<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Il momento di tifare per la Fiat | Il Forum di Quattroruote

Il momento di tifare per la Fiat

visto che va di moda aprire topic a riguardo... :D

da "Il Fatto Quotidiano"

Il momento di tifare per la Fiat
di Sandro Trento | 20 settembre 2012

Marchionne, che in molti paesi è ritenuto un grande leader d?impresa, è ancora una volta sul banco degli imputati in Italia. In molti si scagliano contro di lui, dimenticando che fu Marchionne a salvare la Fiat ormai prossima al fallimento solo pochi anni fa.

Sono previsti incontri tra i vertici Fiat e il Governo nelle prossime ore.

Vale la pena di citare qualche dato sulla FIAT. Ad agosto il gruppo Fiat-Chrysler ha venduto circa 20 mila pezzi in Italia; 98 mila in Brasile (un vero record in quello che è il quarto mercato mondiale), 168 mila in Usa e Canada (5 mila delle quali costituite dalla Fiat 500). Se si considerano i primi otto mesi del 2012 si scopre che Fiat ha venduto circa 600 mila pezzi in Europa (330 mila dei quali in Italia); circa 600 mila vetture in Sud America e un milione e 300 mila fra Usa e Canada.

Da questi dati emerge con chiarezza che il mercato europeo e soprattutto quello italiano sono quelli che per il gruppo Fiat vanno meno bene. L?Italia in particolare pesa relativamente poco in termini di vendite per il Gruppo di Torino.

In molti pensano che la Fiat sia pronta a lasciare l?Italia ma non vi sono prove concrete di un simile disegno.

Diodato Pirone su Il Messaggero di oggi ricorda che ?Fiat un anno fa ha investito 800 milioni nel plant di Pomigliano appena premiato come migliore stabilimento europeo da una rivista ingegneristica tedesca, sta riaprendo una fabbrica Maserati a Grugliasco tirando via da 8 anni di cassa integrazione mille operai, sta assumento 300 ingegneri all?emiliana Vm motori per importare grandi diesel a Detroit?.

Non è solo Fiat ad avere problemi in Europa; General Motors da ben 14 anni registra perdite con la sua controllata Opel (quest?anno perde circa un miliardo di euro) e lo stesso accade a Ford, la cui filiale europea quest?anno perderà all?incirca 2 miliardi di euro. Peugeot-Citroen del resto perdono 7 milioni al giorno. Non è vero quindi che sia solo FIAT ad andare male in Europa mentre tutti fanno profitti.

Marchionne ha svelato a Repubblica che Fiat quest?anno farà in Europa 700 milioni di euro di perdite. Il gruppo da anni insomma fa profitti in altri mercati che poi sono distrutti dalle perdite in Italia.

La Chrysler, dopo la cura Marchionne, dovrebbe produrre oltre 3,5 miliardi di utile operativo e 1,5 miliardi di utile netto. L?incremento nella produzione di auto negli impianti americani di Chrysler è stata in 24 mesi pari al 52%. E questo spiega perché in Usa Marchionne sia considerato un vero guru dell?auto.

La crisi del mercato europeo e di quello italiano in particolare hanno reso obsoleto il Piano Fabbrica Italia. Due anni fa si pensava di raddoppiare la produzione in Italia ma poi il quadro è talmente peggiorato che è divenuto non più razionale investire nella produzione in Italia. Una delle idee strategiche era quella di produrre in Italia a costi ridotti per poi esportare in USA e in altri mercati, ma il conflitto con il sindacato ha reso meno semplice questa strategia.

Alcuni osservatori suggeriscono a Fiat di vendere l?Alfa Romeo (Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera ad esempio lo ripete da tempo), ma una simile scelta segnerebbe un colpo ulteriore alla capacità competitiva del Gruppo di Torino. Vendere Alfa Romeo ora alla Volkswagen significherebbe ridurre la capacità di Fiat di vendere auto in Usa e regalare a un concorrente già superiore una nuova arma competitiva. Insomma follia pura.

L?Italia è un paese nel quale tutti si sentono CT della Nazionale di calcio e tutti si sentono in diritto di dare consigli agli imprenditori soprattutto in campo automobilistico.

Per sviluppare un nuovo modello di auto oggi ci voglio almeno 18 mesi di lavoro e vari miliardi di euro. Marchionne ritiene che sino a quando in Europa non sia chiusa la gravissima crisi di fiducia legata alla Grecia e alla paura di un fallimento di paesi come la Spagna o l?Irlanda non sarebbe sensato introdurre nuovi modelli. Si sosterrebbero vari miliardi di euro di costo in cambio di ricavi incerti. I critici dicono: ?no, è il contrario, proprio perché c?è crisi bisogna investire in nuovi modelli?.

