno fintanto che un altro distributore non guadagna il primo posto in classifica.

Semplicissimo, immediatamente conveniente, molto più efficace di qualsivoglia altra "protesta" più o meno scenografica.
 
marimasse ha scritto:
AUDIATRE ha scritto:
...Scegliamo una compagnia per una settimana o per un mese...
Non credo serva scegliere una compagnia, anche perché il più delle volte i distributori che praticano i prezzi meno alti sono proprio quelli che non appartengono ad alcuna compagnia. Inoltre, non è rarissimo il caso di distributori di una certa compagnia che per qualche ragione "locale" praticano prezzi inferiori a quelli dei colleghi; non avrebbe senso penalizzarli.

Per me bisognerebbe uscire un po' dalle logiche del tipo "mettiamoci d'accordo", "organizziamo", "stabiliamo", come se per fare qualcosa si dovesse per forza avere una qualche sovrastruttura cui fare riferimento.

Dovremmo invece, molto più semplicemente e molto più efficacemente, fare ognuno la propria parte, senza riscaldamento di animi ma con tranquilla e coerente regolarità. Tutti noi ci muoviamo con il nostro veicolo in una certa zona più o meno ristretta; nel farlo, passiamo ogni giorno davanti a molti distributori e facciamo quindi pochissima fatica ad osservare i prezzi esposti e ad individuare il distributore che propone il prezzo (anche di poco) inferiore. A quel punto basterebbe fermarsi a quel distributore quando è ora di fare rifornimento. Non per una settimana o per un mese, ma a tempo indeterminato, per lo meno fintanto che un altro distributore non guadagna il primo posto in classifica.

Semplicissimo, immediatamente conveniente, molto più efficace di qualsivoglia altra "protesta" più o meno scenografica.

Quoto.
Per far calare il prezzo dei carburanti, bisogna premiare i rivenditori meno cari e sperare nella diffusione dei "self service" , infatti credo che l'Italia sia rimasto uno dei pochi paesi europei dove c'è ancora la mania del "servito" (termine molto discutibile).

Ciao.
 
appurato che circa 2/3 del costo dei carburanti è dovuto al prelievo fiscale, teniamo comunque presente che i carburanti in italia hanno il costo industriale (quindi al netto delle imposte/accise) più alto d'europa. questo significa che in realtà l'incidenza delle imposte sui carburanti in italia è inferiore rispetto agli altri paesi europei (dove i carburanti costano meno, ma non di tanto).
quindi le proteste verso le compagnie petrolifere sono più che giustificate: nei paesi stranieri in cui ho guidato l'auto (francia, spagna, portogallo, austria, gran bretagna) non ho mai trovato una stazione di servizio con "l'omino" che ti fa il pieno (tutti self), i distributori sono molto meno numerosi (è normale farsi anche una 50ina di km senza vederne uno), ci sono numerosi distributori gestiti da indipendenti o da catene commerciali (in particolare in francia e uk) quindi c'è vera concorrenza, e quasi tutti includono altri servizi (lavaggio, assistenza meccanica, negozio, risotorante, ecc). ovvero: la rete di distribuzione dei carburanti in italia è inefficiente e antiquata e tutelata da leggi obsolete (di questo ci si deve lamentare col governo più che delle accise).
 
chepallerossi ha scritto:
...le proteste verso le compagnie petrolifere sono più che giustificate ... di questo ci si deve lamentare col governo più che delle accise
Resta comunque il fatto, a mio avviso fondamentale, che l'unico modo sensato e potenzialmente efficace di "protestare" e "lamentarsi" consiste nel parlare/scrivere molto meno ed agire molto di più, individualmente, sistematicamente, immediatamente e a tempo indeterminato, senza aspettare che qualcun altro organizzi, manifesti, chiami a raccolta, ci guidi e ci conduca, senza alcun tipo di violenza o aggressività ma semplicemente non comprando i carburanti dove costano (anche poco) di più.

D'altra parte, se protestare e lamentarsi a parole o con più o meno sporadiche e simboliche manifestazioni o ridicoli "scioperi" occasionali potesse sortire qualche effetto concreto, allora le speculazioni sui carburanti dovrebbero essersi estinte almeno da 20 anni, visto che da 30 si protesta e ci si lamenta. Invece, guarda caso, anche in occasione delle recenti festività abbiamo avuto le solite impennate dei prezzi (e le solite "proteste" a base di strade stracolme).

Ci sono voluti decenni per arrivare finalmente a disporre di distributori che propongono prezzi diversi, spesso sensibilmente inferiori (dalle mie parti ce n'è uno che da 6 mesi vende il gasolio a circa -10cent rispetto alla media della zona). Speriamo che non ci vogliano altrettanti decenni per imparare ad usarli. Altrimenti vorrà dire che avremo dimostrato una volta in più la grande fondatezza di certi antichi proverbi, come quello che recita "chi è causa del suo mal...".
 
marimasse ha scritto:
Speriamo che non ci vogliano altrettanti decenni per imparare ad usarli. Altrimenti vorrà dire che avremo dimostrato una volta in più la grande fondatezza di certi antichi proverbi, come quello che recita "chi è causa del suo mal...".

pienamente d'accordo. d'altronde se continua ad esistere quell'assurdità del prezzo "servito" è proprio perché la maggior parte delle persone preferisce pagare un paio (minimo) di euro in più piuttosto che scendere dalla macchina e far da sè. ne consegue che è poi ridicolo lamentarsi del costo dei carburanti, se nemmeno si sfruttano le possibilità che già ci sono.
 
chepallerossi ha scritto:
...la maggior parte delle persone preferisce pagare un paio (minimo) di euro in più piuttosto che scendere dalla macchina...
Comunque le differenze di prezzo, non irrisorie, esistono anche tra i distributori non self-service. Se almeno si sfruttassero quelle, sarebbe già un risultato non da poco.
 
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