Una cosa è certa, questo è il momento di fare il tifo per la Fiat e non di augurarsi il suo fallimento (come fanno in molti). Una grande impresa è un patrimonio di tutto il paese, ci vogliono generazioni per crearne una e in Italia ce ne sono rimaste poche. E? essenziale che le forze sociali, il sistema bancario e il Governo facciano squadra per trovare soluzioni razionali affinché Fiat possa diventare più competitiva, possa ridurre le perdite in Italia (senza tagliare troppi posti di lavoro), possa stringere nuove alleanze internazionali.
 
blackblizzard82 ha scritto:
Una grande impresa è un patrimonio di tutto il paese, ci vogliono generazioni per crearne una e in Italia ce ne sono rimaste poche. .

L'impresa Fiat è stata grande per l'Italia nel dopoguerra, dacchè ha dato lavoro a generazioni di persone consentendo la ripresa e il boom economico.
Oggi può vantare una storia, ma
a mio avviso se la produzione del Gruppo avviene x la maggior parte in stabilimenti esteri, perde un po' di significato la collocazione territoriale della CAsa madre.
Se gli utili verranno reinvestiti nello Stivale, allora la cosa avrà un senso; altrimenti avrà + senso incentivare stabilimenti di CAse automobilistiche straniere sul territorio italiano.

E la storia di Fiat in Italia la leggeremo sui libri, magari con una lacrimuccia pensando ai nostri nonni che ci lavoravano.
 
E' ora di tifare per i dipendenti FIAT.
Per me gli M e i vari Lambs possono sprofondare nel Po....
P.s. Possibile che solo a me cancellino i 3D sulla' argomento dicendo che ce ne sono gia' troppi :shock: :cry: :?:
 
stefano_68 ha scritto:
blackblizzard82 ha scritto:
Una grande impresa è un patrimonio di tutto il paese, ci vogliono generazioni per crearne una e in Italia ce ne sono rimaste poche. .

L'impresa Fiat è stata grande per l'Italia nel dopoguerra, dacchè ha dato lavoro a generazioni di persone consentendo la ripresa e il boom economico.
Oggi può vantare una storia, ma
a mio avviso se la produzione del Gruppo avviene x la maggior parte in stabilimenti esteri, perde un po' di significato la collocazione territoriale della CAsa madre.
Se gli utili verranno reinvestiti nello Stivale, allora la cosa avrà un senso; altrimenti avrà + senso incentivare stabilimenti di CAse automobilistiche straniere sul territorio italiano.

E la storia di Fiat in Italia la leggeremo sui libri, magari con una lacrimuccia pensando ai nostri nonni che ci lavoravano.
Concordo
 
Io sinceramente non ho ancora sentito né letto qualcuno che si auguri il fallimento di Fiat.

Casomai leggo critiche. E visti i risultati della gestione, ed il rischio per il paese, mi stupirei non ci fossero. Forse l'articolista fa parte di quelli che "non disturbare il conducente". Ma prima che il conducente ci conduca contro un muro, forse bisogna tollerare che qualche gridolino di apprensione ci scappi.

Credo che l'unico modo per "tifare" Fiat oggi sia scegliere fra una delle tre vetture proposte e comprarne una. E lì, una volta finiti i discorsi, casca l'asino: se ti si rompe il tuo puffocoupé, fra una ola di entusiastico tifo e l'altra, vedi un po' se riesci anche a trovare una degna erede nella gamma attuale.
 
stefano_68 ha scritto:
blackblizzard82 ha scritto:
Una grande impresa è un patrimonio di tutto il paese, ci vogliono generazioni per crearne una e in Italia ce ne sono rimaste poche. .

L'impresa Fiat è stata grande per l'Italia nel dopoguerra, dacchè ha dato lavoro a generazioni di persone consentendo la ripresa e il boom economico.
Oggi può vantare una storia, ma
a mio avviso se la produzione del Gruppo avviene x la maggior parte in stabilimenti esteri, perde un po' di significato la collocazione territoriale della CAsa madre.
Se gli utili verranno reinvestiti nello Stivale, allora la cosa avrà un senso; altrimenti avrà + senso incentivare stabilimenti di CAse automobilistiche straniere sul territorio italiano.

E la storia di Fiat in Italia la leggeremo sui libri, magari con una lacrimuccia pensando ai nostri nonni che ci lavoravano.

E' evidente che se un'azienda con stabilimenti italiani trova più conveniente impiantarne di nuovi all'estero, sia assurdo pensare che stabilimenti esteri vengano impiantati in italia!
 
A me piacerebbe comprare FIAT tante volte ho apprezzato nelle mie valutazioni il fatto che potrei contare su una rete estesa e su pezzi di ricambio anche di terze parti a prezzi abbordabili (già perché anche di questo si tratta ahimè) ma poi guardo la gamma e vedo che l'unica auto che potenzialmente potrebbe, in parte, avvicinarsi alle mie esigenze è la Delta .... poi però la guardo e non mi piace come non mi piacciono alcune sue soluzioni.
Volessi una 4x4 "seria" non trovo niente ne nel nuovo ne nell'usato (a meno di non cercare una AR52) ..... poi che altro? Una Panda che non ha bagagliaio? Una 500 buona per i congedati al militare? Una Punto fedele a se stessa? Si forse questa potrebbe valerne la pena ..... ma sarebbe una pena doverla comprare.
 
Gully- ha scritto:
E' evidente che se un'azienda con stabilimenti italiani trova più conveniente impiantarne di nuovi all'estero, sia assurdo pensare che stabilimenti esteri vengano impiantati in italia!
POtrebbero esserci incentivi governativi x chi impianta stabilimenti, italiani o esteri che siano. Alcune Case Premium potrebbero trovare un senso nel produrre qui a un costo del lavoro + alto che da altre parti, nell'ottica di una poliltica a lungo termine.
Nissan trova conveniente produrre in GB, ad esempio, che non è il Kazakistan.
 
sandro63s ha scritto:
Fiat ha tutto il mio tifo: se poi imparasse a produrre auto a livelli di VW, avrebbe anche i miei soldi...
sarebbe bastato che non avesse perdo di vista i concetti di "prodotto" e "ricerca"
Questo articolo è del 1998 (millenovecentonovanttotto)
http://www.selidori.com/tech/00000-04999/102-EBqR6.pdf
 
Mauro 65 ha scritto:
sandro63s ha scritto:
Fiat ha tutto il mio tifo: se poi imparasse a produrre auto a livelli di VW, avrebbe anche i miei soldi...
sarebbe bastato che non avesse perdo di vista i concetti di "prodotto" e "ricerca"
Questo articolo è del 1998 (millenovecentonovanttotto)
http://www.selidori.com/tech/00000-04999/102-EBqR6.pdf

Sempre viva la Multipla.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Io sinceramente non ho ancora sentito né letto qualcuno che si auguri il fallimento di Fiat.

Casomai leggo critiche. E visti i risultati della gestione, ed il rischio per il paese, mi stupirei non ci fossero. Forse l'articolista fa parte di quelli che "non disturbare il conducente". Ma prima che il conducente ci conduca contro un muro, forse bisogna tollerare che qualche gridolino di apprensione ci scappi.

Credo che l'unico modo per "tifare" Fiat oggi sia scegliere fra una delle tre vetture proposte e comprarne una. E lì, una volta finiti i discorsi, casca l'asino: se ti si rompe il tuo puffocoupé, fra una ola di entusiastico tifo e l'altra, vedi un po' se riesci anche a trovare una degna erede nella gamma attuale.
in effetti si critica M & the Lambs mica la Fiat in quanto tale; credo che ben pochi si augurino il suo fallimento, anzi, la vorrebbe voler crescere. Peró temo che per AR e soprattutto Lancia si troppo tardi
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Io sinceramente non ho ancora sentito né letto qualcuno che si auguri il fallimento di Fiat.

Casomai leggo critiche. E visti i risultati della gestione, ed il rischio per il paese, mi stupirei non ci fossero. Forse l'articolista fa parte di quelli che "non disturbare il conducente". Ma prima che il conducente ci conduca contro un muro, forse bisogna tollerare che qualche gridolino di apprensione ci scappi.

Credo che l'unico modo per "tifare" Fiat oggi sia scegliere fra una delle tre vetture proposte e comprarne una. E lì, una volta finiti i discorsi, casca l'asino: se ti si rompe il tuo puffocoupé, fra una ola di entusiastico tifo e l'altra, vedi un po' se riesci anche a trovare una degna erede nella gamma attuale.

Se Fiat esiste ancora è grazie a questo "conducente" che tanto viene criticato perche insiste a fare gli interessi di Fiat (o quantomeno a mantenerla in vita) nonostante l'atavica ostilità che si palpa dentro e fuori i cancelli delle fabbriche. E' oltretutto singolare che certe critiche arrivino da personaggi come Romiti che quand'era AD ha perseguito la politica di remunerazione rapida del capitale a spese della qualità e dell'innovazione. Scelta scellerata che ha distrutto l'immagine non solo di Fiat ma soprattutto di Alfa Romeo e Lancia in tutta Europa.
 
Back
Alto